Visualizzazione post con etichetta Palestina. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Palestina. Mostra tutti i post

lunedì 24 marzo 2025

FERRARA VERSO L'ISLAM? SuperCorteo per la Palestina (e Hamas!)

 https://www.estense.com/2025/1125203/in-piazza-per-la-palestina-critiche-anche-a-sindacati-e-opposizione/

Corteo Letale, non il primo..., per la Palestina e quindi Hamas a Ferrara, nei fatti e nei fatti e nei Futuri,  a rischio, come gia'in Italia e Europa, verso l'Islam- degrado psicosociale foraggiato naturalmente dai troppi Rossi ancora di Ferrara pro Islam! Che dire nonostante certo cambio positivo con la Lega e Fratelli d'Italia del Sen. Balboni, Ferrara è quasi in caduta libera. E complice come sempre la stampa, in particolare Estense com, stoltamente sempre per la Palestina...

https://www.blogger.com/blog/post/edit/2397469842572953847/2088893422393746844



domenica 16 febbraio 2025

Ferrara e le donne Flash mob per le Donne Palestinesi...su Estense.com

 https://www.estense.com/2025/1118922/ago-filo-e-resistenza-il-grido-di-liberta-delle-donne-per-la-palestina/

In realta' nel testo si spiega...anche per i bambini palestinesi e naturalmente Ok. Ma le cosiddette Donne è discutibile, Come discutibile certamente in Italia e Europa  il ruolo ambiguo delle Donne che da troppo tempo manifestano per la Palestina, luogo dove come noto non hanno alcun diritto!

Asino Rosso


 

domenica 6 ottobre 2024

Cruciani, femministe e gai in certi paesi arabi sono persino uccisi!

https://www.ilgiornale.it/news/interni/femministe-e-gay-l-vengono-impiccati-cruciani-svela-2376900.html 

Sacrosanto l'eretico Cruciani, quello de La Zanzara, persino banale dirlo, oggi tutti lo dimeneticano, ma certi paesi arabi (tutti) sono cosi'! Proprio feministe gay sono i veri martiri nel mondo musulmano, grave l'incoscienza e il megazionsimo occidentale, Asino Rosso 


 

 

 

sabato 5 ottobre 2024

Corteo per pro Palestina, è pericolo per antagonisti e anarchici...

 https://roma.repubblica.it/cronaca/2024/10/05/news/manifestazione_pro_palestina_oggi_roma_polizia_rischio_scontri-423536911/?ref=RHLF-BG-P2-S1-T1

La manifestazione inizia alle 14 a Piramide. Presenti i Giovani palestinesi, i No Tav, i centri sociali e i collettivi studenteschi dei licei romani   manifestazione come altre in Italia e nel mondo per la Palestina non autorizzate e a rischio incidenti; gia' se n'è parlato troppo, comunque un conto contestare la deriva anidemocratica di Israele, un conto esaltare acriticamente la cosiddetta Palestina e persino Hamas...gravissima la sinistra italiana nei fatti antisemita, Asino Rosso giovani vecchi a 20 anni....


 

mercoledì 6 agosto 2014

2015 Poesia Terrestre x Israele e la Palestina

Baby Einstein
e arte onirica
da Vienna a Jerusalem
Perchè la Pace?
Urla Il Piccolo Hans 
nel/dal villaggio dei dannati
fuggito dalla pellicola
nella Striscia horror
mutazione radioattiva del virtuale in Reale

Baby Averroè
e arte magica
da Babilonia a Jerusalem
Perchè la Guerra?
urla Aladino
dal/nel villaggio di Ali Baba
fuggito dal Tempo
nell'horror Striscia
radioattiva mutazione del virtuale in Reale

Dalle Mille e una Bomba
al Desiderio del Futuro

Madison War Garden 2015

Anna Frank = Muhammad Ali (Cassius Clay)
Campioni del Mondo
Terre Promesse? No grazie!
Unica Patria la Terra!
Siamo tutti Terrestri!

martedì 5 agosto 2014

Israele missione compiuta, liberata la Palestina dai terroristi di Hamas



05 agosto 2014Israele ha annunciato il totale ritiro dalla Striscia di Gaza. Resta un presidio al confine, in caso Hamas interrompa il cessate il fuoco. Le forze di terra, secondo le due principali stazioni radiofoniche locali, hanno completato la distruzione di tutti i tunnel scavati dalla guerriglia palestinese, 32 in totale. Alle 8 ora locali, le 7 in Italia, è entrata in vigore la tregua di 72 ore mediata dall'Egitto e accettata da Israele e Hamas, che dovrebbe permettere al negoziato in corso al Cairo di raggiungere un cessate il fuoco più duraturo.

Ban Ki-moon: "Ora colloqui di pace"
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha accolto favorevolmente l'accordo per la tregua umanitaria di 72 ore per la Striscia di Gaza. Ban ha esortato le parti a "cominciare, il prima possibile, i colloqui al Cairo per un cessate il fuoco duraturo. A questo proposito reputo positivo l'impegno della delegazione palestinese sotto la leadership del presidente (Mahmoud, ndr) Abbas". I colloqui tra le parti, ha proseguito garantendo il "pieno sostegno" dell'Onu, sono "l'unica strada per fermare le violenze che sono costate troppe vite".

Abu Mazen dà il benvenuto alla tregua
Il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, ha accolto con sollievo la tregua di 72 ore siglata da Hamas e Israele grazie alla mediazione dell'Egitto. Abu Mazen, ha dato "il benvenuto alla tregua" a Gaza e aggiunto che "il silenzio delle armi deve essere mantenuto". Lo riferisce il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth.

Lancio di razzi e raid fino all'ultimo
Un'ora prima dell'inizio della tregua, le sirene d'allarme sono entrate in funzione ad Ashkelon e in altre città vicine al confine con Gaza. Secondo i media israeliani, poco prima colpi di mortai erano stati sparati verso le colonie vicine al confine. Le sirene hanno risuonato anche in Cisgiordania, mentre altri razzi sono stati sparati verso il sud di Israele e le città di confine. Israele ha risposto con raid aerei su Gaza City e nelle zone centrali e meridionali della Striscia.

L'accordo con la mediazione egiziana
Dopo quasi un mese di guerra arriva, dunque, un accordo tra israeliani e palestinesi. Lo spiraglio si era aperto ieri sera al Cairo con la notizia della possibilità di un cessate il fuoco di 72 ore avanzato dalle fazioni palestinesi, con la mediazione egiziana. Spiraglio che si è concretizzato quando da Israele è arrivato anche il via libera del gabinetto del governo Netanyahu che, secondo quanto anticipato dal sito di Hareetz citando fonti ufficiali israeliane, ha annunciato anche l'ok di Israele.

I negoziati
Il cessate il fuoco di tre giorni, annunciato nella stessa giornata in cui la tregua di 7 ore è durata solo pochi minuti, e una bambina palestinese è stata uccisa, dovrebbe portare al passo successivo, quello dei negoziati, visto che tra le condizioni poste c'è la richiesta che lo Stato ebraico torni al tavolo negoziale al Cairo.

Le vittime del conflitto: la maggior parte sono civili
Dall'inizio dell'offensiva israeliana, l'8 luglio scorso, sono stati uccisi 1.900 palestinesi, tra i quali circa 400 bambini. Altri 9mila sono rimasti feriti e gli sfollati sono 285mila soltanto nei rifugi gestiti dall'Onu. Tra gli israeliani ci sono state 67 vittime, 64 militari e tre civili.

Obama firma progetto di legge per fondi ad Iron Dome 
Intanto, secondo quanto riportano i media israeliani, il presidente americano Barack Obama ha firmato un progetto di legge che garantisce ulteriori 225 milioni di dollari per il sistema antimissile israeliano Iron Dome. "Gli Usa sono orgogliosi che l'Iron Dome, sviluppato in coordinamento con Israele e con fondi americani, abbia salvato innumerevoli vite umane. Il continuo appoggio bipartisan al sistema - si legge in una nota della Casa Bianca - garantisce a Israele di difendersi dal lancio di razzi e artiglieria alla luce delle persistenti minacce terroristiche. Gli Usa sono stati chiari fin dall'inizio del conflitto che nessun Paese può sopportare l'attacco di razzi contro i civili. Gli Stati Uniti sostengono il diritto di Israele di difendersi contro tali attacchi". "Continuiamo inoltre a invitare le autorità israeliane a prendere tutte le precauzioni possibili per prevenire vittime civili a Gaza e proteggere la popolazione civile palestinese dagli effetti degli attacchi, e continuiamo a sottolineare che tutte le parti in conflitto devono rispettare il diritto internazionale umanitario", conclude la nota.  - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Israele-annuncia-il-ritiro-totale-da-Gaza-Scatta-la-tregua-umanitaria-di-3-giorni-60e5ff6b-e32f-4235-89e4-fc468e808725.html#sthash.uHRicKFv.dpuf

domenica 20 luglio 2014

Israele e la Palestina vittima? In Italia la sinistra neonegazionista

La pena più grande, in questa guerra, è quella dell’ incomprensibile impossibilità del mondo di rendersi conto di quello che sta accadendo qui. I giornalisti e l’opinione pubblica che si sentono virtuosi quando denunciano la morte di alcuni bambini palestinesi, ignorano completamente le ragioni per cui questo accade, ragioni penose per Israele ma anche e soprattutto per i palestinesi. Prima di tutto la prima cosa evidente è che c’è una sottintesa disapprovazione per il fatto che i bambini israeliani, invece, non muoiono, a fronte della perdita invece di bambini dell’altra parte. 

Il punto è tuttavia che anche se i bambini israeliani, al contrario di quelli palestinesi, sono l’oggetto dell’attacco spietato dei missili che a migliaia piovono su Israele, essi sono il tesoro di Israele che se ne prende una cura infinita, che li difende con rifugi, sorveglianza continua, orari prestabiliti di uscita, sistemi di difesa. Già due asili israeliani sono stati completamente distrutti, ma i bambini non erano in classe perchè il pericolo per i bambini è la prima preoccupazione di Israele, e le scuole il primo oggetto di attenzione.

Invece per Hamas è il contrario: si è avuta notizia di una denuncia dell’UNRWA (meglio tardi che mai) del fatto che la sua scuola era stata trasformata in un deposito di missili. L’UNRWA l’ha denunciato, ma certo le scuole comunali o statali o quelle dei privati di Gaza non lo possono fare, hanno paura dei terroristi di Hamas: sono loro che danno gli ordini, e quindi sono moltissime le istituzioni, le case, le scuole, le moschee che Hamas ha trasformato in depositi di armi. E spesso quelle armi stanno per essere lanciate e quindi devono essere fermate, o altre volte non si individuano le presenze di civili che potrebbero far richiamare indietro un’operazione militare.

Purtroppo le rampe missilistiche, i proiettili, le strutture militari di Hamas sono sparse PROPRIO in mezzo ai bambini, i bambini sono il loro scudo, anche il tragico missile che ha colpito quattro bambini che giocavano sulla spiaggia era diretto verso una struttura militare, forse una rampa di lancio pronta a lanciare il suo messaggio di morte su Israele. Israele deve continuamente distruggere strutture che stanno in mezzo alla gente, perchè esse stanno per sparare le migliaia di missili che ci fanno correre tutti continuamente nei rifugi, e che sono state appositamente nascoste fra i bambini. 

E’ un dolore senza fine vedere la società di Gaza costretta a subire queste perdite, ma è il diritto alla vita stessa che impone l’operazione in corso. Se si pensa che sono stati distrutti per ora circa 2000 obiettivi militari sparsi fra la gente, si capisce quanto sia difficile difendere oltre ai nostri bambini, anche i loro. Vorrei tanto che la gente di Gaza lo facesse, in sfida a Hamas.

venerdì 25 giugno 2010

Antisemitismo filopalestinese a Roma....

da Rai 24

 

 

 


Roma, 25-06-2010


Dopo il termine della manifestazione per la liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit al Colosseo, membri della comunita' ebraica di Roma e partecipanti alla manifestazione, sono stati insultati e aggrediti ai piedi della scalinata del Campidoglio dai manifestanti attivisti propalestinesi. Lo denuncia Ester Mieli, portavoce del presidente della Comunita' ebraica di Roma Riccardo Pacifici.



 


 "La manifestazione non autorizzata di ieri sera al Campidoglio, contro il sindaco di Roma Gianni Alemanno e anti Gilad Shalit e' stata un'offesa per la citta' intera - dice Mieli - un'offesa riportata anche nei volantini che gli stessi pacifinti hanno provocatoriamente distribuito ai tanti passanti che da poco rientravano dal Colosseo, dove era stata chiesta a voce bipartisan la liberazione del giovane Shalit, nelle mani dei terroristi di Hamas da ormai 4 anni".




"Alcuni gruppi di famiglie, giunti sotto la scalinata del Campidoglio, sono stati prima attaccati verbalmente sentendosi tacciati di essere 'fascisti' e 'assassini' e dopo aggrediti con coltelli e catene. Quella che fino a quel momento era stata una serata pacifica al''insegna della liberta' - conclude Mieli - e' stata rovinata dai soliti provocatori, che non hanno esitato a manifestare la loro violenza anche davanti a bambini ed anziani".



 "Facciamo appello alle forze politiche e alle forze dell'ordine per indagare come e' possibile che sia stata permessa una manifestazione non autorizzata", dice il presidente della Comunita' ebraica di Roma Riccardo Pacifici.



Riccardo Pacifici in una conferenza stampa, oggi pomeriggio, nella Sinagoga di Roma, racconta il clima della manifestazione. "Spirito della manifestazione era parlare del caso umanitario di Gilad Shalit, con una presenza bipartisan, non abbimo affrontato temi politici", spiega Pacifici. "Non ci sono stati slogan di nessun tipo se non 'Gilad libero'". "C'erano donne, bambini, semplici cittadini, associazioni come Sant'Egidio, Evangelici per israele, che hanno portato affettuosamente e in maniera silenziosa la loro testimonianza".



"Si sono trovati di fronte ad una contromanifestazione organizzata senza alcuna autorizzazione", spiega. "Alcuni erano con i figli, avevano la maglietta per Shalit, le bandiere. Si sono trovati in una situazione in cui inveivano nei loro confronti 'sionisti, assassini, vergognatevi, fascisti'".



 


"Sono disposto ad incontrare il rappresentante dell'organizzazione umanitaria palestinese Mezzaluna rossa Yousef Salman, per programmare attivita' condivise. Ma solo alla presenza di un delegato della Stella rossa di Davide, l'associazione sanitaria israeliana". Oggi pomeriggio, nella conferenza stampa alla Sinagoga di Roma, il presidente della Comunita' ebraica della Capitale Riccardo Pacifici lancia il suo invito all'esponente dell'organizzazione umanitaria della Palestina. "Ma sono convinto - aggiunge Pacifici - che non potra' accettare perche' in quanto palestinese rischia la vita ad incontrare un israeliano. Per lo stesso motivo io sono disposto ad andare a Gaza. Ben consapevole dei rischi che potrei correre".





Nel corso dell'incontro, il presidente della Comunita' ebraica cerca di ricostruire, con l'aiuto di alcuni testimoni, quanto accaduto ieri, ma non e' semplice. "Per questo - continua - chiedo alle forze dell'ordine di indagare per capire di chi sono le responsabilita'".



 


"I manifestanti insieme a famiglie, c'erano bambini e donne, sono stati aggrediti con insulti tipo 'assassini', 'fascisti', 'vergognatevi'".


 


Daniela Della Seta prova a raccontare cosa e' successo dopo l'incontro: "Ero diretta alla mia auto, quando sono stata circondata da alcuni ragazzi con i caschi e spinta a terra. A quel punto mi hanno anche preso a calci". "Io e mio figlio - afferma Roberto Di Porto, un altro testimone - siamo arrivati al Campidoglio e ho visto i ragazzi che affermavano di essere stati picchiati dai 'sionisti'. Gli ho detto che sono ebreo e loro: sionista, fascista. Ho risposto: antisemiti". Secondo la sua ricostruzione, solo l'intevento della polizia ha permesso di evitare il contatto tra i contestatori e chi tornava dalla manifestazione.





Alemanno: i palestinesi non si facciano strumentalizzare
"Rivolgo un invito alla comunita' palestinese, di non farsi rappresentare e strumentalizzare da persone che lo fanno solo per ragioni ideologiche". Cosi' il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, oggi a margine di una conferenza in Campidoglio, ha commentato quanto avvenuto.



 



Zingaretti: peccato gli scontri dopo la manifestazione
"Peccato, perche' e' stata una manifestazione molto bella e queste sono occasioni per esprimere delle idee in nome della pace e non deve fare mai capolino la violenza". Cosi' il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ha commentato la notizia degli scontri.



 


Polverini: episodio spiacevole
"Un episodio spiacevole". Cosi' il presidente della Regione Lazio Renata Polverini commenta gli scontri di ieri sera nei pressi del Campidoglio. "Sono tanti gli ebrei e i palestinesi che si battono per la pace e per il dialogo - aggiunge - un impegno che anche ieri sera abbiamo ribadito durante la manifestazione per la liberazione di Gilad Shalit. Spiace che proprio dai giovani sia arrivato un segnale di contrapposizione".



 Cioffredi: scontri frutto di clima antiebraico
"Stiamo assistendo a Roma ad una preoccupante successione di episodi che rischia di alimentare attorno alla Comunita' ebraica un clima di ostilita' e pregiudizio legato alle dinamiche del conflitto mediorientale. La Comunita' ebraica di Roma e' parte viva della storia di questa citta' e non un avamposto dello Stato di Israele ed e' quindi inaccettabile l'equiparazione tra ebrei e israeliani". Lo dichiara in una nota Gianpiero Cioffredi, membro della direzione Pd di Roma.



"Chi si rivolge agli ebrei romani indicandoli come responsabili delle presunte colpe del Governo israeliano compie un atto chiaro di antisemitismo e razzismo - aggiunge Cioffredi -. Come non ricordare che solo qualche settimana fa alcuni partecipanti ad un corteo per la Palestina si diressero verso il "ghetto ebraico" al grido di assassini?".



"Purtroppo - conclude il membro della direzione del Pd Roma - sempre piu' spesso le legittime critiche a talune scelte dei governi israeliani e le pur condivisibili rivendicazioni degenerano in un sostanziale rifiuto di Israele come nazione e nel risorgere di un antisemitismo mimetizzato da antisionismo. Due popoli due stati due democrazie e' il principio che deve guidare le forze della pace e delle istituzioni anche nella nostra citta' promuovendo cosi una cultura del dialogo della nonviolenza e della convivenza utile alla ripresa del processo di pace in Medioriente".



sabato 10 gennaio 2009

GALILEO...GALILEA

ISRAELE.jpg 

CONTRO CERTI TG... 3 O 5......

Certi TG, certa stampa mica si sta giocando!?

Mi trovo a casa, ho il riscaldamento acceso, ciabatte, e un cane da accarezzare.
L’albero di Natale è ancora da disfare, un computer acceso con cui scrivere.
Cari pennivendoli ...  mica sto a cazzeggiare: il RISIKO va bene per chi si masturba nelle serate fredde; il FANTACALCIO per chi tromba ogni tanto; chi calcola la percentuale dei morti come un nuovo Napoleone (come li calcolava lui non c’era nessuno!) mi fa rabbrividire: Hamas, Hezbollah, Shin Bet, West Bank, sono parole che pochi conoscono il significato.
Ridurre la quotidianità di chi vive nel Nord di Gaza con quella di chi vive al sud di Israele, classificare in chi “tira le bombe per primo” e in colui che dice “sì, le ho tirate perché in fondo tu me le hai tirate anni fa, quando ancora non ero nato” , restringe ogni volontà democratica, dedotta dal buon senso, avvilita dalle schiere di armi.
Fare un SISTEMONE su chi mollerà per primo, mi fa venire la nausea.
Ho vissuto in Israele per due mesi, ho viaggiato solo o comunque sempre con ebrei, non ho potuto vedere molte cose, poiché, agli occhi dei palestinesi, ero un nemico. Non ho potuto vedere molte cose poiché agli occhi degli israeliani ero un nemico. Le mie paure si sono (con)fuse tra coloro che vivono in Galilea (Nord Israele) e quelli che oltre il confine di Gaza non possono uscire (Sud Israele).
Mi sembra che solo una persona sia riuscita a riunire sulle acque del Lago di Tiberiade (Galilea) tanti coraggiosi che ora si chiamano Discepoli.
Ho immerso i piedi in quel Lago pescoso, mi sono rinfrescato. Una famiglia che si stava riposando affianco a me mi ha offerto Coca Cola. Odio la Coca Cola. Non sapendo l’ebraico ho accettato, e la bambina, quella più piccola, mi si è attaccata alla gamba, facendomi segno di fare il bagno. Quel giorno era molto caldo. Volevo buttarmi in acqua con lei (forse galleggiamo?) mentre i suoi genitori preparavano pesce alla griglia. Un fischio mi richiamò: era il mio amico che voleva ripartire per Tel Aviv.
Non rivedrò mai più quella famiglia mussulmana o palestinese, oppure di Hamas (come diciamo noi occidentali), ma mi ricorderò sempre i sorrisi impalpabili di quella gente che, come le onde di Tiberiade, percorrono morbidi quel lago.

Ho smesso di calcolare i vivi e morti, sapevo solo che alcuni sanno vivere ed altri no. Nonostante tutto. 
TG3 o TG 5,  Cartacei che giocate a Risko+,  vorrei farvi conoscere una famiglia che vive in Galilea e quelle persone di Tel Aviv che lì mi ci hanno portato…e qui comincia un’altra storia…

 
 

DAVID PALADA 
davidpalada@libero.it

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=13401&sez=HOME_NELMONDO&npl=&desc_sez=


 

giovedì 8 gennaio 2009

IL MITO DI HAMAS

 300px-Carl_Gustav_Jung - Copia.jpg

Guardando i curriculum del direttivo di Hamas, si rimane a bocca aperta. Studiosi, intellettuali, accademici, scienziati, medici.

Il che presupporrebbe un buon livello di preparazione culturale e di intelligenza, ad esser cattivi, superiore a quello di parecchi italiani.

Eppure, questi han combinato, dal punto di vista politico, stategico, tattico, una serie di disastri colossali.

Da una parte, nel gruppo dirigente, manca qualsiasi elemento, a differenza di Hezbollah, che abbia una minima formazione militare o connessa alla teoria dei giochi o ala storia. Certo, la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla fare soltanto ai generali, ma anche a dei dilettanti allo sbaraglio.

Dall'altra, tutti questi accademici son vittime della peggiore illusione di un politico: che la Realtà si pieghi all'Ideale.

Chissà se le bombe israeliane, se sopravviveranno, li faran riflettere in futuro sui loro errori

 ...Nella guerra classica, un approccio di tipo contabile, tot morti miei, tot del nemico, se la differenza è a mio favore, sto vincendo, è poco sensato... Chi ha tentato di applicarlo, data l'interazione con variabile tattiche e stategiche ben più complesse, spesso è andato incontro a tremende cantonate, come McNamara in Vietnam.

Nella battaglia di Gaza, al contrario, può essere un indice significativo, visto che l'obiettivo è l'eliminazione, non la conquista.

Ora Hamas ha come combattenti effettivi, gli altri son ragazzotti a cui è stato dato un fucile in mano e prego Dio che l'abbiam gettato e siano scappati prima possibile, contando anche gli iraniani, circa 2400 miliziani.

Allo stato attuale, ha subito circa 500 perdite, altri 200 sono stati catturati, un centinaio sono gravemente feriti.

Circa un 33% degli effettivi sono stati messi fuori combattimento. Si possono notare tre cose. La prima è che il tasso di eliminazione è ancora di gran lunga inferiore al 44% subito dalle truppe di assalto di Hezbollah che mediamente è tale da pregiudicare l'operatività di ogni esercito (per dirla secondo er Giamaica, 'na bella batosta): al contrario di Hamas, grazie anche ai collaborazionisti antisemiti presenti nei media occidentali, però il movimento libanese ha tanto gridato alla vittoria e tanto ha fatto lobbying, da sfuggire alla disfatta. Tra l'altro, più per la volontà dell'IDF di evitare una strage indiscriminata di civili che costringe l'esercito a limitare il potenziale di fuoco che per effettiva capacità, Hamas si sta mostrando un combattente lievemente più resistente di Hezbollah, nonostante l'inferiorità tattico-strategica

La seconda è che si posson fare delle previsioni sensate su quanto potrà durare ancora l'offensiva: il tasso di eliminazione dei miliziani di Hamas dovrà esser compreso tra il 50% e 60%.

Per percentuali maggiori, lo sforzo non vale l'effetto ottenuto. Che questo avvenga stasera, o tra due o tre giorni, è aleatorio

La terza riguarda il medio periodo. Con simili perdite, con la distruzione dei tunnel che oltre alle armi, permettono l'arrivo del cibo e delle stazioni di polizia, Hamas perde definitivamente il controllo del territorio.

Se Abu Mazen ha ancora un minimo di forze addestrate, potrà facilmente recuperare Gaza tra qualche mese

ALESSIO BRUGNOLI

http://brugnols.splinder.com/

http://libreriarizzoli.corriere.it/libro/jung_c_gustav-presente_e_futuro.aspx?ean=9788833906782