da IL GIORNALE di Marcello Veneziani Gira e rigira, tornano sempre al femminismo. Per spiegare la catena funesta di delitti contro le donne, uno al giorno, Dacia Maraini sul Corsera, Michela Marzano su la Repubblica e un esercito di donne pubblicanti sui quotidiani d'impegno, ricorrono alla solita vecchiotta spiegazione, diversamente modulata: è il maschio spossessato (...) (...)che non sopporta l'emancipazione femminile e allora torna dispotico, cruento e primitivo. La tesi è facile, ideologicamente comoda per loro, ma non convince. Perchè non considera tre o quattro cose. La prima obiezione elementare è che la società era infinitamente più maschilista negli anni Settanta quando il femminismo era più virulento, mentre delitti di questo genere con questa impressionante sequenza, si vedono invece quarant'anni dopo, quando molte di quelle rivendicazioni che all'epoca sconcertavano, sono diventate ormai orizzonte comune. La seconda è che non si considera affatto,...