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domenica 13 settembre 2009

Antologia futurista ebook INTERVISTA ALLO SCRITTORE ANTONIO SILVANI

 Cappa_Marinetti_motoscafo_feb_09_PG.jpgANTONIO SILVANI INTERVIEW*

*TRA GLI AUTORI DELL'ANTOLOGIA FUTURISTA EBOOK IL CENTENARIO DEL CIELO (FUTURIST EDITIONS) DEDICATA A LUCE MARINETTI- ASSOCIAZIONE CULTURALE DIETRO L'ARTE

Dieci domande +1” per conoscere i nostri autori

di Gianluca D’Aquino



1) Presentati: chi sei e cosa fai nella vita?


R: Antonio Silvani: laico esasperato, uno dei pochi liberali (vedi: “Manifesto di Oxford”) ancora esistenti in Italia. Ex-Pontefice Massimo della Goliardia alessandrina e tuttora Prix (Principe dell'Italica Goliardia). Laureato in Scienze Biologiche (indirizzo antropologico) guadagno la micca di pane espletando indegnamente la professione di Consulente Direzionale, occupandomi prevalentemente di formazione (comunicazione, marketing, vendite, risorse umane) e selezione del personale. Sono anche Vicepresidente della Circoscrizione Europista di Alessandria ove dedico il mio tempo (troppo, visto che è gratis) alla cultura: organizzo mostre sulla vecchia Alessandria, incontri letterari con scrittori alessandrini o che di Alessandria parlano, incontri culturali su varie tematiche (notevole è stato quello, visto che si parla di Futurismo, sul mosaico del Severini).


2) La tua vita da scrittore. Com’è iniziato il tutto?


R: Ho iniziato nel lontano 1980 quando, nell'ambito Johnson & Johnson, mi incaricarono di preparare una “dispensina” sulle tecniche di vendita: la dispensina divenne un piccolo tomo di oltre 100 pagine (che riscosse in ambito aziendale un notevole successo) e, cosa più importante, mi accorsi che mi divertivo a scrivere. Quasi nello stesso periodo iniziai a raccogliere frasi, modi di dire, proverbi, termini del dialetto alessandrino, materiale che anni fa si trasformò nel “Disiunàri du dialët lisandrén” (che ebbe l'onore di contenere la prefazione di Umberto Eco). La mia penna poi non si è più fermata.


3) Quali sono gli autori dai quali prendi ispirazione?


R: Antonio Silvani!


4) Cosa significa per te essere scrittore?


R: Dire quello che voglio, quando voglio e dove voglio, semper fidelis al motto goliardico “Servi tantum nostrae libertatis”!


5) Quali sono le maggiori difficoltà per gli emergenti, nell’attuale mondo dell’editoria?


R: Io penso di essere uno dei pochi che non ha mai speso un soldo per vedere pubblicate le sue opere (non ammetto che per un lavoro, giudicato valido, l'autore debba spendere dei soldi per la pubblicazione). Per contro non ho mai guadagnato una lira per le mie pubblicazioni, anche se apprezzate e vendute.

Viviamo poi in un tempo filisteo dove spesso e volentieri la qualità di uno scritto viene dopo la notorietà dello (si fa per dire) scrittore e le campagne pubblicitarie da parte delle case editrici spingono questi autori spesso minus habens dal punto di vista letterario: ecco perché calciatori, attori e affini vantano successi letterari più che significativi. E gli autori emergenti sconosciuti? O pagano o si attaccano!

Non parliamo infine dei concorsi (spesso organizzati da associazioni sponsorizzate da chi conta), sia a livello nazionale che squisitamente locale, in cui si sa già chi saranno i vincitori perché amici degli amici, perché con la giusta tessera, perché con idee collimanti con questo e con quello, perché facente parte dell'organizzazione del concorso stesso...


6) Come vedi la nuova realtà della scrittura su web? Può essere l’inizio della fine per i vecchi, cari e -auspichiamo- immortali libri tradizionali?


R: Quando nacque il cinema qualcuno disse che sarebbe stata la morte per qualunque tipo di teatro... quando nacquero i fast-food qualcuno disse che i tradizionali ristoranti avrebbero avuto le ore contate... Sicuramente la scrittura sul web ha conquistato una bella fetta del mercato delle “parole”, magari progredirà ancora ma, penso, la cosa sarà limitata a tematiche e contenuti tecnici e a racconti e novelle (di cui buona parte pornografici) ma il fascino del vecchio, caro, tradizionale libro non tramonterà mai.

Se, secondo il calendario Maya, inoltre, nel 2012 finirà il mondo, i futuri abitanti del nostro pianeta forse troveranno i vecchi libri e non certamente delle parole sparse per l'etere!


7) Com’è maturata la scelta di partecipare a questa Antologia Futurista?


R: Adoro le sfide e quando l'amico Gianluca D'Aquino mi ha proposto un racconto per questa antologia ho accettato con gioia... anche perché il racconto era già pronto!


8) Come nasce il tuo racconto? Svelaci, se possibile, il “dietro le quinte”…


R: Fa parte di un tomo sulla Goliardia che sto finendo di scrivere (anzi, sono quasi al labor limae finale) ed è tratto dal capitolo relativo agli scherzi goliardici: per cui questo racconto non è altro che un fatto realmente accaduto tanti anni fa (purtroppo non l'ho vissuto) e da me semplicemente “romanzato”.


9) Parla sinteticamente delle tue opere edite o dei tuoi obiettivi artistici raggiunti.


R:

- “Manuale di tecniche di vendita” sia nell'ambito Johnson & Johnson che Seat-Kompass.

- “Appunti da un corso di programmazione neurolinguistica” ” nell’ambito SEAT – Kompass

- “U disiunàri du dialët lisandrén (il dizionario del dialetto alessandrino)” al dialetto all’italiano – con prefazione di Umberto Eco – pubblicato nel 2001 - (Ugo Boccassi Editore)

- “A vìgh-ti cùl fümaró” (novelle, pensieri, considerazioni su Alessandria e il suo dialetto) - pubblicato nel 2003 (I Grafismi Boccassi Editore)

- “Và ‘ndónda ch’ut mònda Ratàs” (Storielle, personaggi, barzellette, aneddoti alessandrini) – pubblicato nel 2006 (I Grafismi Boccassi Editore)

- “Da ‘na ciaciaràda au Ròtary – el prufesión” (Da una chiacchierata al Rotary – le professioni) – Modi di dire, tradizione, proverbi di una volta ed attuali legati alle principali professioni – pubblicato nel 2006 (Omnia Media Editore)

Obiettivi artistici raggiunti? Sul dialetto devo solo continuare a scoprire, per quanto concerne il resto sono appena all'inizio!


10) Quali progetti hai per il futuro?


R:   

- Prima di tutto il Dizionario del dialetto alessandrino (dall'italiano): penso che mi ci vorrà ancora un annetto.

- Ho consegnato all'editore la versione definitiva di “Da ‘na ciaciaràda au Lions – j'amsté” (Da una chiacchierata al Lionns – i mestieri) – Modi di dire, vissuto, tradizione, proverbi di una volta e attuali legati ai principali mestieri.

- “La tua esigenza, il mio beneficio (tecniche e psicologia della vendita)”: sono alle revisioni finali di un tomo di oltre 400 pagine.

- In nomine Bacci, Tabacci Venerisque”: sto effettuando il controllo generale finale e sto scegliendo le illustrazioni di un'opera oscena, pornografica, dissacrate, blasfema, ma tanto, tanto coinvolgente.

- Sto rivedendo le ultime pagine di “In allegato vi rimettiamo”, raccolta di frasi celebri, puttanate, risposte più o meno argute, tutte realmente pronunciate nel mondo professionale.

- Ho scritto i primi 5 capitoli (su 10) di un'opera che tratta di comunicazione assertiva nel campo professionale (che palle per chi la leggerà!)

- Sto iniziando una biografia di un eroe sconosciuto, mio suocero, “ospite” nei campi di sterminio nazisti per aver fatto parte di un gruppo di operai sabotatori delle bombe volanti V1.


Al di fuori della mia carta stampata, vorrei organizzare “qualcosa” di nuovo nell'ambito letterario di Alessandria e provincia: le idee ci sono, il “come farlo” è già pronto... ma non dico nulla perché troppi sono i parassiti (ben pagati) pronti a rubare le idee...

NO MONEY... NO MUSIC!

+1) “Dieci+1”. Domanda aperta: quello che vuoi, per conoscerti meglio o per lasciare un segno…


R: Frontino scrisse: “impensa monumenti supervacua est, memoria nostra durabit se in vita meruimus”. Questa meravigliosa citazione, presente anche all'inizio del mio libro sulle tecniche di vendita, è la mia risposta alla domanda!


Gianluca D’Aquino

www.myspace.com/edizionifuturiste

www.myspace.com/dietrolarte

http://sandsfrommars.myblog.it/archive/2009/06/15/aa-vv-antologia-futurista-il-centenario-nel-cielo-a-luce-mar.html LINK DIRETTO EBOOK

Video http://www.youtube.com/watch?v=L0fc4U3w26c

giovedì 10 settembre 2009

Antologia futurista ebook INTERVISTA ALLA SCRITTRICE ALESSIA BALDI

 Cappa_Marinetti_motoscafo_feb_09_PG.jpgANTOLOGIA FUTURISTA IL CENTENARIO NEL CIELO EBOOK  (Futurist Editions) *dedicata a Luce Marinetti

ALESSIA BALDI interview

Dieci domande +1” per conoscere i nostri autori

di Gianluca D’Aquino



1) Presentati: chi sei e cosa fai nella vita?


R: Mi chiamo Alessia Baldi e sono nata nel mitico 1968. Posso definirmi una persona molto eclettica con svariati interessi di natura artistico-culturale che spaziano dalla letteratura alla musica, dalla filosofia alla psicologia e all'antropologia, dal cinema alle arti figurative e alla danza. Sono avvocato penalista e civilista del Foro di Tortona (AL) e, pur dedicando necessariamente molto tempo e impegno al mio lavoro che comunque costituisce una delle mie passioni, ho cercato nel corso degli anni e cerco tuttora di non tralasciare tutte le altre e di approfondirne almeno alcune.


2) La tua vita da scrittore. Com’è iniziato il tutto?


R: La mia vita da "scrittrice", se così mi si vuole chiamare, è iniziata da autodidatta e molto precocemente, quando a soli due anni - due anni e mezzo, incuriosita dalle parole scritte sulle insegne dei negozi che vedevo durante le passeggiate con mia nonna per la città e stimolata dai miei genitori che mi hanno regalato una lavagnetta con le letterine magnetiche colorate, ho cominciato da sola a fare esperimenti per comporle fra di loro e ho presto scritto la parola "luna" con grande stupore di tutti, dopodichè, avutane conferma dal mondo degli adulti e compreso il meccanismo, non mi sono più fermata. Imparare a scrivere e a leggere ancor prima di compiere i tre anni è stato automatico. Così è cominciato il mio stretto legame con la parola scritta. Mi sono sempre chiesta perchè, fra tutte, ho scelto di scrivere per prima la parola "luna", se è stato per romanticismo o per motivi decisamente più banali o per una pura casualità. Mi piace pensare, e forse è questa l'opzione più probabile oltre che più affascinante, che la scelta sia dovuta allo scompiglio emotivo provocatomi dalle riprese televisive in diretta del primo sbarco dell'uomo sulla Luna nel 1969, dalle immagini sicuramente riviste più volte nei mesi seguenti e dal fatto che capivo, stando a quanto probabilmente mi spiegavano i miei genitori invitandomi a guardare, che si trattava di un evento importante che avrebbe segnato la storia.


3) Quali sono gli autori dai quali prendi ispirazione?


R: Non prendo ispirazione da alcuni autori in particolare ma da emozioni personali e idee che ricavo sia dalla vita reale sia dalle letture e che cerco di rielaborare senza propormi di seguire lo stile di uno o più autori che pur considero ideatori e realizzatori di capolavori (come per esempio Marcel Proust, Yukio Mishima, Henry James, Jorge Luis Borges, Theophile Gautier, Victor Hugo, Lev Tolstoj, Gabriel Garcia Marquez, Gunter Grass, Italo Calvino, Alessandro Baricco).


4) Cosa significa per te essere scrittore?


R: Per me, in generale, essere scrittore, indipendentemente dal fatto se io possa o meno essere considerata tale, significa saper utilizzare la parola scritta in modo artistico e creativo per trasformare in tangibili idee e concetti personalizzandoli attraverso l'adozione di un proprio stile di scrittura originale e riconoscibile.


5) Quali sono le maggiori difficoltà per gli emergenti, nell’attuale mondo dell’editoria?


R: In un contesto in cui ormai tutti scrivono o aspirano a farlo e pochi (compresi molti di coloro che scrivono) leggono, credo che una delle maggiori difficoltà stia nel far apprezzare l'originalità e la qualità del proprio lavoro creativo senza cedere a compromessi per adeguarsi alle leggi del mercato e alla cultura della "massificazione" e dell'eccessiva semplificazione dei contenuti.


6) Come vedi la nuova realtà della scrittura su web? Può essere l’inizio della fine per i vecchi, cari e -auspichiamo- immortali libri tradizionali?


R: Può essere l'inizio della fine solo se le nuove generazioni, invece di utilizzare il web solo come mezzo di divulgazione e distribuzione di cultura letteraria aggiuntivo rispetto a quello tradizionale che dovrebbe pur sempre essere alla base, lo sostituiranno integralmente ad esso perdendo il contatto, a mio avviso più autentico, con il vecchio foglio di carta, con la manualità dello scrivere inteso come operazione artistica e, ancora più importante, perdendo la capacità di comprensione di questa autenticità che non può che riflettersi anche nei contenuti. Scongiurato questo pericolo, l'utilizzo delle nuove tecnologie non può che essere positivo.


7) Com’è maturata la scelta di partecipare a questa Antologia Futurista?


R: Dall'apprezzamento del lavoro sia di Gianluca D'Aquino, dal quale è partita la proposta di partecipazione dopo la lettura del mio racconto (e al quale vanno tutta la mia stima per la sua attività di scrittore e tutti i miei complimenti e il mio sostegno per tutto ciò che sta facendo, anche altruisticamente, per promuovere l'arte della scrittura), sia dell'Associazione "Dietro l'Arte" di Alessandria della quale condivido le passioni e gli obiettivi.


8) Come nasce il tuo racconto? Svelaci, se possibile, il “dietro le quinte”…


R: Paradossalmente, il mio racconto, lungi dall'avere precisi riferimenti autobiografici o dall'essere frutto di una predilezione per una scrittura di genere "noir", è nato alcuni anni fa sì come tentativo di porre in essere un'operazione creativa, ma partendo non da un'idea originale e dalla scelta di un argomento particolare da trattare, bensì da un breve "incipit" (proposto all'epoca su una nota rivista da uno scrittore famoso nell'ambito di un concorso letterario sul tema del giallo) dal quale ho tratto peraltro solo ispirazione, spunti e pretesto per poi rielaborare istintivamente stile e contenuti nel modo più personale possibile.


9) Parla sinteticamente delle tue opere edite o dei tuoi obiettivi artistici raggiunti.


R: Il mio obiettivo artistico raggiunto più importante è quello di essere riuscita a superare, con la stesura di quel racconto, un blocco psicologico che, fino a quel momento, pur non impedendomi di leggere nel tempo libero un numero spropositato di libri, mi aveva impedito per pigrizia di rielaborare e riportare per iscritto almeno alcune delle innumerevoli idee che, peraltro, mi hanno sempre accompagnata.


10) Quali progetti hai per il futuro?


R: Continuare a cimentarmi nella scrittura, migliorare e vincere altre sfide con me stessa.


+1) “Dieci+1”. Domanda aperta: quello che vuoi, per conoscerti meglio o per lasciare un segno…


R: Quello che volevo dire sull'argomento credo di averlo detto, ...per conoscermi meglio nelle mie varie sfaccettature occorrerebbe scrivere un libro e non è detto che non lo farò... quindi, per ora, posso solo lasciare un segno, o meglio, un ...OMISSIS...


Gianluca D’Aquino

http://sandsfrommars.myblog.it  voce Menu Antologia Futurista AA.VV. Dietro l'Arte

Video http://www.youtube.com/watch?v=f72C-a-Fk30

domenica 2 agosto 2009

ANTOLOGIA FUTURISTA INTERVISTA A MR. LEITEMPERGHER

Interview with Mr. Leitempergher*

tra gli autori di Antologia Futurista-Il Centenario nell'Azzurro...AAVVV.  a cura dell'Associazione Culturale Dietro l'Arte (Alessandria) Ebook Futurist editions /Este Edition on line- a cura GIanluca D'Aquino

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In coincidenza con la pubblicazione del racconto sull'Antologia futurista, mi hanno colto di sorpresa con quest'intervista che mi hanno spedito, chiedendomi di rispondere alle undici domande di seguito riportate. ( sto cominciando a scrivere come un commerciale...)


1) Presentati: chi sei e cosa fai nella vita?

 

R: Sono quello con il cognome impronunciabile, tedesco, che tradotto correttamente, ovvero prima che il fascismo storpiasse le mie origini, significa pastore dei monti. Spesso lavoro in una cooperativa sociale, alcune volte vado in moto, frequentemente ascolto musica, saltuariamente leggo, di rado scrivo, ultimamente giro cortometraggi.

 

2) La tua vita da scrittore. Com’è iniziato il tutto?

 

R: Con una penna....una luce notturna....i tre moschettieri....la miopia dei mie genitori, lettori accaniti nel sorgere dell'era democratica televisiva, l'idiota, il mio professore d'italiano al liceo e quello di Fjodor, Kawabata che mi ha portato nel suo paese delle nevi e mi ha trattenuto troppo a lungo

 

3) Quali sono gli autori dai quali prendi ispirazione?

 

R: Ho smesso da tempo, la mia dipendenza non era poi così grave, diciamo che era più preoccupante da adolescente con le "scritture pesanti", Dostoevskji, Gogol, Tolstoj, Kawabata, poi da adulto sono passaato a quelle "leggere", Palahniuk, Fante, Baricco, Ammanit, Tondelli....ora come ora leggo meno, me ne dispiaccio, lavoro per arrivare alla pensione e allora non farò altro che leggere e guardare le montagne

 

4) Cosa significa per te essere scrittore?

 

R: Quando lo sarò te lo dirò....

 

5) Quali sono le maggiori difficoltà per gli emergenti, nell’attuale mondo dell’editoria?

 

R: Gli emergenti, si pubblica troppo, una domanda diversa, no? Questà è un po' inflazionata e sto per andare a cena, quindi...

 

6) Come vedi la nuova realtà della scrittura su web? Può essere l’inizio della fine per i vecchi, cari e -auspichiamo- immortali libri tradizionali?

 

R: La scrittura sul web non ha nessun futuro, se intendi i blog, restano delle bolle di informazione, spettacolo, cultura che appassionano un certo numero di persone, in Italia si è ancora troppo affezionati al libro cartaceo, anche questa comunque è una domanda noiosa...forse non mi piacciono le interviste, voglio Daria Bignardi!


7) Com’è maturata la scelta di partecipare a questa Antologia Futurista?

 

R:

- Andiamo?
- Andiamo pure.

All'arte del ricamo,
fabbrica passamanerie,
ordinazioni, forniture.
Sorelle Purtarè.
Alla città di Parigi.
Modes, nouveauté.
Benedetto Paradiso
successore di Michele Salvato,
gabinetto fondato nell'anno 1843.
avviso importante alle signore !
La beltà del viso,
seno d'avorio,
pelle di velluto.
Grandi tumulti a Montecitorio.

 

Potrebbe continuare, ma lasciamo perdere

 

8) Come nasce il tuo racconto? Svelaci, se possibile, il “dietro le quinte”…

 

R: Tutti i giorni al lavoro tutti i giorni la stessa strada tutti i giorni lo stesso semaforo tutti i giorni la vecchia che vende delle inutilità rugose come la sua faccia fantasia una serata con la pioggia Bjork che mi canta tutto qui

 

9) Parla sinteticamente delle tue opere edite o dei tuoi obiettivi artistici raggiunti.

 

R: Obiettivi artistici???? Per favore, se vuoi ti dico due cose sul libro che ho scritto e pubblicato, si intitola "Non ho dormito mai" edito da Lupo Editore, ti copio incollo la presentazione dal sito della casa editrice.
Storia di Enrico B., il grande Bastardo. In un’atmosfera oscillante tra l’intimo ed il surreale, il protagonista racconta il suo universo frantumato, la propria oggettiva estraneità agli altri, in una sorta di viaggio iniziatico che tocca luoghi geografici e dimensioni interiori, come in uno stato di coscienza sospesa, fino ad una conclusione dal sapore amaro. Giocato in “presa diretta”,il romanzo provoca e coinvolge, seduce e respinge, lasciando libero il lettore di costruire ipotesi ed interpretazioni, offrendogli al limite l’opportunità di farsi giudice. Una storia, tutto qui.

 

10) Quali progetti hai per il futuro?

 

R: Ho perso la matita e la squadretta, non posso disegnare, quindi andrò a mano libera

 

+1) “Dieci+1”. Domanda aperta: quello che vuoi, per conoscerti meglio o per lasciare un segno…

 

R: Non mi piace parlare di me, o meglio, mi mette in difficoltà non poter dirigere io la conversazione e quindi mi sento antipatico.

 

Gianluca D’Aquino

http://nonhodormitomai.myblog.it/archive/2009/07/08/interview-with-mr-leitempergher.html#more

http://www.youtube.com/watch?v=A1LT9Dy-eqA VIDEO