Piero Ostellino? "I veri fascisti sono gli anti Berlusconi" e scende in campo Marina Berlusconi da Il Giornale

 L’editorialista del Corriere denuncia un clima molto simile a quello che c'era all'inizio degli anni Venti: "Nulla giustifica l'abdicazione allo Stato di diritto. Ma pur di cacciarlo violano la Costituzione". Poi accusa la piazza del 13: "Si usa la donna per ragioni politiche, è scandaloso". E annuncia: "Non voto da 30 anni, ma adesso le istituzioni vanno difese"

 

 

«Non sono un berlusconiano, non l’ho mai votato e non lo voterò. Sono trent’anni che non voto, lo può anche scrivere. Io sono solo un vecchio liberale che non si identifica. E tanto meno vuole essere coinvolto nel canaio di questi ultimi mesi». Piero Ostellino è stato tra i primi a aderire alla manifestazione pro-Berlusconi di sabato prossimo al Teatro Dal Verme di Milano lanciata sul Foglio da Giuliano Ferrara per anticipare quella promossa per domenica dalle donne al grido «Se non ora quando?».

Si prepara un fine settimana infuocato, ma lei ha già scelto da che parte stare...
«Se, come leggo e sento dire, ogni mezzo è lecito per cacciare Berlusconi, per un liberale come me il problema non è difendere Berlusconi, ma la democrazia. La democrazia, ha detto Karl Popper, è il solo sistema dove si possono cacciare i governanti senza fare ricorso alla violenza. Per cambiare i governanti la nostra Costituzione prevede la sfiducia in Parlamento, il ricorso a elezioni anticipate e l’accusa di attentato alla Costituzione da istruire nei confronti dei governanti stessi. Dunque, se Berlusconi è un pericolo per la democrazia i mezzi per cacciarlo ci sono e sono democratici. Ma quando si dice che ogni mezzo sarebbe lecito, si è fuori dalla Costituzione. È stupefacente che coloro i quali si dichiarano democratici duri e puri siano pronti a contraddire la democrazia pur di far fuori Berlusconi. Alla sua difesa dalle accuse della magistratura provvederanno gli avvocati. Ma se si attenta alla democrazia penso sia un mio dovere di liberale intervenire».

Più che il puritanesimo di coloro che inalberano il primato della virtù, la turba la volontà di cacciare il premier con ogni mezzo?
«Mi turba l’idea che dei rivoluzionari integerrimi - a parole -   pensino che il voto popolare non conti e che gli italiani che hanno votato centrodestra non sappiano qual è il loro bene, ma spetti a una minoranza vociante stabilire quale esso sia».

Analisi perfetta se non ci fossero ipotesi di reato, tutte da provare, e comportamenti discutibili.
«Non voglio neppure entrare nelle ipotesi accusatorie della magistratura. Di fronte alla prospettiva di cacciare con ogni mezzo un presidente del Consiglio eletto democraticamente direi le stesse cose anche se si trattasse di un capo di governo di centrosinistra. Ora di fronte a questa degenerazione dell’opposizione è venuto il momento di difendere le istituzioni, non le persone che le presiedono». ....................

 

http://www.ilgiornale.it/interni/sono_nemici_berlusconi_calpestare_democrazia/10-02-2011/articolo-id=504921-page=0-comments=1

 

MARINA BERLUSCONI PRONTA SCENDERE IN CAMPO? Una donna per la prima volta Presidente del Consiglio? E quelle del ...13 febbraio che commenteranno?

 

Roma - Il ciclone Sara Tommasi, qualcuno la fermi. La bocconiana da calendario Max ha battuto anche Ruby e Michelle Coinceicao. Nei suo sms e nelle dichiarazioni degli ultimi giorni la naufraga dell’Isola dei famosi ha tirato in ballo tutto e tutti: divi e divette, la camorra, droghe nei bicchieri, ministri, la Rai, il Marocco e i suoi reali, l’immancabile Corona, il premier italiano ovviamente, la sua auto. E la sua famiglia. Nel turbinio delirante della Tommasi è infatti finita dentro Marina Berlusconi, che la soubrette tira in ballo in modo anche violento, in un sms senza sintassi: «Ne te ne lele ne fabzio (Fabrizio Corona, ndr) ne le markette k volevi farmifare nel giro squallidio (squallido, ndr) di Marina Berlusconi ke volevate farmi frequentare o dei festini privati». Ora, il fatto è che la figlia del premier non ha mai visto la Tommasi, però si è ritrovata sbattuta nei titoli di giornale (quello del Fatto, tanto per farsi un’idea, era: «Basta con le marchette nel giro di Marina B.») mescolata ai racconti scombinati della ragazza, che sembra davvero quella meno presente a se stessa tra tutte le varie signorine che ci siamo dovuti sorbire ultimamente.
Marina Berlusconi non ha fatto attendere la replica: «Scopro dalla lettura dei giornali che una signorina che non ho mai conosciuto, in un messaggino inviato a una persona che non ho mai conosciuto, sostiene che farei parte di un non meglio precisato “giro squallido”: come noto, gli unici “giri” che frequento sono quelli di mio marito e dei miei figli». La presidente Fininvest e Mondadori è diventata un obiettivo della campagna anti-premier, non solo perché è la figlia ma probabilmente anche per le indiscrezioni che la indicano come papabile per la successione di Berlusconi nel Pdl. Va quindi colpita preventivamente, anche sulla base malferma di un sms di Sara Tommasi, che puntualmente finisce sui giornali con titoli e foto della nuova vittima. «Anche se ormai è praticamente impossibile trovare il modo adeguato per definire questo sciacallaggio mediatico, tutto ciò rappresenta un’ulteriore e triste conferma del fatto che perfino il livello dell’aberrazione sia stato ampiamente superato................

 

http://www.ilgiornale.it/interni/marina_si_ribella_questo_e_sciacallaggio/10-02-2011/articolo-id=504907-page=0-comments=1