da Il Giornale Sicuramente hanno sbagliato qualcosa i sindacati alla Fiat. È come se la Cgil e, al suo interno, la Fiom, che rappresentano l’ala dura delle organizzazioni dei lavoratori, si fossero infilate in un tunnel senza uscita. E forse, inconfessabilmente, qualche dirigente ne è consapevole. Viceversa diventa difficile comprendere il contrasto tra le proteste e gli scioperi di questi giorni in Italia, e il successo che l’ad Marchionne sta riscuotendo urbi et orbi con il suo piano per la Fiat. Il Financial Times ieri parlava di «oracolo dell’industria dell’auto». Mentre qui da noi persino la Repubblica, quotidiano che non ha certo una tradizione «padronale» alle spalle, simpatizzava con gli operai della Chrysler che vedono in Marchionne il salvatore della loro esistenza. Invece, in questa giornata trionfale in cui il titolo galoppava in Borsa, dalla segreteria nazionale Cgil è arrivata una nota che parla di «ritorsioni nei confronti dei lavoratori». Il riferimento è all’ip...