Visualizzazione post con etichetta David Bowie. Mostra tutti i post
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venerdì 27 giugno 2025

MAURIZIO GANZAROLI-LIVE David Bowie...Ferrara

 ....Si tratta di un gruppo che reinterpreta la musica di Bowie ed io quella sera sarò lì a dipingere dal vivo un quadro dedicato a lui. Bel quadro-poesiaVisiva dedicata a David Bowie



giovedì 12 giugno 2025

DAVID BOWIE-Tour 1987- Italia 1

 David Bowie Italia - Velvet Goldmine 9 6 1987

 

Una data cerchiata in rosso nel cuore di ogni fan italiano. Ieri ricorrevano 38 anni dal 9 giugno 1987, data in cui David Bowie debuttava finalmente nel nostro Paese.
La prima tappa del colossale Glass Spider Tour si tenne allo Stadio Comunale di Firenze, davanti a un pubblico incredulo ed entusiasta. Sul palco, un'immensa scenografia dominata da un ragno di vetro e acciaio alto 18 metri. Insieme a David, una band incredibile che vedeva il grande ritorno di Peter Frampton alla chitarra.
Fu un evento teatrale, potente e visionario che cambiò per sempre la percezione dei live show in Italia. Costava 33.000 lire.
Fu l'inizio di un lungo e appassionato amore tra Bowie e l'Italia.
Per celebrare questo anniversario, vi invitiamo a rivivere le emozioni di quella serata magica con il nostro speciale, ricco di dettagli, foto, video e la scaletta completa.
Chi di voi c'era in quella notte a Firenze? Quali sono i vostri ricordi più vividi? Raccontatecelo nei commenti!

giovedì 29 maggio 2025

DAVID BOWIE-LIFE ON MARS-The Best anni 70---

 https://www.esquire.com/it/cultura/musica/a64877946/migliore-canzone-anni-settanta/?utm_source=firefox-newtab-it-it

  Led Zeppelin, Pink Floyd, The Rolling Stones: nella lista di Pitchfork ci sono tutti, ma ciò che giunge sorprendente è che nessuno di loro è in testa. Il più bel brano musicale dal 1970 al 1979 è Life on Mars? di David Bowie.

Ottimo art. su Esquire sulla Musica Pop: ai primi posti come giusto e critico, oggi non facile visti certi gusti.., R Stones, Genesis, King Crimson , Pink Floyd. Bowie la song piu potente... Giusto criterio e aperto al Futuro...


 

sabato 28 dicembre 2024

David Bowie e Lindsay Kemp, Teatro-Arte... 2025 Pop Art al Cubo---

 My Bowie Room Facebook/M. Ganzaroli 

"Io sono Pierrot, sono "everyman". Quello che faccio è teatro e solo teatro. Quello che vedi sul palco non è nulla di sinistro, è pura clownerie. Uso me stesso come una tela per cercare di dipingere la realtà del nostro tempo."

Il 28 dicembre 1967 David Bowie debuttava a teatro, all’Oxford New Theatre, in un lavoro di Lindsay Kemp, suo maestro e pigmalione, intitolato “ Pierrot in Turquoise – The looking Glass murders”.
Nello spettacolo Bowie non è Pierrot, bensì "Cloud", e in tale ruolo canta alcune sue canzoni che accompagnano la storia.
Ma noi sappiamo quanto la maschera di Pierrot abbia accompagnato David nel corso della sua intera carriera, a partire da questa prima performance teatrale, fino al Blue Clown di "Scary Monsters". Così come sappiamo quanto sia stato importante per lui il teatro, da “Pierrot in Turquoise” fino a “Lazarus”.
L’Oxford Mail, che all’epoca recensì lo spettacolo di Kemp, sottolineò la bravura di questo ragazzo che “canta con una superba voce onirica”.
 
Binomio al quadrato e al cubo tra D,Bowie,Linday Kemp e il Teatro, culminato appunto con Bowie con il capolavoro di Lazarus a fine carriera... Per il primo mitico livello, quasiaffinita' persino elettronica e d'arte tra i due, e Kemp il piu grande nel Teatro del Tempo, ossimoro rispetto al teatro classico, quasi d'avanguardia! 



sabato 10 agosto 2024

Davi Bowie, Heroes, video, 50 anni di Diamond Dogs

 https://www.youtube.com/watch?v=lXgkuM2NhYI

 Sinistro, glam, istrionico: difficile definire univocamente Diamond Dogs, lo storico album di David Bowie pubblicato nel 1974. Cinquant’anni dopo riscopriamo la sua cover, le sue tracce e, soprattutto, il contesto da cui nasce e a cui si rivolge 


 

lunedì 1 maggio 2017

Il Lazarus pop di David Bowie e quello retro di R. Pazzi



di R. Guerra


Ennesimo libro deja vu e sopravvalutato per Roberto Pazzi: sempre acriticamente osannato nella piccolissima borghese e attardata Ferrara, ma scrittore ormai distante da certi relativi vertici delle origini.  E lo scrittore, come sempre più spesso, rivela anche per quest'ultimo Lazzaro, sforna oggi tomi pesanti e storicamente obsoleti, un misticismo esistenziale forzato e poco credibile, alla luce soprattutto del divenire anche parallelo in altra altitudine della poetica contemporanea. Letteratura contemporanea che Pazzi neppure tacitamente disprezza, come persino più o meno dichiara, dimenticando che egli stesso altro non può essere che un contemporaneo! Chissà perchè certa fantascienza o altro fantastico o fantasy , da Dan Brown e Stpehen King (poco amati come noto dallo scrittore) sarebbero irrilevanti o quasi.  In realtà, basta semplicemente rivedere l'ancora recente video clip dell'ultimo David Bowie, prima della prematura scomparsa, dedicato proprio a Lazarus (archetipo cristiano e oggi anche transumanista) e l'interfaccia storica digitale e contemporanea letteraria esita impetosa per lo scrittore ligure-ferrarese. Anche per Ferrara, assai meglio e a suo modo futuribile, il Medioevo creativo e fantastico.. dello stesso Marcello Simoni.



DAVID BOWIE  LAZARUS  VIDEO



info Estense com
http://www.estense.com/?p=612730
www.estense.com
"È un libro che piace in tutte le lingue" quello della punta di diamante della letteratura ferrarese Roberto Pazzi, che si concede di mettere per iscritto il suo "vecchio vizio mentale "Lazzaro"
 

mercoledì 13 gennaio 2016

Futurismo, David Bowie e ...Carlo Verdone


by REPUBBLICA

11 gennaio 2016

Verdone: "Quella notte con Bowie a parlare di futurismo"

Carlo Verdone, esperto e appassionato di rock, è da sempre un grande fan di David Bowie: "E' morto sperimentando: il suo ultimo album, Blackstar, è complesso e innovativo." Nel 1991, a Milano per le riprese di "Maledetto il giorno che ti ho incontrato" Verdone e Margherita Buy vanno al concerto di Bowie al Teatro Smeraldo. Lì incontrano Gianni Versace, che li invita a casa dopo lo spettacolo. In quella occasione Verdone conosce Bowie, che si rivela un grande esperto di storia dell'arte: tra Boccioni e Balla ecco il ricordo di una chiacchierata indimenticabile con il musicista inglese. Peccato per il giacchetto di Margherita Buy, uscito malconcio dalla serata

intervista di Francesco Fasiolo

montaggio Elena Rosiello

VIDEO  E FONTE
http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/verdone-quella-notte-con-bowie-a-parlare-di-futurismo/224507/223768?ref=HRER3-1

sabato 19 dicembre 2015

giovedì 8 gennaio 2015

David Bowie e il Futurist Rock (Compleanno del Duca Bianco)

Luigi Sgroj



LUIGI SGROI David Bowie e il futurist-rock*
L’itinerario poetico e musicale di David Bowie costituisce un caso abbastanza singolare nel
panorama della musica pop degli anni settanta.
Nato musicalmente sulla scia dei grandi beat e post-beat e prima ancora di Elvis, Bowie viene
presto affascinato non tanto da un nuovo modo di comporre musica, quanto da un nuovo modo di
concepire il compositore e l’artista stesso.
Già dai primi anni settanta è alle prese con un particolare modo di concepire l’artista che lo rende
simile ai cultori de : “l’art pour l’art” e che lo inserisce in un nuovo linguaggio espressivo che vede
l’artista e il suo essere opera d’arte in sé, della stessa importanza della sua produzione musicale
stessa.
In questo senso Bowie, da “Space oddity” in avanti si pone come un vero esempio di precursore dei
tempi; un precursore però , si badi bene, che non ha mai necessariamente trovato ispirazione
artistica nella corsa in avanti, corsa superficiale affetta da “modernismo” e fuga contro il tempo;
l’intuizione anticipatrice di Bowie ha riguardato anche il passato: con Bowie il passato è stato reso
attuale, “futurizzato”. Sono frequenti i momenti in cui è andato a ripercorrere o a “collezionare”
segni, mitemi musicali, suoni, che sembravano dimenticati.
Bowie, definito artista “camaleontico”, non ha solo definito e raccontato se stesso; Bowie ha
raccontato il suo tempo: il tempo che seguiva il ’68 con tutte le sue conseguenze incerte, i suoi
contrasti e le sue allucinazioni, il tempo dell’oblio dall’ impegno politico in senso stretto, quando ha
inaugurato la stagione “soul” nel ’75 con “Young americans”(che avrebbe aperto la strada al
celeberrimo “Saturday night fever”), il tempo decadentista e nichilista di “Low” in cui migliaia di
giovani, soprattutto della cosiddetta buona borghesia, si sono riconosciuti.
Bowie ha fatto e scritto di tutto ed è stato di tutti, ma è rimasto libero e in qualche modo lontano da
tutti. Amico, collaboratore, strumentista, autore di musiche per altri artisti, non si è mai arroccato su
modelli o mode precostituite. Bowie si è sempre rinnovato e per farlo ha sempre dovuto demolirsi.
Qui sta il suo futurismo: in quel non essere di nessuno, nemmeno di se stesso. Fino alla prossima
identificazione.
In quel voler maneggiare il mondo con quelle semplici note ora dolci, melodiose e nostalgiche, ora
aspre, corrosive, apocalittiche ha mostrato la migliore parte di sé e in questo è stato esempio per le
crescenti generazioni musicali che, come una nuova ondata, si riversavano sulla scena musicale.
Certo, bisogna dire che Bowie non ha mai voluto futuristicamente “cambiare il mondo” e certe
ispirazioni trasognate di una nuova società basata su presupposti irenici, ( quindi contrari al
Futurismo ) si sono fermate a pochissimi esempi come in “Cygnet committee”, o in età artistica
matura come dimostrano alcuni testi o alcune interviste.
Forse quella sua fisionomia androgina e vagamente nostalgica lo hanno reso perennemente in
contraddizione con sé stesso e quindi incapace di essere leader di gruppo, artista di massa.
Bowie resta ancora oggi un modello di artista difficilmente imitabile.
Il suo "testamento" vive e vivrà ancora nelle note e nel cuore di chi lo ha apprezzato e chissà che non
riusciremo, in un futuro non troppo lontano, a stupirci ancora di lui e del suo genio senza tempo.

*da AA.VV. La Grande Guerra futurista....  (La Carmelina edizioni eBook, 2014)

Info  David Bowie compleanno

lunedì 2 giugno 2014

Homo Sapiens techno verso....

Chi sono gli umani? Yuval Noah Harari ha 38 anni, vive a 30 minuti da Gerusalemme, ha un compagno e tre cani e insegna Storia medievale. Nel 2011 comincia a preparare una dispensa per i suoi studenti.
Scrive, si fa domande, cerca risposte, va avanti, parte da molto lontano e s'accorge che non sa bene dove arriverà. Il punto di partenza è quel punto interrogativo lì, qualcosa di antico che nessuno ha la forza e il coraggio di chiedersi. Ma quando cominci poi è difficile fermarsi. Così quella dispensa diventa qualcosa di più grande. La dispensa è diventata Sapiens. Un bestseller, un saggio che prima a Gerusalemme e poi nel resto del mondo le persone leggono, consigliano, prestano. Migliaia di individui seguono le sue lezioni su Youtube. È il segno che c'è voglia di tornare alla filosofia, quella che risponde alle domande fondamentali. Ora quel saggio è stato pubblicato in Italia da Bompiani: Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità.
Chi sono gli umani?
«Quelli sopravvissuti?»


Non solo loro, anche gli altri. Quelli scomparsi, quelli estinti.
«I sopravvissuti siamo noi. Homo sapiens. Ma non siamo sempre stati soli. C'erano altre specie, come accade anche a altri animali. Home erectus, Homo rudolfensis, Homo soloensis, Homo denisova, Homo ergaster e I Neanderthal, più massicci e muscolosi di noi, si adattavano bene al clima dell'Eurasia occidentale dell'era glaciale. Nelle regioni più orientali c'era l'Erectus, che sopravvisse lì per due milioni di anni, il che fa di lui la specie umana durata di più al mondo. Tutti questi sono umani. Appartenevano al genere umano»....... C   IL GIORNALE

mercoledì 11 settembre 2013

11 SETTEMBRE... anno XII, per gli Stati Uniti del Mondo vs. la barbarie + Video

CRIMINOLOGIA...

 
 

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VIDEO 2  DAVID BOWIE  11 SETTEMBRE TRIBUTE

11/9: capo polizia New York, minacce terroristiche come allora


(ASCA) - Roma, 11 set - Nell'ambito delle celebrazioni per il dodicesimo anniversario dell'attacco alle Torri Gemelle, una voce ha denunciato la mancanza di preparazione dell'America a una nuova minaccia terroristica. E' quella del capo della polizia di New York, Raymond Kelly. ''Le minacce per la citta' sono uguali se non maggiori a quelle precedenti all'11 settembre'' ha detto il capo della polizia. Kelly, che guido' le indagini sul primo attentato contro il World Trade Center del 1993, ha rimproverato i candidati sindaco del dopo-Bloomberg, ''per non essersi interessati alla questione terrorismo e alle minacce specifiche per la citta'''. A dodici anni di distanza, il ricordo dell'11 settembre e' ancora vivo e alimentato dai timori su Al-Qaeda, riaccesi dalla questione siriana e dalle minacce del terrorismo internazionale. Quest'anno la ricorrenza e' stata ridimensionata rispetto agli anni passati, con il presidente americano Barack Obama che, dopo i minuti di silenzio alla Casa Bianca in ricordo dei due aerei che hanno colpito le Torri Gemelle, ha programmato di partecipare alle 21 e 30 (ora locale) a una commemorazione al Pentagono di Washington, dove si e' schiantato il terzo aereo di linea. A New York sono gia' stati accesi i fasci di luce al World Trade Center, nel punto dove si trovavano le Torri e dove oggi spicca la Freedom Tower. Diverse le manifestazioni organizzate per la ricorrenza nella Grande Mela, fra queste la 'Table of Silence Project', durante la quale 100 ballerini vestiti di bianco si esibiranno al Lincoln Center. red/lus .... C

sabato 19 gennaio 2013

Nuova Oggettività Magazine 10 special DAVID BOWIE Inverno 12/13

In questo numero:  Giovanni Sessa-Sandro Giovannini-Luca Siniscalco-Paolo Melandri-Roby Guerra- Antonio Saccoccio- Giuseppe Puppo-Gianfredo Ruggiero-Vitaldo Conte-Alessandro Guzzi- Francesco Sacconi-Graziano Cecchini-Zairo Ferrante-Alberto Ferretti-Emilio Diedo-Edoardo Zarelli-Raimondo Galante-Maurizio Ganzaroli- Alessio Brugnoli- Luca Gallesi-Vittorio Sgarbi-Maurizio Catellan- Daria Bignardi-Alberto Rizzi-Giovanna Guardiani-Daco-Fabio Scorza-Pierluigi CasalinoRivista Antares-Circolo Benedetto Croce-Società Dante Alighieri- Eccolanotiziaquotidiana-Read Mi-Guy Debord-Ezra Pound eccetera
 
VIDEO... SPECIAL DAVID BOWIE
 
 
 
 
 
AA.VV- La singolarità dell'azzurro
 
perchè N.O.? Crescita/Decrescita a cura Giovannini-Vaj....