sabato 21 marzo 2009

CRONACHE CONNETTIVISTE

 connettivismo.jpg

CONNETTIVISMO: TRA RADIO POESIA WEB&MAGAZINE

"E' ancora freddo

anche se gli stami elettronici mi annunciano il volgere delle condizioni. Risveglio fisico? Poco altro, credo. Solo un risveglio mortale mentre la psiche è già desta verso il versante oscuro delle mie protesi nano_esoteriche.

E' l'equinozio, antica festa umana. "

(SANDRO BATTISTI - PRIMAVERA 2009)

Settimana di grandi News per la rivoluzione connettivista e i postfuturisti appunto dell'Equipe Connettivismo, i vari Marco Milani, Sandro Battisti, Giovanni De Matteo, Alessandro Vitali, Alberto Rizzi, Alex Donelli  e molti altri, protagonsiti della nuova fantascienza italiana e della nascente cibercultura italiana, nel web e fuori dal Web, nel Reale.
Dopo la presenza a Gennaio a Rai24 News (De Matteo ecc.), la partecipazione a Futurismo 100 Live Ferrara, il centenario a Bergamo Connettivista - in febbraio- tra diverse altre iniziative, nei gorni scorsi è uscito il nuovo numero del Magazine cartaceo del Gruppo: NEXT-NeXT - Iterazione 12: Lo sguardo verso l’interno... un numero.. "rastremato, essenziale, viscerale, interiore ....".
Poi, il  19 marzo Sandro Battisti è stato intervistato in diretta e in streaming su RadioImago (http://www.radioimago.net), durante la trasmissione "Buzz": Tema? Ovviamente, il Connettivismo...  Chi non ha avuto  modo di seguire in diretta l'importante intervista, tra circa una settimana potrà ascoltare il podcast della trasmissione scaricabile dal sito di RadioImago.
Infine il Connettivismo, su suggerimento e invito di Alberto Rizzi, proprio ieri 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia, ha partecipato all'evento con un concorso  multimediale via il blog connettivista Supernova Express: Connettivismo non stop!
 

PROGETTO PER FERRARA PROGRAMMA CULTURALE

TAVOLAZZI.jpg* da PROGETTO PER FERRARA SITO WEB

(Valentino Tavolazzi)

Cultura, istruzione, università, sport

  • Articolo 34.2 della Costituzione Italiana: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi; la Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio ed altre provvidenze.” Siamo per una riforma della scuola e dell’Università che preveda maggiori risorse ed un loro impiego più qualificato, che elimini la mediocrità raccomandata, il nepotismo, le baronie e le corporazioni, che esalti il merito e la qualità della ricerca e dell’insegnamento, che coinvolga studenti e corpo insegnanti nella gestione del cambiamento.
  • Collaboreremo con Provincia, Regione e Stato per realizzare la migliore scuola, la migliore università e la migliore attuazione delle pratiche sportive; ma ci orienteremo, nelle scelte e nelle alleanze, al rispetto imprescindibile dell’opzione politica richiamata nel precedente punto.
  • La politica culturale sul territorio è competenza dell’ente locale, limitata soltanto dalla disponibilità di risorse reperibili, vero strumento di governo della politica culturale locale. Non ci schieriamo acriticamente contro i grandi eventi, ma li sottoporremo ad una mirata analisi che ne certifichi la compatibilità con le risorse della città e del territorio, con il gradimento dei cittadini e con la fruibilità vera, intesa come diritto inalienabile dell’intera popolazione locale. Diversamente dal passato non riproporremo l’insopportabile rapporto costo beneficio dei grandi eventi i quali, per il solo fatto di essere grandi e dispendiosi, hanno drenato tutte le risorse altrimenti destinabili ad altra e più ampia produzione di eventi culturali.
  • Non finanzieremo solo Teatro Comunale, Ferrara Musica, l’Istituto di Studi Rinascimentali, la gestione dei musei e delle civiche gallerie, degli archivi e delle biblioteche. Avremo grande attenzione per la composita realtà di cenacoli, associazioni, circoli e club culturali, e per la loro produzione di diffusi eventi teatrali, musicali, di danza, di letteratura, d’arte, di valorizzazione delle tradizioni locali, il più delle volte di indubbia qualità artistica e culturale, e sempre gradite dalla popolazione. Intendiamo contribuire alla crescita di tale tessuto, strappandolo dal precariato, ed al consolidamento e ad una affermazione vera, con un’oculata politica, rigorosamente selettiva e premiante la credibilità di progetti e d’azione, anche pluriennali, di cui ognuno di questi operatori sarà invitato d’essere portatore. Offriremo periodicamente le sale pubbliche (Estense, Boldini, Ponte) a manifestazioni dilettantistiche in vari campi (poesie, canto, karaoke, musica, danza).
  • Nell’ambito del diritto allo studio, inteso anche come pratica delle discipline sportive, rientrano l’adeguamento strutturale di alcune palestre e la possibilità di fruire delle strutture sportive pubbliche del territorio, anche per gli alunni delle scuole materne/elementari, medie e superiori. Opereremo per la diffusione di un’adeguata abilità natatoria, come avviene in tutta Europa, dove le istituzioni sono sensibili all’educazione sportiva ed in particolare al nuoto, considerato disciplina obbligatoria.
  • Ci batteremo affinché il Comune eserciti un maggior controllo sulla qualità del servizio nelle strutture sportive di proprietà, controllo attualmente inesistente e/o lasciato alle sole proteste dei cittadini.

http://www.progettoperferrara.org/programma/cultura-istruzione-universita-sport

http://www.youtube.com/watch?v=HPzzPNcApFw

CITTA' DI SALEMI MOSTRA ARCHEOLOGICA

 sgarbi 2.jpg

CITTA’ DI SALEMI

Provincia di Trapani

Gabinetto del Sindaco - Ufficio per la Comunicazione

Sede: Via La Rocca - 91018 Salemi-

Telefono 0924 - 991 406 – Mobile: 347 – 96 89 937 * 380 – 54 75 045

Email: ufficiostampa@cittadisalemi.it – Web: www.cittadisalemi.it

   Archeologia: in mostra

i reperti del sito di Mokarta

 SALEMI –  Venerdì 20 3  alle ore 12, 00 nei locali della Biblioteca comunale «Simone Corleo» Vittorio Sgarbi ha inaugurato una importante mostra dal titolo «Reperti archeologici restaurati del sito preistorico di Mokarta».

 La mostra, promossa dal Comune di Salemi in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani, rimarrà aperta per un mese con i seguenti orari: 9-13 / 15-18.

L’allestimento è stato curato dagli archeologi

Mariella Spagnolo e Pierre Citerne.

CITTA’ DI SALEMI - Ufficio per la Comunicazione

Nino Ippolito 

 

(*Il progetto Terremoto di Sgarbi Toscani Cecchini e l'incredibile città siciliana

si arrichisce ulteriormente con quest'iniziativa squisitamente culturale: tra arte,

futurismo sociale, Grande Politica, Turismo, Gastronomia al quadrato, eccetera,

l'esperimento di Salemi è già un esempio concretissimo di fare cultura politica economia

marketing istituzionale inedito nel panorama nazionale attardato... Asino Rosso)

 www.cittadisalemi.it

http://www.youtube.com/watch?v=1dnzi2j7Wt8&feature=related Filmato

 

BLADE RUNNER... IN PROVINCIA

BLADE RUNNER.jpgDA ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE FERRARA

 

E' ufficiale: Malaguti in Provincia per il Pdl

di Marco Zavagli

 


Ritorno al passato. Alleanza nazionale, come avevamo già anticipato nei giorni scorsi, non ha scelto né Balboni né Cimarelli. A guidare i finiani, ora nel Pdl, nella corsa alla presidenza della Provincia sarà Mauro Malaguti.


Dopo essersi fatto da parte per le incomprensioni interne a livello di Pdl, il consigliere comunale si vede ora ricollocato al vertice della lista del Pdl che tenterà la scalata al Castello. L’ufficialità della decisione è avvenuta ieri sera durante la riunione del Comitato provinciale del Pdl di Ferrara nell’Hotel Principessa Leonora, in via Mascheraio.


Ufficializzazione che vedrà l’atto formale questa mattina alle 12, in una conferenza stampa nella quale il Pdl presenterà, oltre a Malaguti, il suo candidato sindaco. Su questo incarico stavolta non c’erano dubbi né timori di smentite: sarà Giorgio Dragotto a sfidare Tiziano Tagliani.


Malaguti vince così la “resistenza interna” di chi avrebbe preferito il senatore proiettato verso il Castello, specialmente per garantire un forte traino agli alleati del Popolo della Libertà. Ma il consigliere è stato voluto fortemente dai vertici di An anche alla luce dei consensi ottenuti a suo tempo dalla quasi totalità dei dirigenti del partito, a scapito dello sfidante Davide Verri.


E a proposito di Verri, come detto, Massimo Masotti dovrebbe entrare a far parte di “Per Noi” dopo l’uscita da Fi-Pdl. Un’uscita non certo indolore e a proposito della quale l’ex capogruppo vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Leggo con interesse "L'ora della verità per il centrodestra" – afferma Masotti parlando del nostro articolo di ieri in politica -, che dovrebbe concludere il romanzo "Il semestre della verità per il centrodestra", anche in considerazione del fatto semplice che i candidati si indicano prima delle elezioni, e non dopo”.


E a proposito degli "addii mio e di Massimo Pierpaoli, devo dire che la riunione del 18 marzo è stata breve, garbata, significativa, ma che, a differenza di quanto garbatamente riportato nel comunicato di Forza Italia, non ci sono stati né apprezzamenti né ringraziamenti di nessun genere. Forse perché Massimo Pierpaoli e Massimo Masotti, dopo quattordici e dopo dieci anni di attività intensa e appassionata, non meritavano ringraziamenti. O forse perché la classe non è acqua e "Signori si nasce"”.


Quanto a Pierpaoli, invece, si prospetta l’adesione alla lista “Rinnova Ferrara” di Romeo Savini. A tacitare i perplessi, sembra che sia già pronto il poster elettorale che ritrae l’ex presidente del consiglio a fianco dell’ex forzista vestito con il camice bianco. Un dottore per curare… i mali della politica.

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=48912&format=html

http://www.youtube.com/watch?v=y4cspEMIfQ0 FILMATO

LA DESTRA LIBERA ARGENTA

COOPCOSTRUTTORI.jpgLA DESTRA C'E' E SI VEDE! OGGI AD ARGENTA (POSTCOOPCOSTRUTTORI)
Oggi, sabato 21 marzo dalle ore 10:00 alle 12:30 La Destra è in piazza ad ARGENTA con un gazebo ed un banchetto per la raccolta delle firme per le amministrative.
Mentre le altre forze politiche ma anche civiche perdono tempo in litigi e personalismi oppure danno sfoggio del buono stato di salute delle loro casse facendo a gara per tappezzare la città e la provincia con manifesti a profusione, La Destra continua la sua campagna elettorale tra la gente, sul territorio, incontrando i ferraresi direttamente sulle piazze e nei locali pubblici, ascoltando e discutendo con loro i problemi reali che li affliggono.
 
Oggi siamo per la prima volta ad Argenta, un comune tradizionalmente rosso che ha vissuto e subito la triste vicenda del crack coopcostruttori nel generale silenzio e disimpegno di quella sinistra che guarda caso lo governa da oltre sessant'anni ininterrottamente. La Destra intima di restituire immediatamente il maltolto ai lavoratori ed alle famiglie che ancora aspettano di sapere che fine hanno fatto i loro soldi!
 
Domenica mattina, inoltre, saremo anche a Bondeno, dove a breve apriremo anche una sede, con il consueto gazebo informativo e di raccolta firme
 
Altre iniziative già pianificate ci vedranno nei prossimi giorni a Lagosanto, Cento, Portomaggiore, Copparo e Comacchio, oltre naturalmene che a Ferrara
 
Come noto La Destra ha già ufficializzato il proprio appoggio alla candidatura della lista di Davide Verri per la Provincia e della lista di Alan Fabbri per Bondeno, stiamo valutando le altre situazioni che sono ormai in fase di definizione
 
Il Segretario Provinciale
Alberto Ferretti

CITTA' DI SALEMI LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA

 IL PADRINO.jpg

CITTA’ DI SALEMI

Provincia di Trapani

Gabinetto del Sindaco - Ufficio per la Comunicazione

Sede: Via La Rocca - 91018 Salemi-

Telefono 0924 - 991 406 – Mobile: 347 – 96 89 937 * 380 – 54 75 045

Email: ufficiostampa@cittadisalemi.it – Web: www.cittadisalemi.it

 

20 3 2009

Oggi a Salemi si è riunito il Comitato

per l’ordine e la sicurezza pubblica

Sgarbi: «Grave azione criminogena

e di allarme sociale di un’antimafia

che crede in uno stereotipo della mafia»

«La suggestione letteraria della mafia e dei Salvo – dichiara Sgarbi - è una diffamazione grave che attribuisce alla città una condizione di fatto inesistente, con concorde dichiarazione del Colonnello dei Carabinieri, del Maggiore della Guardia di Finanza, del Questore e del Prefetto»



SALEMI – Stamane alle 10,00 a Salemi, nei locali di Casa Agueci nel Centro Storico si è riunito il Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica alla Presenza de Prefetto di Trapani Stefano Trotta, del Questore Giuseppe Gualtieri, del sindaco Vittorio Sgarbi, del Comandante provinciale dei carabinieri Giovanni Pietro Barbano, del Maggiore della Guardia di Finanza Giuseppe Serra e del Comandante della locale stazione dei Carabinieri Giovanni Teri.


A fine riunione il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi ha dichiarato:


«Ogni allarmismo è stato contenuto. Il Comitato ha dimostrato grande sensibilità per il progetto culturale di Salemi che richiede comunque una misurata e non invasiva vigilanza.


Io ho chiesto che ci sia più attenzione rispetto al problema delle case abbandonate nel centro storico e che vengono occupate da immigrati, soprattutto perché nella maggior parte si tratta di immobili che non hanno l’agibilità.


Una cosa importante – condivisa da tutti – è che esiste una grave azione criminogena e di allarme sociale da parte di un’antimafia che crede in uno stereotipo della mafia. Mafia che a Salemi - è acclarato - non esiste più.


Come ho detto nel corso della riunione, se un mafioso è in sonno, non è un mafioso che dobbiamo temere. Chi identifica - con uno stereotipo - Salemi come luogo di mafia, fa un’azione molto grave di provocazione e di allarme sociale rispetto ad una realtà che è molto diversa. La mafia c’è nella dimensione in cui io l’ho indicata, e cioè nelle pale eoliche, che solo io ho denunciato. Le pale eoliche sono oggi l’unico luogo in cui la mafia ha ragione a trovare un affare, e su questo i professionisti dell’antimafia non hanno detto e continuano a non a non dire nulla.


La suggestione letteraria della mafia e dei Salvo è una diffamazione grave che attribuisce alla città una condizione di fatto inesistente, con concorde dichiarazione del Colonnello dei Carabinieri, del Maggiore della Guardia di Finanza, del Questore e del Prefetto, i quali confermato in pieno la totale assenza di ogni elemento che possa essere riconducibile alla mafia tradizionale. Io ho indicato la presenza mafiosa in una dimensione che non ha nulla a che fare con Salemi.


Ogni qual volta uno dice o scrive di Salemi come “la città di Sgarbi, Salvo e Giammarinaro” cerca di riportare indietro una realtà che è invece in espansione, la cui condizione di vitalità e di oggettiva rinascita va guardata semmai con attenzione perché è il simbolo – da tutti riconosciuto, in Italia come all’estero – di una Sicilia diversa e nuova, di una città che non può dunque essere relegata in un angolo»


CITTA’ DI SALEMI - Ufficio per la Comunicazione

Nino Ippolito:


WWW.CITTADISALEMI.IT

http://www.youtube.com/watch?v=YEZHZHNByCs FILMATO

venerdì 20 marzo 2009

STEFANO VAJ A "THE FUTURE AND YOU"

 TRANSHUMAN.jpgStefano Vaj intervistato sul transumanismo da "The Future and You"

Stephen Cobb, il curatore del noto podcast americano "The Future and You", ha realizzato una lunga intervista audio in inglese a Stefano Vaj, segretario nazionale dell'AIT, sul transumanismo in generale e sulla sua situazione in Italia, che è stata trasmessa negli episodi del 25 Febbraio e del 4 Marzo 2009, accessibili rispettivamente qui***  e qui.

 

Stefano Vaj (Author, futurist and transhumanism activist) is today's featured guest. (This is the first half of his interview.)

Topics include: Why transhumanism is taken seriously by the Italian public and the Italian press (as opposed to the American public and American press which often view transhumanism as a delusional fantasy). Why Europeans do not share the American view that Intellectuals are outside the loop in their ivory towers and are therefore unimportant. The influence of the Catholic Church in public and political life in Italy, and as the main opponent to transhumanism. How politicians in Europe use fear of transhumanist ideas as a tool to get more votes. What Stefano does as a transhumanism activist, and what listeners can do in their own lives and in their own ways if they wish to help this cause too. He also talks about the new Singularity University, and the new transhumanist periodical, H+ Magazine.

Hosted by Stephen Euin Cobb, this is the February 25, 2009 episode of The Future And You. [Running time: 44 minutes]

Stefano Vaj is author of the book Biopolitics of the New Paradigm which covers the biotechnological areas of transhumanism. He is also: a public speaker fluent in several languages; on the Board of Directors of the Italian Transhumanist Association; an Italian lawyer with offices in Milan, Italy and Brussels, Belgium; an Architect of the Order of Cosmic Engineers; and an active contributor to the Hplus2, Extropy and World Transhumanist Association discussion boards. (Though fluent in several languages, his own blog and his books are written in Italian and not yet available in English.)

News in this episode: [1] Google's new Latitude lets you see the location of your friends on Google maps using the GPS in their phone, and lets you immediately contact them with IM, SMS or a phone call. [2] Google has made one million public domain books freely available for reading on iPhones.

 Direct download: TFAY_2009_2_25.mp3

www.transumanisti.it

http://thefuturist.splinder.com

http://www.youtube.com/watch?v=NCIV17NFswk filmato RAI TRANSUMANISTI

http://www.telestense.it/leggi_archivio.php?Id=8153 filmato Telestense 20 2 2009 FUTURISMO100 LIVE FERRARA

INTERNET NON HA BISOGNO DI QUELLE LEGGI

MATRIX 2.jpgQuesto articolo è stato pubblicato da www.apogeonline.com, L'Asino Rosso lo ripropone integralmente.


(a cura di David Palada)

Calucci, Barbareschi e gli altri


Internet non ha bisogno di quelle leggi.


di Sergio Maistrello


Bersagliati da proposte di legge improbabili e dannose, stiamo forse perdendo di vista il punto: le norme per la rete esistono già, basta applicarle. Il nostro contributo alla causa: un filo rosso per legare i fatti e contestualizzare le novità


Parto dalla conclusione, perché vorrei che questa fosse più chiara che mai: internet non ha nessun bisogno di nuove leggi. La rete non è un luogo altro: fa parte della nostra vita sociale, che è già ampiamente regolata da norme e sanzioni. Sbaglia, per ignoranza o per malafede, chi definisce internet un far west senza regole. Disperde energie chi si batte per replicare previsioni che già esistono e che potrebbero semplicemente applicate senza ricorrere alla demagogia e senza moltiplicare lentropia legislativa. Perde unopportunità di onorare la nostra democrazia chi si intestardisce a sostenere regolamenti destinati per banale evidenza tecnologica a non sortire effetto alcuno, quando non addirittura a far danni.


Possono esserci meccanismi da adeguare, dovuti alla distribuzione geografica, alle caratteristiche tecnologiche del mezzo di comunicazione e alla scala di cui si nutrono gli eventi sociali mediati dalla rete, ma non cè reato che non possa essere perseguito qualora il fatto abbia origine in o per mezzo di un network digitale. La dimostrazione più lampante sta nel fatto che questi reati sono già perseguiti con una solerzia che dovrebbe rassicurare anche il più allarmato dei nostri concittadini. Persino la pirateria digitale, che agita i sonni di lobby potenti, è pienamente perseguibile ai termini di legge. Chiedete conferma a un magistrato o a un poliziotto postale: vi racconterà di un sistema di comunicazione in cui i malintenzionati lasciano una quantità di tracce tale da rendere il lavoro investigativo perfino più agevole che in passato. Mentre chi vi parla dellimpossibilità di ottenere giustizia a seguito di misfatti legati alla rete il più delle volte confonde la legge con i tribunali, dei cui drammatici problemi internet non ha colpa.



A forza di ripeterlo


Sta invece succedendo qualcosa di paradossale e spiacevole, in Italia, negli ultimi mesi. A forza di ripetere la storiella della rete anarchica, selvaggia e senza regole, coacervo di criminali, truffatori e depravati (un genere che vende sempre bene sulle pagine di cronaca), i meno informati tra i nostri politici e concittadini si sono convinti dellurgenza di intervenire con fermezza. Sulle pagine di Apogeonline ne abbiamo dato conto nei giorni scorsi analizzando per esempio la proposta Carlucci, lemendamento DAlia, il disegno Barbareschi. Non serve ripetere qui i (tanti) motivi per cui tutte queste leggi sono viziate in origine da inadeguatezze tecnologiche, quando non arrivano a prevedere inaudite redistribuzioni dei poteri dello Stato. Persino laddove si interviene per scongiurare i rischi peggiori - è il caso dei volonterosi interventi e dei tentativi di dialogo portati avanti da Cassinelli - si finisce per inserire nellordinamento asprezze che non sarebbero nemmeno auspicabili, se non apparissero a questo punto come la migliore delle ipotesi.


Sta accadendo per la rete qualcosa di simile a quello che nel corso dellultima campagna elettorale nazionale è avvenuto riguardo ai temi della sicurezza: un allarme sociale almeno parzialmente immotivato e creato artificialmente (oggi abbiamo alcuni numeri a dirlo) ha condizionato le sorti dellattuale legislatura. Da questo cul-de-sac si potrebbe uscire - si dovrebbe uscire, converrebbe a tutti - tornando allessenzialità dei fatti e obbligandoci vicendevolmente a confrontare le idee con serenità. Due compiti che oggi sembrano così ardui, ma che un tempo sono stati la ragion dessere del giornalismo, della politica e della società civile. Viviamo una realtà costruita il più delle volte su certezze di terza o quarta mano, dove chi parte per la tangente finisce per dettare le regole del gioco e portarsi dietro tutti, invece di essere energicamente richiamato allordine. Abbiamo bisogno di ingenti verifiche di corrispondenza con la realtà, laddove oggi tutte le parti in gioco indugiano in emotività.



Un passo avanti


Unemotività che a questo punto non si può permettere né il cittadino digitale, spesso istigato da un generico passaparola a difendere generiche libertà minacciate da generiche leggi, né tantomeno i nostri deputati e senatori, che per ruolo e mandato istituzionale ci si aspetta siano predisposti ad ascoltare, moderare, confrontare, approfondire, fare sintesi, trovare compromessi. Politici che invece riscopriamo astiosi, arroccati, improvvisati e spesso indifendibili, burattini talvolta ignari nelle mani di interessi più grandi di loro. È tempo di fare un passo avanti: in gioco non cè più soltanto il passatempo di qualche milione di italiani, ma unopportunità di crescita culturale, civile e produttiva che attende lintero paese. Un paese in drammatico ritardo, zimbello digitale agli occhi del mondo.


Secondo la migliore delle lezioni che ci insegna la rete, ognuno può fare la sua parte: limpegno di ciascuno conta. Basterebbe cominciare ad abbassare gli inutili polveroni (che fanno sempre comodo a qualcuno) per impegnarsi invece a recuperare un brandello di verità, a confrontare dichiarazioni, a costruire relazioni, a recuperare una memoria storica nel fluire ininterrotto e acritico dellattualità. È un esercizio di democrazia diffusa che per certi versi internet può facilitare, ma che non si ferma certo a internet: se questo paese indugiasse nellabitudine tutta anglosassone dei fact check, forse oggi respireremmo più dignità e ottimismo. Forse saremmo una nazione migliore.



Fili rossi


Apogeonline, nel suo piccolo, sta provando a sostenere questa strada - a cominciare proprio dalla controversa regolamentazione di internet. Accanto ai tradizionali approfondimenti sulle leggi che più fanno discutere, abbiamo cominciato a sperimentare il formato del fact check sulle dichiarazioni dei nostri rappresentanti. Nei giorni scorsi, inoltre, abbiamo inaugurato una pagina riassuntiva per tenere traccia delle proposte di legge destinate a toccare da vicino internet e nella quale contestualizzare giorno per giorno le novità. Abbiamo chiamato questa sezione - ancora sperimentale e in continua evoluzione - fili rossi, per sottolineare il tentativo di ricostruire una vicenda o un settore secondo una dimensione che sia alternativa tanto allaccumularsi disordinato delle notizie quanto a quella fotografia di un attimo che resta inevitabilmente anche il miglior approfondimento specialistico.


Oggi, idealmente con queste righe, affidiamo il nostro filo rosso alla rete.


Sergio Maistrello  (coordinatore editoriale di Apogeonline. Giornalista professionista e divulgatore, si occupa in particolare di nuove tecnologie e di applicazioni a misura duomo nellambito delle reti di comunicazione. È autore dei libri La parte abitata della Rete e Come si fa un blog.)


In Rete: www.sergiomaistrello.it

http://www.youtube.com/watch?v=jOxGSVm0yoc  filmato

 

giovedì 19 marzo 2009

FUTURISMO POST2009 GRAZIANO CECCHINI INTERVIEW (SUDAMERICA)

graziano_cecchini_N
DA  REFORMA (PRESS BRASILE) intervista a GRAZIANO CECCHINI
 
A 100 años del movimiento italiano
Reivindica Cecchini
manifiesto futurista
d El artista de 55 años
asegura que su filosofía
es imponerse hoy
con violencia cultural
Irene Savio
Corresponsal
Roma.- Hay artistas obsesionados
con lo políticamente correcto. Y otros
que, por marketing o rebeldía, prefieren
lo contrario. Él, en cambio, no tiene
dudas porque ni se lo plantea: su
nombre es Graziano Cecchini, tiene
55 años y se define como la reencarnación
en vida de Tommaso Filippo
Marinetti, el artista italiano fundador
del futurismo, un movimiento cultural
y artístico que cumple este año
100 años de vida.
“No acaso mis colegas me llaman
Filippo”, dice a REFORMA en una
entrevista que se celebró en el corazón
de Roma, a pocos pasos de las
aguas de la Fontana de Trevi, que
d En 2008, Cecchini llamó la atención mediática tiñendo de rojo el agua
de la Fuente de Trevi.
él tiñó de rojo en octubre de hace
dos años, saltando a la fama en toda
Europa.
A ese acto, el año pasado, le siguió
otro, el lanzamiento de 5 mil pelotitas
de colores desde las alturas de
la Plaza de España, que Cecchini reivindicó
como “un espectáculo de estética
futurista”, en homenaje al futurismo
como movimiento que ya
en su hora inicial rechazó las ideas
viejas, glorificó la velocidad y alabó
la tecnología.
Pero, ¿el futurismo no es un movimiento
que nació, vivió y murió?
En absoluto. Todo lo que hay hoy
en nuestro alrededor posee o ha poseído
un gen futurista: las sillas ergonómicas,
la gráfica digital más
vanguardista de los carteles publicitarios,
los vestidos de colores de la
moda más impertinente...
Hubo grupos posteriores...
Todos los movimientos que le siguieron,
como el dadaísmo o el surrealismo,
redefinieron al menos
uno de los hallazgos del futurismo.
Todos.
Brillan estrellas
en conjunto
Una estrella no podría
sobresalir en el firmamento,
sin embargo, unida a cientos
permiten conocer el universo.
d escaparate
Extras de hoy: ciencia
Fallece el pintor Vicente Gandía
Jorge Ricardo
El pintor mexicano de origen español
Vicente Gandía Sans falleció ayer de
un paro cardíaco a los 73 años en la
Ciudad de Cuernavaca, Morelos.
Ganador del Primer Premio del
Salón de la Plástica Mexicana y expositor
de muestras en el Mexican
Art Gallery, de Texas y en el Columbia
Museum of Art, Gandía falleció
en su casa a las 17:00 horas, informó
María Eugenia Amerena, amiga desde
hace 30 años de la familia.
Vicente Gandía nació en Valencia,
España, en 1935, y luego del fallecimiento
de su abuelo paterno y
de su padre se trasladó a vivir con un
tío exiliado en México, donde ingresó
en la Facultad de Arquitectura de
la UNAM , aunque poco después decidió
dedicarse a la pintura.
“Fue un gran pintor que tuvo
muestras en Alemania, Londres o
España, yo recuerdo mucho la exposición
que tuvo en Bellas Artes y
lo recuerdo también como una gran
persona”, dijo Eugenia Amerena, y
añadió que hace algunos años el pintor
había sufrido un infarto menor.
“Encuentro en toda la pintura de
Vicente Gandía una suerte de perfección
de lo que llamaría ‘la mirada común’.
Allí están unos árboles junto al
mar... El paisaje, al parecer, no se aleja
demasiado de una versión normal y
establecida y, sin embargo, al contemplarlo
unos momentos más, comenzamos
a descubrir una riqueza de detalles
y una astucia en la composición
insospechadas antes”, escribió el filósofo
y escritor Alejandro Rossi.
Le sobreviven su esposa Andrea
Velasco y sus dos hijos, Antonio, de 36
años, y Mariana, de 30. Sus restos serán
incinerados hoy a las 10:00 horas
en una funeraria de Félix Cuevas.
En 1909, Tommaso Filippo Marinetti
publicó en Le Figaro el manifiesto
que fundó el movimiento futurista.
¿Cómo festejará la recurrencia?
Con un grupo de artistas, hemos firmado
***
el nuevo manifiesto futurista
del tercer milenio, en el cual codificamos
a los nuevos ritmos de la velocidad.
¿Otro manifiesto?
Sí. Los futuristas del siglo 20 trabajaron
como nadie en el análisis de la
velocidad de las máquinas que existían
en ese entonces, como los primeros
motores de los automóviles.
Hoy la velocidad es teléfonos móviles,
ordenadores inalámbricos, bytes,
nanotecnologías. Esto es la clave de
nuestro nuevo manifiesto.
Cortesía Graziano Cecchini
Cuando dice “nosotros”, ¿de quién
habla?
Somos un grupo de seis artistas pertenecientes
a diversos sectores que
luchan para construir otro Universo,
en contra de los políticos que no
contribuyen a esta renovación.
¿Renovar? ¿Es necesario?
Sin duda. Desde 1950, el hombre no
inventó nada relevante.
Usted habla de este proyecto como
el inicio de una nueva época artística.
¿No será que le gusta provocar?
Ser artista es provocar. Y con violencia.
Porque las ideas se pueden
imponer sólo de esa manera sobre
los demás, con una violencia psicológica
y cultural. Es la filosofía futurista.
Roma.- Este año se cumplen
cien de la publicación en Le Figaro
del manifiesto del futurismo,
que fundó esa corriente artística.
El 20 de febrero de 1909 el
poeta italiano Filippo Tomasso
Marinetti (1876-1944) sentó las bases
del movimiento, entre las que
figuraba obviar el pasado, exaltar
el progreso y la modernidad.
Fue la última gran renovación
de las Artes en Occidente.
Por esa razón, tanto en Italia
como en Francia, se organizaron
múltiples espectáculos, manifestaciones
y muestras con el propósito
de autocelebrarlo.
Sin embargo, uno de los puntos
más polémicos del futurismo,
la adhesión de Marinetti al fascismo,
están pasando en silencio en
la Italia de Silvio Berlusconi.
Irene Savio /Corresponsal
Marinetti
Nosotros (los futuristas)
estamos en guerra contra
una sociedad que no nos
gusta. Y lo hacemos poniendo
énfasis en el concepto
del hombre como sujeto
en el centro del mundo.
Todo lo contrario del colectivismo
que predicaba Marx”.
Graziano Cecchini
Artista futurista
Así lo dijo
Sábado 7 de Marzo del 2009 - R E F OR M A CULTURA 23
 
*** CENTENARIO DEL FUTURISMO LIVE FERRARA MANIFESTO di Graziano Cecchini sottoscritto da Roby Guerra, Alessio Brugnoli, Riccardo Campa , Marco MIlani e altri futuristi contemporanei (neofuturisti, connettivisti, transumanisti)
GRAZIANO CECCHINI FONTANA ROSSA

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-74ed7d18-f030-47e3-a881-da18c25357b8.html filmato

LA...VECCHIA FERRARA COLPISCE ANCORA!

ASINO ROSSO.jpgYOU TUBE ALL'ACQUA SANTA

Nuova perla del giornalismo Made in Ferrara in questo periodo di euforia elettorale; straordinario articolo su La Pravda di Ferrara, la Nuova Fe... (per modo di dire) sui video di You Tube caricati dai ferraresi. Il quotidiano ben si è guardato da scovare nei Canali, pur ben visibili fin dalla prima pagina di Google, clip in qualche modo perturbanti per Gaetano Sateriale, Dario Franceschini, il PD ferrarese.

Mancava soltanto, magari, una nota sullo stress dei vigili quando fanno le multe...  o una gita di alpini in vacanza a Ferrara, magari venuti a salutare la loro ....penna amica Faustini Alberto, da poco disceso dai Monti di Trento in Padania, seguace dichiarato della Scuola di Pensiero dello stesso Franceschini.

Da qualche mese il noto futurista Roby Guerra, ad esempio, anche noto polemista, celebra il centenario direttamente su You Tube, persino una playlist, ben indicata su Internet: con alcuni video La Casta Ferrara (ispirato da Lucrazia Borgia) e Blade Runner (ispirato da Mauro Malaguti) particolarmente provocatori sul degrado democratico e culturale di Ferrara la Rossa, era Sateriale e decadenza etnica Franceschini.

Ma a Ferrara, i pennivendoli (magari anche bravi) hanno le griglie... prefabbricate... come magari l'Ospedale di Cona, il Palazzo degli Specchi, l'Asilo di Via del Salice e altre perle del regime rosso ferrarese....

http://oknotizie.virgilio.it/info/586118e1a33b80e2/guerra_roberto_la_casta_ferrara_e-book_futurist_editions_on_line.html

http://www.youtube.com/watch?v=JcFDetZFtZw   Filmato

FERRAROPOLI IL MISTERO DI VIA DEL SALICE

SALICE PIANGENTE.jpg

DA ESTENSE COM FERRARA QUOTIDIANO ON LINE

''Via del Salice, quei rifiuti van rimossi''

Le conclusioni della commissione regionale sulla vicenda del Salice sono una sonora bocciatura delle rassicurazioni di Gaetano Sateriale, che pochi giorni fa, da sedicente offeso, aveva abbandonato il tavolo delle Istituzioni. La Regione ha preso atto con onestà della situazione ambientale dell’intero quadrante est, fortemente compromessa da vecchie discariche di rifiuti urbani e non, dell’inquinamento del terreno e delle falde, diffuso sia verticalmente che orizzontalmente, e dei rischi per la salute dei residenti.

La lente protettiva di argilla si è rivelata l’ennesima irresponsabile bufala!

Quei rifiuti ora vanno rimossi per procedere alla bonifica dell’intera area, nell’interesse sanitario della popolazione e per impedire in via definitiva la svalutazione degli immobili dei residenti. Vanno inoltre avviate le procedure di risarcimento degli stessi a spese del Comune. Intanto con ordinanza del sindaco vanno disposte le immediate analisi dell’acqua di tutti i pozzi privati dell’area e la loro eventuale chiusura. Infine l’azienda sanitaria rilevi con urgenza la diffusione tra i residenti delle patologie riconducibili agli inquinanti riscontrati, per valutarne l’eventuale gravità.

Ci si domanda come sia stato possibile approvare a metà degli anni ’90 un piano particolareggiato che prevedeva insediamenti abitativi nei pressi di discariche ben conosciute dal Comune (sono citate nelle indagini geotecniche di allora), e come si siano potute costruire case letteralmente sopra i rifiuti.

Ci si chiede perché il Comune sia stato colpevolmente inerte dal 2003 ad oggi, non intervenendo per la salvaguardia della popolazione, nonostante costose indagini (oltre 200 mila euro spesi negli ultimi 6 anni), condotte da tecnici del Comune e da professionisti esterni, avessero individuato le fonti dell’inquinamento, la sua propagazione ed i possibili rischi sanitari.

Ci si domanda come possa essere accaduto che mentre settori del Comune indagavano sull’inquinamento dell’area, altri approvavano e costruivano l’asilo, senza comunicare con i primi (e questa è l’ipotesi più benevola).

Infine è incredibile che le proprietà delle aree utilizzate come discariche siano passate nel corso degli anni, o stiano per esserlo, da privati (Cassa di Risparmio di Ferrara, Cogef, Parco) al Comune, con enorme danno per la collettività. La Corte dei Conti faccia chiarezza al riguardo.

Duole dirlo, ma la situazione del quadrante est è un vergogna per Ferrara.

 


Valentino Tavolazzi, Progetto per Ferrara

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=48846&format=html

http://www.youtube.com/watch?v=yNKE0vyFd-M&feature=related FILMATO

 

CITTA DI SALEMI LETTERA DI ACHILLE SERRA

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CITTA’ DI SALEMI

Provincia di Trapani

Gabinetto del Sindaco - Ufficio per la Comunicazione

Sede: Via La Rocca - 91018 Salemi-

Telefono 0924 - 991 406 – Mobile: 347 – 96 89 937 * 380 – 54 75 045

Email: ufficiostampa@cittadisalemi.it – Web: www.cittadisalemi.it

 

Lettera del senatore Pd al sindaco

Serra a Sgarbi: «Il “Progetto Salemi” mi affascinava e mi affascina ancora»

L’ex prefetto scrive che nel Pd siciliano ha riscontrato

«un clima politico troppo ostile per lasciar spazio

al mio contributo "al di sopra delle parti”».


SALEMI – Il senatore del Partito Democratico Achille Serra – che il sindaco di Salemi aveva indicato come Vice Sindaco - questa mattina ha inviato una lettera a Vittorio Sgarbi.


Qui di seguito la riportiamo integralmente:


«Caro Vittorio, profondamente dispiaciuto per l'esito della vicenda che ci ha visti protagonisti in questi ultimi giorni, desidero chiarire con te, ancora una volta, la mia posizione.


Non posso negare che la mia prima reazione alla tua proposta sulla nomina a vicesindaco è stata assolutamente positiva. In maniera imprudente e intempestiva, in linea con il mio carattere, ti confesso di aver dato l'assenso a un progetto che mi affascinava e mi affascina ancora: lavorare al tuo fianco e al fianco di altre eccellenze della cultura italiana, al servizio di un Comune di grande prestigio e di lunga storia.


Quando, tuttavia, questa ipotesi si è concretizzata, ho ponderato le sue possibili conseguenze e sono giunto alla conclusione che era più opportuno fare un passo indietro. Franceschini non ha avuto alcun ruolo in tale scelta e, come ti ho spiegato ieri, a farmi desistere è stata, da un lato, la consapevolezza che le mie responsabilità parlamentari non mi avrebbero consentito di dedicarmi a Salemi come merita, dall'altro, ancor di più, un clima politico troppo ostile per lasciar spazio al mio contributo "al di sopra delle parti".


Ti prego a tal proposito di rileggere le dichiarazioni del vice segretario del Pd siciliano, Tonino Russo e di altre personalità al vertice del Pd, in Regione, a Trapani e a Salemi. La contrarietà alla mia nomina a vicesindaco è stata netta e, come mi hanno fatto notare tanti colleghi anche qui in Parlamento, non perché il Pd anteponga "un ridicolo gioco delle parti" alla lotta alla mafia, ma in nome di un'opposizione profonda del partito alle scelte comunali.


Spero che la mia estraneità a quello scenario politico-amministrativo possa in parte giustificare il mio comportamento di questi giorni. Nei tuoi confronti nutro la stima di sempre, stima che, dopo questa vicenda, mi auguro tu non voglia mettere in dubbio per il futuro»

 

 

 

CITTA’ DI SALEMI - Ufficio per la Comunicazione

Nino Ippolito

www.salemi.it

http://www.youtube.com/watch?v=XPKbrI3kN9A  FILMATO