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Pierluigi Casalino, Sanremo Capitale della Canzone Italiana nel segno di Belen, ebook La Carmelina edizioni, giugno 2015

di R. Guerra Singolare lavoro saggistico (ma di forte cifra narrativa) di Pierluigi Casalino, più noto come diversamente islamista critico e promotore in Italia di certo futurismo arabo/mediterraneo. E con Belen remixata in poesia visiva come icona pop del Sanremo 2.0 del nostro tempo L'eclettico studioso, conferma certo particolare dinamismo concettuale e amore del pensiero complesso e variabile, con un nuovo libro elettronico dedicato al Festival di Sanremo, capitale della canzone italiana. Casalino, di Imperia, si concede apparentemente uno stand by dalle sue principali rotte di percorso culturale, su temi apparentemente leggeri (al di là del pre-mito popolare stesso). nulla infatti di loisir effimero, lo stile è sempre in profonda superficie: la Canzone di Sanremo diventa un canto quasi etnico-mediatico, i diversi episodi in libertà narrati, dalle edizioni più recenti (2009-2015) potenziano e amplificano in chiave e articolazioni letterarie, anche microstoriche...

Pierluigi Casalino: L'ANIMA DEL FESTIVAL DI SANREMO

  Visualizza immagine in Bing                                                  Spente le luci dell’Ariston, un fantasma s’aggira sul palco deserto dell’Ariston, nella sala vuota, dove per cinque serate si è svolto lo spettacolo della 61^Edizione del Festival di Sanremo, nella città, ora assonnata e distratta, che ha ospitato l’evento e tutte le sue manifestazioni: quello del Festival stesso. La settimana del Festival ha coinciso con i Grammy Awards in Usa e con l’uscita a sorpresa del “new hit ” dei Radiohead. D’altra parte il Festival si è offerto una chance di supplementare notorietà con un pezzo di “The Koln Concert” di Keith Jarret. La fiammata degli Awards ha certo incenerito sul piano internazionale l’italica rappresentazione canora, così co...

Pierluigi Casalino: SANREMO, IL FESTIVAL E I CANTAUTORI

  Visualizza immagine in Bing Si alza il sipario sul Festival di Sanremo 2011 e sorge spontanea una domanda. Esistono ancora giovani cantautori? Quei personaggi estrosi e romantici d’altri tempi che giravano l’Italia con la loro chitarra e il loro bagaglio di parole e di musica al seguito? Una schiera di giovani autori e poeti, che incarnavano il sogno di un Paese ricco di ispirazione e di sogni? La ballata vivente di un romanzo culminato con gli indimenticabili “Blu dipinto di blu” di Domenico Modugno e di “Lontano, lontano” di Luigi Tenco? Si , nonostante le ombre di un mercato spesso improntato alla superficialità, la vena originaria non si è esaurita! Il cuore di questa terra è ancora capace di esprimere tutta la sua ansia creativa. Voci fresche, leggere e un po’ malinconiche continuano a raccontare con la loro arte l’anima dell’Italia, manifestazione di un fenomeno collettivo, che ricorda in questi giorni i suoi 150 anni dalla nascita. Una galleria di nuovi menestrelli ...