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Vittorio Sgarbi sul "fotografo" del 600, Gerrit van Honthorst

Come al solito grande articolo di Vittorio Sgarbi, il critico d'arte, da Il Giornale: " Il più noto, e il più riconosciuto e riconoscibile, è certamente Gherardo delle Notti, che traduce, per assonanza, ma anche per sostanza visiva, il nome originale di Gerrit van Honthorst" Il "fotografo" del Seicento fra scatti e luce artificiale Gli effetti davvero speciali del caravaggesco olandese. Fra naturalismo italiano e smalto cromatico fiammingo "Possiamo serenamente affermare che dalla rivoluzione caravaggesca discendono due grandi invenzioni: la fotografia e la luce elettrica. L'affermazione è meno paradossale di quanto possa apparire, perché si manifesta come una constatazione relativa, da un lato, al concetto di «attimo decisivo» introdotto nella interpretazione della fotografia da Cartier-Bresson; dall'altro, all'evidenza di una luce artificiale in molte invenzioni dei caravaggeschi di stretta osservanza, spesso più radi...