LETTERA AI SIGNORI DELLA CASTA POETICA Oggi voglio dedicare un “dolce” pensiero ai signori della Poesia, a coloro che si erigono a giudici supremi della letteratura e che con immensa competenza dicono: <<la tua opera è debole, il verso è impalpabile, la metrica è inesistente etc. etc.>>... e subito dopo... <<gestisco la rubrica “Tal dei tali” pubblichiamo le opere dei nostri abbonati. Cosa ne diresti? Con soli 30 euro ti abboni per un anno>>. Ed ecco, che come per magia, l'opera da inesistente diviene un capolavoro. Vorrei dedicare un “sincero” pensiero a chi oggi è critico e giudice nel concorso “Tizio” e domani è vincitore del concorso “Caio” . Complimenti vivissimi!!! Peccato che il giudizio insindacabile è stato emesso dal vincitore del prestigiosissimo premio “Tizio” . Vorrei manifestare la mia solidarietà a chi si “sbatte”, con in mano un manoscritto, ad imbucare lettere di presentazioni che contengono sogni, ...