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sabato 29 aprile 2023
DONNE LIBERE: MARIA ANNA MOZART
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Sylos Labini e il 25 Aprile
Ferrara, 1° Fiera del Collezzionismo e del Disco---
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Sgarbi e l'Anpi...
ROBY GUERRA FUTURISTA: FIORI DELLA SCIENZA AI (video)
giovedì 27 aprile 2023
L'ASTRONAVE DI GANZAROLI ATTERRA A PESARO-MONGINI E FORMENTI
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Ennesima Follia Unione Europa contro l'Italia...
Da: Roby Guerra
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Angelo Giubileo: L’Italia s’è desta
Il governo Meloni è in carica da sei mesi, e purtroppo tra gli italiani non sembra ancora cambiato il sentiment, come direbbero gli inglesi, che ci ha portato a questa scelta, essenziale e improcrastinabile per il destino del nostro Paese.
Sono passati ormai trent'anni da quando l'Italia - con la caduta della Prima Repubblica e l'inizio del progetto di costruzione dell'Unione Europea - ha iniziato un percorso di declino economico e sociale con risultati assai negativi che ora con ogni evidenza sono sotto gli occhi di tutti. Nel corso di questi trent'anni, la maggioranza degli italiani non si è affatto resa conto del processo di disgregazione che era stato avviato e di cui, a conti fatti, hanno in qualche modo beneficiato altri Paesi, e in particolare la Germania, la Francia, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e la Cina.
E dunque, allorquando il declino del nostro Paese è divenuto manifesto, gli italiani hanno scelto di cambiare un andazzo che durava già da troppo tempo e inoltre si sono illusi che cambiare sarebbe stato facile e soprattutto avrebbe prodotto fin da subito un cambio totale di direzione. E invece c'è da dire che il governo Meloni ha immediatamente avviato in Italia essenzialmente un cambio di mentalità positivo; che, tuttavia, oltre nuovi rapporti politici da costruire in ambito internazionale con le Comunità a cui abbiamo accennato, deve necessariamente e quindi soprattutto fare i conti con l'emergenza trentennale di un fabbisogno economico, che necessita di nuovi rapporti commerciali in aggiunta alle nuove relazioni politiche ed economiche con le Comunità medesime.
Ed è esattamente questo il lavoro che il governo Meloni sta facendo - insieme al Capo dello Stato e alle grandi forze produttive del Paese - in particolare, ma non solo, con il Piano Mattei per l'Africa. Lo scopo evidente è quello di far tornare l'Italia protagonista, e soprattutto nell'area del Mediterraneo, in quel Mare Nostrum per il quale storicamente, tranne negli ultimi trent'anni, siamo stati da sempre un faro e una guida.
Angelo Giubileo
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A Palazzo Bonacossi - conferenze a cura degli Amici dei Musei e Monumenti Ferraresi
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martedì 25 aprile 2023
Intervista a Bruno Cristi, "pioniere" Grafica Pubblicitaria di Ferrara
opera B. Cristi /Bar ...Cassana
ASINO ROSSO BLOG FERRARA https://asinorossoferrara.blogspot.com/2023/04/intervista-bruno-cristi-pioniere.html
Bruno Cristi, "personaggio" ferrarese da decenni. Oggi over 70 ha praticamente lavorato fin da ragazzo, 13 anni! anzichè magari perdere tempo con scuole superiori spesso inutili.Insomma un cartellonista, grafico pubblicitario della/dalla metà secolo scorso, quando i grafici... non usavano il computer, ma utilizzavano semplicemente il talento e la conoscenza pragmatica, con anni di vero appredistato o Tecnica, come magari un pittore. Il conosciuto Dossi Dossi come scuola, quando non esistevano corsi di grafica, ma veri professori che insegnavano comunque il mondo futuro... ..L'abbiamo intervistato:
domenica 23 aprile 2023
LA NAVE DEI FOLLI.... L'insulto genetico della Sinistra
"... C'è una lunga e consolidata tradizione dietro la vignetta sulla sorella della Meloni. La base di partenza è l'inferiorità morale della destra, che autorizza espressioni altrimenti considerate insulti, intollerabili se fatte a parti inverse. Molto recente il «demente» affibbiato dall'ingegner De Benedetti alla premier, senza suscitare particolari reazioni.
Da sinistra il disprezzo per l'avversario politico rasenta volentieri l'odio, legittimando attacchi violenti anche sul personale. Senza rievocare la stagione antiberlusconiana e lo sdoganamento delle ingiurie ai suoi ministri (vedi Brunetta, ferocemente sfottuto per la statura) e ministre (normalmente ritratte come sgualdrine), ci si può limitare a tempi più recenti.
Il Fatto è una delle più affermate palestre per colpi bassi, con i suoi manganellatori per mezzo di matita Vauro, Natangelo, Mannelli e affini. Uno dei soggetti preferiti è Matteo Salvini, accostato di volta in volta a escrementi, parti del corpo poco nobili, animali tipo asini o maiali (vignetta di qualche tempo fa: si vede il leader della Lega con le sembianze del porco e la scritta «Peste suina focolaio a Roma»). In un'altra Salvini è una «metastasi».
In un'altra ancora, di Vauro, è direttamente un «coglione», e via così. Vauro ha trovato ispirazione sempre dal gabinetto per commentare l'elezione del leghista Lorenzo Fontana a presidente della Camera lo scorso ottobre: un enorme escremento fumante da cui spunta la testa di Fontana, titolo: «Mancava la ciliegina sulla torta».
Ferrara, Nuova Mostra del MEIS
Dal 20 aprile al 17 settembre una mostra che ripercorre due millenni di storia e, attraverso l'esposizione di progetti, documenti e oggetti, racconta aspetti architettonici, rituali e sociali di sinagoghe e cimiteri ebraici in Italia
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C'era una volta la musica progressive, pop
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