venerdì 3 agosto 2012

La Luna, figlia della Terra? da Meteo Web

 

La comunità scientifica crede che un pianeta delle dimensioni di Marte si sia scontrato con la Terra circa 4,5 miliardi di anni fa. L’impatto lo avrebbe distrutto, fondendo il suo nucleo in quello della Terra, mentre il materiale scagliato in orbita andava a formare il nostro satellite. L’impatto, secondo i ricercatori, sarebbe avvenuto con una violenza superiore rispetto a quanto precedentemente ipotizzato, in uno scenario che avvalorerebbe la collisione interplanetaria come ipotesi principale per la formazione del nostro satellite naturale. Tuttavia, il rapporto fra gli isotopi di ossigeno trovati sulla Luna è identico a quello terrestre, il che fa supporre che Luna e Terra provengano da una stessa fonte, e non che il satellite sia frutto di una collisione planetaria. Un gruppo di astronomi dell’Università di Berna, hanno sviluppato un’ipotesi alternativa, comparsa su Icarus, che spiegherebbe anche questo dilemma. Grazie ad una simulazione al computer di 550 mila particelle virtuali per esaminare le dinamiche di impatto con angoli, velocita’ e composizioni planetarie differenti, si è notato come il pianeta che ha colpito la Terra avrebbe avuto una grandissima velocita’ e potrebbe aver riscaldato i frammenti fino a 10mila gradi. In questo scenario, si sarebbe potuto creare un misto di materiali fra quelli della Terra e quelli del pianeta impattante, che giustificherebbe la composizione isotopica della Luna.... C

 

meteo web

http://www.meteoweb.eu/2012/08/confermata-lipotesi-della-collisione-planetaria-per-la-formazione-della-luna/146596

Benvenuta la Nuova (Real) SPAL 2012/13

Appartenenza e determinazione, le parole d'ordine della Real Spal

 
Foto Geppy Toglia
3 Agosto 2012 |

Ferrara – Signore e Signori, tifose e tifosi, ecco a voi la nuova Spal, anzi la Real Spal – real pechè regale e anche un po' perchè “vera”.

La presentazione di oggi pomeriggio è stata un bel momento di incontro per tutte le anime chiamate in gioco, è proprio il caso di dire: dirigenti, staff e giocatori si sono fatti conoscere e riconoscere come coloro che "sono incaricati di ridare lustro al malconcio orgoglio biancazzurro", come si legge sul sito lospallino.com.

L'assessore Masieri ha fatto gli onori di casa, cominciando l'incontro con un augurio: "Speriamo che la rinascita della Spal continui nel tempo, ce la stiamo mettendo tutta come amministrazione per far ottenere una categoria importante.Tra lunedì e martedì finalmente avremo l'ufficialità di essere ammessi in Serie D".

Non è mancato nemmeno il sindaco Tiziano Tagliani: "Siamo qui perché ci è sembrato giusto far conoscere dirigenti e giocatori prima del ritiro. Le vicende del passato sono ormai troppo note: la nave Spal 1907 è colata a picco, sopra c'erano lavoratori e giocatori, soprattutto tifosi e sportivi ferraresi. Sulla rotta per il salvataggio - ha proseguito il primo cittadino - abbiamo incontrato qualcuno in grado di lanciare il salvagente, ovvero la Real Spal. Bisogna dire grazie a queste persone. Mi hanno assicurato che è un progetto serio, con risorse per portarlo a traguardi significativi. Non si promette la luna, ma la volontà di affrontare seriamente il campionato con l'ambizione di riportare progressivamente la Spal ai livelli che merita. Affido a loro una responsabilità importante: so che è stata predisposta tutta la documentazione per partecipare alla Serie D, compreso il bonifico che lunedì andrà accreditato per essere in piena regola".

A SGARBI IL -Premio Alferano

 


La cerimonia di consegna domani sabato 4 agosto
A Vittorio Sgarbi il «Premio Alferano»,
in ricordo del generale
dei Carabinieri Pino Alferano
Tra le motivazioni: «Per le battaglie a salvaguardia di paesaggi
di straordinaria bellezza naturalistica che, altrimenti, l’avidità
umana avrebbe sacrificato al mero guadagno economico»
 
 
 

l'Ufficio Stampa
+39 380 54 75 045, +39 347 96 89 937

Marinella di Selinunte (Castelvetrano) 8 agosto 2012, Si presenta il romanzo del premio Nobel Seferis "Sei notti sull’Acropoli", La Zisa


 Le Edizioni La Zisa e il Club Unesco di Castelvetrano - Selinunte hanno il piacere di invitare la S.V. alla presentazione del romanzo del premio Nobel per la letteratura Ghiorgos Seferis, “Sei notti sull’Acropoli”. L’iniziativa avrà luogo l’8 agosto, alle ore 19, presso l’Hotel Admeto (Tel. 0924 46796, Fax 0924 941055) di via Palinuro 3, a Marinella di Selinunte (Castelvetrano). Interverrà Maria Caracausi, curatrice del volume.

 

Il libro: Ghiorgos Seferis, “Sei notti sull’Acropoli”, Traduzione di Maria Caracaus, Edizioni La Zisa

2a edizione

 

“Sei notti sull’Acropoli” (“Exi nichtes stin Akropoli”), proposto in questo volume per la prima volta in versione italiana, è l’unico romanzo del poeta Ghiorgos Seferis. Concepito negli anni giovanili, ma ripreso e completato dall’autore in età matura, “Sei notti sull’Acropoli” si può considerare un romanzo di formazione sui generis, rivisitato ed arricchito alla luce delle diverse esperienze culturali dell’autore in ambito greco ed europeo; caratterizzato, dal punto di vista formale, da una contaminatio generum - dalla narrativa al diario alla prosa lirica. Caratteristica fondamentale dell’opera è uno scambio ininterrotto di ruoli tra ombre e persone vive, come pure il continuo passaggio dal registro della realtà a quello del sogno e della fantasticheria.

 

Ghiorgos Seferis (1900-1971), premio Nobel per la letteratura nel 1963, è il poeta greco più noto al mondo, insieme a Kavafis, Elitis, Ritsos. Raffinato intellettuale, conoscitore tanto delle letterature classiche quanto delle correnti culturali europee del suo tempo, diplomatico di carriera, effettuò numerosi viaggi dalla prima giovinezza fino alla tarda maturità. La sua poesia essenziale, talora ermetica, è caratterizzata da un dolente senso della grecità: autentica categoria dello spirito per interpretare la realtà e la condizione umana.

 

http://www.lazisa.it/seferis.html

Gaspare Serra : Dove c'è "Casta" c'è Ita lia...

 


DOVE C’E’ “CASTA” C’E’ ITALIA…
 
di Gaspare Serra
 
(PILLOLE DI SPENDING REVIEW)
 
N° 1 - IL COSTO DELLA REPUBBLICA
 
 
Quanto costano i “Palazzi” del Potere?
Quanto costa agli Italiani mantenere un tanto pletorico quanto ipertrofico apparato politico-istituzionale?
 
Che la (Casta) politica italiana sia la più costosa d’Europa (probabilmente tra le più dispendiose al mondo!) è un fatto notorio

 

L’ITALIA, rispetto agli altri paesi europei, SPENDE in media IL 30% IN PIU’ PER I COSTI DELLA POLITICA.

Per l’esattezza (dati Uil):

-                      OGNI CONTRIBUENTE DESTINA AL MANTENIMENTO DELLA macchina della REPUBBLICA circa “646 EURO” L’ANNO;< /h1>
-                      e I COSTI DELLA POLITICA ITALIANA (diretti e indiretti) AMMONTANO A circa “24,7 MILIARDI” DI EURO (cifra, per intendersi, pari al 2% del Pi lnazionale e ad oltre il 12% dell’intero gettito Irpef!).
 
Più in dettaglio (secondo quanto emerge dai rapporti sui costi della politica presentati da Uil e Confindustria):
-                      GLI ORGANI DELLO STATO centrale (Presidenza della Repubblica, Camera, Senato, Corte Costituzionale, Presidenza del Consiglio e Ministeri) COSTANO ai cittadini “3,2 MILIARDI” DI EURO l’anno (in media, 82 euro per ogni contribuente!);
-                      le quattro più alte Istituzioni dello Stato (QUIRINALE, SENATO, CAMERA E CONSULTA) pesano sulle tasche degli Italiani per “2,2 MILIARDI” DI EURO;
-                      il solo funzionamento della PRESIDENZA DEL CONSIGLIO (dati 2011) comporta spese per “477 MILIONI”;
-                      i costi per il funzionamento dei MINISTERI (dati 2011) ammontano a “226 MILIONI”;
-                      per gli Organi di REGIONI, PROVINCE E COMUNI (Giunte e Consigli) si spendono “3,3 MILIARDI” (ossia 85 euro per contribuente!);
-                      ed Organi quali la Corte dei Conti, il Consiglio di Stato, il CNEL, il CSM ed il Consiglio Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia pesano sul bilancio dello Stato per “529 milioni” di euro.
 
Spulciando i conti delle due Camere, poi, si scopre che:
-                      dal 2001 al 2011, il bilancio della CAMERA DEI DEPUTATI è salito da 749 milioni di euro ad oltre “1 MILIARDO e 70 MILIONI”;
-                      mentre il bilancio del SENATO DELLA REPUBBLICA è passato da 349 milioni nel 2001 a “603 MILIONI” nel 2011.

 

Secondo la Banca d’Italia, in barba a ogni crisi, DAL 2001 AL 2010 LA SPESA PER LA PUBBLICA AMINISTRAZIONE E’ PASSATA (in rapporto al Pil) dal 48,1% AL 51,2%.
 
 
“Questo è il normale costo di ogni democrazia”, si sostiene…
 
Ma quanto è “normale” il fatto che IN FRANCIA L’ELISEO E IL PARLAMENTO COSTANO “900 milioni” di euro l’anno (MENO CHE LA META’ DELLE PARI ISTITUZIONI ITALIANE) e in Spagna soli “700 milioni”?
Come spiegare il fatto che IN SPAGNA IL CONGRESSO DEI DEPUTATI COSTA soltanto “100 milioni” (MENO DI UN DECIMO DI MONTECITORIO)???
Come dar conto del dato “impressionante” per il quale (fonte la Stampa, 30/01/2012) IL PARLAMENTO ITALIANO COSTA PIU’ DELLA SOMMA DEGLI ALTRI QUATTRO GRANDI PARLAMENTI NAZIONALI D’EUROPA (la Bundestaq, la Assemblée Nationale, la House of Commons e il Congreso de Los Deputados), i cui costi di funzionamento solo complessivamente ammontano a 3,18 miliardi di euro l’anno?!
 
Come giustificare il fatto che (sempre secondo la Stampa) OGNI CITTADINO ITALIANO SPENDE “27,15 EURO” l’anno SOLO PER mantenere LA CAMERA DEI DEPUTATI, mentre:
-                      uno francese 8,11 euro per la Assemblée Nationale (tre volte meno che in Italia);
-                      uno inglese 4,18 euro per la House of Commons (quasi sette volte meno);
-                      ed uno spagnolo 2,14 euro per il Congreso de Los Deputados (dieci volte meno)???
 
Cosa giustifica simili “sproporzioni”?
Delle due l’una:
a-                  o l’Italia vanta la classe dirigente “migliore” al mondo, che conseguentemente merita anche un trattamento “unico” al mondo (il che, non fosse per altro, si contraddice con la constatazione d’avere l’unica classe politica, al pari di quella greca, al contempo “commissariata” da un tecnico, “sfiduciata” dall’Europa e “screditata” da ogni agenzia di rating!);
b-                  oppure siamo di fronte alla più grande “truffa” orchestrata ai danni di un’intera Nazione da una vera e propria “Associazione politica a delinquere”!
 
Per quanto altro tempo tale odioso “spread” (tra il costo della politica italiana e d’oltralpe) sarà tollerabile???
 
 
LA DEMOCRAZIA HA certamente UN COSTO, tanto fisiologico quanto irrinunciabile…
MA LA POLITICA ITALIANA HA RAGGIUNTO COSTI che definire “PATOLOGICI” è dir poco!
 
Il debito pubblico italiano ormai si attesta sui “2.000 miliardi” di euro, i conti dello Stato hanno più buchi di una gruviera (il pareggio di bilancio nel 2013 è solo un’ipotesi…), la finanza pubblica rischia il collasso (il debito pubblico ha superato quota 123% sul Pil, mentre molti enti locali rischiano il dissesto finanziario), la “stagflazione” è dietro l’angolo (una fase di pesante recessione coniugata ad una perdurante inflazione…).
In questo scenario l’aumento delle tasse per “far cassa” non è più una strada percorribile (la pressione fiscale italiana “effettiva” o legale, secondo gli ultimi dati della Confcommercio del luglio 2012, si attesta al 55%, facendo registrare un record mondiale!).
Prima di trovarsi costretti a metter mano al welfare ed alla spesa sociale, ovvero a tagli sulla “viva carne” delle persone (dai licenziamenti nel pubblico impiego alla cancellazione delle tredicesime…), è dunque un “dovere morale” per la classe politica mostrare un “sussulto di dignità”: provvedere da subito ad un taglio netto della spesa pubblica “parassitaria”!
In Italia è proprio la politica il principale terreno fertile per “sprechi e privilegi”.
Per tutto questo TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA E LA SPESA PUBBLICA IMPRODUTTIVA NON E’ PIU’ UN’OPPORTUNITA’ BENSI’ UNA NECESSITA’ per il Paese!
 
LA CRISI economica e finanziaria NON HA CAUSE ESCLUSIVAMENTE ENDOGENE, essendo legata a filo stretto alla capacità di autoriformarsi dell’Europa ed alle strategie occulte della speculazione internazionale.
MA SULL’ITALIA PESA, diversamente o più che in altri paesi, anche L’INSOPPORTABILE FARDELLO di una classe dirigente inadeguata, DI UNA POLITICA “GATTOPARDESCA” sempre più obesa ed ingorda (praticamente un’“oligarchia insaziabile”!).
 
OGNI singolo CITTADINO PUO’ BEN POCO CONTRO LO STRAPOTERE DI CASTE consolidate, DI LOBBY coalizzate, DI POTERI FORTI ben radicati…
MA UN POPOLO CHE NON SENTE IL BISOGNO DI “INDIGNARSI” di fronte a insostenibili “sprechi” e insopportabili “privilegi”, che non mostra alcun moto di ribellione dinanzi all’autoreferenzialità, all’affarismo ed al professionismo politico di un’intera classe dirigente, E’ semplicemente UN POPOLO SENZA DIGNITA’!
 
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“PANTA REI”
 
Riferimenti facebook:
“L’ANTI-CASTA”
 
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Frosinone...: l'angelo e la libellula... con Luca Calselli

Di Pietro versione Tangentopolis: referendum contro i fossili della Politik italana

ROMA - Quattro quesiti referendari sono stati depositati stamattina in Cassazione da una delegazione Idv guidata Antonio Di Pietro. Due sono "refendum anti-casta': uno propone l'abolizione di ogni forma di finanziamento ai partiti, mediante la cancellazione dell'attuale sistema dei rimborsi; l'altro elimina la diaria dei parlamentari che si aggiunge alle retribuzioni. Altri due quesiti riguardano la riforma del mercato del lavoro: vogliono abrogare la revisione dell'articolo 18 e l'articolo 8 che "distrugge i contratti collettivi nazionali".

Se la Cassazione protocollerà i quattro quesiti dell'Idv, la raccolta delle 500 mile firme per celebrare i referendum inizierà il prossimo 6 ottobre, in modo da poter essere ricontrollate dalla cassazione a inizio anno e passare quindi il vaglio di costituzionalità della consulta....C

 
*
http://www.repubblica.it/politica/2012/08/01/news/in_cassazione_i_4_quesiti_idv_su_anti_casta_e_su_art_18-40146805/

Gianfranco De Turris: Marconi e il raggio della morte


 
È perlomeno singolare che una faccenda misteriosa come il «raggio della morte» che Guglielmo Marconi avrebbe inventato, non sia mai stata usata come spunto per qualche romanzo di guerra, spionaggio, avventura o anche di fantascienza. Bufala o realtà? Fantasia o vero progetto? Gli storici e i ricercatori hanno idee diametralmente opposte, anche se esistono due testimonianze in merito: una di Rachele, moglie del Duce, che racconta come sul tratto di strada Acilia-Ostia un giorno del 1935 il «raggio» venne sperimentato bloccando i motori di auto e motociclette. E un'altra dello stesso Mussolini che raccontò nel 1945 a Ivanoe Fossati che a Orbetello il «raggio» incendiò i motori di aerei radiocomandati in volo. Poi non se ne sarebbe fatto nulla: Marconi, uomo devoto, si consigliò con Pio XI che gli disse di lasciar perdere per il bene dell'umanità. E poi prevalse forse l'amore per la moglie inglese rispetto a quello per la propria patria, casomai fosse scoppiata una guerra contro la Gran Bretagna. Marconi morì ne 1937 e si portò il segreto nella tomba. Ma adesso Daniele Lembo con Prima che sia troppo tardi (Bietti, pagg. 210, euro 18) immagina invece che un prototipo del «raggio della morte» sia stato completato da un assistente di Marconi e, dopo l'8 settembre, portato a Nord per la sua messa a punto. Di rintracciarlo viene incaricato Onofrio D'Onofrio (ma preferisce farsi chiamare Renzo), maresciallo della Guardia di Finanza che fa parte del Servizio Informazioni Militari del Regno del Sud il quale, a fine 1944, dopo l'arrivo a Roma degli Alleati, viene mandato in missione nella RSI.Lembo è un prolifico autore si storia militare con all'attivo molti volumi sulla Seconda guerra mondiale, nonché su strutture e reparti. Questa sua specializzazione gli consente di scrivere un romanzo non da orecchiante come spesso accade per i narratori-narratori, ma da conoscitore della politica, della storia e soprattutto della realtà sociale dell'Italia divisa in due. Il suo romanzo e le avventure belliche, ma anche erotiche, del maresciallo D'Onofrio appassionano il lettore di storie di guerra e intrighi spionistici, dove non mancano colpi di scena e situazioni violente, ma anche perché ricostruiscono, e in direttamente mettono a confronto, due realtà di vera occupazione militare. Lui, soldato e non politico, vede e giudica e si pone delle domande pur facendo sino in fondo il proprio dovere: Roma è in sostanza occupata dagli Alleati, così come a Milano ci sono i tedeschi. Oggettivamente D'Onofrio fa un bilancio da puro osservatore: è questo il lato inedito e nuovo del romanzo che, per questo motivo, non è uno dei tanti politicamente e storicamente corretti che ancora si scrivono sulla guerra civile 1943-5. .. C
 
GIANFRANCO DE TURRIS
 
IL GIORNALE..
http://www.ilgiornale.it/news/cultura/romanzo-storico-realt-e-finzione-827052.html

Ferrara/Comacchio/Lido di Spina/Museo Remo Brindisi: le opere-quaderno del grande scultore ENZO NENCI

                                                      

 

 

 

 

 

Presentazione del “Quaderno delle opere di Enzo Nenci (1903-1972)”

alla Casa- Museo Remo Brindisi del Lido di Spina

 

Nel ricco programma promosso dal Comune di Comacchio in collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Regione Emilia-Romagna, che tende a valorizzare la cultura del mare in un contesto balneare e ludico di forte suggestione, con numerosi eventi teatrali, musicali, cinematografici e artistici, tra questi ultimi, un’occasione sarà la presentazione del “ Quaderno delle opere di Enzo Nenci (1903-1972)” , importante artista del Novecento ferrarese.

Il volume di 160 pagine a colori traccia l’intero percorso artistico di Nenci, con la documentazione fotografica di circa 600 sculture di collezioni pubbliche, per la maggior parte di Ferrara e Mantova.

Il libro contiene uno studio sull’arte di Nenci del professor Giorgio Di Genova, uno dei massimi storici dell’arte, che. per impegni assunti precedentemente, ha incaricato il critico dottor Gianfranco Ferlisi di sostituirlo nell’esibizione, che avverrà la sera del 9 agosto nella splendida cornice dei giardini della Casa-.Museo Remo Brindisi del Lido di Spina.

 

 

Quaderno delle opere di Enzo Nenci (1903-1972)

Presentazione

 

COMUNE DI COMACCHIO

Assessorato alle Attività Culturali

 

Giardini della

Casa- Museo Remo Brindisi

Lido di Spina (Ferrara)

 

a cura di Gianfranco Ferlisi e Laura Ruffoni

 

9 agosto 2012, con inizio ore 21

 

uinfo

 

tel 0533 315829 ufficio Musei

0533 334610 Museo Remo Brindisi, Lido di Spina

musei@comune.comacchio.fe.it

 

 

 

 

L'Eurofollia rompe le palle anche alle ANGUILLE!!!

Sciopero degli ombrelloni e spiagge deserte

Protesta dei gestori degli stabilimenti per il rinnovo delle concessioni demaniali

 

Lidi ferraresi. Hanno aderito compatti gli stabilimenti balneari su concessione demaniale (quelli situati al Lido di Volano, di Spina, degli Estensi e di Porto Garibaldi) alla manifestazione di protesta pubblica che ha visto stamani (3 agosto) dalle ore 8 alle 11 la chiusura degli ombrelloni per sensibilizzare il governo nazionale a prendere iniziative forti e decise contro l’applicazione integrale della direttiva Bolkenstein: “Una manifestazione che ha visto la sinergia di tutte le sigle sindacali perché con l’applicazione di tale disposizione comunitaria europea – commenta con preoccupazione Ascom Confcommercio Comacchio - a partire dal 2015 le concessioni degli stabilimenti balneari ancora su base demaniali verranno messe all’asta. Tale provvedimento metterebbe dunque a concreto rischio chiusura le imprese a conduzione famigliare del nostro litorale che potrebbero scontrarsi in fase di aggiudicazioni con realtà aziendali nazionali od internazionali. I nostri stabilimenti balneari a conduzione famigliare, devono essere salvaguardati e difesi dal Governo italiano inserendo appositi correttivi che vadano a premiare la storicità, la professionalità, l’esperienza di chi, generazione dopo generazione, da sempre ha dato lustro a questa costa di Comacchio con servizi personalizzati investendo con coraggio e tenacia e che ora rischia di perdere in un attimo il lavoro di una vita, mettendo a rischio l’intero sistema turistico della costa” concludono da Ascom.

“Ai nostri clienti – aggiunge Giancarlo Cappelli, presidente del Sib, Sindacato balneari della Confcommercio – abbiamo spiegato le ragioni di questo disagio e possiamo affermare che hanno capito e condiviso la battaglia che stiamo portando avanti per salvare le nostre imprese, che sono l’eccellenza del sistema turistico balneare”.

“Oggi con la chiusura degli ombrelloni, vogliamo testimoniare con fatti concreti – continua Cappelli – la nostra insoddisfazione sul mancato rispetto degli impegni assunti dal Governo nel corso dell’incontro che si è svolto 4 mesi fa. Chiediamo all’Esecutivo la riapertura del tavolo di confronto sulle misure da mettere in campo per superare le condizioni di difficoltà che stanno paralizzando il settore balneare, già fortemente provato dagli effetti della crisi economica”.

“La nostra protesta – conclude Cappelli – vuole dire no alle aste degli Stabilimenti balneari, previste dall’Unione europea a partire dal 1 gennaio 2016.

 

C    ESTENSE COM

http://www.estense.com/?p=236917

Antonio Saccoccio in “Avanguardie, poesia e caserme” al Museo Archeologico di Anzio (Roma)


 

  

Il 3 agosto 2012 alle ore 19.00 nuovo appuntamento nell’ambito di POESIA DA VERNISSAGE, Prologhi testuali per 7 mostre dell’Anno Culturale 2012, progettate da Giusi Canzoneri per il Museo Civico Archeologico di Anzio (Roma), con la cura di Ugo Magnanti.

Antonio Saccoccio apre la mostra cubofuturista di Giorgio De Santis con una sua “testuale net.futurista” intitolata Avanguardie, poesia e caserme.

Ferrara/Comacchio/Lido di Spina/Museo Remo Brindisi: le opere-quaderno del grande scultore ENZO NENCI *Video



 
 
Presentazione del "Quaderno delle opere di Enzo Nenci (1903-1972)"
alla Casa- Museo Remo Brindisi del Lido di Spina
Nel ricco programma promosso dal Comune di Comacchio in collaborazione con l'Assessorato al Turismo della Regione Emilia-Romagna, che tende a valorizzare la cultura del mare in un contesto balneare e ludico di forte suggestione, con numerosi eventi teatrali, musicali, cinematografici e artistici, tra questi ultimi, un'occasione sarà la presentazione del " Quaderno delle opere di Enzo Nenci (1903-1972)" , importante artista del Novecento ferrarese.
Il volume di 160 pagine a colori traccia l'intero percorso artistico di Nenci, con la documentazione fotografica di circa 600 sculture di collezioni pubbliche, per la maggior parte di Ferrara e Mantova.
Il libro contiene uno studio sull'arte di Nenci del professor Giorgio Di Genova, uno dei massimi storici dell'arte, che. per impegni assunti precedentemente, ha incaricato il critico dottor Gianfranco Ferlisi di sostituirlo nell'esibizione, che avverrà la sera del 9 agosto nella splendida cornice dei giardini della Casa-.Museo Remo Brindisi del Lido di Spina.
 
Quaderno delle opere di Enzo Nenci (1903-1972)
Presentazione
COMUNE DI COMACCHIO
Assessorato alle Attività Culturali
Giardini della
Casa- Museo Remo Brindisi
Lido di Spina (Ferrara)
a cura di Gianfranco Ferlisi e Laura Ruffoni
9 agosto 2012, con inizio ore 21
uinfo
tel 0533 315829 ufficio Musei
0533 334610 Museo Remo Brindisi, Lido di Spina
musei@comune.comacchio.fe.it
 
 
 

Antonio Saccoccio in “Avanguardie, poesia e caserme” al Museo Archeologico di Anzio (Roma)


 
 

Il 3 agosto 2012 alle ore 19.00 nuovo appuntamento nell'ambito di POESIA DA VERNISSAGE, Prologhi testuali per 7 mostre dell'Anno Culturale 2012, progettate da Giusi Canzoneri per il Museo Civico Archeologico di Anzio (Roma), con la cura di Ugo Magnanti.
Antonio Saccoccio apre la mostra cubofuturista di Giorgio De Santis con una sua "testuale net.futurista" intitolata Avanguardie, poesia e caserme.

giovedì 2 agosto 2012

Ferrara affaire Cona: il PD Ferrara e il sindaco Tagliani senza maschere...

 

Il PD ammette: Cona è colpa nostra

 
Il consigliere Pd dirigente medico al Sant’Anna, Francesco Portaluppi, non ce la fa a dimostrare la sua estraneità (e quella della consigliera dirigente del 118 Adelina Ricciardelli), al conflitto etico politico, più volte sollevato da Ppf nel vicenda della chiusura dell’ospedale cittadino. Una dimostrazione impossibile per entrambi, avendo loro sostenuto in consiglio comunale, in assemblee pubbliche e in riunioni politiche, la bontà della scelta sciagurata di privare il centro cittadino dell’ospedale Sant’Anna, del suo pronto soccorso e della quasi totalità della diagnostica e delle terapie in day hospital.

Con tanto di slide alla Marattin! Ci si domanda da tempo se lo hanno fatto come consiglieri comunali del Pd (controllori politici delle prestazioni del sistema sanitario nell’interesse dei cittadini); oppure come dirigenti medici operanti nell’azienda ospedaliera (sottoposta al controllo dei cittadini tramite gli eletti), che dal secolo scorso, in silenzio, ha codeciso di chiudere il Sant’Anna; o infine come attivisti del Pd. Un conflitto etico politico mai risolto, da cui deriva l’imbarazzo per il partitone e per chiunque si trovasse a valutare, discutere e deliberare, come consigliere comunale, su servizi sanitari (esempio il 118), di cui fosse egli stesso dirigente responsabile.
Ma il vero scoop del consigliere medico Portaluppi è la pubblica ammissione ( leggi ) che il Pd ed il sindaco Tiziano Tagliani portano la piena responsabilità politica del disastro di Cona e della chiusura del Sant’Anna, fin dal gennaio del 2000, quando firmarono il “protocollo d’intesa (con Regione, Provincia ed altri) che dava l’avvio ufficiale al progetto”. Non era mai accaduto prima. Al contrario tutti avevano sentito Tagliani strillare in aula la sua estraneità. Ma fecero di peggio. La scelta fu compiuta senza consultare la popolazione (nemmeno in campagna elettorale del 1999, alla quale non ho partecipato in alcun modo), ed attuata nell’assoluto silenzio istituzionale negli anni successivi. Tra i primi ad informare i cittadini del più grave scandalo sanitario del paese, fu il sottoscritto, con ripetuti interventi sulla stampa a partire dal 2003 (www.progettoperferrara.org). Oggi l’ammissione di colpa è ufficiale. Tagliani ed il Pd ne risponderanno ai cittadini.... Continua
 
*di Valentino Tavolazzi-consigliere comunale Ferrara PpF
 
sito Progetto per Ferrara
http://www.progettoperferrara.org/il-pd-ammette-cona-e-colpa-nostra-0801.html#more-17121

Alessandro Amaducci a: Arte Video on the Road, Papagy Giro Nights in Bergen, San Francisco International Fashion Film Festival

 


ARTE VIDEO ON THE ROAD, ROMA, 7 AGOSTO 2012

Pagan Inner sarà proiettato nell'ambito di Arte Video on the Road, San Lorenzo Estate, Piazzale del Verano, Roma, 7 agosto 2012.

A cura di Lino Strangis e Veronica D'Auria. Iniziativa promossa da IMPULSI onlus e C.A.R.M.A., Centro d'Arte e Ricerche Multimediali Applicate.


guarda il video/watch the video

 

http://carma.qblog.it/2012/07/

 

 

PAPAY GIRO NIGHTS IN BERGEN, NORVEGIA, 17-19 AGOSTO 2012

Not with a Bang fa parte della selezione di video di PAPAY GYRO NIGHTS 2012 Art Festival che si terrà a Bergen, Norvegia, dal 17 al 19 agosto 2012.


guarda il video/watch the video

http://www.papaygyronights.papawestray.org/

 

 

 

SAN FRANCISCO INTERNATIONAL FASHION FILM FESTIVAL, 25 AGOSTO 2012

Anatomy Theater verrà proiettato al San Francisco International Fashion Film Festival, 25 Agosto 2012.


guarda il video/watch the video


www.sanfranciscointernationalfashionfilmfestival.com


www.alessandroamaducci.net

https://vimeo.com/alessandroamaducci

http://www.facebook.com/alessandr0amaducc1

 

 

GILLO DORFLES ALLA Milano Art Gallery a cura di Vittorio Sgarbi

 
Dal  31 luglio al 28 agosto

Una vita per l’arte:

 


antologica di Gillo Dorfles

 


alla «Milano Art Gallery»


La mostra di quello che è oggi il più autorevole critico d’arte italiano - curata da Vittorio Sgarbi e prodotta da Salvo Nugnes - rimarrà aperta fino al 28 agosto. Esposte,

per la prima volta,

 

 

 

le opere realizzate negli anni ’40, quando,

 


insieme a Munari, Soldati e Monent, fondò il gruppo d'avanguardia

 

«Movimento Arte Concreta»


 


 


MILANO - Gillo Dorfles, il decano e il più autorevole dei critici d’arte italiani, è anche uno straordinario artista, oltre che filosofo.


Martedì 31 luglio 2012, alle ore 19.00, alla «Milano Art Gallery» in via Alessi 11, a Milano, inaugurata la mostra dal titolo «Una vita per l’arte». Sono esposte, per la prima volta, le opere realizzate negli anni ’40, quando, insieme a Munari, Soldati e Monent, fondò il gruppo d'avanguardia «MAC» (Movimento Arte Concreta), caratterizzato dal rifiuto delle tendenze postcubiste e realiste


 


La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e prodotta da Salvo Nugnes, compendia una vasta produzione

 

, anche recente, di pitture, mosaici e soprattutto ceramiche realizzate presso il Laboratorio Ernan

 

 

 

di Albisola.

 


 


«Nelle opere di Dorfles osserva Vittorio Sgarbi - rivivono l'euforia di Mirò e una remota suggestione di artisti armeni, come Gorky e Minassian».


 


«L'atto di disegnare – spiega invece l’artista - è stato per me, sin dall'infanzia, qualcosa di quasi

 

 

 coercitivo e mi ha obbligato a riempire di sgorbi (o erano mirabili invenzioni?)

 

le pagine dei miei libri».


 


Dorfles, che ha compiuto 102 anni lo scorso aprile, è ancora in piena attività e ricopre un ruolo primario e imprescindibile nel mondo dell'arte. Dal secondo dopoguerra ad oggi, con le sue poliedriche creazioni, ha percorso quasi 80 anni di storia dell'arte italiana. Nell'evoluzione artistica, si orienta verso la totale libertà espressiva, cercando di fuggire, da ogni razionalità e costruttivismo.


 
 
 
 
 
 
 

 
l'Ufficio Stampa
+39 380 54 75 045, +39 347 96 89 937

Pierluigi Casalino- IL FESTIVAL DEL TEATRO DI AVIGNONE 2012

 

Un demone gentile ha regnato sul Festival del Teatro di Avignone 2012. Tradizionale appuntamento di luglio nella Città dei Papi, l'evento sforna dalle sue origini sequenze di attori e registi, un intreccio di proposte e di rivisitazioni di testi e di scene di ogni epoca, recuperando l'eterno messaggio della rappresentazione dell'uomo e della sua vita, delle sue emozioni e delle sue ansie. Anche al tempo della crisi Avignone non ha mancato di stupire. La lezione della 66a edizione del Festival avignonese, come si è potuto cogliere proprio dal cuore della Mouette, nella Corte d'Onore dei Papi, è stata di quella di eroi di uno spettacolo ineguale, che ha lasciato un'impressione mitigata nonostante il successo di pubblico e di critica. Conclusasi il 28 luglio, la manifestazione ha tuttavia mostrato qualche limite a causa delle sfavorevoli connessioni finanziarie, ecologiche e politiche. Non meno contrastato è il bilancio del Festival, dove la parte del leone l'hanno recitato i grandi artisti stranieri. A riprova si ricorda l'interessante adattamento del romanzo del russo Michail Bulgakov, "Il Maestro e Margherita" da parte del britannico Simon Mc Burney, un vero e raro gioiello all'apertura del Festival, dopo i fasti dell'edizione passata. Il finale certamente interessante degli spettacoli (quello magistrale di Sophie Calle, in particolare) non ha alzato, peraltro, la qualità un pò in calo, a mio avviso, di questa saga del teatro nella terra in cui Petrarca cantò Laura.
Casalino Pierluigi, 30.07.2012

Vincenzo Iannuzzo- Mario Tarroni di Comacchio(Ferrara) in un film di Pupi Avati

 

L’attore di teatro, finction, cinema e televisione, il comacchiese Mario Tarroni, è entrato nel cast della serie TV che verrà prodotta in sei puntate dal titolo: “Un matrimonio”, diretto dal regista bolognese Pupi Avati.La nuova finction per la TV, ancora in preparazione, andrà in onda su Rai Uno nell’autunno del 2012 e vedrà come interpreti tra gli altri: Cristian De Sica, Michela Ramazzotti e Flavio Parenti.Tarroni, sarà chiamato ad interpretare il ruolo di un capo Scout in un episodio interamente girato a Roma, città in cui l’attore ferrarese si è trasferito definitivamente. Tra le varie esperienze artistiche è stato protagonista a teatro di “Ultima Prova”, diretto da Nino Campisi, al cinema è entrato nel cast di “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati ed“Albakiara” di Salvati ed ha anche partecipato alle serie: “Nebbie e delitti” e “il commissario de Luca” per Rai Finction.  

GILLO DORFLES alla MILANO ART GALLERY a cura di Vittorio Sgarbi

 
Dal  31 luglio al 28 agosto

Una vita per l'arte:
 
antologica
 




di Gillo Dorfles


alla «Milano Art Gallery»

La mostra di quello che è oggi il più autorevole critico

d'arte italiano - curata da Vittorio Sgarbi

e prodotta  da  Salvo Nugnes

- rimarrà aperta fino al 28 agosto. 

Esposte, per la prima volta,

le opere realizzate negli anni '40, quando,
 
insieme a Munari, Soldati e Monent, fondò

il gruppo d'avanguardia

«Movimento Arte Concreta»


MILANO - Gillo Dorfles, il decano e il più autorevole dei critici d'arte italiani, è anche uno straordinario artista, oltre che filosofo.

Martedì 31 luglio 2012, alle ore 19.00, alla «Milano Art Gallery» in via Alessi 11, a Milano, inaugurata la mostra dal titolo «Una vita per l'arte». Sono esposte, per la prima volta, le opere realizzate negli anni '40, quando, insieme a Munari, Soldati e Monent, fondò il gruppo d'avanguardia «MAC» (Movimento Arte Concreta), caratterizzato dal rifiuto delle tendenze postcubiste e realiste

La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e prodotta da Salvo Nugnes, compendia una vasta produzione

, anche recente, di pitture, mosaici e soprattutto ceramiche realizzate presso il Laboratorio Ernan di Albisola.

«Nelle opere di Dorfles osserva Vittorio Sgarbi - rivivono l'euforia di Mirò e una remota suggestione di artisti armeni, come Gorky e Minassian».


«L'atto di disegnare – spiega invece l'artista - è stato per me, sin dall'infanzia, qualcosa di quasi


 coercitivo e mi ha obbligato a riempire di sgorbi (o erano mirabili invenzioni?)

le pagine dei miei libri».


Dorfles, che ha compiuto 102 anni lo scorso aprile, è ancora in piena attività e ricopre un ruolo primario e imprescindibile nel mondo dell'arte. Dal secondo dopoguerra ad oggi, con le sue poliedriche creazioni, ha percorso quasi 80 anni di storia dell'arte italiana. Nell'evoluzione artistica, si orienta verso la totale libertà espressiva, cercando di fuggire, da ogni razionalità e costruttivismo.


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