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sabato 3 maggio 2025

TUTTO VERO, Ma?

 https://www.ilgiornale.it/news/politica/vite-alberi-e-canti-ebraici-se-lodio-accettato-2473720.html#google_vignette

Vite, alberi e canti ebraici: se l'odio è accettato

I palestinesi, non solo Hamas, vogliono distruggere Israele, non è diritto all'informazione quello che ignora la verità, è un gorgoglio antisemita che cancella l' ambizione ad essere parte della storia dei diritti umani...

Articolo perfetto su Il Giornale, anche i Palestinesi...ecc.   Ma forse perfetto, in certo senso persino banale, ormai risaputo...dall'effetto forse contrario....la banalita' del verosimile..



lunedì 6 gennaio 2025

Democrazia e moltiplicazione dei centri decisionali - la newsletter di oggi di Società Libera



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Società Libera online

Anno XXIV - n. 562- 04 gennaio 2025

00186 ROMA - Piazza Rondanini, 52 - Tel. 06.89538799

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Liberae Sunt Nostrae Cogitationes

                          

DEMOCRAZIA E MOLTIPLICAZIONE DEI CENTRI DECISIONALI

di Roberto Caucchioli*

L'autorizzazione della Corte di Cassazione, previa conferma della Consulta, ha dichiarato ammissibile il Referendum abrogativo, sull'Autonomia differenziata per le Regioni, legge proposta dall'On. Calderoli. Se, la sentenza della Corte Costituzionale sarà confermata dalla Cassazione la parola, o meglio la responsabilità di decidere sull'autonomia regionale, ricadrà sul cittadino elettore. 

La Democrazia, rappresentativa, prevede che chi ha il potere: il popolo, non lo eserciti e, invece, chi non ha il potere: i rappresentanti eletti, lo eserciti. In nome e per conto degli elettori.

A partire da questo assunto due riflessioni si impongono: l'effettiva competenza giuridica degli elettori chiamati ad esprimersi sull'Articolo Quinto della Costituzione -   La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento –. La risposta del corpo elettorale potrà segnare un punto definitivo sul significato e sulle conseguenze dell'abrogazione o meno della legge Calderoli? O, come assai più probabile, sarà una risposta condizionata da prese di posizione partitiche o, ancor peggio, dal condizionamento dal sistema dei media, come avvenne per il referendum del 1987, dopo l'incidente al reattore nucleare della centrale di Cernobyl?

La seconda riflessione, attiene al problema della ridondanza degli organismi legislativi e amministrativi e alle loro reciproche sovrapposizioni.  Il corpo amministrativo italiano è composto da circa 8.000 comuni, le Provincie, formalmente abolite ma di fatto tutt'ora presenti e, per un certo verso, dalle Regioni a statuto autonomo. Organismi, specialmente i comuni e le Regioni autonome che spesso travalicano il ruolo amministrativo che la Costituzione assegna loro e tendono a legiferare, seppur con valenza territoriale, talvolta in contrasto con le leggi superiori: Leggi ordinarie, prodotte dal Parlamento, Decreti legge e Decreti legislativi emanati dal Governo, il tutto sotto l'egida delle norme Costituzionali. A tutto questo apparato si è aggiunto recentemente il Parlamento Europeo e il Consiglio d'Europa, un ordine legislativo di grado superiore a quelli dei paesi aderenti all'Unione Europea.

Questa proliferazione di legislazioni crea un diffuso senso di incertezza, sul chi e come vengono prodotte le norme e una conseguente disaffezione ai principi democratici. Il focus dei governi parlamentari, delle cosiddette democrazie liberali, dovrebbe invece consistere nell'agire a favore della collettività, pur partendo da punti di vista diversi, -partitici- nell'informarla sulle decisioni prese, nel renderla partecipe alla res publica e nel preparare le future generazioni all'agire politico. Spetta, piuttosto, agli elettori il controllo sulle azioni dei suoi rappresentanti. La moltiplicazione dei centri decisionali è, viceversa, antitetica a questi elementari principi. Capovolgendo il significato della locuzione latina: divide et impera, secondo la quale era opportuno creare dissidi fra i popoli sottomessi per poter più agevolmente dominarli, la frammentazione, la divisione delle decisioni fra più apparati, il sommarsi di nuove istituzioni politiche e la chiamata degli elettori ai referendum abrogativi, soprattutto se riguardano leggi costituzionali, appaiono ai più, funzionali alla deresponsabilizzazione dei centri di potere e all'allentamento del legame fra elettori ed eletti.

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*Società Libera Il collegamento per visionare la registrazione e le foto del convegno del 26 novembre 2024 "Riflettendo sull'indomani israeliano-palestinese"

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Roberto Guerra
 

venerdì 8 novembre 2024

Giorgio Sangiorgi, AI, immagini reali o virtuali...

 


Per i meno scafati ecco qualche indicazione per distinguere immagini reali da quelle generate con le AI.
Le AI non sanno com'è davvero il mondo e commettono errori. Per esempio di prospettiva, quando un oggetto più lontano si sovrappone ad uno più vicino. Non sanno ancora fare bene le mani, come i bambini. Spesso copiando altre immagini scambiano gli oggetti con lo sfondo per cui potreste vedere qualcosa di strano che spunta dalla spalla di uno dei personaggi ritratti. Non sa…
Altro..
 
Notevole riflessione dell'Autore e contro l'ccesso AI che rischia gia' di generare immagini discutibili e persino fales news Asino Rossso
 
 

Ferrara, Al Brindisi

 

 
🍷 L'ENOTECA più ANTICA del MONDO è a Ferrara, si chiama "Albrindisi"!
📜 La prima documentazione scritta risale al 1435, anno in cui l'osteria era già famosa con il nome, però, di "Hostaria del Chiuchiolino" (da "ciuc", ubriaco).
🌀 Tra i personaggi illustri che la frequentarono figurano: Benvenuto Cellini, Tiziano Vecellio, Ludovico Ariosto, Torquato Tasso...
🛶 Nel '400 si arrivava al locale in barca dall'attuale via degli Adelardi, all'epoca via del Gorgadello e vicina a una piccola insenatura che ne favoriva l'approdo, ...una piccola insenatura o “gorgo” creato da uno scolo dell’acqua piovana: da qui l’antico nome di “via Gorgadello”.
👨‍🎓 Nel primo piano del fabbricato, sopra l’attuale enoteca, compì gli studi Niccolò Copernico, laureatosi a Ferrara nel 1503.
📸 Foto di "Albrindisi"

martedì 22 ottobre 2024

La sinistra censura Il Tempo...

 https://www.iltempo.it/politica/2024/10/22/news/tommaso-cerno-denuncia-bavaglio-ilaria-cucchi-mail-marco-patarnello-40675235/

Lo scoop de Il Tempo sulle toghe rosse manda in tilt la sinistra. Quella mail del sostituto procuratore di Cassazione, Marco Patarnello, in cui definisce «un pericolo» l’azione di Giorgia Meloni perché «non ha inchieste» e quindi è «più forte» e «pericolosa di Silvio Berlusconi», non va proprio giù alle opposizioni. A provare a mettere il bavaglio ai giornalisti è la senatrice di Avs, Ilaria Cucchi, che ha presentato un esposto alla procura di Perugia diretta da Raffaele Cantone. Il motivo? «La pubblicazione, da parte del quotidiano Il Tempo, di una corrispondenza privata del magistrato Marco Patarnello, contenente opinioni personali sulla premier. Ho presentato una denuncia-querela contro il direttore del quotidiano Il Tempo, Tommaso Cerno, per violazione dell’art. 616 del codice penale che disciplina la violazione della corrispondenza». E il direttore risponde così al tentativo di mettere un bavaglio alla stampa: «Cucchi porta in Parlamento la testimonianza della drammatica morte del fratello Stefano, trasformata in verità contro le istituzioni proprio dai giornalisti. Stia dalla parte di questo tipo di giornalismo e non sbagli campo».

Come volervassi dimostrare, la Sinistra antidemocratica non cambia mai, anche la Cucchi, gia' controversa per il noto fatto del fratello, candidata anche a Ferrara con l'Anselmo flop...Asino Rosso


 

giovedì 3 ottobre 2024

Societa' Libera: Sconforto per governo e opposizione Ripugnanza per l'informazione Disincanto per la giustizia- la newsletter di oggi di Società Libera




Il giorno ven 20 set 2024 alle ore 03:06 Societa' Libera <news@societalibera.org> ha scritto:

Società Libera online

Anno XXIV - n. 550- 19 settembre 2024

00186 ROMA - Piazza Rondanini, 52 - Tel. 06.89538799

www.societalibera.org

 

 

SCONFORTO PER GOVERNO E OPPOSIZIONE RIPUGNANZA PER L'INFORMAZIONE DISINCANTO PER LA GIUSTIZIA

di Vincenzo Olita*

Un Paese si caratterizza come libera comunità, quando una maggioranza, pur sbagliando per alcuni aspetti, governa con onore sul comune destino, quando un'opposizione la contrasta con dignità, quando una magistratura, indipendente dalle prime due, opera con lungimiranti visioni, quando l'informazione è avvertita come amichevole supporto indipendentemente dalle, pur necessarie, divisioni politiche.

Naturalmente, stiamo parlando di Utopia, non della nostra   quotidianità, stiamo parlando di Stati e società ideali, di Lao Tzu, della Repubblica di Platone, di Cristo, Tomaso Moro con i suoi abitanti Utopiani, di Campanella, Erasmo da Rotterdam, Marx, Engels, Pareto, Mosca, Sacco Vanzetti e il loro testamento, di Gaber e De André: proseguire equivarrebbe all'inutile.

Abbiamo esagerato con la filosofia, la religione, la politica, due disgraziati e due artisti, non a caso intersecando visioni del mondo e concezioni di vita opposte o divaricanti, in tutti i casi pensatori, dal V secolo a.C. alla contemporaneità.

Già, pensatori, il cui solo pensarli induce a sensazioni olistiche a riflessioni, quanto mai lontane dalle nostre quotidiane dicotomie politiche, accompagnate dallo scadimento dell'informazione e da un nichilismo giudiziario. Pensarli dovrebbe agevolare la nostra intelligente disponibilità ad interpretare la politica come dialettica, come critica alle ragioni delle controparti, se si vuole come capacità d'apprendimento culturale, aperture che consentono, a noi che professiamo liberalismo, d'inchinarci innanzi alla pulita anarchia di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, di ammirare l'ultima lettera al figlio Dante Sacco eJoan Baez che canta la loro Ballata. 

Altro che le estenuanti, spesso sterili, contrapposizioni a-politiche,a-culturali, a-ideologiche, insomma, il controbattere su tutto e contemporaneamente sul nulla.

Non senza difficoltà, ci spostiamo dall'Utopia alla Distopia, società incattivite, in cui, in nome degli interessi generali e del bene comune, accantonando l'esteso e accattivante armamentario retorico, si affrontano, armati di falso buonismo e vera perfidia, modeste entità, queste sì d'interesse, per il controllo della macchina statale e del localismo politico.

Esemplare il caso del ministro Sangiuliano nato come storia sentimentale e sviluppatosi come Affare di Stato, fra poco, al pari di quello Dreyfus.

A nostro avviso un politico che non avverte e non comprende minimante che si accompagna con una personalità disturbata da un ossessionante necessità di conquista della notorietà, lo si può connaturare come Sprovveduto?

Certamente, due volte, come uomo e come politico, per la prima non è nostra competenza né interesse entrarvi in merito. Come politico, una sciagura per sé e per la compagine governativa, tutti siamo liberi di accompagnarci con chi ci pare ma, altrettanto, non lo siamo nel coinvolgere semisconosciuti in attività in cui siamo responsabili verso altri e come in questo caso verso la nazione.

L'ingenuità del credulone trova poi la superba esaltazione   nell'intervista al Tg1 condotta dal direttore Chiocci, di cui si ricorda l'insignificante conversazione con Papa Francesco a cui chiese, tra l'altro, di Pelé e della giovane fidanzata.

L'intervista al ministro, del tutto fuori luogo, ha avuto l'effettodi trasformare una vicenda privata, in un plateale gossip per la destra e in una golosa opportunità per l'opposizione.

Una traversia particolare proposta in una fascia oraria ad ascoltatori, si presume, interessati ad una solida e rigorosa informazione.

Allora comprendiamo anche l'incessante perdita di spettatori per i   telegiornali Rai e Mediaset; infatti il TG1, solo negli ultimi mesi ha perso centinaia di migliaia di ascoltatori e ancor più il TG2 che ha subito una diminuzione del 15%. Risultati dovuti al Telemeloni?

Se così fosse saremmo all'autolesionismo, che pure avvertiamo, ma nella selezione del management Rai capace di offrire una modesta informazione, non al di là di 15 minuti, occupando i restanti con artisti, gossip, sport e così via.

Di fatto da quell'intervista è scaturita l'esplosione mediatica della conoscente del ministro. La notorietà nazionale è stata raggiunta, dopo tanti sacrifici e privazioni, un gran personaggio è penetrato anche nel dibattito politico tenendolo sulla corda con allusioni, prossime verità, colpevolezze certe, coinvolgimenti politici, insomma con l'armamentario classico di chi non ha niente da dire ma tanto da farsi ammirare. Noi ci fermiamo qui non essendo interessati a soffermarci sul nulla e, ancor più, a non partecipare alla nascita di un personaggio in cerca d'autore.

Possibile parto nei pressi del quale si è affollata la politica e l'informazione. La prima, nella versione maggioranza, con puerili e sconclusionati comportamenti è sembrata avallare un'inesistente temibilità, dimissioni del ministro, respinte ed accettate, l'affrettata e furtiva nomina del successore che, al di là delle sue competenze culturali, lo si ricorda per le partecipazioni a programmi politici, quasi sempre monopolio dell'opposizione, per conduzione e partecipanti amichevoli, in cui il neo ministro finiva ad avere funzione da foglia di fico. Poi, per la Presidente del Consiglio il lasciarsi coinvolgere in una polemica con l'innominata non ha giovato affatto al suo status.

In altri tempi l'incidente non avrebbe avuto nocumento per l'ambito politico ma questa è stata occasione per evidenziare la fragilità di un collegio ministeriale che vede al suo interno diffuse e rilevanti criticità. E qui, consistente è la responsabilità della Presidente nella scelta dei Ministri e quindi della composizione del suo Consiglio.

Più accorta è stata l'opposizione, veloce nello scaricare sul ministro   pesanti responsabilità, non ultima quella del rischio che la sua accompagnatrice possa essere venuta a conoscenza di documenti riservati e segreti di Stato, relativi al G7 della cultura in programma a Napoli il 20 e 21 settembre.

Un'opposizione attenta, forse, ha rapidamente realizzato il ritorno alla serietà, riflettendo sulle G con i vari successivi numeri. Si tratta, quasi sempre, di passerelle a favor di pubblico e d'informazione.

Se c'è qualcosa da decidere, il tutto è stato già approntato dagli Sherpa, poifiguriamoci quali possano essere i segreti di Stato per un summit sulla cultura.

Chi non si è risparmiata nel portare alla luce anche il buio, pur di scovare illeciti, che pur devono esserci, del ministro dimissionario, è stata l'informazione di ogni tipo e genere. Stampa, digitale, radiotelevisione, ad personam negli esercizi pubblici e quant'altro pur di alimentare la formazione di schiere partigiane.

Il meglio è stato realizzato dai canali televisivi, in particolare dalla   LA7, sbaragliando concorrenti sulla rapidità e la quantità dell'informazione. In particolare i due giornalisti del programma INONDA, ancor prima delle dimissioni del ministro, per oltre un'ora hanno intervistato la sua consulente guardandosi, accuratamente, da porre imbarazzanti domande tipo la diffida della Camera nazionale della moda all'uso di un marchio o le smentite dell'Università Federico II di Napoli sulle sue docenze. Al di là delle posizioni della Signora e della totale assenza di una sua Scala Assiologica, il nostro interesse è per i due intervistatori esprimenti felicità e soddisfazione per quello che stavano realizzando, ritenendo lo scoop, forse paragonabile, a quello dello scandaloWatergate.

Erano certi che a furia di scavare sarebbero arrivati al nocciolo, cioè al coinvolgimento anche del Governo. Ed allora avanti con un atteggiamento amichevole e mieloso, con impegno a mettere in bocca all'intervistata le proprie risposte, a tessere una trama scontata e stucchevole. Questo non è giornalismo, è agitazione, è agitprop tanto in auge nello scorso secolo. Non è solo questo è anche ridicolaggine come quando, a commento della stessa intervista, il direttore di "Repubblica" elogia l'intervistata per la sua postura, per aver espresso calma e professionalità, da candidare, insomma, nel mondo della comunicazione. Dopo tanti elogi potrebbe assumerla come vice a Repubblica considerando che, dopo quasi cinque anni della sua direzione, le vendite quotidiane si sono ridotte a meno di 68mila.

Per le nostre tranquille coscienze il cammino verso il futuro è contorto, da affrontare con difficoltà anche per carenza di fiducia per tanti e verso tanto. Ci conforta, almeno, aver constatato che l'Opinione popolare, quella dei locali e dei mezzi pubblici, dei mercati e delle strade, con l'ineguagliabile sentire del popolominuto, ha compreso che ilpiccione ministro avrebbe dovuto schivareil gabbiano consulente ancor prima dell'arrivodei falchi e delle aquile.                

*direttore Società Libera

www.societàlibera.org

 

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Roberto Guerra
 

sabato 28 settembre 2024

Stampa Libera? Balilla uber alles, per la sinistra fuori dalla storia e dal tempo...

 https://www.ilgiornale.it/news/attualit/libera-stampa-2374090.html


 

 https://www.ilgiornale.it/news/interni/acchiappa-balilla-lateneo-gender-finto-martire-gomorra-ecco-2373448.html

Delirio giornalistico della sinistra, suMusk e la Meloni, la cilegia del sperflop Saviano; Asino Rosso

Prima di passare al podio dei peggiori una domanda dobbiamo proprio porvela. Temete il ritorno del Ventennio, della dittatura e delle squadracce? Non perdetevi d'animo e chiamate gli acchiappa-balilla. Nel mirino di questi indomabili difensori della nostra democrazia è finito il pericolosissimo e fascistissimo appuntamento "GiovaniAdulti". Sentite, sentite come lo descrive Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano: "sagra d'altri tempi". La dem Chiara Gribaudo parla addirittura di nuovi balilla. Ma chi sarebbero questi balilla 2.0? Maurizio Belpietro e gli amici della Verità, i nostri Francesco Giubilei e Gian Micalessin, il direttore d'orchestra Beatrice Venezi, Giuseppe Cruciani e Moni Ovadia. Non c'è che dire: tutti pericolosissimi fascisti. Almeno, agli occhi di questa democraticissima sinistra sempre pronta a mettere il bavaglio a chi la pensa diversamente. Dopo anni di egemonia, non riescono proprio a tollerare che anche la destra contribuisca al dibattito culturale di questo Paese.

 

martedì 30 luglio 2024

Italia, lo scandalo informazione a senso unico, europea e di sinistra!

 https://www.ilgiornale.it/news/europa/stampa-senso-unico-2352479.html

 Ma su Repubblica il pezzo lo scrive lo stesso giornalista che ha collaborato al report. E la stessa cosa sul Fatto quotidiano. E così su Domani. A questo punto non era il caso di controllare le altre testate. Avevamo già capito che è davvero così.

In Italia lo stato dell'informazione è pessimo.


 

lunedì 7 luglio 2014

Ferrara.Italia, Sostieni la libertà di stampa


Sostieni la libertà
di stampa

Per la pubblicità su ferraraitalia – quotidiano indipendente
scrivi a:
commerciale@ferraraitalia.com
ferraraitalia

sabato 7 giugno 2014

Elisa, Calimero, Employment, Cesare Pavese/Pierfranco Bruni, Reggia, Sondaggisti, Pittrici '500 su Cinquew News



Venerdì 6 giugno 2014
Elisa, cantante amante di danza, scrittura, pittura e musica, mecenate di Piazza delle Arti
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/06/elisa-cantante-amante-di-danza.html
Annecy, Il Sogno di Brent e Calimero in concorso per Rai Fiction Animazione al Festival francese
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/06/annecy-il-sogno-di-brent-e-calimero-in.html
Employment in the US has exceeded the pre-recession peak of 138.4m jobs set in january 2008, creation of 217,000 new positions
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/06/employment-in-us-has-exceeded-pre.html

A Vienna con Pierfranco Bruni, per ascoltare il racconto su Cesare Pavese e il Novecento
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/06/a-vienna-con-pierfranco-bruni-per.html
Real Libro di Carditello. Le visite guidate, pagina per pagina, da Nadia Verdile
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/06/real-libro-di-carditello-le-visite.html
Europee 2014. Sondaggisti che scappano, numeri sul bonus e brogli in gran segreto. Poi, Dante
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/06/europee-2014-sondaggisti-che-scappano.html
Pittrici del Cinquecento sorprese da Pia Di Marco nei loro "dialoghi" quotidiani
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/06/pittrici-del-cinquecento-sorprese-da.html

sabato 31 maggio 2014

TechEconomy n. 10/2014 - Ogni settimana il meglio







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Internet of Everything

In collaborazione con Cisco Italia

Wearable device

Pew Research

ICT & Telco



Di Agenda Digitale e comodi alibi



Chi pensa che in Italia non ci siano i soldi per sviluppare l'Agenda Digitale sbaglia di grosso. O - quantomeno - sbaglia chi pensa che il problema dell'Agenda Digitale sia soltanto un problema di risorse economiche. Lamentarsi del fatto che manca il budget, che i fondi sono insufficienti, che non ci sono i soldi che servirebbero consente di spostare su altro e su altri i problemi reali. Quello del budget è un alibi. In questo editoriale vi spiego il mio punto di vista.
Stefano Epifani Chief Editor





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