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Perché N.O.? Crescita/Decrescita Giuliano Borghi Per una Nuova Politia II

GIULIANO BORGHI PER UNA NUOVA POLITIA II  (vedi 01/05) La questione da dibattere è quella dell’effettiva possibilità di rinvenire un insieme fondamentale di “idee pratiche”, sul qual far vigere nuovamente un popolo che si autocentri e si autogoverni. Definire, insomma, una nuova Carta dei diritti politici, quanto di quelli sociali ed economici, dell’uomo e ridisegnare nuove “linee di amicizia”adeguate al secolo che si è aperto, dove il discrimine non dovrà più essere segnato nel campo semantico implicate dalle “categorie” obsolete, stilate in un oramai antiquato vocabolario politico, entro il quale si va ogni giorno sempre di più intristendo la vita quotidiana. Da questa, ancora, trarre il senso del mondo, contro quello imposto dalle cosiddette “leggi” degli economisti e dei banchieri, che rendono nemico l’uomo all’uomo e il popolo mero suddito di decisioni prese in defilati penetrali, che da tempo funzionano nei fatti come sistema per ucciderlo.    Pensare, oggi, il cam...

Perchè N.O.? Crescita/Decrescita - 9- Giuseppe Gorlani Breve nota sul Cambiamneto II

  GIUSEPPE GORLANI  BREVE NOTA SUL CAMBIAMENTO II (vedi 01/05) In questi ultimi tempi si sente con sempre maggiore frequenza parlare di “cambiamento” o, addirittura, di “rivoluzione”, invocandone la necessità. Il disagio esistenziale cresce di pari passo con le difficoltà economiche e la “gente” o le “masse”, direbbe Ortega y Gasset (perché ormai di popolo sembra non si possa più parlare), scendono nelle piazze con l’intento di suscitare l’attenzione dei governanti e di scuoterne la coscienze. Dato che viviamo in una condizione di “democrazia” – pensano i più – abbiamo “diritto” a far sentire la nostra voce, esigendo che venga ascoltata. In realtà, però, i governanti non ascoltano e procedono imperterriti verso il perseguimento di mete non dichiarate, finalizzate ad arricchire alcune oligarchie e non certo a portare benessere, equità, giustizia.    Già da tempo tali ristrette cerchie di dominanti (che puntualmente si circondano di lacché dotati di particolari attitud...

Perché N.O.? Crescita/Decrescita- 8- LUCIANO PIRROTTA Sistema di controllo e disordine

Un recente volumetto a firma Augusto Illuminati – Tania Rispoli, Tumulti (Derive/Approdi, pp. 168, € 13,00) offre spunto per alcune considerazioni ‘allargate’ sulla situazione attuale, caratterizzante l’intero complesso delle ‘ democrazie occidentali’ europee e d’Oltreoceano. In particolare per quanto concerne le strategie di controllo e condizionamento sociale a fronte delle inevitabili tensioni scaturenti dal disagio innescato dal trend economico vigente e dagli stessi indirizzi e misure applicativi. Diciamo subito che del discorso condotto dai due autori, ideologicamente connotato, non condividiamo quasi nulla. Ci sembra infatti stucchevole  citare ancora, prospettandolo a modello esemplare, l’episodio effimero, malamente abortito, della Comune francese del 1871, patetico resuscitare vecchi arnesi, finiti nella discarica della storia, come Angela Davis, infantile nutrire illusioni circa la novella primavera araba o la “germinale aggregazione moltitudinaria di resistenza” fra pr...

Perchè N.O. Crescita/Decrescita Giuseppe Gorlani "Brevi note sul cambiamento "

     I n questi ultimi tempi si sente con sempre maggiore frequenza parlare di “cambiamento” o , addirittura , di “rivoluzione”, invocandone la necessità. Il disagio esistenziale cresce di pari passo con le difficoltà economiche e la “gente” o le “masse”, direbbe Ortega y Gasset (perché ormai di popolo sembra non si possa più parlare), scend ono nelle piazze con l’intento di suscitare l’attenzione dei governanti e di scuoterne la coscienze. Dato che viviamo in una condizione di “democrazia” – pensano i più – abbiamo “diritto” a far sentire la nostra voce, esigendo che venga ascoltata. In realtà , però, i governanti non ascoltano e procedono imperterriti verso il perseguimento di mete non dichiarate, finalizzate ad arricchire alcune oligarchie e non certo a po rtare benessere, equità, giustizia . Già da tempo tali ristrette cerchie di dominanti (che puntualme nte si circondano di lacché dota ti di particolari attitudini : la “casta” ) hanno ac...

01/05 Perchè N.O.? Giuliano Borghi -PER UNA NUOVA POLITIA

   PER UNA NUOVA POLITIA Presupposti Statuto Forma Principio fondativo . Fraternità Sovranità . Titolarità: Popolo . Concezione personale e patrimoniale . Popolo: la comunità dei cittadini responsabili . Cittadinanza: statuto politico di appartenenza. Adesione reiterata volontaria. Hospitalitas Legame sociale . Triplice obbligazione : Dare-ricevere-restituire Esercizio della Sovranità . Partecipazione diretta . Poliarchia . Policrazia . Reddito di cittadinanza politica . Proprietà moneta Forma del politico e funzioni istituzionali . Res-publica presidenziale . Federalismo sussidiario . Decisione . Rappresentanze . Formazione ceto politico: voti pubblici preliminari di povertà e di servizio pubblico. . . Scuole .  Scelta e revoca rappresentanti: Albo nazionale. Revocatio ad populum GIULIANO BORGHI Continua- VEDI 01/5 http://nuovaoggettivita.blogspot.com/p/perche-no-crescitadecrescita-cura-di.html

Perchè N.O.? 01/04 Giovanni Sessa-L’Arte come originario disincanto in Andrea Emo...

Note per una possibile estetica di Nuova Oggettività Provo a rispondere, con questo mio breve scritto, alle suggestioni e agli stimoli che, la lettura del Libro-Manifesto “Per Una Nuova Oggettività. Popolo, partecipazione, destino”, e in particolare l’ In-folio curato da Sandro Giovannini, ha suscitato in me. Nello specifico, le mie riflessioni muoveranno lungo la direzione di uno dei tre snodi teorici del Movimento di idee “Per una nuova oggettività” , individuati nella Premessa del volume: quello estetico-politico. Ciò in considerazione del fatto che, in questo ambito, trovano sintesi e conclusione, anche altre rilevantissime problematiche del pensiero contemporaneo, dalle discussioni attorno alla temporalità, a quelle di simbolica della storia e di psicologia archetipale. E’ il momento, quindi, di fare i conti con l’estetico e le sue molteplici valenze. La cosa risulta addirittura imprescindibile, per una corrente di pensiero che voglia farsi latrice di quella che ...