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venerdì 17 aprile 2009

CITTA' E TERRITORIO ROVERSI E DIEDO...

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FERRARA CITTA' E TERRITORIO  POETRY MEETING

Per la rassegna ecourbana Città e Territorio a cura del Comune di Ferrara, oggi venerdì 17 aprile, alle ore 17 30, in Piazzetta San Nicolò, area Via Garibaldi, Via Ripagrande, a pochi metri da una residenza storica di Biagio Rossetti, open poetry meeting a cura di Riccardo Roversi. Interventi poetici dello stesso Roversi, Emilio Diedo, Eraldo Vergnani, Antonietta Capuzzo (prefata recentemente da Roberto Pazzi) e Eridano.

Riccardo Roversi e Emilio Diedo in particolare sono da anni protagonisti di certa poetica sperimentale ferrarese e italiana. Finanche futuristica e futurale Roversi, ferrarese (incluso nei due e-book - biografie e manifesti editi on line da Futurist Editions), autore dagli anni novanta di numerosi volumi, tra i quali, di poesia (Serenezze, Proesie...), poetica teatrale (Periplo di Millennio soprattutto, più volte rappresentato a cura della regista parigina Alexandra Dadier, a Ferrara (Palazzo Crema), Comacchio (Palazzo Boldini) e fuori mura, critica letteraria Percorsi Letterari Ferraresi (edizioni Liberty House di Lucio Scardino), 33 scrittori di fine millennio, da Giorgio Bassani a Roberto Pazzi, eccetera.

Futuristica e nello specifico promotore della cosidetta Poesia Cosmica, codificata nei decenni scorsi dai vari Guido Tagliani(Ferrara), Ugo Stefanutti(Venezia) e altri (dagli anni ottanta a Canaro-- Rovigo- ogni anno è di scena il Premio di Poesia Cosmica), lla scrittura di Diedo, rodigino ma residente da anni a Ferrara (Sbarchi d'Archi, Madame Etrom, Angeli e altri, alcuni editi da Este Edition, un volume in particolare dedicato agli eroi italiani di Nassyria), noto anche come critico letterario per la rivista padovana Literary (anche Roversi per Teatro Org, portale del Teatro Italiano eccetera).

La poesia come ecologia mentale e feedback creativo con la città interfaccia.

www.este-edition.org

http://www.youtube.com/watch?v=e3Yjid1BTSM FILMATO

mercoledì 15 aprile 2009

CITTA' E TERRITORIO 2 RINOCERONTI IN GIRO PER FERRARA!

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UNO DUE .... RINOCERONTI DIETRO L’ANGOLO

Crea stupore l’installazione di Stefano Bombardieri per la Rotonda Foschini
 
 “C’è un rinoceronte sospeso in aria nella Rotonda Foschini!”: questo il passaparola che ha coinvolto chi passava per il centro di Ferrara venerdi pomeriggio scorso.

Bambini, turisti, semplici passanti, ma anche i negozianti della zona si sono improvvisamente trovati davanti a questa scena surreale, che ha in poco tempo radunato decine di passanti armati di macchina fotografica. 
 
Autore della curiosa installazione è lo scultore bresciano Stefano Bombardieri, già presente alla Biennale di Venezia del 2007, che ha ideato l’opera, intitolata non a caso “Un rinoceronte dietro l’angolo”,
appositamente per lo spazio della Rotonda Foschini di Ferrara.

L’installazione viene proposta in concomitanza con il Festival Città Territorio, che riunirà a partire da venerdì 17 prossimo centinaia di urbanisti, architetti e storici dell’architettura da tutto il mondo, per riflettere insieme sulle problematiche legate alle modalità di fruizione degli spazi della comunità’, tema del festival di quest’anno.

Spiega Maria Livia Brunelli, ideatrice e curatrice dell’installazione:
“Ferrara è sempre stata nell’immaginario collettivo una città legata all’idea di surrealtà. Surreali sono le opere di Cosmè Tura, l’arte metafisica di De Chirico. L’idea alla base dell’installazione è quella di rendere surreale questo già magico spazio urbano ferrarese, creando stupore nel passante che, ignaro, voltando l’angolo, si trova davanti un enorme rinoceronte appeso. Il senso di straniamento, di spaesamento spaziale,
temporale e geografico che crea la visione di un animale ricco di fascino primordiale come il rinoceronte, ben si sposa con la perfezione ellittica e appartata di questo luogo che il turista scopre all’improvviso.

Questa installazione è quindi un modo di riflettere sulle modalità con cui l’arte più interagire con gli spazi urbani collegandosi alla specificità della città in cui è inserita: nel caso di Ferrara un surrealismo che ha
origini col passato illustre della città”.

Ma, come suggerisce Maria Livia Brunelli, il senso dell’opera non si esaurisce qui: “Questa installazione oltre che un’evocativa opera d’arte è un laboratorio, un esperimento di collaborazione umana. Ogni passaggio,
dall’ideazione alla realizzazione, è stato frutto dell’entusiasmo e dell’impegno di tanti giovani volontari che hanno coinvolto in egual modo amici ed istituzioni riuscendo perfino…a far volare un rinoceronte. In
questo modo, i tempi si sono abbreviati e i costi si sono contenuti fino a riuscire a realizzare il tutto praticamente a costo zero: le uniche spese sono state i materiali di fissaggio e i francobolli per le richieste di
autorizzazione alle istituzioni competenti.

Ci è sembrato un modo semplice per dimostrare che in ogni realtà e per ogni progetto in cui si crede si può trovare la via più breve che porta dall’idea alla realizzazione. Una sinergia che ha visto unite varie realtà ferraresi giovanili e non, come la MLB home gallery, l’Associazione Basso Profilo, lo Studio Canapè Cantieri Aperti, Mezzadringegneria, la ditta F.lli Casetti, il fotografo Marco Caselli Nirmal.

Accompagna l’installazione alla Rotonda Foschini un’altra scultura dello stesso artista dal titolo “Un rinoceronte tra i banchi” realizzata invece per il cortile dell’Istituto d’Arte Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara, da poco restaurato e già noto come propulsivo centro per la diffusione e la valorizzazione dell’arte (visibile tutte le mattine tranne la domenica fino al 18 aprile; aperta anche dalle 15 alle 19 nelle giornate del 18 e del 19 aprile).

L’inaugurazione di entrambe le opere avverrà il 18 aprile durante il Festival Città Territorio: si inizia alle 17 al Dosso Dosso e si prosegue alle 17.30 alla Rotonda Foschini. 

(*a cura di David Palada)
 
http://www.artantide.com/opere_ElencoOpere?idArtista=194

http://thefuturist.splinder.com/post/20268184/L%27ERA+DEL+COCCODRILLO+ROSSO

http://www.youtube.com/watch?v=0BK5EGrpEsQ filmato

venerdì 23 gennaio 2009

MLB HOME GALLERY Il sublime di Turner

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FROM ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA

HANNO PALOSOU Omaggio al sublime di Turner alla Mlb home gallery

 

23 1 2008 Inaugurazione alle ore 18 della mostra "Hannu Palosuo. Omaggio al sublime di Turner” alla MLB Maria Livia Brunelli home gallery di Ferrara, in concomitanza con la mostra "Turner e l'Italia" al Palazzo dei Diamanti. L’esposizione, ideata e curata da Maria Livia Brunelli e accompagnata da un testo critico di Pia Maria Montonen, rientra tra gli eventi collaterali di Arte Fiera e termina il 29 marzo 2009.

L’artista finlandese ha trasformato i due saloni della galleria (uno spazio quattrocentesco di fianco a Palazzo dei Diamanti) in un ambiente dai colori crepuscolari di forte impatto scenografico. Ad accogliere lo spettatore è un’installazione pittorica appositamente realizzata di quattro metri per due, rappresentante una foresta di tronchi che sfuma in un cielo infinito, ispirata al sublime dei cieli turneriani.

L’opera ci introduce in un percorso evocativo alla scoperta di altre due grandi installazioni pittoriche, che scandiscono un progressivo passaggio dalla figurazione all’astrazione. Si tratta dello stesso procedimento che Turner ha anticipato attraverso le opere informali dipinte alla fine della sua carriera e che Palosuo rilegge filtrandolo attraverso le suggestioni del neoplasticismo di Mondrian. Dopo la mostra presso la MLB di Ferrara, le opere verranno esposte in diversi spazi pubblici e privati in Argentina, Cile e Brasile.

“Essendo scandinavo -scrive Palosuo- sento molto vicino il senso di malinconia ispirato dalla natura che è presente nelle opere di Turner. Sono particolarmente affascinato dal modo in cui questo artista, nel corso della sua ricerca, ha lasciato il soggetto in secondo piano, normalmente in piccolo e in basso, quasi come un pretesto, per poi lavorare con prospettive aeree di enorme respiro. Nel mio lavoro, nei miei ‘cieli’, ho provato a ricreare la sensazione di quello ‘spingersi ai limiti dell’astrazione mostrando l’attimo in cui la bolla della rappresentazione figurativa esplode’ (James Hamilton, curatore della mostra “Turner e l’Italia” a Palazzo dei Diamanti di Ferrara). Come Turner nei suoi paesaggi, anch’io nelle mie foreste ho cercato di liberarmi dal racconto e arrivare a pure suggestioni; non spiegare un soggetto, ma rappresentare l’emozione che il soggetto è capace di trasmettere”.

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=46658&format=html

http://www.marialiviabrunelli.com/