“ Per trovare se stessi/ prima serve sapere/ dove ci siamo persi./ È il balzo che raggiunge/ la scala. È vecchia e logora/ e trema ad ogni passo./ Ad ogni passo guizza e oscilla,/ ride o minaccia o si scioglie/ in un pianto vischioso,/ ectoplasma di volti/ accatastati, larve/ di vite esiliate.// Ma se sei appeso, hai la schiena/ calda del rocciatore/ vegliato dal sole che sorge .” Il ritrovarsi, il cercare nuovamente e ripetutamente il proprio “io” con clausole di coscienza in quanto si ripercorre un filo d’Arianna che riporta all’inizio del viaggio, al luogo misterioso nel quale l’ “io” si è perduto. Donatella Basili ci offre in questo modo una possibilità, uno sguardo verso il passato senza alcun rimpianto, uno sguardo indagatore e magnanimo che vede in se stesso “se stesso”. “ Ombre ”, edito nel 2005 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana “ Trasfigurazioni ”, è una pubblicazione molto particolare che vede la mescolanza di due arti diverse ...