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lunedì 10 marzo 2025

I FRATELLI GRIMM E LE FIABE "REALI"

 

Sulle tracce dei Fratelli Grimm: guida alla scoperta dei luoghi delle Fiabe

La Deutsche Märchenstraße, o Strada tedesca delle Fiabe, è un itinerario turistico e culturale dedicato ai celebri scrittori per scoprire il lato “da fiaba” della Germania. Ecco la nostra guida

 https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/03/i-fratelli-grimm-e-le-fiabe-reali.html

Splendida fiaba nella fiaba in Germania i luoghi reali dove futrono scritti i capolavori dei GRIMM , ville e castelli ecc.


 

martedì 26 novembre 2024

Ada Cattaneo, Magie sotto l'Albero, Fiabe

 Stefano Vaj

"Magie sotto l'albero" è una porta fatata verso un Natale che profuma di meraviglia e incanto. Tra le pagine di questa raccolta di fiabe natalizie inedite, bambini e adulti scopriranno mondi segreti dove fate, elfi, draghi, Babbo Natale creano un'atmosfera unica, stelle elfiche illuminano la notte, gnomi di muschio custodiscono antiche tradizioni, le capre di Jule danzano tra i rami di pino. Ogni racconto sussurra al cuore una magia che risveglia sogni e speranze, rendendo viva l'essenza più pura del Natale.

Immergiti in queste storie che narrano di coraggio, gentilezza e desideri avverati, mentre le candele si accendono e le fiammelle della tradizione scaldano l'inverno. Ogni fiaba è un soffio di luce per chi cerca l'incanto delle feste e la dolcezza dei momenti condivisi. "Magie sotto l'albero" non è solo un libro: è un viaggio magico che accompagnerà ogni lettore attraverso l'arte della fantasia e la meraviglia del Natale.

Elfi, Nani, certa Tradizione fiabesca nordica immortale e affascinante...Asino Rosso 



giovedì 24 luglio 2014

Roma, Claudio Strano presenta "Il Papadoro" a Ferrara, Giardino delle Duchesse

LA NOTIZIAH24 ROMA

Domenica 27 luglio alle ore 21 al Giardino delle Duchesse (Ferrara)o in caso di maltempo alla Sala Estense, Claudio Strano, scrittore e giornalista professionista attualmente per il periodico Consumatori di Bologna, già con L'Unità e Il Resto del Carlino, nato e originario di Roma, da tempo residente in Emilia-Romagna (Ferrara) presenta il suo ultimo libro "Il Papadoro – instant stories per bimbi da 0 a 120 anni" in compagnia della illustratrice, Chiara Barbaro.

Dialogheranno- C. Strano e C. Barbaro con la prof.ssa Maria Calabrese.




Così l'incipit editoriale... ( Lulu):




Il Papadoro non è un encomio o un manifesto programmatico, non è nemmeno un uccello esotico o di allevamento per quanto gli rassomigli nella fertile immaginazione di Chiara Barbaro.

Il Papadoro (come nell'omonimo racconto, uno dei 17 che compongono la raccolta dedicata ai "bambini" da 0 a 120 anni) è ciò che ogni padre vorrebbe essere in cuor suo prima di ritrovarsi, sotto Natale, confuso – nello stupendo linguaggio infantile – con un dolce tradizionale e banalissimo: il pandoro. O, se gli va peggio, di sentirsi cotto e cucinato come un tacchino dalla irresistibile voglia di giocare di un bambino piccolo, rimasto a casa da scuola, in attesa che arrivi "finalmente" Babbo Natale. Con la televisione rotta e la mamma fuori casa da molto, troppo tempo ormai...




Oppure dalla stampa della città d'arte estense: (Ferrara Italia)



In una serie di "instant stories" che invitano i genitori ad inventarsi sul momento storie per bambini ("con una morale e senza mostri", così recita il sottotitolo), tutto il piacere di ricamare trame partendo dalla realtà, sfuggendo in questo modo alla tirannia di streghe, orchi e supereroi, per riscoprire il gusto della fantasia al riparo dal troppo "magico imprescindibile" che circonda il mondo dell'infanzia.

Il libro, 88 pagine, illustrato magnificamente da Chiara Barbaro, è frutto di anni di esperienza maturata sul campo da un papà come tanti, non più giovanissimo ahilui, che ha pensato di coniugare il piacere del narrare con quello del collezionare "perle" (involontarie e non) lasciate dai bimbi lungo il percorso della loro crescita. Tutto questo, ovviamente, come strategia difensiva per uscire dalla loro morsa, unitamente a una finalità educativa e una trasmissione di esperienza intergenerazionale, valori questi senza i quali lo smarrimento dei cuccioli di uomo, davanti a figure genitoriali spesso sfuocate quando non del tutto assenti, sarebbe totale.



*Claudio Strano, giornalista professionista, ha trascorsi nella cronaca e un presente in un mensile nazionale che si occupa di cooperazione, consumi, ambiente. È nato a Roma nel 1962 e vive a Ferrara. Laureatosi in lettere classiche a Bologna, da sempre coltiva l'interesse per la letteratura. Autore di "Borborigmi" (Poeticamente, 1986), suoi testi sono presenti su riviste italiane ed estere. In prosa ha pubblicato "Racconti di leggero astigmatismo" (Tosi Editore, 2001, prefazione di Gyózó Szabó) e "La giacca del Gundel", romanzo ambientato tra Italia e Ungheria (Lulu editore, 2012, prefazione di Zsuzsanna Rozsnyói). Ama lo sport, soprattutto il calcio praticato in gioventù, il giardinaggio che (a quanto sostiene) lo rilassa, e la sua famiglia, che lo ha convinto a trasformare le proprie strategie di autodifesa in storie per l'infanzia.

Chiara Barbaro, illustratrice, pittrice, moglie e mamma, è nata nel 1972 a Ferrara, città in cui vive. È innamorata delle arti applicate che prova a fare amare anche ai propri allievi del Liceo artistico, dove insegna. Oltre a ciò, si occupa di Visual merchandising, sia sotto l'aspetto dell'allestimento di vetrine, sia sotto quello della docenza in corsi organizzati per le imprese del commercio. Nel suo background formativo troviamo una laurea all'Accademia delle Belle arti di Bologna, più varie specializzazioni in vetrinistica e decorazione d'interni. Adora i lavori di Felice Casorati e gli interni di Matisse. Difende a spada tratta, quando l'occasione lo richiede, la passione per il colore e l'artigianalità. Di sé dice di saper fare bene la pizza e di avere una vena ludica molto forte, anche grazie alle sue bambine che la tengono in allenamento…


*photo Claudio Strano e la cover libro (da Ferrara Italia)






Info
http://www.lulu.com/shop/claudio-strano-and-chiara-barbaro/il-papadoro/paperback/product-21478589.html
http://www.ferraraitalia.it/il-papadoro-ovvero-la-strategia-difensiva-delle-instant-stories-14466.html

venerdì 4 luglio 2014

Alberto Diamanti e la nuova fiaba italiana


IL GIOCOLIERE DI PAROLE
il "pluripremiato" libro per bambini di Alberto Diamanti, dove rime e fantasia si incontrano con i veri valori della vita... un libro per bambini, genitori ed educatori per riscoprire insieme i valori che contano davvero !
http://www.ibs.it/code/9788898283125/diamanti-alberto/giocoliere-parole.html


IL GIOCOLIERE D PAROLE" INTERVISTE E RECENSIONI ---------------------------

1. IL FORZIERE DEI LIBRI BLOG
2. PEFMAGAZINE
3. BOOKVILLE
4. OUBLIETTE MAGAZINE
5. ASINO ROSSO    
6. BBMAG...  
7. CARTA PROFUMO BLOG
8. YOU BOOKERS
9. LA NOTIZIAH24
10.
LA CITTA' DI NOVARA

RICONOSCIMENTI LETTERARI ------------------------------ IL GIOCOLIERE DI PAROLE, si è classificato nel mese di dicembre, al terzo posto del concorso letterario IL NATALE dell'ARCHEOCLUB PATTI (Messina), ricevendo speciale menzione della giuria, e a fine gennaio 2014, uno dei racconti del libro ("I quattro generali") si é classificato in semifinale al Trofeo PENNA D'AUTORE, ricevendo Speciale Menzione d'Onore. A fine febbraio 2014, tre inediti dell'Autore vengono selezionati nel concorso Romagna Book Festival. Nei primi gg.di marzo 2014, IL GIOCOLIERE DI PAROLE si classifica al terzo posto del PREMIO CULTURALE NAZIONALE UNICAMILANO, e un inedito, "La bambina ed il lungo stradone" si classifica in finale al Concorso Letterario "MAMMA MIA!  ("Les Cahiers du Troskij Café"). Sempre nella prima metà dimarzo 2014, IL GIOCOLIERE DI PAROLE si aggiudica il Premio Speciale Letteratura per l'Infanzia del Premio Letterario Caterina Martinelli, ed a metá aprile, un inedito" La bambina e il respiro del mare" si classifica al terzo posto della sezione poesie del concorso GRANELLI DI PAROLE. Nel mese di Maggio 2014, "IL GIOCOLIERE DI PAROLE" riceve la SEGNALAZIONE per le POESIE PER BAMBINI E GENITORI al Premio Letterario LA TAVOLOZZA 2014 di Pontedera", e si classifica al Primo Posto del Concorso Letterario dell'Associazione Culturale LUCE DELL'ARTE dedicato alle poesie per bambini, fiabe e filastrocche.

giovedì 3 luglio 2014

Claudio Strano, Il Papadoro, 27 luglio, presentazione al Giardino delle Duchesse, Ferrara

Il PAPADORO

Un libro di instant stories per "bimbi" da 0 a 120 anni (con una piccola morale e senza mostri) utile ai genitori per soddisfare le richieste dei propri figli: pubblicato da Claudio Strano, con illustrazioni di Chiara Barbaro, è disponibile in tre versioni (e-book e cartacea; in bianco e nero o a colori) su www.Lulu.com o su amazon.it.
La sera del 27 luglio, al Giardino delle Duchesse, avverrà la presentazione, nell'ambito di "La riga e il pentagramma", rassegna ideata da Pro Loco Ferrara: nel corso delle serate a ingresso libere saranno presentati libri, sarà data la possibilità a scrittori e narratori di leggere i loro racconti con l'accompagnamento di brani musicali eseguiti dal vivo, oppure si alterneranno sul palco attori non professionisti che presenteranno brevi spettacoli ideati e sceneggiati da loro; infine, salirà sul palco anche un coro con canti della tradizione popolare. Altri spettacoli sono in via di definizione. L'orario d'inizio è fissato alle 21 nel Giardino delle Duchesse messo a disposizione dal Comune alle associazioni ferraresi (come Pro Loco Ferrara) che ne facciano richiesta.


Il Papadoro non è un encomio o un manifesto programmatico, non è nemmeno un uccello esotico o di allevamento per quanto gli rassomigli nella fertile immaginazione di Chiara Barbaro. Il Papadoro (come nell'omonimo racconto, uno dei 17 che compongono la raccolta di Claudio Strano dedicata ai "bambini" da 0 a 120 anni) è ciò che ogni padre vorrebbe essere in cuor suo prima di ritrovarsi, sotto Natale, confuso – nello stupendo linguaggio infantile – con un dolce tradizionale e banalissimo: il pandoro. O, se gli va peggio, di sentirsi cotto e cucinato come un tacchino dalla irresistibile voglia di giocare di un bambino piccolo, rimasto a casa da scuola, in attesa che arrivi "finalmente" Babbo Natale. Con la televisione rotta e la mamma fuori casa da molto, troppo tempo ormai…
In una serie di "instant stories" che invitano i genitori ad inventarsi sul momento storie per bambini ("con una morale e senza mostri", così recita il sottotitolo), tutto il piacere di ricamare trame partendo dalla realtà, sfuggendo in questo modo alla tirannia di streghe, orchi e supereroi, per riscoprire il gusto della fantasia al riparo dal troppo "magico imprescindibile" che circonda il mondo dell'infanzia.
Il libro, 88 pagine, illustrato magnificamente da Chiara Barbaro, è frutto di anni di esperienza maturata sul campo da un papà come tanti, non più giovanissimo ahilui, che ha pensato di coniugare il piacere del narrare con quello del collezionare "perle" (involontarie e non) lasciate dai bimbi lungo il percorso della loro crescita. Tutto questo, ovviamente, come strategia difensiva per uscire dalla loro morsa, unitamente a una finalità educativa e una trasmissione di esperienza intergenerazionale, valori questi senza i quali lo smarrimento dei cuccioli di uomo, davanti a figure genitoriali spesso sfuocate quando non del tutto assenti, sarebbe totale.

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Claudio Strano, giornalista professionista, ha trascorsi nella cronaca e un presente in un mensile nazionale che si occupa di cooperazione, consumi, ambiente. È nato a Roma nel 1962 e vive a Ferrara. Laureatosi in lettere classiche a Bologna, da sempre coltiva l'interesse per la letteratura. Autore di "Borborigmi" (Poeticamente, 1986), suoi testi sono presenti su riviste italiane ed estere. In prosa ha pubblicato "Racconti di leggero astigmatismo" (Tosi Editore, 2001, prefazione di Gyózó Szabó) e "La giacca del Gundel", romanzo ambientato tra Italia e Ungheria (Lulu editore, 2012, prefazione di Zsuzsanna Rozsnyói). Ama lo sport, soprattutto il calcio praticato in gioventù, il giardinaggio che (a quanto sostiene) lo rilassa, e la sua famiglia, che lo ha convinto a trasformare le proprie strategie di autodifesa in storie per l'infanzia.

Chiara Barbaro, illustratrice, pittrice, moglie e mamma, è nata nel 1972 a Ferrara, città in cui vive. È innamorata delle arti applicate che prova a fare amare anche ai propri allievi del Liceo Artistico, dove insegna. Oltre a ciò, si occupa di Visual Merchandising, sia sotto l'aspetto dell'allestimento di vetrine, sia sotto quello della docenza in corsi organizzati per le imprese del commercio. Nel suo background formativo troviamo una Laurea all'Accademia delle Belle Arti di Bologna, più varie specializzazioni in vetrinistica e decorazione d'interni. Adora i lavori di Felice Casorati e gli interni di Matisse. Difende a spada tratta, quando l'occasione lo richiede, la passione per il colore e l'artigianalità. Di sé dice di saper fare bene la pizza e di avere una vena ludica molto forte, anche grazie alle sue bambine che la tengono in allenamento...


Il libro è facilmente reperibile sul sito di Lulu (www.lulu.com) cliccando il titolo o l'autore (o tramite il codice bitly http://bit.ly/1h6fclU).
Il formato e-book offre il vantaggio di avere un file editabile (ad esempio dai bambini, che possono disegnare sulle pagine vuote) e di gustarsi le immagini a colori. Nelle due versioni cartacee c'è invece il piacere del libro da conservare e da sfogliare come da migliore tradizione: il bianco e nero con il vantaggio del prezzo e di un certo fascino delle immagini in chiaroscuro; la versione a colori, su pagine patinate, con il plus delle vivaci illustrazioni di Chiara Barbaro restituite alla loro originaria bellezza.


domenica 15 giugno 2014

Le Favole della Sera di Luisa Ronconi


La seconda ristampa in meno di un anno dalla pubblicazione


"I topolini, sazi e festanti, tornarono sulla terra aiutati dal mago. Lui venne via per ultimo dalla luna, che rimase vuota. Se però vi capita di guardare il cielo nelle notti serene, potrete vedere in lontananza i buchi profondi fatti dai topini mentre si rimpinzavano di formaggio." - "La Luna di formaggio"
Un universo nel quale la Luna puzza di gongorzola, le Stelle si lamentano per l'odore ed il Principe dei Topi è un condottiero sagace con la soluzione fra i baffi. La favola "La Luna di formaggio" percorre l'immaginazione di un'autrice che fantastica su una banda di topi che si trasferisce sulla Luna per divorare tutto il formaggio così che le Stelle possano brillare senza tapparsi il naso.
"Le Favole della Sera" edite in prima stampa nel giugno del 2013, vedono la seconda ristampa in meno di un anno dalla pubblicazione e più precisamente nell'aprile 2014. L'autrice Luisa Ronconi è riuscita in breve tempo ad emozionare tanti lettori adulti e bambini.
Il libro, edito dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana editoriale "Fairie" consta di un'introduzione firmata dalla stessa autrice e da nove favole così denominate: "La Stellina che sapeva amare", "La Luna di formaggio", "La Tigre ansiosa", "La lumachina senza casa", "Le fatine del villaggio", "La formichina Linda", "Giacomo e la paura del buio", "La formichina Lina e la cicala Marisa", "L'Orso Tarik".
Impreziosiscono il testo le illustrazioni di Marta Gaia Castellan, raffiguranti ciascuna favola con uno stile fanciullesco e canzonatorio.
Questa seconda edizione presenta una grande novità, infatti, la pubblicazione è stata accompagnata dall'uscita di un audio libro recitato dall'attore Mario Lucarelli, le musiche sono di Mark Drusco.
Ogni favola ricorda i principi etici a cui dovremo essere soggetti noi esseri umani per vivere in pace ed armonia con il mondo esterno. La formica che accetta l'amicizia della cicala, l'orso che prova amore non solo per i suoi simili ma anche gli altri diversi da lui, la lumachina che da reietta diventa eletta, l'umano che pensa solo a se stesso ed all'amore del sole, la morte rapida del tigrotto ricorda che si muore velocemente anche nelle favole.
"Dopo qualche tempo, non sentendosi bene come al solito, si nascose sotto il tronco di un albero cavo e partorì due tigrotti: erano figli di Temani. Tamba era fiera dei suoi cuccioli; era giovane ed inesperta, ma sapeva che avrebbe dovuto nascondersi a lungo per proteggere i piccoli dai pericoli della giungla."
Sono favole da leggere ai bimbi, che immersi in questo tecnologico occidente hanno bisogno di virtù ed incanto. Sono favole da far leggere ai grandi, che troppo spesso dimenticano le regole del buon vivere ed insegnano ai figli le peggiori cose.  Sono favole da far leggere ai vecchi, che corrotti da questa civiltà hanno scordato a loro malgrado il valore di un sorriso vero.
"[…] Ci si deve vergognare di compiere cattive azioni, di rubare, di dire bugie, di non voler bene alla gente, ma non ci si deve vergognare di come si è, rispondeva saggia Lidia, che parlava spinta dall'affetto per l'amica. Giorgia, infine, pensò che Lidia avesse ragione."


Written by Alessia Mocci
Addetta Stampa
(alessia.mocci@hotmail.it)


Info

Fonte


venerdì 16 dicembre 2011

Le fiabe dei giovani Dei - di Sergio Gnudi (Este Edition, Natale 2011)

Sergio Gnudi

La mamma racconta gli eroi. Piccole storie di Dei e di eroi dell’antica Grecia

ESTE EDITION 201

 
*CON illustrazioni di Marina Marchetti

 

SERGIO GNUDI

È nato a Ferrara. Le sue più recenti pubblicazioni poetiche sono: Del diavolo e della santità (2007), A Cinzia (2009) e Raccontami o Dea (2010).

Marina Marchetti
Pittrice e decoratrice, ha al suo attivo diverse mostre personali dal 1980 ad oggi.
 

CONTENUTI

Storie di eroi, di Dei dell’antica Grecia. Avventure fantastiche che la mamma racconta alla figlia. Come tutte le mamme fanno. E scopri Ercole, Zeus, l’amore di Filemone e Bauci, il coraggio di Teseo e Perseo. E da sotto le coperte piangi e sei felice insieme a loro.
 

 

COLLANA Fuori Collana (grandi opere)

lunedì 21 febbraio 2011

Estense com Il Mondo Incantato a Ferrara il 5 marzo

Analisi del rapporto tra oggetto materno, cibo e comprensione di sé

L’associazione “Psicologia Umanistica e delle Narrazioni. Psicologia, Arte, Scienze Umane” invita alla conferenza-incontro su “Psicoanalisi della fiaba”: a partire da una famosa fiaba dei fratelli Grimm si passerà all’analisi e all’uso della fiaba in relazione al rapporto tra oggetto materno, cibo e comprensione di sé. Sarà presente Beatrice Balsamo, psicoanalista.

L’appuntamento è per sabato 5 marzo dalle 14.30 alle 17.30 presso il poliambulatorio Nord Ovest in Viale Po n. 3 a Ferrara.

Sarà presente la dott.ssa Chiara Baratelli, psicoanalista.

..............continua

http://www.estense.com/psicoanalisi-della-fiaba-0125741.html

martedì 8 febbraio 2011

Riccardo Bertani Fiabe lapponi della penisola di Kola edizioni Nomade Psichico

clapponi.jpgRICCARDO BERTANI- Glottologo di fama mondiale, è specialista delle lingue centroasiatiche,anche se i suoi studi sono ormai molto più ampi. Ha pubblicato: Poesie dei popoli dell'URSS: i Siberiani, Fiabe e leggende orocie, Narrativa ed epica dei Popoli siberiani, Verso l'estremo mattino: antologia epica dei popoli siberiani, ecc.
Numerosissime sono ormai le pubblicazioni a carattere etno-linguistico, apparse su diverse riviste come Il Polo dell'Istituto Geografico Polare, l'Universo dell'Istituto Geografico Militare, Soyombo dell'Associazione culturale Italia-Mongolia, ecc. Nell'arco degli ultimi vent'anni ha prodotto inoltre diversi saggi e pubblicazioni di carattere folklorico. Da diversi anni Bertani mantiene rapporti costanti con le istituzioni culturali di diverse città, oltre ad un interessante e significativo epistolario con diverse accademie e studiosi d'ltalia e d'Europa, come per esempio il mongolista Prof. Louis Hambis, od il Prof. Silvio Zavatti, esploratore polare che visse per molto tempo a contatto con gli eschimesi, ecc.
Nel 1976, lui, contadino di via Rimondella, fu invitato dal Prof. Carlo Alberto Mastrelli, direttore dell'Archivio Glottologico Italiano, a tenere una conferenza sui popoli paleoasiatici, presso l'Istituto di Lingue orientali dell'università di Firenze.
La Soprintendenza ai Beni Librari e Documentari della Regione-Emilia-Romagna ha disposto un intervento specifico, attuato dalla Biblioteca Comunale di Campegine, per la tutela e la valorizzazione del suo patrimonio librario e documentario.

 

Allora le fiamme vorticose del fuoco ai segni magici dello sciamano s'acchetarono. Solo il nojd poteva capire e domare le lingue del fuoco, quindi egli si prostrò dinanzi a esso, per sentire ciò che diceva Emm'ne-innk, lo spirito della madre terra che aveva sede dentro il fuoco.
Tutti assistevano in silenzio, sin quando, dopo un qualche minuto, lo sciamano balzò in piedi e protendendo il braccio in avanti come se stesse per essere aggredito, disse con voce grave:
- Il grande spirito Emm'ne-innk mi ha detto che stiamo per essere aggrediti da una potente schiera di nemici guidati dal perfido Kujva. Essa prevede che si svolgerà una grande battaglia e molti di noi saranno quelli che verranno uccisi, quindi Emm'ne-innk ci consiglia che se vogliamo salvarci dobbiamo emigrare verso il lontano lago di Kurr Javv'r.
Tutti allora decisero di trasmigrare verso il grande lago. Intanto l'orda di Kujva avanzava veloce, sterminando e distruggendo tutto ciò che incontrava nella tundra. Tra i Lapponi c'era un giovane capotribù di nome Pass'tles' Ciall'm, molto astuto e coraggioso, il quale disse:
- È cosa vergognosa fuggire verso il grande lago, lasciando qui la nostra terra a gemere sotto la tirannia dell'infido Kujva. In tal caso è meglio che ci ritiriamo sull'isola che sta al centro del lago Sedj, e là potremo sconfiggere facilmente l'odiato nemico. Li uccideremo come cani rognosi.
Qui tutti furono d'accordo, e dal più anziano al più piccolo si apprestarono ad imbracciare l'arco.

 http://www.nomadepsichico.it/libro.php?id=6&pos=1&col=Capolavori

*vedi link LIBRO PDF GRATUITO

domenica 4 aprile 2010

Il Piccolo Principe emiliano di Davis Bellucci

da Estense Com

Esce in libreria “L’inverno dell’alveare” (A&B Editrice), secondo lavoro dello scrittore modenese Devis Bellucci, che si cimenta in una coinvolgente favola piena di spunti di riflessione.
Bellucci ci racconta le vicende dell’ape Primavera, giovane esploratrice di un immenso quanto claustrofobico alveare, che scopre di appartenere ad una specie incapace di superare l’inverno e che pertanto non sa nemmeno che cosa sia. Innamorata del mondo che circonda l’alveare, luminoso, fuori dal tempo eppure attraversato dalle stagioni, la giovane esploratrice scopre la voce dei “diversi”: l’albero dalle quattro foglie a cui è appeso l’alveare, l’acqua del torrente, i grilli matematici e un cane cieco che le diventa amico.
Come testimoni del passato, le raccontano dell’inverno, descrivendolo in modo sempre diverso e aiutandola a lasciare la propria casa per costruirne un’altra, “che l’inverno non porti via”. L’inverno stesso arricchisce via via il proprio significato, diventando  metafora della vita che si rigenera e del silenzio stupito che circonda la magia della gravidanza.

venerdì 9 gennaio 2009

FERRAROPOLI

SAVONAROLA.jpg 

from Estense Com Quotidiano On Line di Ferrara

Favola moderna

FERRAROPOLI E L'ASILO SUL FORMAGGIO

C'era una volta un paese di nome Ferraropoli, dove vi era una grande fornace che faceva tanti mattoncini per costruire le case; per fare i mattoncini doveva scavare delle buche molto profonde nel terreno per prendere l'argilla che gli serviva, ma quando dopo aver scavato tanto trovava l'acqua, si fermava e faceva un'altra buca e... scava che ti riscava aveva fatto diventare un pezzetto di città una specie di formaggio coi buchi e si disse: "e che me ne faccio adesso di questa terra tutta bucata?".

"Daccela a noi " dissero i ministri del Re "che ci serve per buttarci dentro tutto il pattume e le schifezze che produce il nostro popolo così le mettiamo sottoterra e non puzzano e non si vedono più"; la fornace era ben contenta di liberarsi di quella terra inutile e gliela diede volentieri.

E fu così che tutte le schifezze della città per qualche anno finirono dentro le buche fino a riempirle, c'era di tutto: scarpe, bottiglie, ferro, copertoni, frigoriferi, persino tombe e chi più ne ha più ne metta.... ma il guaio fu che non ci buttarono solo il pattume ma anche delle sostanze pericolose che non potevano essere buttate lì ma come sapete, come in tutti i regni che si rispettano, c'è sempre qualcuno che fa le cose che non si debbono fare.

Passarono gli anni e su queste puzzolenti buche crebbe l'erbetta che coprì tutto, ma un giorno i ministri delle opere pubbliche ci fecero costruire sopra delle casette, alcune piccole ed altre grandi, tanto grandi che, dato che sotto c'era solo immondizia, dovettero fare dei pali profondi profondi per trovare la benedetta terra.

Voi direte ma come mai i ministri del re hanno fatto costruire proprio lì le casette? eh cari miei me lo sono chiesto anch'io ma come sapete in tutti i regni che si rispettano, c'è sempre qualcuno che fa le cose che non si debbono fare; pensate che un gruppo di casette piccole che erano state costruite proprio sopra una grande buca fecero così tante crepe che stavano cadendo a pezzi.

Passarono tanti anni e in quel pezzo di Ferraropoli sembrava che le cose andassero bene, certo tra gli abitanti delle casette c'erano un po’ troppe malattie, ma purtroppo sotto terra succedeva qualcosa di brutto perché tutte le schifezze che erano state buttate tanti anni addietro si mischiarono tra di loro e andarono sempre più in fondo fino a che non incontrarono prima dei piccoli laghetti sempre in movimento e poi la Falda, che non è il nome di una fatina, ma è un grande lago sotterraneo che si muove sotto di noi, perché dovete sapere che tantissimi anni fa, in quel pezzo di Ferraropoli vi era un fiume che faceva i capricci e inondava i campi lasciando dietro di sé: sabbia, limo, torba, pezzi di argilla tutto senza un ordine preciso; quindi tutte le schifezze poterono spostarsi, passare da un posto all'altro anche se non se accorgeva nessuno, i nuovi abitanti non lo sapevano, solo i vecchi ogni tanto raccontavano di quando c'erano tutte quelle buche puzzolenti ma nessuno se ne interessava fino a quando......

I nuovi ministri del re decisero di costruire proprio in quel pezzetto di Ferraropoli un bell' asilo nido per i bambini nuovo di zecca!!! "Ma perché proprio qui?" dissero certi vecchi del posto e certi giovani che sapevano cos'era successo nei tempi passati, "non è un posto adatto , questo è un terreno coi buchi, qui ci sono i veleni, fatelo da un' altra parte", ma loro dicevano che li dove dovevano fare l'asilo non c'era mai stata una buca, " è vero" rispondevano quelli del luogo ma qui vicino sì e qui sotto si muove tutto, dateci retta, voi sarete ministri e avrete studiato, ma questa è la nostra terra, la conosciamo bene, ci siamo nati e cresciuti ascoltateci per favore, ma come sapete in tutti i regni che si rispettano, c'è sempre qualcuno che non ascolta chi vuole dire qualcosa, e i ministri gli risposero "i ministri siamo noi! abbiamo deciso di farlo lì e lo faremo lì!!!

Il popolo non fu sorpreso, era abituato a queste risposte, perché già il nonno del re e i suoi ministri non avevano ascoltato il popolo che diceva di non costruire un ospedale lontano dalla città e sopra ad una palude; e il padre del re e i suoi ministri, sempre senza ascoltare le lamentele dei cittadini spaventati, avevano messo alle porte della città due grandi draghi sputafumo che avevano reso l'aria di Ferraropoli una delle più cattive del regno d'Italiopoli.

Venne il giorno in cui il Re e i suoi ministri si dovettero presentare al popolo per la solita incoronazione che da anni si ripeteva sempre nello stesso modo ma quell'anno con gran stupore del re e dei suoi ministri...


(Vanna e Pepp)

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=45769&format=html

http://www.argommteatro.it/spettacoli/ilvestito/index.htm