L'inquietudine di un destino. La questione della Bildung in Nietzsche.
venerdì 30 maggio 2025
NIETZSCHE-Inquietudine di un Destino- CASATI-2025
venerdì 9 maggio 2025
Vaj-Manzocco-Nietzsche e i Transumanisti-Libro
...Vaj llora, da buon segretario nazionale della ASSOCIAZIONE ITALIANA TRANSUMANISTI e da intellettuale d'area ho fatto i compiti, e ho debitamente letto anche l'ultimissima operra in materia di transumanismo apparsa in italiano. Cosa posso dire? Un lavoro molto divulgativo, di facile lettura, apertamente favorevole - cosa ovviamente non scontata per chi non faccia già parte dell'ambiente -, ideologicamente più... ruffiano che "politicamente corretto", con alcune notizie aggiornate a settimane fa che contrastano con cose che erano vere dieci o vent'anni fa ma che vengono presentate come contemporanee, e con un'ignoranza apparentemente totale del transumanismo europeo, tradita anche dalla bibliografia. Ma OK, un contributo comunque apprezzabile- VAJ-MANZOCCO FACEBOOK
ANTONIO VENECE-L'OLTRE UOMO...
sabato 10 dicembre 2011
IL LIBRO MANIFESTO NUOVA OGGETTIVITA' presentazione a Roma il 11 12 2011
Abbiamo approfondito la questione con Guerra, futurista contemporaneo, curatore anche del blog ufficiale del neomovimento: nuovaogggettivita.blogpsot.com., e lo stesso Giovannini.
Quest'ultimo (Sandro Giovannini) così presenta il senso essenziale del lavoro:
D- Nuova Oggettività, un nuovo movimento futurista?
R-(Guerra) "Tra i futuristi sono presenti: il sottoscritto, Stefano Vaj, Antonio Saccoccio, Graziano Cecchini, Vitaldo Conte, Stefano Balice lo stesso Tuzet e Riccardo Campa; anche il curatore principale, Sandro Giovannini parla di Urfuturismo. Ma globalmente il progetto è ben più complesso e articolato con molte aree culturali assemblate, un certo Nietszche sullo sfondo come costante.
(Riccardo Roversi) Una esplorazione letteraria retrospettiva, il recupero di alcuni eccelsi letterati quasi dimenticati
(Giovanni Tuzet) “… Un breve lavoro tra poesia e conoscenza, per una nuova autenticità e comunicazione naturale/artificiale tra il poeta e l'ambiente” (Sylvia Forty) …Un breve saggio sul lato ironico della quotidianità, satira sociale sull’era dei single e una lavanderia gigante.. intelligente!
---------------------------------HELIOPOLIS EDIZIONI
http://www.heliopolisedizioni.com/scheda.asp?idprod=66&idpadrerif=21
http://www.diffusionesud.it/magazine/notizie/libro-manifesto-per-una-nuova-oggettivita/ TUTTI GLI AUTORI E ADERENTI
*Marco Cremonini
giovedì 1 dicembre 2011
Italia Avanguardista /La Meteora- Lo scioglimento dell'equivoco: la verità su Nietzsche
Lo scioglimento dell'equivoco: la verità su Nietzsche
"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi."
di
Denny Pitch
martedì 8 febbraio 2011
Stefano Vaj in IL FONDO - anno III - n. 135 / 7 febbraio 2011
in questo numero articoli di
Arba, Angela Azzaro, Graziella Balestrieri,
Mario Bernardi Guardi, Ivo Germano, Mario Grossi,
Miro Renzaglia, Angelo Spaziano,
Stefano Vaj, Federico Zamboni
*
PROSPETTIVE INDOEUROPEE
Stefano Vaj
Guardiamoci negli occhi. Noi siamo Iperborei [...]
Di là dal Nord, dai Ghiacci, dalla morte – la nostra vita, la nostra felicità
Friedrich Nietzsche
In uno dei suoi insegnamenti più importanti, Giorgio Locchi ci aiuta a pensare sino in fondo le intuizioni nietzschane riguardo al tempo della storia. Non più un fisso segmento su una linea che punta in qualche direzione, non più un tratto irrimediabilmente sbarrato alle nostre spalle su una strada cxhe staremmo percorrendo.
Per la sensibilità postmoderna, tali immagini sono false psicologicamente, filosoficamente, empiricamente. Se il passato è ciò che è esistito, non esiste più; se non esiste più, non esiste: se non esiste, non è qualcosa di cui si possa parlare. Il passato non è invece altro che una dimensione del presente, in particolare quella delle radici e della memoria, alla stessa stregua dell’attualità (dimensione dell’impegno) e dell’avvenire (dimensione del destino e del progetto); e ci parla attraverso l’immagine che ci diamo di esso attraverso i documenti, le vestigia, le testimonianze che abitano il nostro tempo.
Così come ogni altra, tale dimensione si espande. Si espande banalmente nei tempi a noi più vicini, con l’accumularsi di nuovi eventi, di nuovi ricordi. E si espande anche nella sua estremità più lontana, mano mano che il nostro sguardo, attraverso un’indagine critica sempre più interdisciplinare, si allunga ad epoche sempre più remote e si allarga a particolari ed aspetti sempre nuovi.
Ma soprattutto viene interamente ridefinito ad ogni istante a partire dalla particolare prospettiva di ciascun presente, non solo e necessariamente attraverso la chiave della revisione («chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro», potremmo dire parafrasando Orwell), ma non fosse altro che per le diverse orecchie che ascoltano una musica pure in divenire, i diversi occhi che rileggono il libro dei simboli e ne traggono premonizioni e moniti e sfide per ciò che ancora ha da essere. Anche in campo storico, quindi, “la verità non è qualcosa che esista e che si debba trovare, scoprire, ma qualcosa che si deve creare e che dà il nome ad un processo o meglio a una volontà di dominio che in sé non ha fine” (Friedrich Nietzsche, La volontà di potenza, §552). Visione della storia questa che è anche un progetto di Erlösung dal provvidenzialismo monoteista: «Redimere nell’uomo il passato e ricreare ogni ‘fu’ finché la volontà dica: ‘Così volli! Così vorrò’. Questo ho chiamato redenzione, solo questo ho insegnato loro a chiamare redenzione» (Così parlo Zarathustra,”Delle tavole antiche e delle nuove”).
Gli indoeuropei, come nuovo passato che continua a spalancarcisi di fronte, e che alcuni scelgono di rivendicare come proprio retaggio, ci corrono perciò incontro dal nostro avvenire. Lo fanno come origine ultima di questa medesima sensibilità che giunge a consapevole maturazione con Nietzsche, Gentile, Heidegger, Spengler e la cui essenziale inevitabilità europea, “esperiale”, a partire da Eraclito, mette bene in luce Severino, ed ancor più il suo allievo Emanuele Lago in La volontà di potenza e il passato (Bompiani, Milano 2005). E lo fanno in particolare sotto un quadruplice sigillo solstiziale................
CONTINUA
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