giovedì 13 maggio 2021

Ovadia e Israele...



Se giustamente qua a Ferrara, la questione Naomo (anche se tante simili e peggio  in giunte PD), penalizza la credibiltà della almeno discreta (rispetto alle ultime stagioni PD) Giunta leghista... Fabbri (Ottima con Sgarbi), chi si reputa di sinistra, una volta per tutte (anche se non esiste più quasi ovunque, pseudosinistre, più reazionarie della cosiddette Destre) che cosa dovrebbe dire dopo queste esternazioni di Ovadia, pure accolto a Ferrara, liberamente da una Giunta leghista? 
Che cosa direbbe l'ebreo Eric Fromm, psicanalista su queste immensa "gaffe" di Ovadia che da un lato resterà sempre una macchia solare nell'intellettuale Ovadia, certamente elevato, ma... Vero che Ferrara, con il PD, spesso ambigua su Israele-politici e intellettuali nostrani, ma non bastano ancora ( e dal 1948)in questi giorni  migliaia di attacchi Hamas palestinesi, per stare dalla parte senza se  e senza ma di Israele, patria del popolo ebraico e stato democratico (l'unico nel Nord Africa), la cui creatività plurisecolare neppure si può paragonare alla quella del popolo palestinese, popolo che non conosce ancora l'abc della democrazia? 
Sulla strumentalizzazione della Shoah da parte di Israele, poi, appunto E. Fromm parlerebbe di un Ovadia ai limiti della necrofilia.... E non si tratta di libera posizione di Ovadia in tale esternazione, piaccia o meno antiisraeliana e antiebraica. Poteva dissentire da Israele con ben altre parole, in nome di un ideale utopico antiguerrafondaio e pacifista. Discutibile, ma legittimo in democrazia. Qua invece Ovadia sfiora (eufemismo), senza speculare sull'antisemitismo...,  le svastiche...

Ost Fraktion - Stalin must arrive (official video)

mercoledì 12 maggio 2021

Secolo d'Italia: Mercoledì 12 Maggio - Leggi le principali notizie....



Da: Secolo d'Italia 


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Pensa Libero: Benvengano i referendum: la politica non è solo beghe tra partiti



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Da: Pensalibero.it  

Testo alternativo
 
 
  • Benvengano i referendum: la politica non è solo beghe tra partiti
    Che per risolvere un problema incancrenito da decenni di ignavia della politica e di complice omertà della stragrande maggioranza della stampa ci si appelli direttamente agli elettori, è una fortunata opportunità. E se per farlo sarà necessario marciare per un po' a fianco di Salvini (che non è il nostro preferito), chissenefrega. di Nicola Cariglia
  • Nel gioco dell'oca molti partiti tornano al via
    La domanda che molti si fanno è sempre quella: chi sostituirà Draghi nel caso di sue dimissioni per essere nominato Presidente della Repubblica? O forse sarebbe meglio riconfermare Mattarella almeno per un breve periodo? di Roberto Caputo
  • Dopo Grillo tocca a Fedez
    Per evitarlo deve nascere il partito di Draghi (ma senza lui).e bisogna riformare lo stato rivedendo la costituzione. di Enrico Cisnetto
  • DOSSIER//Napoleone per l'Italia: il partito transnazionale europeo
    L'età napoleonica non costituì affatto premessa dell'unificazione politica dell'Italia. Essa si risolse anzi nel dominio diretto e indiretto dell'impero sue due terzi della Penisola, mentre a Napoli una dinastia napoleonide offriva un'apparenza di indipendenza. Nondimeno tra il 1805 e il 1811 la carta politica dell'Italia mutò profondamente rispetto al Settecento. di Aldo A. Mola
  • Simone Visciola: L'alternativa impossibile. L'idea socialdemocratica di Antonio Cariglia. Marsilio, 2020, pp. 506.
    Dalla Rivista storica del Socialismo, la recensione di Andrea Becherucci. "Senza dubbio l'elemento caratterizzante della battaglia di Cariglia è stato l'occhio incessantemente posato sulle vicende del socialismo europeo con una attenzione che trova pochi riscontri tra i suoi coetanei". di Andrea Becherucci
  • A Chigi una testa pensante in più ma attenti a Bolkestein e golden power
    A Palazzo Chigi c'è davvero una testa pensante in più da quando Draghi ha inserito a sorpresa tra le riforme collegate al PNRR, quella della concorrenza. Tema non scontato, sul quale Francesco Giavazzi, nominato consulente, ha scritto libri ed articoli. di Beppe Facchetti
  • INCONTRI//Un mondo di gente e pure il Pelù quel giorno a Piazzale Michelangelo
    Mattino d'aprile con sole lucente l'universo di visitatori e turisti rendeva tutti protagonisti. E arrivò un troupe e poi il Pelù per fare il video dei Litfiba. Correva l'anno, e corre ancora. Blog di Fabrizio Binacchi di Fabrizio Binacchi
  • Allarme RSA in Toscana: 6000 posti letto a rischio
    La situazione, al limite dell'emergenza, è determinata dalle massicce assunzioni di personale infermieristico che stanno facendo le ASL della Toscana. di Redazione
  • Cara Italia amate sponde…
    L'Italia è riuscita a trovare attraverso il Presidente Draghi un uomo universalmente apprezzato che ha potuto coalizzare quasi tutti i partiti del Parlamento. La proposta dell'ex Sindaco di Milano Albertini acciocché nelle grandi città, si costruiscano delle giunte con uno schieramento simile potrebbe lanciare un momento di operosa ricostruzione. di Giacomo Properzj
  • La Russia non ce la farà ad occupare l'Ucraina
    Eppure i carri armati russi sono in Ucraina dal 2014, e mai hanno abbandonato gli oblast di Donetsk e Luhansk le cui zone industriali sono state depauperate da un forte saccheggio e trasferite in territorio russo. di Enrico Martelloni
  • Certa sinistra parla sempre di uguaglianza ma non sa che cosa sia
    La Costituzione difende e protegge tutti. Secondo la mia opinione opinabilissima, non abbiamo bisogno di decretini inutili che sottolineano le differenze esistenti solo per chi non considera le persone come aventi già gli stessi diritti. Ormai sanciti. di Carla Ceretelli
  • Comunismo e fascismo hanno figliato "culturalismo"
    Gli intellettuali che hanno venduto ideologie per oltre mezzo secolo, possono continuare a lucrare profitti all'infinito scandalizzandosi perché ciò che loro hanno voluto comunista o fascista sta producendo danni. Basta dare la colpa ai politici che, guidando, non si sono fermati allo stop. di Franco Luceri

  
 

La Riconquista di Norgengard Andrea Selvatici (intervista):

 
D- Andrea Selvatici, dopo l'esordio l'anno scorso  con il primo romanzo della tua trilogia  fantastico nordica  Gli Albori della Guerra... (La Carmelina) un nuovo "episodio" in fine 2020 del tuo Ciclo di Heldor ( (La Carmelina ), ne vuoi  parlare sinteticamente?
R- In principio era sì una trilogia, tuttavia sono piuttosto certo dell'idea da qualche anno a questa parte di aggiungere una quarta parte.
Il secondo volume esplora la riscossa degli oppressi del primo, con l'estate nordica da sfondo


D-  Andrea Selvatici,  nell'era del virus  la narrativa fantastica è un piccolo grande antivirus psicologico contro l'ovvia tremenda pressione sociale dominante?  Ad esempio, le imprese dei tuoi specifici eroi vichinghi ecc,  sono  una specie di piccola grande forza alla star trek? Una non banale speranza cosmica?
R- I miei eroi sono una banda di chiunque che sfoggia coraggio o "tira fuori le palle" per un qualcuno che reputavano meno di loro ed essendo di più. È una sorta di mix, diciamo. Sono più incentrato tuttavia sulla idealizzazione e sul punto di vista del protagonista, figura cardine in termini di mito storico-leggendario e di vicenda vissuta. 

D-Chi o cosa ti ha ispirato in narrazioni così "conviviali" o vere dal punto di vista di personalità dei personaggi?
R-Sono stato ispirato da situazioni mie di vita quotidiana e da tratti di personalità di individui di mia conoscenza mescolati a caso e da fonti diverse per molti personaggi.

* a cura di R.Guerra



 

CinqueW News - , Primo Levi e Cesare Pavese di P. Bruni

photo di repertorio...

Da: redazione@cinquew.it  

CinqueW News

 

ROMA - Cesare  Pavese si rifiutò di pubblicare il libro di Primo Levi (di cui ricorre il centenario della nascita) "Se questo è un uomo" all'interno della collana di narrativa, poiché lo riteneva un libro di cronaca. Una mera cronaca senza letteratura. Non lo ha mai considerato un romanzo.  Soltanto dopo la morte di Pavese venne pubblicato dalla Einaudi. Discutiamo dunque di letteratura del Novecento. Nel segno non solo della rilettura di quella storia che ci è stata imposta dai testi scolastici e universitari. Testi completamente affidati a modelli ideologici... Continua vedi link in alto Blu

Pierluigi Casalno: "Questo tempo chiameranno antico" ovvero l'idea di futuro in Dante.



Da: Pierluigi Casalino  

Il futuro, per quanto se ne possa dire, è insondabile. La scienza moderna riesce a svelarci e prevedere i movimenti degli astri, i comportamenti delle particelle,le reazioni degli elementi chimici e, pur con minore precisione, le combinazioni delle cellule e l'evoluzione degli organismi viventi; riesce infine ad elaborare proiezioni economiche, sociali e politiche. Tuttavia rientrano nel nostro ancestrale immaginare due tipi di futuro: quello della fama e quello annunciato ab antiquo da profeti, sibille o estensori di apocalissi o da altri veggenti. Dal XVII secolo, invece, il futuro è segnato dalla previsione quantitativa, con elaborazione di motivi che saranno alla base anche della moderna fantascienza. Tra gli autori fantascientifici si distingue nel XX secolo Walter Miller con il suo "Un Cantico per Leibowitz", in cui si delinea l'idea che dopo un periodo di regresso si affermi un'epoca portatrice di nuova civiltà. In tali anticipazioni del futuro si ritrova, peraltro, un concetto che fa proprio Dante, il quale sembra accennare in Purgatorio IX una sua particolare visione del futuro, mettendo in bocca a Oderisi da Gubbio il seguire a età barbariche età ben più civili e gloriose. Lo stesso Sommo Poeta ancora pare porsi la domanda che sarà della fantascienza con la frase usata per immaginare noi posteri: coloro che dice in Paradiso XVII, parlando dell'antenato Cacciaguida e inventando davvero il futuro, "questo (il suo) tempo chiameranno antico". Chi chiamerà, invece,  il nostro tempo "antico"? Chi? Gli insetti, gli animali o qualche nuova creatura super umana? Resterà intanto un compito necessario ricostruire gli eventi del passato nel loro contesto, astenendosi dalle preconcette opinioni dell'oggi. E altrettanto difficile, come si diceva all'inizio, sarà cercare di indovinare il futuro, ricorrendo a dialettiche ormai sorpassate e non criticamente approfondite. Ci ha insegnato, infatti, Alexis de Tocqueville che prevedere il futuro è cosa superiore alle nostre forze intellettive. Chi vive il presente non saprà mai se l'uomo diventerà una leggenda. In questo senso Dante ci è ancora maestro.
Casalino Pierluigi 

Giuliana Berengan: Solo per i miei occhi (Wall Street International Magazine)

*photo dal web

Da: Giuliana <Berengan 
 

Care amiche, cari amici,

 

gli occhi sono, in questo tempo

di limiti, il grande scrigno dal quale

possono liberarsi emozioni e

percezioni.

 

Gli occhi sono, ora più che mai,

veicolo dell'anima che cerca di

incontrare la luce della Bellezza,

l'immagine della felicità.

 

Lascio fluire la coscienza e fluiscono

allora le visioni senza tempo

dello sguardo e le inseguo come

note di una melodia

 

Ecco il link per leggere il mio scritto

sul Wall Street International Magazine

da questo 9 di Maggio:

 

https://wsimag.com/it/trame/65743-solo-per-i-miei-occhi

 

Grazie se vorrete

condividere con i vostri

amici di rete,

 

un cordiale saluto

Giuliana Berengan