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domenica 7 giugno 2015

Pierluigi Casalino, Sanremo Capitale della Canzone Italiana nel segno di Belen, ebook La Carmelina edizioni, giugno 2015

di R. Guerra

Singolare lavoro saggistico (ma di forte cifra narrativa) di Pierluigi Casalino, più noto come diversamente islamista critico e promotore in Italia di certo futurismo arabo/mediterraneo. E con Belen remixata in poesia visiva come icona pop del Sanremo 2.0
del nostro tempo

L'eclettico studioso, conferma certo particolare dinamismo concettuale e amore del pensiero complesso e variabile, con un nuovo libro elettronico dedicato al Festival di Sanremo, capitale della canzone italiana. Casalino, di Imperia, si concede apparentemente uno stand by dalle sue principali rotte di percorso culturale, su temi apparentemente leggeri (al di là del pre-mito popolare stesso). nulla infatti di loisir effimero, lo stile è sempre in profonda superficie: la Canzone di Sanremo diventa un canto quasi etnico-mediatico, i diversi episodi in libertà narrati, dalle edizioni più recenti (2009-2015) potenziano e amplificano in chiave e articolazioni letterarie, anche microstoriche, l'esegesi popolare e tradizionale sul Festival e la Città dei Fiori stessa. Ne esita quasi un racconto storico divertente e raffinato, uno spaccato sull'archetipo Sanremo, riattivato in forma vivente: micropennllate, quasi parole olografiche, tanto per non smentire certo futuribilismo dell'autore; e non a caso, come incipit una significativa citazione su Italo Calvino... sanremese doc.

CASALINO PIERLUIGI
Nato a Laigueglia (SV) il 29.06.1949, ha viaggiato in Europa e nel Mondo Arabo, ha scritto di affari internazionali, ha trattato argomenti diversi dalla critica musicale a quella letteraria, artistica, filosofica e storica. Saggista e commentatore, creativo e poeta, studioso dell'immagine e della rappresentazione della realtà. Ha già pubblicato diversi lavori,  Il Tempo e la Memoria, dedicato al Padre  Michele Casalino (segnalato da il Sole 24Ore, Radio),  Dopo la Primavera Moderna. Islam, Donne e Modernità (La Carmelina), L'Uomo Futurista, Aranbian Futurism Contemporary (La Carmelina).  AA. VV. Urfuturismo  (La Carmelina)

.http://www.omniabuk.com/scheda-ebook/pierluigi-casalino/sanremo-capitale-della-canzone-italiana-9788899365042-298727.html


http://www.omniabuk.com/scheda-ebook/pierluigi-casalino/sanremo-capitale-della-canzone-italiana-9788899365042-298727.html

lunedì 21 febbraio 2011

Pierluigi Casalino: L'ANIMA DEL FESTIVAL DI SANREMO

 


                                               Spente le luci dell’Ariston, un fantasma s’aggira sul palco deserto dell’Ariston, nella sala vuota, dove per cinque serate si è svolto lo spettacolo della 61^Edizione del Festival di Sanremo, nella città, ora assonnata e distratta, che ha ospitato l’evento e tutte le sue manifestazioni: quello del Festival stesso. La settimana del Festival ha coinciso con i Grammy Awards in Usa e con l’uscita a sorpresa del “new hit” dei Radiohead. D’altra parte il Festival si è offerto una chance di supplementare notorietà con un pezzo di “The Koln Concert” di Keith Jarret. La fiammata degli Awards ha certo incenerito sul piano internazionale l’italica rappresentazione canora, così come ha surclassato la pur lodevole performance dei Radiohead. Musica e fantasia sono state tuttavia le chiavi del successo della festa sanremese, proposta in Eurovisione, coronato infine dalla poesia di Vecchioni, che ha segnato il ritorno della canzone d’autore: la prova vivente che non bisogna mai fidarsi delle anticipazioni di Sanremo. Sanremo, infatti, non ha mai un’anima sola e la stessa anticipazione è un modo per nascondere quell’anima segreta che sa regalare con il solito inedito capolavoro di passione e di fantasia, che suggella le giornate del suo febbraio musicale. Quest’anno il primo ascolto del Festival ha illuso o forse deluso. Sanremo non si è presentata come un “concept album”, né ha espresso certe pesantezze del passato. E se una svolta c’è stata, semmai è stata quella delle gaffes sulle anticipazioni, che ci ha insegnato a non fidarci mai del primo ascolto o delle fughe di notizie della stampa. Anche questa è stata, comunque, un’occasione per elevare l’audience. A vederlo in azione nella splendida scenografia dell’Ariston anche Gianni Morandi, con la sua interpretazione garbata e un po’ timida, ha meritato un plauso degno di replica. Forse è stata proprio questa l’anima sorprendente del Festival.

Casalino Pierluigi, 20.02.2011. 

http://guide.supereva.it/ferrara/interventi/2011/02/pierluigi-casalino-luomo-futurista-e-il-sogno-del-futuro

mercoledì 26 gennaio 2011

Pierluigi Casalino: SANREMO, IL FESTIVAL E I CANTAUTORI

 


Si alza il sipario sul Festival di Sanremo 2011 e sorge spontanea una domanda. Esistono ancora giovani cantautori? Quei personaggi estrosi e romantici d’altri tempi che giravano l’Italia con la loro chitarra e il loro bagaglio di parole e di musica al seguito? Una schiera di giovani autori e poeti, che incarnavano il sogno di un Paese ricco di ispirazione e di sogni? La ballata vivente di un romanzo culminato con gli indimenticabili “Blu dipinto di blu” di Domenico Modugno e di “Lontano, lontano” di Luigi Tenco? Si, nonostante le ombre di un mercato spesso improntato alla superficialità, la vena originaria non si è esaurita! Il cuore di questa terra è ancora capace di esprimere tutta la sua ansia creativa. Voci fresche, leggere e un po’ malinconiche continuano a raccontare con la loro arte l’anima dell’Italia, manifestazione di un fenomeno collettivo, che ricorda in questi giorni i suoi 150 anni dalla nascita. Una galleria di nuovi menestrelli che fa memoria di una cultura ben più remota e che conserva intatta l’inventiva del “dolce stil novo”. E alla verve, all’eleganza e alla seduzione dantesca e dei suoi imitatori, si rifà certo l’interminabile repertorio di canzoni che ha segnato la storia del Paese del bel canto. Un canovaccio che non manca di sorprenderci per la sua vitalità e la sua fantasia. Una speranza per non morire.

 

Casalino Pierluigi, 25.01.2011.