Visualizzazione post con etichetta India. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta India. Mostra tutti i post

mercoledì 22 gennaio 2014

Nuova Delhi Outpost Samar Singh Jodha, Marco Bagnoli & ART WORKS IN MOTION a cura Miroslava Hajek


Friday 24th January 2014, 7:00

p.m. onwards.......



Italian Embassy Cultural Centre - New Delhi

On the occasion of the 4th Edition of
INDIA ART FAIR
THE ITALIAN EMBASSY CULTURAL CENTRE
is pleased to present the exhibitions


OUTPOST
by SAMAR SINGH JODHA
&
ART WORKS IN MOTION


Gaze upon him inebriated by such wondrous wine.
He moves sideways like a queen on the chessboard.
(Maulana Jalalu-'d-din Muhammad i Rumi from Masnavi i Ma'navi)


by MARCO BAGNOLI


Curated by MIROSLAVA HAJEK



Will be projected the video
ROTAZIONE APPARENTE
Director Matteo Frittelli
Music Michael Galasso
Sound Giuseppe Scali
Realized on the occasion of the exhibition
curated by Nicoletta Pallini
at the Civico Planetario "Ulrico Hoepli" of Milan in 2011




Friday 24th January 2014, 7:00 p.m. onwards
During the opening, the artist will be present
by video link with the participation of
Giuseppe Scali
Marco Cardone
Marco Ulivieri
Music by DiVolo&Tancredi

domenica 11 dicembre 2011

Perché N.O? Crescita/Decrescita * (01/3) di Vittorio De Pedys

01-VITTORIO DE PEDYS "Una possibilità : la decrescita
Le cronache 2011 di tutta Europa, ed in particolare in Italia, hanno posto l’accento, sulla crisi finanziaria che continua a devastare i redditi di intere popolazioni ed a falcidiare i risparmi degli attoniti cittadini. Uno stato di crisi “globale”: che senso puo’ avere allora dedicare uno studio al federalismo, epitome di visione locale delle situazioni ? La risposta giace non nel cosiddetto aspetto fiscale del federalismo, forse quello piu’ conosciuto e discusso, bensi’, come si vedra’ nello sviluppo del presente lavoro, in una visione totalmente diversa del problema della crescita, sostanzialmente irrisolvibile, ed in un’apertura verso le nuove possibilita’ che una economia a carattere piu’ locale offre. Se il globalismo internazionale e’ talmente centrale agli ingranaggi del problema da costituirne esso stesso il cuore, una possibilita’ da considerare con la massima serieta’ e’ che una risposta di segno opposto sia necessaria.

Sotto un punto di vista fondamentale, viene sottolineata da tutti gli “esperti” come il male principale che ci affligge sia di tipo economico, e cioè la mancanza di crescita del nostro Prodotto Interno Lordo (PIL) , che in effetti è in stagnazione da quasi due decenni. I paesi occidentali che negli ultimi lustri hanno talvolta marcato dei brevi periodi di crescita al 3%, hanno festeggiato come se si trattasse di grandi vittorie di politica economica. Nulla di più fuorviante. Gli indici delle Borse valori di tutto l’occidente, che dovrebbero riflettere gli andamenti reali dell’economia, si trovano oggi su livelli assoluti pressoché uguali rispetto a quelli di 15 anni fa; ciò sembra coerentemente indicare che i mercati finanziari registrano questa situazione di non-crescita. .......

*by POLARIS-8/2011


CONTINUA  VEDI    01/3
http://nuovaoggettivita.blogspot.com/p/perche-no-crescitadecrescita-cura-di.html

sabato 26 novembre 2011

"Perchè N.O.? Crescita/Decrescita" a cura di Stefano Vaj e Sandro Giovannini (1)





*26/11/2011


01-STEFANO VAJ "Crescita o Decrescita?"


Prendo spunto da una conversazione privata con l'amico Giovannini per riproporre alcuni spunti che mi paiono particolarmente attuali in un momento cui alcune equivoche parole d'ordine come "sostenibilità", "decrescita", etc. vengono chiamate in rinforzo dalla propaganda di chi vede almeno a breve termine nell'affamare e mortificare i popoli europei ed accelerarne il declino modo migliorare per prolungare l'agonia di tutto un sistema il più a lungo possibile ("Abbiamo vissuto troppo a lungo al di sopra delle nostre possibilità", dixit con compiaciuto moralismo il catto-comunista a capo del cerimoniale nella zona amministrativa nota come Repubblica Italiana)............

01-SANDRO GIOVANNINI "Per ora intorno al dilemma 'crescita/decrescita' ”

Una riflessione come quella di Stefano Vaj, estremamente concentrata e fortemente direzionata, ci sollecita a domandarci quanto si sia realmente consapevoli dell’artificio che tutte le rivoluzioni e quindi alcune delle rivoluzioni ultime, nella fisica, nella biologia, nell’ancora sostanzialmente minoritaria interdisciplinarietà dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande, impongano al mondo delle humanities.....