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mercoledì 25 agosto 2010

Il Compagno Fini a Mirabello! di Alberto Ferretti

Con la manifestazione di Mirabello Fini ed i suoi seguaci completeranno il trasbordo ideologico?

 

Dopo l’insanabile strappo con Berlusconi ed il “Suo” PDL e con la manifestazione di Mirabello del 5 settembre che, come pare, sancirà la nascita del nuovo partito, si completerà il percorso finiano di smarcamento dal centrismo rappresentato in questi ultimi vent’anni dal Cavaliere. E dato che la destra, come categoria politica,  gli era già sconosciuta da tempo, dopo averne scientificamente preso le distanze, ripudiandola ed abiurandola dalla A alla Z, eccolo giunto al traguardo del suo trasbordo ideologico: l’alleanza con il centro-sinistra!

 

Abbiamo letto, infatti, le dichiarazioni di apertura ai malcontenti del PD da parte del suo braccio destro Italo Bocchino –secondo alcuni giornalisti il vero deus ex machina della strategia finiana- e pare che l’alleanza con il centrosinistra sia la nuova frontiera del politico bolognese, e dove altrimenti potrebbe cercare di catturare voti questo nuovo partito?

 


 

Se potessimo fare un salto indietro nel tempo e ci recassimo ad una festa tricolore di Mirabello degli anni ‘80 per riascoltare gli interventi di Giorgio Almirante, allora potremmo sicuramente dire di avere ascoltato qualcosa veramente di destra. Ma oggi, Fini, Barbareschi, Della Vedova, tra riconoscimento delle coppie gay, cittadinanza breve (e quindi voto) agli immigrati, manipolazioni embrionali etc., fanno dichiarazioni da fare invidia a Danton o Robespierre.

 

Staremo a vedere, ma soprattutto a sentire, poiché a Mirabello potrebbe andare in scena il giacobinismo degli anni 2000. E la destra, evidentemente, è tutt’altra cosa!

 

Alberto Ferretti

giovedì 29 luglio 2010

Fini out dal Pdl Donna Almirante esulta

da IL GIORNALE

Roma - "Mi piange il cuore, ma ora basta con Fini". E' questo il pensiero che Silvio Berlusconi affida in privato ai suoi e agli amici alla festa di compleanno del ministro all'Attuazione del programma Gianfranco Rotondi. Nel giardino di Villa Aurelia il Cavaliere si intrattiene anche con donna Assunta Almirante, che gli dà il suo appoggio. La vedova del leader storico dell'Msi regala al premier un libro dedicato a suo marito e poi gli dice la sua sulla rottura con il presidente della Camera: "Presidente hai fatto bene a mandarlo a casa - dice la signora -, anzi mandalo in una delle tante case che ha, magari a quella di Montecarlo".

Il dispiacere del premier "Sto male, mi piange il cuore, ma non credo si possa più andare avanti in questa situazione. Non lo vogliono i nostri parlamentari, non lo vuole la nostra gente". Il premier è apparso determinatissimo, ma anche sofferente ai 36 membri dell'ufficio di presidenza che ha sancito la rottura con Fini in un documento votato con i tre soli voti contrari dei finiani Ronchi, Viespoli e Urso. "Siamo addolorati di dover andare verso questa decisione, ma il Pdl ha bisogno di un choc, dobbiamo dimostrare che il partito esiste e decide - ha spiegato il Cavaliere con tono pacato - e io sono sempre stato responsabile, ma c'é stato un deterioramento continuo dell'immagine mia e di quella del partito. Ho tentato l'accordo per molto tempo, ma questo non ha portato a niente".

SEGUE

http://www.ilgiornale.it/interni/il_premier_mi_piange_cuore_ma_basta_fini_donna_assunta_bravo_silvio_hai_fatto_bene/politica-governo-berlusconi-pdl-fini-donna_assunta_almirante-ufficio_presidenza-rotondi/29-07-2010/articolo-id=464255-page=0-comments=1