Visualizzazione post con etichetta la casta pd. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta la casta pd. Mostra tutti i post

domenica 19 febbraio 2012

mercoledì 7 dicembre 2011

Meglio la Spal (e il TURISMO) che la Kultura escursionista: Nota di L. Viola "nessuna EQUITA' ... la Tassa di Soggiorno .... serve a pareggiare il rosso dei bilanci di Ferrara Arte..."

 
 
http://lasinorosso.myblog.it/archive/2011/12/05/tassa-di-soggiorno-kulturale-a-ferrara-meglio-per-la-spal.html
 
"Non c'è nessuna EQUITA' ad addossare solo alle strutture Ricettive cittadine l'onere della Tassa di Soggiorno ,la quale dovrebbe nelle intenzione servire a pareggiare il rosso dei bilanci di Ferrara Arte s.r.l. relativo alle prossime Mostre dei Diamanti,quando e dimostrabile che dei 100.000 visitatori della mostra attuale meno del 15 % pernottano in città.EQUITA' vorrebbe che tutte le altre categorie dell'Ospitalità cittadina co-finanziassero tali iniziative artistico/culturali (ammesso che fosse il caso di continuare a farle )"
 
Architetto L. Viola

mercoledì 13 aprile 2011

Ferrara Referendum Sant'Anna: intervista a Paolo Giardini

 

D-  Referendum virtuale ma di grande valore politico, esatto?
R- Direi di sì. E, paradossalmente, proprio perché la politica può condizionare meno pesantemente del solito l’elettorato in un caso concreto extrapartitico. Non si tratta di operare una scelta ammantata d’ideologia nella quale riconoscersi magari turandosi montanellianamente il naso, ma di esprimere se una tal cosa che sarò obbligato a fare per sempre mi sta proprio a fagiolo. Il referendum del 93 che sancì un deciso NO al finanziamento pubblico dei partiti col 90% di tutto l’elettorato sx dx centro, fu aggirato quasi subito coi “rimborsi elettorali” tuttora lautamente in corso, alla faccia della democrazia. Ma tutti se lo ricordano. Anche questo “finto” referendum, come dice il Pd, è finalizzato ad un esercizio primariamente mnemonico: di quello che significa pubblico ospedale cittadino, del coinvolgimento partecipativo che ogni cittadino ha con quell’istituzione.

D-  L'Affaire Cona con tutte le sue ombre.... inettitudine politica della classe dirigente Pd o qualcosa d'altro?
R- Pura inettitudine, ma da sola non ce l’avrebbe fatta a perseverare per decenni senza il dispotismo consentito da un malinteso senso della delega. Montesquieu per fare un esempio del concetto di governo dispotico citava la barzelletta coloniale degli indiani della Luisiana che quando volevano un frutto abbattevano l’aRlbero. E’ quello che avviene da noi quando qualsiasi cosa pubblica viene cannibalizzata in una struttura nominalmente pubblica per farne prebende e sinecure.
 
D-  L'intellighenzia ferrarese, sempre pronta ad appelli pro Pd o per le passere scopaiole esquimesi...  appare silente sul referendum.: tutti mandarini di Corte?
R- Non me ne intendo di passere scopaiole esquimesi, quindi posso dire che sì, mi pare che ci siano tanti mandarini di Corte, ma debbo ammettere di parlare senza cognizioni di causa.

D-  Radicali, Pdl e altre opposizioni ambigue o perfino contrarie sul referendum? Esiste l'opposizione a Ferrara?
R- Domanda un po’ retorica, eh?
Un’ opposizione avrebbe organizzato il Referendum alle prime tronfie dichiarazioni ufficiali d’apertura in mancanza di ogni cosa necessaria come circonvallazione, viabilità scorrevole, sottopassi, prove consolidate di percorsi delle ambulanze.  S’è dovuto aspettare l’arrivo della grinta di PpF, e soprattutto la gran voglia di fare di Tavolazzi, prima che ci fosse la novità a Ferrara di un’opposizione un po’ consistente. Ci tengo a precisare il “fare” di Tavolazzi perché l’opposizione vera non è chiacchierare in interlocutorio, è studiare montagne di carte, metabolizzarle, scrivere tante altre carte. A tempo pieno. Pochi ne sono capaci. Io, almeno, non ne sarei capace.


D-  Il Movimento5 Stelle è il futuro partito del Web, come ad esempio in Svezia, link off line  politico della rivoluzione dei nativi digitali?
R- Non lo so. Gli italiani non hanno certamente abitudini civiche e rendimenti svedesi. Già nutro forti perplessità sul fatto che i ferraresi siano emiliani-compatibili …
 Il M5S è, come dire, inevitabile nel contesto dominato dalla paleo politica partitica sovrastante un mondo digitalizzato in rete. Mi sembra comunque, e qualcosa in proposito ho letto, che la fantastica possibilità di comunicazione reale sempre più fruita affievolisca e addirittura ottenebri la capacità degli umani di farne uso. D’altra parte nessun software leggerà mai per me 1 o 100 o 1.000 pagine di documenti, e men che meno mi costringerà a leggerle, sia pur presentate magicamente in forma riassuntiva. Non esiste neppure e non so se esisterà mai, un software relazionale di rete che automatizzi per uso e consumo personale dei data base di specifici interessi alla maniera di Google che indicizza semplicemente dei nomi da cercare. Tutto questo per dire che la strada innovativa del M5S è in salita. Finora, più dell’apporto della rete gode del vantaggio della ventata d’aria fresca. Partecipare all’agone politico rinunciando ai finanziamenti pubblici comporta qualche difficoltà aggiuntiva in un mondo dove tutto costa caro, ma è certo che opera una selezione naturale automatica fra i suoi aderenti. Chi cerca tornaconti personali cambia strada.

D- Un auspicio per il referendum?
R- Speriamo che il 16 e 17 non piova. 

 * Roby Guerra

REFERENDUM M5STELLE.jpg

 

lunedì 14 marzo 2011

PpF/Mov5Stelle: esplode la bomba Referendum Sant'Anna vs l'affaire Kona del Pd Ferrara

TUTTI I CAPOLUOGO DI PROVINCIA DELL'EMILIA ROMAGNA

E MOLTE ALTRE CITTA' MEDIO PICCOLE


HANNO IL PRONTO SOCCORSO

 
IN CENTRO CITTA' CON ANNESSO

OSPEDALE E I MOTIVI SONO OVVI:

 

  • LA DENSITA' ABITATIVA E' LI'

  • (Ferrara è un comune con 130.000 abitanti e sede universitaria)
  • I SERVIZI MINIMI SONO GIA' ATTIVI 

  • senza ulteriori spese sia pubbliche sia private

Mantenere il S. Anna aperto!: La Sanità è di Tutti

 Progetto per Ferrara - Movimento 5 Stelle - Ferrara

http://www.progettoperferrara.org

giovedì 1 luglio 2010

Azione Futurista Opposizioni Unite per sconfiggere la casta PD

“Opposizioni unite per sconfiggere la casta”

Azione Futurista Ferrara con riferimento in particolare alla recente iniziativa unitaria delle opposizioni sulla cosiddetta trasparenza Hera, rilancia con la presente certa auspicabile  futuribile sinergia tra le opposizioni stesse ferraresi più significative (PpF e Pdl e altri) ed evidenzia la necessità di tale strategia, come unica ricetta a breve medio termine per sfiduciare la giunta attuale. Alcune recenti novità presenzialiste- leggi interventi ufficiali e presunta dialettica sulla stampa  della giunta Tagliani sui temi caldissimi della città (Ospedale di Cona, Hera, eccetera) vanno letti al contrario come sintomi di una casta locale finalmente in grave difficoltà. Se le opposizioni fanno sul serio e non si limitano a dissensi molto ferraresi per così dire e provinciali, tale strategia va infatti estesa come accordo almeno tacito programmatico. Il Pdl in particolare dovrebbe rilanciare per il Sant’Anna e Cona la proposta di mobilitazione popolare lanciata già tempo fa da Progetto Per Ferrara, finora invece senza risposta da parte del Pdl stesso. Tale salto di qualità riteniamo sia fondamentale, sia per la credibilità stessa delle opposizioni (in particolare il Pdl da troppo tempo a Ferrara giudicato ambiguo  dalla voce popolare), soprattutto per il futuro della città. Il divenire naturale dell’attuale giunta, vista la sua politica globale finalizzata non agli interessi della città e dei  cittadini ma alla clonazione della casta Pd,  fino alla fine della legislatura avrebbe effetti forse definitivi e irreversibili per Ferrara stessa, ammesso che il punto di non ritorno non sia già scoccato.

Troppe  le questioni fortemente degradate a Ferrara e ormai consapevoli almeno a metà dei ferraresi: come la sanità, Sant’Anna e Cona, non solo sanitarie ma anche d’interesse giuridiziario (a più livelli), mezza città inquinata con asili edificati al posto di sigilli e di azioni non effimere della magistratura, la gestione dell’acqua pubblica o Hera o Idrovia o altri Moloch, l’informazione a Ferrara nei fatti ben poco libera, la magistratura stessa timida,  le scommesse dell’arte, la cultura e il turismo, in forte discesa libera con scarsa attenzione alla meritocrazia e strumentalizzate dal Pd, per non parlare dell’economia sempre Cenerentola e di un centro storico quasi venduto ai cinesi da un lato e con la fuga sempre più marcata della piccola media impresa ferrarese, il ruolo simulacro delle associazione di categoria o dei sindacati -sottocaste nella casta, la sicurezza e la futura moschea, quando (leggi Gran Bretagna) il trend europeo ha cambiato chiaramente rotta…rispetto al buonismo cattocomunista. .Tutte questioni eventualmente risolvibili soltanto con azioni appunto in certo modo aperto ma concreto e visibile alla gente…. concertate assieme dalle opposizioni serie, non di facciata come i fans di Pietro e la solita estrema sinistra o i Verdi superstiti. Al contrario, azioni solo particolari delle singole opposizioni, sono vicoli ciechi o quasi, per banali leggi non scritte della comunicazione….fanno quasi il gioco della casta Pd, sempre abilissima nella controaerea: per il PD dimostrano il pluralismo ferrarese di facciata….e la inconsistenza numerica delle opposizioni (e su questo punto il PD, siamo in democrazia, ha ragione).

Le opposizioni più autorevoli e visibili a Ferrara  dovrebbero fare un salto di qualità culturale: nell’era postmoderna, postideologica, “grande politica” è fare micropolitica sul territorio, sospendendo le eventuali (e tra Pdl e Ppf ovviamente tante a livello macropolitico, nazionale) divergenze su scala nazionale non negoziabili. Altrimenti a Ferrara ci arrabbiamo e basta, ma come le formiche e alla fine non cambia mai nulla (e chi hai i numeri poi ha sempre legittimamente ragione).

Azione Futurista Ferrara

domenica 27 giugno 2010

Ferrara Game Over? Con le zanzare arrivano i Pro PD Cona Fans!

* da estense com ****commenti sul dibattito sull'ospedale di Cona
 
Pro Cona ha scritto il 27 giugno 2010 alle 22:55

La stragrande maggioranza di cittadini che lo ritiene un’idiozia è quella che ha bevuto le vostre scellerate bugie demagogiche per conquistare qualche voto (morti in più, sprofonda nella palude, irraggiungibile ecc. ecc.). Il Sant’Anna in Giovecca è ormai un ospedale obsoleto che non è più degno di essere chiamato con questo nome. Viene costruita una struttura sanitaria di valenza REGIONALE e quello che siete capaci di fare, anzichè remare a favore per darla il prima possibile a tutta la città e a tutta la provincia, visto che è una cosa ormai inevitabile nonostante i ritardi, è di sparare c****** per avere un po’ di consenso in più. Ma davvero non provate nemmeno un po’ di vergogna.....

 

 http://www.estense.com/%e2%80%9cil-s-anna-a-cona-un-ospedale-migliore-per-tutti%e2%80%9d-063886.html#comment-24563

 

* ASINO NERO: riportiamo per gli storici futuri questo incredibile commento Pro l'Ospedale di Cona, chiaramente di un ameba filo PD Ferrara, relativo al dibattito in corso in merito su Estense com, voce libera dell'informazione ferrarese, da diverso tempo sottoposta ad un massiccio -metaforicamente parlando- attacco spam da parte della casta politica PD Ferrara che non tollera la libera informazione, soprattutto su temi che in qualsiasi altra città con una magistratura non da sugo... sarebbero oggetto di quest'ultima. Il commento è autoself... si commenta da sè! Ferrara città di tonti e tecnoidioti?; interessante soltanto perchè rivela il degrado psicosociale della città, ancor più grave di qualsivoglia posizione politica. Biagio Rosetti e Ludovico Ariosto si rivoltano ormai nella tomba al cospetto di indigeni pronipoti  moderni (un eufemismo) del genere, capolavori di spirito acritico e servilismo conformismo ferraresi, il cattomunismo come patopsicologia.....

martedì 18 maggio 2010

PdL Ferrara Cimarelli e la strana Sala di Musica

da ESTENSE COM

Un’interpellanza firmata dal Consigliere Comunale PDL Luca Cimarelli mette al centro dell’attenzione la modalità di utilizzo della Sala della Musica presso il complesso di San Paolo.
Cimarelli, rivolgendosi a sindaco e all’Assessore al Patrimonio, ricorda che la sala, da poco ultimata, è dotata di tecnologie importanti e contiene oltre cento persone, e che “da circa un anno questa sala viene concessa in uso da parte della Circoscrizione 1 ad alcune associazioni e anche a gruppi politici, come avvenuto nel corso dell’ultima campagna elettorale per le amministrative”.
L’esponente del Pdl sottolinea tre aspetti inerenti lo spazio pubblico: “Allo stato attuale manca la delibera di giunta di assegnazione di tale sala alla Circoscrizione 1 e quindi tale circoscrizione assegna in modo non regolamentare l’immobile; che la sala in questione è sprovvista di agibilità e quindi non può ancora essere consentito l’accesso al suo interno; che tuttora non è stato approvato un regolamento che ne determini le modalità di accesso e i relativi costi”.
Non solo: “Per tutto questo tempo i costi relativi alle utenze della sala vengono sobbarcati dal Comune di Ferrara, senza alcuna spesa a carico degli effettivi utilizzatori”.
Cimarelli arriva poi al dunque, chiedendo una risposta da chi di dovere: “Per quali motivi una sala del Comune di Ferrara viene gestita da una Circoscrizione senza che sia stata approvata una delibera di assegnazione e un regolamento con i relativi canoni di utilizzo, trattandosi di un bene con precisa rilevanza economica. Se l’amministrazione comunale è al corrente dei rischi derivanti dal consegnare un immobile sprovvisto di agibilità alla fruizione di persone esterne al comune”.

facebook Digg Ita okno Google Buzz Upnews

-->

domenica 18 aprile 2010

Amenità PD da Paolo Giardini

 FERRARA CASTELLO ESTENSE.jpg

Fra i documenti di un impianto di cui progettavo l’ampliamento c’era uno strano accostamento fra il diavolo e l’acqua santa. Si trattava di fatture emesse dal grossista più caro sulla piazza, per forniture ad un’impresa che non compra neanche un chiodo senza pretendere il massimo sconto.

La spiegazione stava nel contratto d’appalto per alcuni lavoretti. Una clausola stabiliva il rimborso delle spese per i materiali presentando le fatture d’acquisto (quelle che avevo trovato) i cui importi andavano maggiorati del 10%. Quindi, più i materiali fatturati costavano cari, più lievitava quell’aggio dato dal 10%. Per l’impresa, il comprare a prezzi rabbiosamente alti era un affare, data la certezza dei pagamenti di quel committente!

Nel mondo reale simili contratti sono confinati a casi sporadici per piccoli importi. Invece in quello della politica, tanto per cambiare, i polposi sconfinamenti non mancano. Ne abbiamo una prova nel poliennale Contratto di Servizio per la pubblica illuminazione del nostro Comune (stipulato con Agea e passato ad Hera), in cui non sono posti vincoli sui costi sostenuti per i “piani di rinnovamento, ristrutturazione o ampliamento degli impianti…” (art. 8, commi 3 e 8), dato che non c’è traccia di limitazioni all’infinita tipologia dei materiali acquisibili.

Poiché il ricarico d’impresa è imprescindibile per società che comprano materiali da rivendere ai clienti, se nulla vieta di incrementare i guadagni dai ricarichi scegliendo fra le tante soluzioni più costose, i prodotti a buon mercato sono graditi come la peste.

Ne abbiamo una prova nell’eterogenea fioritura di nuovi modelli fra pali e corpi illuminanti ultimamente installati a Ferrara, vincente offensiva anti-standard! Oltre a pagar cari, o carissimi, i vari esperimenti, è certo che si pagheranno a prezzi da amatore i ricambi quando serviranno.

I 25.000 punti luce installati sono una miniera d’oro con un contratto così acquiescente, infatti dal 2002 ad oggi la spesa milionaria è quadruplicata!

Si esaurisce qui la disinvoltura contrattuale? Magari! I “corrispettivi” che il Comune paga annualmente per la gestione ordinaria (art. 9, comma 1) sono determinati da un prezzo unitario moltiplicato per il numero di punti luce esistenti (a prescindere dalla potenza unitaria). Ma tutti i nuovi punti luce sono di potenza dimezzata rispetto a quelli vecchi, così Hera risparmiando sull’energia intasca il corrispettivo del “nostro” risparmio energetico! E’ giusto, no?

Manca lo spazio per altre inebrianti particolarità nel Contratto che ha privato la città del suo naturale servizio comunale. Si avrà comunque occasione di riprendere l’argomento per il pubblico divertimento. O per la nostalgia di quando il Comune aderiva al suo ruolo, non comprando nulla da “rivendere” a se stesso con ricarichi, e cercando onestamente di spendere il meno possibile.


Paolo Giardini

 

www.progettoperferrara.org

 

 


Novità dai Social Network e i tuoi account di posta... Tutto su Hotmail!