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domenica 6 gennaio 2013

P.L. Casalino: Sesso e Islam?

 Si tratta di una materia, peraltro, severamente regolamentata, allo scopo di di essere anche gradita a Dio. Esistono, in proposito, numerosi manuali educazione sessuale. Tra di essi si distingue, per notevole livello culturale e letterario, Il Giardino Profumato si Muhammad An-nafza^wi^, in molti punti ispirato da Le Mille e Una Notte. L'autore, di cui non si sa molto, visse a Tunisi e fu un giudice, oltre che un esperto della psicologia umana e soprattutto dei costumi sessuali. Morì nel 1324 o 1325, dopo acer incontrato, a quanto pare, lo storico e viaggiatore marocchino Ibn Battuta. Pur essendo inserito in un contesto di ortodossia dottrinale, l'opera suscita grande interesse per le particolari digressioni sull'animo umano, anticipando suggestioni oniriche di stampo freudiano. Il libro ebbe vasta diffusione e venne apprezzato, non corrispondendo al vero le voci delllo scalpore moralistico provocato allo scrittore alla pubblicazione del trattato. In realtà, il clima culturale nel mondo islamico stava peggiorando dopo l'affermarsi dell'influenza ottomana, che portò ad un periodo di estrema chiusura dei costumi (simboleggiata dall'obbligo del velo, o dal divieto assoluto delle immagini), di cui si incolpa spesso e in maniera superficiale l'Islam arabo. Oggi nei paesi musulmani esistono poche edizioni del libro e frequentemente in forma di riassunto. La fortuna de Il Giardino Profumato in Europa venne dopo che un ufficiale francese ne portò un manoscritto e ne curò la traduzione amatoriale. Sarà poi cura di Guy de Maupassant segnalarlo all'editore Liseux che ne stamperà nel 1886 circa ducento copie. L'interesse fu crescente e si diffuse anche in altri paesi del Vecchio Continente. Il Giardino Profumato è stato accolto con favore da studiosi e lettori di ogni genere, perchè apre uno spaccato felice e articolato delle usanze sessuali degli arabi e del loro concepire l'eors e i rfapporti tra uomni e donne, secondo una visione equilibrata e costruttiva, che, lungi dall'apparire bigotta, svela quanto in fondo la tradizione civile dei popoli arabi ci abbia lasciato, nonostante la difficile fase di risalita del mondo araboislamico verso la modernità che assistiamo in questi anni. L'integrare armonicamente il sesso con gli altri aspetti dell'esistenza è il fine del libro, un fine che resta ancora oggi una delle esigenze di equilibrata vita famigliare e sociale.

Casalino Pierluigi

lunedì 14 marzo 2011

Mauro Coni- la Bellezza nei tempi neodionisiaci

 

DIONISO.jpg

 

 

Per quanto la Bellezza continui a devastarci, dobbiamo smettere di credere che essa possa in alcun modo essere una variabile significativa all’interno dell’intesa sessuale. Il desiderio inevitabile di congiungerci con un corpo perfetto secondo canoni oggettivi di proporzioni armoniche appartiene infatti alla distorsione apollinea, e’ un impulso che ha radici voyeuristiche e percio’ masturbatorie (a cui si aggiunge il bisogno socialmente indotto di possedere ed ostentare quel super status symbol che e’ il Corpo Femminile).

In realta’ il coefficiente di eccitazione e’ determinato dall’intensita’ dei flussi mentali che coinvolgono e congiungono i due amanti, precisamente dagli aspetti piu’ o meno perversi, piu’ o meno contorti, piu’ o meno "incestuosi", piu o meno incivili che caratterizzano il rapporto.

Il pensiero ad esempio della sterminata quantita’ di travestimenti e ruoli sessuali che l’altro puo’ ricoprire, o l’interiore immediata certezza del possesso assoluto del corpo dell’altro, ove cio’ si configura non come dominio ma come desiderio dell’altro di un abbandono e una cedevolezza senza limiti. Percepiamo un essere che ci brama, disperatamente aperto. Desoggettivati, decapitati. La sessualita’ e’ per natura antiapollinea, cieca, corpi muti invischiati in misteriosa ritualita’.

 

MAURO CONI

http://sexartknowledge.wordpress.com/2011/03/10/295/

Scritto da Mauro

 

 

mercoledì 14 luglio 2010

Maura Chiulli a Ferrara Melbookstore da Irene Roversi

Maura Chiulli Melbookstore.jpg
Questa sera a Melbookstore - ore 21.30 - per la rassegna a cura dell'Arci Gay Circo Massimo, presentazione dell'ultimo libro della scrittrice Maura Chiulli, già a Ferrara per lo scorso 8 Marzo alternativo (a cura di Thc Polimedia): non prosa letteraria in questo caso ma un saggio di denuncia sociale contro certa omofobia anacronistica- ma tutt'oggi devastante per la società civile e per la psicologia individuale (se non peggio) verso la diversità sessuale e interumana.

 

Maura Chiulli, Maledetti froci & maledette lesbiche, aliberticastelvecchi, 2010, Roma, pp. 156, € 14,00.


Ecco la ragazza che ci mette la faccia. E il corpo. E quello che sul suo corpo ha scritto.

 

Ecco Maura Chiulli che scrive e ci mette la faccia per chi non può o è stanco di farlo perché ci sono delle conseguenze e non si ha sempre la forza per fronteggiarle.

 

Non è il suo primo libro e non è un romanzo, ma di certo è un primo atto di coraggiosa denuncia di una condizione esistente, vissuta sulla pelle di troppi corpi incolpevoli.

 

Maura raccoglie con ordine nel suo libro tutto quello che in Italia ha a che fare con le vigliacche aggressioni omofobe.

 

Divide il suo libro in tre parti: Maledetti report, Maledette interviste, Maledette parole.

 

Per ognuna di esse l'autrice si ritaglia qualche pagina per spiegare al lettore alcuni concetti utili per capire quello che seguirà e per spiegarci quale sia il suo legame personale coi contenuti o con le testimonianze.

 

Maura resta un'ottima regista nell'ombra, passa qua e là a punteggiare, a chiarire, a creare un legame umano e concreto con le parole che noi leggiamo e che, prima, sono state voci di anime ferite e, ancora prima, avvenimenti dolorosi.

 

Ma per non proteggersi da nulla, per prima cosa, ci racconta la sua esperienza personale di odio e accettazione di sé. Il momento in cui “fece salva la pelle” e si concesse di essere lesbica.

 

Di seguito leggeremo tutto quello che ha potuto raccogliere su episodi di violenza omofoba con buona pace di chi ha affondato quell'unico barlume di legge contro l'omofobia. Quei secchi report di aggressioni, omicidi, tentativi di omicidio, vandalismo. Cose successe e mai punite perché non si vuol riconoscere lo stampo discrimatorio.

 

Quando poi passa alla seconda parte Maura si ritrova a fare i conti con la sua pelle ancora. Qui parla con le persone che quelle aggressioni han subito. E lei, per prima, si chiede se ce la farà a resistere a tanto dolore; ma sono proprio loro, le voci, i corpi, i segni su di essi che le danno tutte le forze necessarie. In questa parte lascia la parola anche all'avvocato Cathy La Torre che si occup di diritti civili e diritti fondamentali e lotta contro ogni forma di discriminazione. In Italia c'è un vuoto di legge che non si riempie e tocca sempre all'individuo lottare per sé con il suo agire. Ma non è facile, per niente.

 

Questa è la parte più toccante. Persone che hanno subito i più atroci tra i crimini, quelli che ti vorrebbero uccidere dentro se non son riusciti ad uccidere fuori, parlano con Maura, di persona, o attraverso skype o per telefono e raccontano la loro storia. Talvolta aspettano proprio che lei li
chiami per poter dare il loro contributo a questo libro ricordando dolori che si credevano interiorizzati, ma che invece sono lì, più vivi che mai, più sanguinanti che mai. Hanno una forza che non si può immaginare, un coraggio che neanche i soldati; perché loro le medaglie non le
avranno mai, ma solo i segni del male. Userei la parola eroi se non fosse già fin troppo e male utilizzata. Preferisco dire froci, lesbiche e trans perché già basta a riconoscerne il coraggio. La terza parte, la nostra regista la affida alla testimonianza di un medico psichiatra Marco Lazzarotto Muratori. E' dedicata alle parole, quelle male-dette, quelle che feriscono senza sangue, quelle a cui siamo talmente abituati da stentare ormai a percepirle come male. Sono le parole degli altri, quelle che ci affibbiano per prepotenza, che pensiamo di meritarci, quelle che accompagnano una giornata a scuola, un viaggio in autobus, una passeggiata con gli amici.

 

Muratori con le parole ci lavora, ma anche lui si trova, a volte, impotente sulla porta di uscita di un ospedale a pensar che non ha vinto, che forse quelle male-dette parole porteranno via un'altra vita.

 

Maura Chiulli ci sa fare con le parole, si sente quando parla e quando scrive. Qui, ha lasciato che fossero le parole degli altri a dire, a formarci a scriverci sotto la pelle. E, accidenti, se c'è riuscita. Spero solo che non smettano mai, queste voci, di parlare e raccontare fino allo sfinimento delle orecchie di chi non vuol sentire.

 

Irene Roversi


http://www.radioradicale.it/scheda/305120/maledetti-froci-maledette-lesbiche-libro-bianco-ma-non-troppo-sulle-aggressioni-omofobe-in-italia-presenta

http://www.myspace.com/maurascrive

martedì 29 settembre 2009

TRANSUMANISTI E CYBERSEX da Playboy Interview a Riccardo Campa e Stefano Vaj

MOANA 1.jpgCybersex. Una reale seduzione virtuale

*da Associazione Italiana Transumanisti

Anche durante i rapporti tradizionali capita di far sesso in parte con la persona in carne ed ossa che si ha tra le braccia e in parte con un avatar generato dalla mente. La tecnologia espande queste possibilità.

Playboy - Luglio 2009

Anna Ricci

Sesso telefonico o in chat, giochini elettronici di varia natura e bambole gonfiabili sono preistoria. La tecnologia, infatti, non serve, fortunatamente, solo per riempire la nostra casella dí posta con le "imperiose e urgentissime" richieste del capo, ma anche per passare dei bei momenti. E non stiamo parlando dí giochi per PC o per Playstation che si preferisca. Quantomeno non dei soliti giochi... Il rischio non è di venir ucciso dal cattivo di turno o di perdere la partita, ma quello di ricevere un pixellato, magari, ma sonoro, due di picche o di venire scaricati dalla propria compagna. Sono, infatti, ancora vive l'eco di quella moglie inglese che ha chiesto il divorzio dopo aver trovato, su Second Life, l'avatar del proprio marito che concupiva un altro dalle curve femminee non corrispondenti a quelle della gentile consorte. Quest'ultima, di certo, non sapeva che i prodigi tecnologici possono rendere la stessa vita di coppia notevolmente più piacevole, anche quando la lontananza rende impossibili gli amplessi reali. La Philips, che i più associano a Tv, prodotti per la casa o per la cura della persona, ha da pochi mesi lanciato sul mercato dei particolari massaggiatori intimi che aiutano l'esplorazione e l'eccitazione dell'altro. L'azienda olandese, che non per nulla è un colosso dell'elettronica, ha evidentemente pensato di tentare una nuova strada che possa allontanare la crisi economica, visto l'interesse dei consumatori.
Se, invece, il partner, più o meno occasionale, è distante esistono protesi di organi sessuali maschili o femminili collegabili al computer tramite porta USB, come il Sinulator o l'Interactive Fleshlight. La donna, in questo caso, può "regolare" il ritmo del partner, con soddisfazione di entrambi....

continua http://www.transumanisti.it/3_articolo.asp?id=81

*(con una nota intervista a Stefano Vaj.e Riccardo Campa...)

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=xIzadQhcjWk