Da: Carlo Degli Andreasi LE ALI DELLO SPIRITO Andrei Libov aveva parlato con trasporto, liberato dall'impaccio di esprimersi grazie al buon bere, con lacrime di passione, poetando sugli eroi di Borodinò, aveva ammutolito il pubblico becero della stamberga illuminata da provvide e numerose candele di sago, ora assaporava la bellezza della morte gloriosa in battaglia, donando la vita per la grande madre Russia, pareva che un coro maschile, grave tenorile al contempo basso e baritonale, pregasse nella sua mente e nella mente degli avventori rimasti rapiti dalla sua bella declamazione. Aveva richiamato il suono dei cannoni che riecheggiavano nella piana della battaglia, il nitrito dei cavalli che emergieva dal tamburo vasto e potente del galoppare, le urla d'attacco dei francesi e quello glorioso dei figli di Russia...e il cielo era azzurro e divino nelle sue parole. Nel silenzo ammirato che ne seguì, un singhiozzo di risa, prima poco più ch...