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martedì 10 giugno 2014

RACCONTANDO DE ANDRE' CON PIERFRANCO BRUNI 13 GIUGNO PALAGIANO -TA -





Pierfranco Bruni racconta la poesia del Fabrizio De André
tra gli amori e il Mediterraneo – Palagiano 13 giugno -
Da Luigi Tenco a Franco Califano ascoltando Fabrizio De André


INCONTRO CON L'AUTORE: Pierfranco Bruni ed il suo libro "Incontrando Fabrizio de Andrè, sognatore mediterraneo, fra musica e poesia". Bruni ha pubblicato diversi testi sul rapporto tra poesia e musica. Dopo il saggio su De André ha visto la luce recentemente il libro su Franco Califano. Per il prossimo anno è previsto un suo lavoro su Luigi Tenco e la poesia degli amori viaggianti in un legame sempre con De André.
In un suo recente scritto Pierfranco Bruni ha sottolineato che Fabrizio De André è un autentico poeta il cui verso è da contestualizzare nel Novecento europeo.
Continuano così gli appuntamenti di arte e cultura presso il Vanilla Sky Gelateria Pasticceria.
Inseguendo la nostalgia per Faber, il contributo pregevole di Bruni rievoca la magia di un grande artista dei nostri tempi
Scrittore e poeta Pierfranco Bruni ha raccontato di De Andrè spiegandone le parole e la musica.
Serata di parole e musica con l'esecuzione dei brani più significativi della produzione artistica del cantautore genovese.
Interverranno:
Pierfranco Bruni, poeta e scrittore

conversando con
Angela Ferilli, scrittrice

Palagiano (Ta)  Venerdì 13 giugno 18.30 Vanilla Sky Gelateria Pasticceria

Brani di De Andrè eseguiti dal duo
Diego Zecchino, pianoforte e voce
Vanni Spinelli, chitarra e voce.
Pierfranco Bruni e Dori Ghezzi

lunedì 2 giugno 2014

Lorenzo Mazzoni (e Cristiano Mazzoni) al Festival della Letteratura di Milano 3

Inizierà il 4 giugno e terminerà l’8 la terza edizione del Festival della Letteratura di Milano, uno degli appuntamenti più importanti e originali per gli appassionati dei libri, ricco anche quest’anno di tanti ospiti nazionali e internazionali. Saranno presenti fra gli altri anche due scrittori ferraresi: Lorenzo Mazzoni e Cristiano Mazzoni.
I due, che non sono parenti ma hanno solo una curiosa ononimia nel cognome, compariranno entrambi nella raccolta “Racconti mondiali” (Autodafè Edizioni), un’antologia che raccoglie testi di importanti autori italiani (tra gli altri Sabrina Minetti, Fernando Coratelli, Milton Fernandez) che raccontano del gioco del calcio con un occhio ai problemi sociali che attanagliano la società contemporanea.
Lorenzo Mazzoni ha scritto un contributo che vede protagonista il suo più celebre personaggio. l’ispettore Pietro Malatesta, mentre Cristiano Mazzoni, cantore di quella Ferrara che non c’è più, racconta, in una storia gustosamente provinciale, di un match tra due squadre della profonda periferia ferrarese. Il libro verrà presentato a Henry’s Café alle 20.30 di mercoledì 4 giugno.
Lorenzo Mazzoni, inoltre, presenterà sabato 7 giugno, alle ore 19 alla Fornace, in alzaia Naviglio Pavese, l’ultima indagine di Malatesta, “Italiani brutta gente”,... Estense com Cont.

sabato 31 maggio 2014

Sandro Giovannini su Perrotta a Milano

Raffaele Perrotta: "Attraverso la cruna di un ago"

a cura di Sandro Giovannini





In una simpatica cave-officina del centro-milano gestita dallo scrittore e docente Michelangelo Coviello si è parlato dell'ultimo libro di Raffaele Perrotta (Aracne), con testimonianza di scrittori ed artisti amici quali Adriano Accattino, Tomaso Kemeny, Luigi Ballerini, Filippo Parodi e tanti altri attenti e partecipi.



Perrotta dice subito che il suo è un Dicthung interruptus (ma non… Wahrheit) ovvero la presa d'atto lucida ma non sconfortata che il suo universo semiotico non rifiuta i significati a favore di significanti ma riconosce la via testuale, sia quella inequivocabilmente espressa, sia quella implicitamente inespressa e persino la potenziale esprimibile, come l'unico filo d'Arianna in nostro possesso per cercare d'appercepire prima e di praticare poi una via d'uscita dal labirinto della convenzionalità formale, all'orizzonte aperto…



Altre raffinate letture di scriventi simpatetici hanno accompagnato ancora questo introibo di Perrotta, sottolineando la sua grazia penetrante e mai sfibrata ed il suo rigore linguistico in una - diremmo noi, del tutto apparente - amodalità, quasi segno di una possibile lettura bipartisan, non certo utile, utilitaria od utilizzabile se non nella sua quanto mai esaltata/esaltante ricerca di rigore espressivo.



A noi pare la sua scrittura in costante circolarità avvolgente, amnioticamente significante per verba, e quindi anche ferocemente spiazzante, ma dotata sempre dell'umiltà intrinseca dell'accompagnare passo per passo e parola per parola nella sua infinita ri-costruzione, mai inutilmente creativa, il pensiero. L'inganno non sta quindi nella precisa e sinuosa parola e nel corrispondente articolato sintattico sorta di pozzo dell'essere/abgrund, ma proprio in quella medesima parola convenzionale a cui nel suo testo è barrata l'entrata… Quella parola che straripa da molti esaltati e/o depressi non è quindi la sua, sia pur una ben diversa esaltazione nasca nel lavacro del testo che impatta contro l'usurato/usurante in una sorta di battesimo pleromatico per immersione totale (quando veramente avvenga)… Nel suo dire complessivo - ma anche in ogni sua parte che si moltiplica con una feroce soavità di corrispondenza - si può rinvenire, come a me è sovente accaduto, vie di fuga, di salvezza, vie di ricostituzione. Comprensibilmente ciò non può risolversi senza un affidarsi preventivo ma contestualmente apregiudiziale (e questa è l'unica povera ragione di qualche nota a margine…), senza uno sgombero da rovine e macerie interpretative, e quindi da una convinta pulizia del cortile dell'anima unica possibile mise en abyme per praticanti di pratica dell'unica prassi credibile… di avvicinamento alla verità. Che non è certo messa in secondo piano dal perrotta/pensiero, ma dentro al suo stesso fluire, costantemente cartina di tornasole, agente… Lo sconcerto che imprigiona subito le anime piccole dentro il suo dire è ben riposto proprio nella sorpresa che non avviene, se non sulla faccia (il volto/vòlto…), nel rifiuto che tende a fluire sull'acqua sporca come residuo/rifiuto (transfert?) del disprezzo supposto, che c'è, eccome… ma è dall'autore riversato tutto contro la bassezza comunque declinata, così paludata come cialtrona, con una gentilezza senza tregua, che è poi quella dell'uomo…



Lo spaventoso equivoco speriamo ce lo confermi sempre in una meravigliosa solitudine di anime prime (…non per lui che certo meriterebbe ancor più quello che già gli appartiene ed è la sua e forse nostra aggettante pietra centrale dell'arco, punto di volta e di svolta…). Altre attenzioni e forse anche feroci avversioni, ma a viso aperto, e non nell'ombra incerta di coloro a cui appare sostanzialmente inutile, od allineato a vecchi modi o mode, nella rutilante caducità del provvisorio… od offensivamente elitario.



"…in un benedetto giorno arrivi a essere uno scrittore di una letteratura di grado superiore, rivelatrice storica, dal titolo generale impossibile a darsi per la complessità della scrittura perché scrivente la complessità della terra e degli altri microcosmi…".

domenica 19 gennaio 2014

Sandro Giovannini, .....come vacuità e destino (NovAntico, 2014) *VIDEO







“…come vacuità e destino”, insieme di saggi letterari e meta politici di Sandro Giovannini edito dalla NovAntico, nella collana Laurus diretta da Federico Prizzi, è diviso in tre parti e si propone come una logica prosecuzione del precedente, “L’armonioso fine”, uscito per la SEB di Milano nel 2005, e racchiude una cinquantina di testi, alcuni fortemente sintetici, altri distesamente dialogici. Gli autori considerati sono molti come molte le dediche ad amici e corrispondenti intellettuali.  La caratteristica precipua è un puntuale esame dialettico, sia degli autori amati che di quelli necessariamente frequentati in una sintesi che cerca di rappresentare uno sguardo verso il passato, una lettura di alcune scritture del presente  ed una linea interpretativa di alcun potenzialità future, il tutto con una tecnica inclusiva e di reale confronto fenomenologico.                                                                                         
(Euro 24, www.novantico.com)



Sommario:



I   Memoria: Heidegger e la Tradizione;  Jünger: Spazio, tempo e paradosso d’artista;  Daumal, sacro: raggiungimenti ed approssimazioni; Su Il solstizio di Giugno di Montherlant; Su Terre des hommes di Saint Exupéry; Sul Mussolini di Pierre Pascal; Sul Quarto d’ora di poesia della Decima Mas  di F. T. Marinetti; Evola tra poesia ed arte; Evola: unicità-esemplarità artistico-filosofica; Pound, acque di vita; SuGuareschi. L’eretico della risata di Marco Ferrazzoli; Il grande gioco di Noica; Cioran-Noica: i due amici ed il segretariato; La dimensione estatica nello spazio e nel tempo del fascismo; Mitizzazione esogena del fascismo.





II   Confronto: Su El Aleph di Borges; Su Parabole della luce solare di R. Arnheim; Su Noli me tangere di Jean-Luc Nancy, un apax teologico?; Su I libri che non ho scritto di George Steiner; Potere: senso e repressione in Marc Augé; Su Power inferno di Jean Braudillard; SuIl fucile da caccia di Inoue Yasushi;  SuPerle ai porci di Kurt Vonnegut; Su Nascita di un guru di Takeshi Kitano; Su Una passione per Che Guevara di Jean Cau; Su Osho; Su Lettere di Kawabata e Mishima; Su In difesa della cause perse di Slavoj Zizek; Su Ai padri perdono di Geminello Alvi; Su Galla Placidia di Lidia Storoni Mazzolani; Su La distruzione di Dante Virgili; Genere virilismo-virilità; Una tipologia di manifesto; I 43 numeri di Letteratura-Tradizione; Un commento autentico su L’armonioso fine; Marco Vannini, un punto di svolta; Nel presente eterno, la felicità delle cose. VII Note al libro di Giovanni Sessa su Emo;



III   Speranza: Il numero; L’elemento partecipativo, chiave di volta tra due sistemi; Il mondo occidentale e la guerra; Uscire dall’implacabile silenzio (parola-forza); Una profonda pietà; Ricercare le due anime (anima-spada,anima-libro); Origini e labirinti; Il tricolore: simbolo e logos; Poesia in luce e di luce; Poesia e fenomenologia moderna; La scrittura esterna; Dall’immagine; Urfuturismo, una ipotesi di lavoro; Non aver paura di dire…; Il sempre uomo; Rapidi ed invisibili…; Non dice, non occulta, ma dà segno.





L’autore: Sandro Giovannini, Pesaro 1947.  Figlio di ufficiale pilota pluridecorato.  Studia legge, vive e lavora in molte città italiane.  Ex Uff. dei Carabinieri.  Scrive poesia e si occupa di critica poetico-letteraria e collabora a vari quotidiani e riviste, alcune fondate e dirette. Centro Studi Heliopolis.  Movimento Poesia Tradizionale-Vertex.  Direttore editoriale della Heliopolis Edizioni in Pesaro, fondata nel 1985 e tuttora in attività.  Con lo scriptorium heliopolis compie un’esperienza intensissima d’indagine sulle tecniche dell’antico confrontandole, in chiave creativa, con le logiche di ricerca contemporanea, (poesia concreta, poesia visiva, mail art, istallazione, performance)  “Magliette letterarie”.  “Manifesto della scrittura esterna”. Fondatore e redattore di 43 numeri della rivista Letteratura-Tradizione: 1997-2009. Libri personali: Atemporale, varia, Edizioni Casa della Poesia, 1985; Carme si-no, poesia, rivista “Parsifal”, anno III, n° 19, Gennaio-Febbraio 1986; Il piano inclinato, poesia, Heliopolis, Tabulae, 1995; L’armonioso fine, critica letteraria e metapolitica, SEB, Milano, 2005; Poesie complete (1960-2006), Heliopolis, 2007;   ...come vacuità e destino, critica lett. e metapolitica, NovAntico, 2013. Prossimo: La capitale del tempo, romanzo.  Prototipi pergamenacei, sculture, opere materiche e grandi istallazioni arredative, disegni per moda, gioiellistica e promozionale.     giovannini.sandro@libero.it   www.sandrogiovannini.com 
   www.heliopolisedizioni.com     nuovaoggettivita.blogspot.com

giovedì 12 dicembre 2013

Stenio Solinas, "Gli ultimi Mohicani" - Milano, 13 dicembre



Venerdì 13 dicembre, h. 19.00
Spazio EnergoLab Via Plinio 38, Milano

Stenio Solinas, Gli ultimi Mohicani. Quel che resta della politica
Edizioni Bietti, Milano 2013

ne parla con l'autore:
Antonio Carioti, "Corriere della Sera"

a seguire, rinfresco

info: ufficio.stampa@edizionibietti.it

https://www.facebook.com/events/671118569576959/?ref=22



Dalla quarta di copertina:
Partiti e militanti, intellettuali e ideologie, visioni del mondo, Destra e Sinistra... La fine del Novecento ha chiuso l'ultimo atto della politica, sostituita da un'economia come destino e una degradazione senza eguali come condizione normale. Amarcord generazionale, berlusconiani e antiberlusconiani, democrazia tecnocratica e democrazia telematica, "tripolarismi" e populismi: questi i segni di un tempo che ha ridotto la politica degli ideali - solo una fantasia, per le nuove generazioni - a tragicommedia tutta italiana, osservata con occhio disincantato dagli "ultimi Mohicani", estranei al baratro odierno e fedeli a una prassi politica autentica e quanto mai inattuale.

giovedì 24 gennaio 2013

Estense com Ferrara-“Oasi criptate”, tre firme al femminile

Durante l'incontro le autrici - intervistate da Matteo Bianchi

 

arioE’ firmata da tre diverse penne tutte al femminile la raccolta di poesie dal titolo “Oasi Criptate” (edizione Il foglio 2012) brillantemente presentata ieri, mercoledì 23 gennaio, alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, aperto a tutti, interviste di Matteo Bianchi alle tre autrici, Margherita Gadenz, Patrizia Garofalo e Nina Nasilli.

Letture a cura dell’autore e scrittore Giuseppe Tossici.

http://www.estense.com/?p=272212

mercoledì 12 dicembre 2012

Elena Leone @123 Lennon Rd.




Sabato 15 12 2012
  • Dalle 17.30 alle 19.00


  • Via XX Settembre, 123, 44121 Ferrara, Italy



  • Presentazione del libro e-book di Elena Leone

    STRADE D'ESILIO
    (Este Edition, 2011)

    ...
    Lo scenario è la città di Samarcanda, le strade sono quelle percorse in un'esistenza che sa di dolore e sacrificio, l'esilio è quello del cuore, delle speranze deluse, dei sogni mancati, delle occasioni perdute. Uno scrittore sul

    viale del tramonto, una giovane donna figlia della strada. Due destini che si incrociano solo un istante, giusto il tempo di tornare a sperare ancora un'ultima volta.

    + incontro con l'autrice

    INIZIO ORE 17.30
    INGRESSO LIBERO

    ELENA LEONE. Nata a Ferrara nel 1976, dopo la Maturità Classica, ha conseguito la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali ad indirizzo archeologico e, successivamente, la Laurea in Culture e Tradizioni del Medio Evo e del Rinascimento, Filologia Moderna. Viaggiatrice e archeologa, ha scavato in Italia, Medio Oriente e Uzbekistan (Samarkand). Questo testo è risultato vincitore del Primo Concorso Ebook Ferrara.

    Per acquistare il libro:
  • http://www.ibs.it/ebook/Leone-Elena/Strade-d-esilio/9788896604762.html

    Intervista di Roby Guerra ad Elena Leone:

    http://ferrara2000.blogspot.it/2012/01/intervista-elena-leone-vincitrice.html *
  • *(ndr. Inserita anche in "Dizionario letteratura ferrarese contemporanea" (Este Edition eBook, 2012)
    *
  • http://www.facebook.com/events/457912160933629/

  • sabato 8 dicembre 2012

    Società Dante Alighieri- Il dizionario letteratura ferrarese contemporanea di Roby Guerra *video

     Societa Dante AlighieriSOCIETA' DANTE ALIGHIERI


    http://www.arte.it/notizie/roby-guerra-dizionario-della-letteratura-ferrarese-contemporanea-este-edition-la-carmelina-2012-ferrara-roma-30894

    Roby Guerra-Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea (Este Edition/La Carmelina, 2012, Ferrara-Roma)
    18/11/2012


    LEGGI TUTTO

    ....*da Eccolanotiziaquotidiana...Roma*

    Eccolanotiziaquotidiana come piccolo e virtuale contributo culturale per
    Ferrara città terremotata (meno colpita dal noto sisma del 20 maggio scorso, ma
    con ingenti danni storico-culturali per la città emiliana estense, già capitale
    del Rinascimento, oggi tra le città d'arte d'Italia   celebrata anche dall'
    Unesco) presenta  in esclusiva nazionale- per circa 30 puntate settimanali- l'
    eBook (cartaceo anche nel 2013) di Roby Guerra, "Dizionario della letteratura
    ferrarese contemporanea", appena edito da La Carmelina/Este Edition (Ferrara-
    Roma).

    RASSEGNA STAMPA NAZIONALE- VEDI LINK DI SEGUITO

    ECCOLANOTIZIAQUOTIDIANA (QUOTIDIANO ON LINE ROMA E PROVINCIA)
    LUUK MAGAZINE-MILANO
    MOVIMENTO ARTE VAPORIZZATA-ANTONIO SACCOCCIO (UNIVERSITA' TOR VERGATA ROMA)
    READ MILANO
    ESTENSE COM FERRARA
    RECENSIONE DINANIMINISTA WEBZINE-ZAIRO FERRANTE
    .....................................http://lasinorosso.myblog.it/roby-guerra-dizionario-della-letteratura-ferrarese-contempor.html

     

    giovedì 22 novembre 2012

    Daria Bignardi a Ferrara "L'acustica perfetta" con Vasco Brondi *Video



    *BY LICIA VIGNOTTO -ESTENSE COM
    .
    ...Daria Bignardi presenta il suo ultimo libro, "L'acustica perfetta" (ed. Mondadori). Interviene con l'autrice Vasco Brondi.
    Costruito secondo la vertiginosa spirale di una fuga, L'acustica perfetta ha la delicatezza di un romanzo di formazione – la formazione di un uomo adulto, di un amore – e la rapinosa potenza di un romanzo d'indagine.
    Daria Bignardi dà voce a uno straordinario protagonista maschile, attraverso le cui parole si compone, tassello dopo tassello, il ritratto di una donna inquieta e vibrante. Un percorso verso la verità che si cela al fondo di ogni relazione, verso il cuore buio che ciascuno di noi protegge anche dalle persone amate, un viaggio nel profondo, dentro i silenzi e i segreti delle nostre vite. Fino all'imprevedibile finale.
    Daria Bignardi, giornalista e autrice di programmi televisivi, è nata a Ferrara. A ventitré anni è andata a vivere a Milano, da dove ha collaborato con molti giornali, da "Panorama" a "Sette" a "La Stampa". Dal 1991 lavora per la televisione e la radio. Ha diretto per due anni il mensile "Donna", di Hachette Rusconi. Da aprile 2005 alla fine del 2008 ha scritto e condotto il programma "Le invasioni barbariche" per La7. Scrive da diversi anni per "Vanity Fair". Il suo romanzo d'esordio, Non vi lascerò orfani (Mondadori 2009), ha vinto il premio Rapallo Carige, il premio Elsa Morante e il premio dei Librai Città di Padova, ed è stato tradotto in diverse lingue. Nel 2010 è uscito con Mondadori il romanzo Un karma pesante....C
     

    venerdì 27 aprile 2012

    Lorenzo Mazzoni: porno-note letterarie da Bucarest * da Il Fatto Quotidiano

    La Romania è uno dei due paesi ospiti (insieme alla Spagna) del prossimo Salone del Libro di Torino. In tale occasione verrà ristampato daLite EditionsPorno Bloc, rotocalco morboso dalla Romania post post-comunista(in edizione bilingue italiano/romeno, traduzione di Mihai Mircea Butcovan, “l’osservatore romeno” per eccellenza), il romanzo fotografico che scrissi nel 2009 con Marco Belli dopo un soggiorno a Bucarest.
    Tra gli appunti che buttai giù in Romania e che non sono entrati nel romanzo, ho trovato questi:
    Vai in un qualsiasi ufficio di collocamento e dimmi se quelli del Fronte della Salvezza Nazionale dicevano la verità sulla disoccupazione ai tempi del tiranno. Guarda la lunga fila dei senza lavoro. Battono i piedi, fumano, rumoreggiano. I più fortunati, quelli che del collocamento non se ne fanno nulla,svolgono due lavori al giorno mal pagati: guida turistica e tassista, magnaccia e venditore ambulante, contadino e assicuratore.
    Vai a mangiare in un McDonald’s nel centro di Bucarest e dimmi se il pane dei cheeseburger è migliore di quello dei McDonald’s di Milano.
    Vai in cerca di quadri per il mercatino davanti al monastero Antim. Se non li trovi chiedi a qualche rivoluzionario dell’89. Le loro case sono piene: per la rivoluzione (?) si espropria alla nazione anche il patrimonio artistico.

    domenica 1 aprile 2012

    Vittorio Sgarbi Piene di Grazia...(Bompiani) recensione di Roby Guerra

    da Asino Rosso giornale on line e  Recensione Dinanimista  webzine


    VITTORIOSGARBI  la critica come volontà di bellezzaSecondo Oscar Wilde (“...Il Critico come Artista”), il vero critico è un artista, un poeta. In Italia (e non solo) nessuno come Vittorio Sgarbi, forse ma strumentalmente più celebre come polemista e dandy moderno, incarna questa rara e nobile arte-vita.Nei suoi libri d'arte, Sgarbi, con incredibile e rarissima quasi fotosintesi.., mixa scienza della critica e poesia pura, archetipale ma dinamica: “una cosa bella è una gioia per sempre” disse il grande poeta romantico John Keats, così  la parola di Sgarbi come artista della critica.Controcorrente, Sgarbi, come sempre: gioia  e passione, scintillano nella numerose esplorazioni estetiche: mai solo critica colta ed elevata al quadrato, quasi minuetti alla Mozart, per certa sublime leggerezza (e raracomunicazione) espressiva e profonda superficie psicologica eanalitica-sintetica. Vera e propria arte-terapia contro certa estetica e addetti ai lavori, spesso autisticamente quasi, criptici e morbosamente preda del dolore e della sofferenza incoronati essenza del fare bellezza, con focus a una dimensione, più pertinenti alla psicologia, semmai.Malinconia e disperazione, il tragico della vita umana, naturalmente attraversa la dimensione umana, dell'artista forse in particolare: ma logica del senso dell'arte stessa è trasformare le lacrime in meraviglia, come fa Sgarbi... 
    Piene di Grazia:I volti della donna ...nell'Arte, forse, è il vertice della penna desiderante e felice del celebre critico d'arte: un excursus stupefacente, attraverso capolavori dell'arte di ogni eone, dal rinascimento al contemporaneo in particolare, del volto e l 'anima e la bellezza e la sensualità della Donna.
    Un inno alla Natura innamorante, incarnata dalla figura femminile: un inno in certa sinfonia quasi cosmica della storia dell'arte, espressa, creata dal genio dei vari Cimabue, Masaccio, Van Eyck, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Carpaccio, Leonardo, Raffaello, Gentileschi, Tiziano, Picasso, Klimt....
    La donna, molto più dell'anima gemella Uomo, simultaneamente archetipo e corpo reale, Madonna e Madre e Amante, piena di vita, di futuro, di grazia e felice peccato di libertà...
    Piene di Grazia... del libertino Vittorio Sgarbi è il manifesto del postfemminismo del futuro prossimo, preludio geniale della Donna autenticamente libera, dal dolore e dalle paure non naturali, dal mito del femminismo stesso, libera da sé stessa, in quanto tale... la Donna, scienza della felicità e della creazione umana.


    *LIBRO "PIENA DI GRAZIA": http://bompiani.rcslibri.corriere.it/libro/6819_piene

    sabato 31 marzo 2012

    Roberto Pazzi e Renato Barilli per La Stanza sull'Acqua (Bompiani, '12) a Ferrara

    Renato Barilli | http://www.frittelliarte.it/it/curatori.php?id=40PAZZI ROBERTO SCRITTORE | http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2011/07/11/541812-narrativ...
    Presentazione della "La stanza sull'acqua" di Pazzi

    Ultimo libro dell'autore che dialogherà con Renato Barilli

    Sabato 31 marzo alle ore 18, presso la Storica Sala dell'Oratorio San Crispino, si terrà la presentazione dell'ultimo libro di Roberto Pazzi "La stanza sull'acqua", dialogherà con l'autore Renato Barilli, critico e storico letterario e d'arte.
    "La stanza sull'acqua", ambientato sulle sponde del Nilo, dove non si vedono che distruzione e presagi di morte. Una nave, bianca e misteriosa, risale a fatica le acque. Un'altra, nera e non meno inquietante, discende il fiume. Entrambe sono l'ultima dimora di due vite specularmente affini, dai legami del sangue al destino inscritto negli astri. Alla prima, e a pochi uomini che credeva fedelissimi, Cleopatra, ormai consapevole di essere prossima alla fine, ha affidato l'unico figlio avuto da Giulio Cesare: Cesarione...... C

    ESTENSE COM FERRARA

    martedì 14 febbraio 2012

    L'Intesa-di Alfonso Indelicato

    gat e vol

    L’ INTESA
    di Alfonso Indelicato
    PARTE PRIMA
    Prego eminenza, si accomodi qui. –

    Con il sorriso arguto stampato sul volto, l’autorevole cardinale si accomodò sulla profonda poltrona di pelle capitonnè. Il gesto gli riuscì senza impaccio, perché la sua persona fasciata nella veste talare con i bordi scarlatti (non era egli uno di quei religiosi che nascondono i segni del proprio stato) era ancora snella e giovanile.

    Caro onorevole, eccoci finalmente, e che il Signore ci illumini le menti. –

    Non era stato facile trovare un punto d’incontro sul dove e sul quando. I fiduciari avevano instaurato guardinghi contatti, poi suggerito caute proposte. Infine, dopo aver scartato alcune ipotesi avanzate dall’uno o dall’altro, avevano convenuto sulla villa fuori porta di un aristocratico noto per la sua discrezione, il quale risultava gradito, per vari motivi, all’una e all’altra sponda del Tevere. Ed ora erano lì, nella pace silenziosa del salone d’onore, sprofondati nelle morbide odorose poltrone di cuoio. Di là dei vasti finestroni il cielo azzurro si era già incupito nel frettoloso crepuscolo invernale. Sul basso tavolino accanto a loro, alla luce soffusa dell’applique di bronzo, il luccichio delle bottiglie di cordiale e dei tersi bicchierini di cristallo.

    Eminenza, le nostre persone di fiducia hanno discusso tanto a lungo, in queste ultime settimane, che ora abbiamo il vantaggio di conoscere bene gli argomenti di cui parleremo. E sappiamo anche che c’è fra noi un consenso di massima. –

    Certo, certo. Non ci sarà bisogno di preliminari. Da dove vuole che cominciamo, onorevole? –

    Direi, dalle cose di minor momento, su su fino alle più importanti. –

    Come ascendendo lungo una scalinata – suggerì l’uomo di Chiesa, accennando con le mani verso l’alto.

    Appunto. Che ne direbbe di cominciare dalla situazione carceraria? –

    Il cardinale accentuò il sorriso che abitualmente gli stuzzicava l’angolo della bocca, e si appoggiò sul soffice schienale quasi con voluttà.

    Sul punto, caro onorevole, non scorgo nessuna difficoltà. Appoggeremo qualsiasi vostra iniziativa tesa a rendere più umana la permanenza nelle prigioni… E’ una preoccupazione, mi passi questa espressione oggi abusata, ben radicata nel nostro DNA. –

    E se, eminenza, pensassimo di legiferare in modo da sfoltire le presenze? Da agevolare le scarcerazioni? Pure in questo eventuale passaggio sareste con noi? –

    Continuo a non vedere problemi – interloquì il Cardinale con una voce fattasi ancora più dolce. – Lei sa bene che la Chiesa annovera fra le sette opere di misericordia quella di “visitare i carcerati”. Anni addietro ci spingemmo perfino a chiedere esplicitamente un’amnistia, lei lo ricorderà . –

    Le sue parole mi rincuorano, eminenza, ma purtroppo dobbiamo pensare al peggio. C’è gente sempre pronta a criticare, in nome di vieti principi, se pur tali si possono chiamare … Se qualcuno di questi filistei, con facile umorismo, obbiettasse che “visitare i carcerati” è cosa diversa da “liberare i carcerati”? –

    L’importante, caro onorevole – e con ciò non pretendo insegnarLe nulla, naturalmente – è cogliere il succo delle questioni. E qual è il succo, nella circostanza? Aiutare della povera gente che soffre! La gente che soffre, ecco il punto! – E il prelato, ancora più distesamente sorridendo, fece un largo gesto con le mani davanti a sé.

    L’uomo politico, che pure alla politica era giunto da non molto tempo, fissò il suo interlocutore con un’espressione esitante.

    Lasci, eminenza, che io sia qui l’avvocato del diavolo, e che lo sia fino in fondo … L’iniziativa cui le accennavo, è fatale, provocherà degli … chiamiamoli effetti collaterali. Qualcuno di questi sofferenti, una volta uscito di galera, potrà ricadere nei reati che già aveva commesso … che so, derubare la vecchietta per strada e magari, contro le proprie intenzioni, farla cadere e spezzarle un femore … oppure, vittima dei suoi istinti, violentare una giovane … potrebbe spingersi, che so, perfino ad uccidere … -

    Il cardinale non batté ciglio, anzi il sorriso stampato sul labbro sottile sembrò accentuarsi.

    Rammenti, onorevole, che la Chiesa non si è mai scandalizzata di fronte al peccato. Essa sa che l’uomo è una creatura fragile. Ogni uomo. –

    Eminenza, siamo preparati a subire le conseguenze? Ci saranno le solite campagne di stampa dei soliti periodici … parleranno di giustizia negata, di giustizia ingiusta, e simili esagerazioni … -
    E in un certo senso, caro onorevole, non avranno torto… Quale umana giustizia è davvero tale? Ma questo è un motivo di più per … -

    Per? … –

    … Per affidarsi alla giustizia divina, e non preoccuparsi troppo di questa valle di lacrime. Non facciamo un feticcio della giustizia terrena! Dio saprà ben sceverare il grano dal loglio, e ognuno avrà ciò che si merita … -

    … Nell’altra vita! –

    Nell’altra vita, certo. E poi, caro onorevole, rammenti le… no, le stavo chiamando parole magiche, ma sarebbe ben riduttivo! Parole di grazia, ecco l’espressione giusta. Ad esse, in specie se ripetute autorevolmente da una molteplicità di sedi, ben pochi cuori induriti sapranno resistere … –

    E sarebbero? –

    Pentimento!
    Perdono! … chi dirà di no? Li manderemo in televisione, i nostri uomini più carismatici, più popolari, più telegenici, i preti di frontiera, i frati dal sorriso buono, i facondi monsignori … E a quello cui avranno ucciso la madre, o il figlio, a quello cui avranno violentato la moglie, di fronte alle telecamere essi chiederanno: hai perdonato? no? E chi sei tu per giudicare? Egli non ha giudicato! E additando il ladro, il violentatore, l’omicida, il quale vorrà starsene allora in un angolo, ben compunto, con gli occhi bassi e timidetti, con esultanza esclameranno: si è pentito! si è pentito! si è pentito! -

    L’illustre politico, che alla politica non era giunto da molto, protese le mani sottili e curate verso il tavolino dov’erano assiepati bottiglie e bicchieri. Subito da dietro uno spesso tendaggio di velluto sortì un cameriere in livrea. Si avvicinò velocemente ai due illustri personaggi e si mise a servire, con gesti rapidi e accorti, le miti bevande richiestegli.

    (continua)

    Milano, 6 dicembre 2012


    CONTINUA (COMPLETO) in Laboratorio ciberculturale N.O.

    mercoledì 28 dicembre 2011

    Marcello Simoni, scrittore dell'anno 2011 in Italia, vince il Premio Salgari

    A Marcello Simoni il premio Salgari

    Per il libro d’avventura “Il mercante di libri maledetti”

     

    Marcello Simoni

    “Il mercante di libri maledetti” di Marcello Simoni vince il premio Emilio Salgari. Sono stati resi ufficiali i nomi dei vincitori della IV edizione del premio biennale di letteratura avventurosa...... C

     

    La giuria degli esperti ha decretato la terna di autori che prenderà parte alla competizione per l’anno a venire coinvolgendo nella votazione finale la giuria popolare. Un programma ricco e variegato di incontri con l’autore, reading, eventi e iniziative animerà il semestre di lettura tra i mesi di marzo e settembre 2012....C

     

    ESTENSE COM

     

    http://www.estense.com/?p=188248

    domenica 4 dicembre 2011

    Stefania Colasanti "Io ninnolo di Dio", presentazione a Roma, 5 12 2011

    STEFANIA COLASANTI.jpg

    Stefania Colasanti- Inizia a scrivere a 12 anni partecipando al suo primo concorso (in latino) e vincendo il primo premio. Continua a scrivere poesie e brevi racconti. ... Dopo il suo quarantesimo compleanno decide di comprare un PC e , quello stesso giorno, inizia la gestazione del suo primo libro. Inoltre, continua a scrivere poesie e racconti brevi posti sul blog “Il sofà di Madame Khol”. Scrive sulla rivista “Il Segno”, una piccola rubrica dal titolo “frammenti di scrittura dove, di volta in volta, regala ai lettori “pennellate di scrittura” soffermandosi su ciò che la vita, nel bene e nel male , ci regala. Partecipa a vari concorsi (Perrone editore, Fogazzaro - Sezione Narrativa, Mauri Spagnol) con racconti brevi. Ha partecipato all’iniziativa di 365 storie cattive, una raccolta di 365 storie di 365 autori diversi. L’antologia e’ uscita ed e’ prima in classifica, Novembre 2010.

    *redattrice del periodico ROMA CAPITALE MAGAZINE

    http://www.romacapitalemagazine.it/index.php?option=com_content&view=featured&Itemid=101

    venerdì 2 dicembre 2011

    recensione per "Nerone" La storia di Roma come non l'avete mai letta!

    RECENSIONE PER "NERONE - IL FUOCO DI ROMA"
    DI ANDREA BISCARO (CASTELVECCHI EDITORE, 2011)

    Il primo romanzo del Ferrarese Andrea Biscaro è un romanzo storico ed
    avvincente, scritto come un vero thriller dei giorni nostri, dove trame di
    vendetta, morte e seduzione serpeggiano nella Roma antica e più libertina.
    Il rapporto così misterioso che lega Nerone al fuoco, i giochi dell'arena
    descritti come se ci si trovasse davanti a quegli spettacoli di sangue e di
    morte, le urla del pubblico che chiede continuamente tributi di vite umane,
    sacrificate per il piacere annoiato di quell'imperatore manovrato per tutta la
    vita da mani oscure che lo porteranno all'inevitabile fine di Roma: una Roma
    perversa e lasciva che brucerà nel più grande rogo che la storia ricordi.
    Trame sottili e sortilegi si snodano in un romanzo scritto a tinte noir che
    rendono la lettura una sorta di film in chiave horror, ma assolutamente
    attinente all'aria di morte che accompagnava chiunque a quei tempi, dove ogni
    attimo di vita era un vero regalo.
    Nerone si troverà davanti persino il Cristo morente, in una Roma che comincia
    a cedere dalle sue fondamenta, con i crocchi di Cristiani nelle catacombe
    pronti a minare le credenze politeiste dando spazio ad una nuova fede.
    Avvincente, seducente e horror in certi punti, non farà rimpiangere certi
    romanzi dei più quotati scrittori americani del genere noir, offrendo una
    visione "moderna" all'antica città.


    Maurizio Ganzaroli

    domenica 27 novembre 2011

    Paolo Pinca "Dove sei" (Este Edition, 2011)

     

     

    Paolo Pinca (1946-2010) Dove sei  (Este Edition, 2011)

     

     

    Nel maggio del 2002 ha avvertito i primi sintomi della sua terribile malattia: la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), che in soli sei anni lo ha reso completamente immobile e in meno di nove lo ha portato alla fine. Nel 2008 è stato pubblicato il suo primo libro, una silloge di poesie dal titolo Il destino di un uomo (Este Edition).
     

     

     

     CONTENUTI

     

    Per un uomo divorziato, che abita da solo, la vita quotidiana può apparire a volte grigia e monotona. E non avrei mai potuto immaginare che il destino potesse riservarmi un trattamento così speciale da permettermi di guardare al passato e compiacermi della felicità inaspettata che ha arricchito gli ultimi quarant’anni della mia esistenza e quella delle persone che sono entrate nella mia vita, improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno.

     

    http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=621

    sabato 26 novembre 2011

    Paolo Pinca "Il destino di un uomo" (Este Edition, 2011)

    Paolo Pinca (1946-2010), ottavo di dieci figli, ha frequentato le scuole elementari e poi ha contribuito con il proprio lavoro al sostegno della famiglia. A ventun anni si è sposato e dal matrimonio sono nati due figli, che gli hanno dato tre splendidi nipotini. Nel maggio del 2002 ha avvertito i primi sintomi della sua terribile malattia: la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), che in soli sei anni lo ha reso completamente immobile. Nei momenti più tristi, ha trovato grande aiuto nella poesia, che scriveva con gli occhi e con l’aiuto della sua assistente.

    Paolo Pinca ha ricevuto negli anni molti riconoscimenti e premi letterari, quali: il Diploma d’Onore al Concorso Internazionale di Lettere ed Arti “Premio San Valentino” a Terni nel 1994, l’Attestato di Merito per la partecipazione al “Premio Tertium Millennium” di Roma nel 2000 e per la partecipazione all’antologia Sabba Duemila (il volume contiene tre suoi lavori ed è presente nella Biblioteca Vaticana), due Diploma d’Onore al Concorso Internazionale di Lettere ed Arti “Premio San Valentino” a Terni nel 2008, al quale l’autore ha partecipato con due opere.
    http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=570

    Cesare Ferri "Vite di Cristallo" (Settimo Sigillo, 2011)

    Dalla postfazione di Beppe Scalici.
    Perché "Vite di Cristallo"? Perché vite preziose e irripetibili anche se, nel contempo, fragili e delicate. Vite in balìa di situazioni sentite come oppressive, insensate e ostili: alle prese con un mondo esteriore tutto vuoto, vano e incomprensibile. E l'incomunicabilità, connessa alla conseguente solitudine di colui che si sente irriducibilmente diverso rispetto al conformismo imperante, diventa lo scenario del romanzo di Ferri.
    http://www.cesareferri.com/

    http://www.libreriaeuropa.it/scheda.asp?idis=9788861480971  SETTIMO SIGILLO edizioni

    *Cesare Ferri: tra gli autori del libro manifesto Nuova Oggettività.

     

    martedì 8 novembre 2011

    Vitaldo Conte "Pulsionar gender art" anteprima

    *
    è in uscita:
    Vitaldo Conte
    PULSIONAL GENDER ART
    segno-ferita extreme body art transgender cybersex mistiche bondage
    post-porno human installations scritture desiderio suono beauty make up
    futurismo evola dada vita-festa-arte zumbo crowley eros sciamanesimo
    rosa rossa tango maschere virtuali futur-dada anonymous hacher
    AVANGUARDIA 21 ED.

    http://www.avanguardia21.it/pubblicazioni-catalogo


    Vitaldo Conte: tra gli autori del libro manifesto " Nuova Oggettività"

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