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lunedì 22 luglio 2019

Ferrara: Intervista a Anna Ferraresi, neoconsigliere comunale (Lega), pittrice, veterinaria e animalista 2.0

 a cura di R. Guerra

D- Anna, neo-eletta per la "rivoluzione" leghista a Ferrara, la tua prima volta e al primo colpo; chapeau, sei una pittrice e veterinaria, ti muoverai quindi in questo senso meritocratico? 
Nonostante abbia un indole artistica ciò non toglie che io sia pragmatica nel senso più incisivo del termine. Non sia mai detto che le due anime si scontrino nel caos dell'inconcludenza. La mia peculiarità è sempre stata la ricerca del nuovo e la sperimentazione concreta delle mie possibilità, per questo motivo non mi sono  risparmiata nello studio  e nell'applicazione dei contenuti teorici nell'esperienza pratica. La meritocrazia è per  me un valore incontestabile ed essenziale. Lo prova anche la mia precedente esperienza lavorativa , dove ho ricoperto la carica di area manager nel settore tecnico scientifico veterinario  meritocramente  raggiunto con la volontà e l'autodeterminazione e la consapevolezza che la conquista richiede sacrifico e perseveranza. Non a caso la frase "Gutta cavat lapidem " mi rispecchia in pieno.

D- Anna, l'arte a Ferrara, che cosa ci vuole per ottimizzare le risorse autoctone, artisti spesso fuori dalle grazie del passato regime? 
Sono d'accordo con te nel descrivere il passato un regime in cui la liturgia politica dogmatizzata e spenta ha escluso il nuovo e il diversamente "artistico" se non accomunato dalla stessa ideologia politica.

Penso si possano creare nuovi spazi, nuove opportunità a quelle risorse come chiami tu autoctone, affinchè finalmente l'espressione artistica in tutte le sue sfumature possa dar voce e colore all'arte vera, in cui l'unico credo è l'arte in se stessa.

D- Anna, l'università a Ferrara come ulteriormente ottimizzarla? Più nello specifico, per la sperimentazione animale, sarà possibile in futuro ridurla al minimo in certo senso sfruttando le nuove tecnologie, la simulazione artificiale o realtà virtuale come alternativa? 
Anche nell'Università l'ottimizzazione si può ottenere seguendo il criterio sopradescritto della meritocrazia. In ogni campo è essenziale il merito. Poi è ovvio che ogni aspetto è concatenato ad un altro ; un po' come una cellula o un organo è parte di un apparato e di un sistema più ampio. Tutto funziona perfettamente se l'intero sistema è sano, giusto per fare paragone medico. In effetti anche la medicina convenzionale se da un lato ha fatto progressi incredibili, dall'altro ha dimenticato l'aspetto originario  dell'immagine integrata dell'uomo che permette di conoscere e studiare tutti gli aspetti in cui la vita umana si esprime e si realizza, e la concezione unitaria attraverso la quale si può operare in senso razionale  tenendo conto dell'evoluzione fisica, biologica, psichica e spirituale dell'uomo.

Sono  contraria alla sperimentazione animale, che ritengo un atto crudele ed inadeguato e spesso inutile e che rappresenta invece un interesse economico per scienziati, industrie farmaceutiche, università,riviste scientifiche, allevatori , mezzi d'informazione.  Tutti quanti hanno un guadagno diretto o indiretto sulla sperimentazione animale. Ricordo che "animale" deriva  dal lat. animalis «che dà vita, animato», der. di anĭma «anima». Come può l'uomo concepire l'idea di infliggere sevizie ad un essere dotato di anima?

Io mi impegnerò affinchè il Comune di Ferrara intenda proseguire rispettando i valori etici per i quali siano introdotte metodologie scientifiche sostitutive all'utilizzo di animali vivi, come enunciato dall.art 2 punto 4 del Regolamento Comunale sulla tutela degli animali, in particolare sull'attuazione di un protocollo d'intesa con l'Università degli Studi di Ferrara per il NON utilizzo di animali vivi a scopi didattici.

L'alternativa può essere la simulazione artificiale o realtà virtuale, dove però manca l'elemento "vitale" inscindibile dall'essere umano. La scienza ha il dovere di ricercare metodi in cui l'animale non venga sfruttato a fini economici e nello stesso tempo non arrivare ad una tecnologia  così altamente avanzata da sopprimere il reale con il virtuale.  

D- Anna- Nel tuo nuovo ruolo di Consigliere comunale quali saranno le tue priorità?
Prima di tutto rispondere con i fatti e non solo a parole alle problematiche che mi si presenteranno . Il mio impegno è rispettare la volontà di quei cittadini che mi hanno votata,  mi stimano e che mi hanno dato fiducia.

Una cosa è certa: la priorità principale è mantenere integro il mio principio morale in cui l'espressione massima è la libertà di pensiero sempre e ovunque!

https://www.facebook.com/anna.ferraresi.1614




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mercoledì 17 aprile 2019

Anna Ferraresi, una pittrice surrealista con la Lega (Candidata elezioni 2019 Ferrara)




E' l'unica candidata artista, se non erriamo, con la Lega per dare l'assalto al PD local dopo oltre 70 anni. Vanta un ottimo percorso pittorico (anche fuori Ferrara, in Lombardia  e altrove. Parallelamente è anche di solida formazione scientifica (laurea in Scienze Veterinarie).
L'abbiamo intervistata:


D- Anna, candidata leghista, è la prima volta nell'agorà politico? 
R: - Assolutamente sì. Non ho mi sono mai occupata di politica. In questo particolare momento storico in cui tutti gli equilibri sociali sono sbilanciati, e in cui la mia città Ferrara è cambiata in peggio, ho ritenuto necessario portare avanti le mie battaglie sul territorio che riguardano in primis la sicurezza, ma anche la vivibilità che questa amministrazione di sinistra ha decisamente ignorato, ma anzi in più occasioni minimizzato se non ridicolizzato e ho trovato nella Lega quella forza politica e sociale che più mi rappresenta. 

D-Anna, porterai un poco di colore in un mondo a Ferrara finora più in bianco nero se non grigio? 
R- Mi auguro di sì. Ferrara sotto la coltre nebbiosa che la caratterizza non solo nei mesi invernali ma metaforicamente tutto l'anno, ha in sé un cuore pulsante in cui l'arte in tutte le sue espressioni merita di emergere. Il colore che vorrei portare è il "colore delle idee", di tutti quei giovani e non che hanno la voglia di veder rinascere la propria città , ultimamente imbruttita, degradata e sporca. 

D- Anna sei infatti una pittrice, Ferrara è nota come città d'arte, come ottimizzarla? 
R- Mi piacerebbe vedere Ferrara al centro della cultura e delle arti come fu nel Rinascimento , una delle capitali europee più fiorenti dell'epoca, punto di riferimento di artisti,scrittori,  poeti, musicisti. Valorizzare ciò che Ferrara offre nella sua massima espressione con i suoi monumenti e opere d'arte e incentivare ciò che di nuovo si affaccia nel panorama artistico italiano e straniero. Ferrara ha tutte le caratteristiche e qualità per brillare come fu nel passato. 

D- Anna sei anche veterinaria, formazione scientifica, Ferrara deve "scienticizzarsi"? 
R-  Nonostante io abbia una formazione scientifica , provengo da una precedente formazione artistica. Penso che le varie discipline si debbano armonizzare e che la scienza è importante come lo è l'arte. Sono dell'idea che se si fa bene il proprio lavoro nella scienza, nel sociale e nel campo artistico, si abbia la possibilità di ottenere ciò che in una società emancipata e sana può produrre in ciò che è vero, ciò che è buono e ciò che è bello. Una sola parola unisce questi aspetti della vita: il buonsenso.

D- Anna , il tuo personale gusto artistico? 
R- Amo il surrealismo in generale con il suo massimo esponente Salvador Dalì, di cui ricordo una bellissima mostra organizzata al Palazzo dei Diamanti negli anni ottanta , la pop art di Andy Wharol e Hieronymus Bosch il pittore fiammingo del XV secolo, che più di ogni altro artista di quel periodo storico, ha saputo evocare attraverso allegorie e simbolismi una rappresentazione decisamente "futurista" e futuribile. Degli artisti contemporanei mi piace molto Zayasaikhan Sambuu artista le cui opere raccontano la vita nomade della sua terra, la Mongolia. Non sarebbe male vederle dal vero e magari a Ferrara, perché no?

*a cura di R. Guerra