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sabato 4 dicembre 2010

Onorevole Lo Giudice: convegno al Metropolitan di Palermo

 

PALERMO –  Si anticipano qui di seguito alcuni passaggi del discorso che l’onorevole Giuseppe L0 Giudice, Vice Presidente della Commissione Sanità all’Ars e parlamentare di Alleanza per l’Italia, terrà oggi pomeriggio alle 17,00 al «Teatro Metropolitan» dove è in programma un convegno del movimento «Alleanza per l’Italia»  alla presenza del fondatore Francesco Rutelli:

 

«In Sicilia il consolidamento dell’area di centro cammina di pari passo ad un faticoso processo di cambiamento che sta scardinando i santuari della politica clientelare, attraverso l’attuazione di importanti riforme, e penso alla Sanità, che hanno consentito di recuperare milioni di euro di sprechi e di costruire una nuovo modello di assistenza sanitaria sottraendola all’intermediazione di interessi più o meno leciti.

Come in tutti i cambiamenti, non mancano gli ostacoli. E come in tutti i processi di cambiamento, c’è chi difende il vecchio perché nel vecchio sguazza la politica del do ut des, delle clientele, degli affari. 

Ma la Sicilia oggi ha bisogno di questo, di riforme, di cambiamento, di innovazione, e non di una classe politica che si preoccupa solo della ricerca del consenso che in questi anni si è costruito sulla tutela, non sempre legittima, dell’interesse di pochi a scapito del benessere di tutti. Il consenso invece va cercato sulla capacità di attuare politiche che guardano agli interessi collettivi, senza preoccuparci delle sorti politiche personali. E’ questo il discrimine tra fare politica e fare il professionista della politica. Quando la politica pensa a perpetuare se stessa, ha fallito la sua missione.

 

La veloce evoluzione del quadro politico regionale e nazionale ha portato alla costituzione di nuovi soggetti politici e allo sgretolamento di alleanze all’apparenza inossidabili che hanno messo in crisi il bipolarismo.

L’unica cosa certa però è il rafforzamento e consolidamento dell’area politica di centro, in cui confluiscono esperienze politiche con un comune denominatore: la ricerca di un quadro politico stabile, lo spirito riformatore delle proposte politiche e l’indicazione di obiettivi programmatici che riguardano il lavoro, il sostegno alla famiglia, gli incentivi alle imprese. 

 

Il centro è dunque oggi una credibile fucina di proposte politiche e programmatiche per la ripresa del paese. Non è un luogo di aggregazioni elettorali, ma uno spazio politico di straordinaria vitalità dove si esprime una proposta di Governo alternativa al patriarcato berlusconiano»

 

 

Assemblea Regionale Siciliana

On. Giuseppe Lo Giudice

martedì 14 settembre 2010

Ars l'Onorevole Lo Giudice aderisce all'Api


«Credo – spiega Giuseppe Lo Giudice - nella politica come continua azione riformatrice, ed ancor più nella pratica concreta di quei valori che spesso si professano solo parole: giustizia sociale, solidarietà, diritto al lavoro e allo studio.


Uno dei mali della Sicilia è il «professionismo» della politica, inteso come meccanico esercizio del potere per il potere, di chi insegue una carica e, una volta ottenuta, si preoccupa solo di conservarla perdendo di vista il ruolo di responsabilità che un eletto ha verso gli elettori.


Il progetto di Alleanza per l’Italia apre una prospettiva nuova nel processo di rinnovamento della politica italiana e per questo ho ritenuto di condividerne le aspirazioni e gli obiettivi.


Rispetto allo scenario regionale, condivido l’apertura di credito dell’Api al Presidente Lombardo perché finalizzata a favorire una nuova stagione di riforme contro la palude della mediazione continua che nega sviluppo alla Sicilia e ai siciliani»



Assemblea Regionale Siciliana

On. Giuseppe Lo Giudice

sabato 28 agosto 2010

Ars In difesa di Don Sortino da Onorevole Giuseppe Lo Giudice

 

Palermo, giovedì 26 agosto 2010



PALERMO – Il Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana Giuseppe L0 Giudice, Vice Presidente della Commissione Sanità all’Ars, esprime solidarietà al Direttore Responsabile di «Famiglia Cristiana» per gli attacchi subiti dagli esponenti della maggioranza di Governo nazionale:


«Si possono condividere o meno – spiega Lo Giudice - le considerazioni che Don Sciortino ha espresso su Berlusconi, sul berlusconismo come sistema di potere e sull’idea che il Presidente ha della nostra Costituzione. Io personalmente le considero argomentazioni aderenti alla realtà. Ciò che è inaccettabile è la pretesa, reazionaria, di ossequiosi esponenti della maggioranza di Governo di tacitare chi, con una rara schiettezza di pensiero, descrive un aspetto del berlusconismo: l’allergia alle critiche, la delegittimazione di chi le muove (caso Boffo docet), il disprezzo per l’avversario additato, in ogni occasione, come «comunista».


«Famiglia Cristiana» non rappresenta – anche perché non ne ha mai avuto la pretesa – tutti i cattolici italiani, ma nella sua linea editoriale rispetto all’azione del Governo c’è un disagio da molti condiviso, soprattutto in materia di politiche sociali. Don Sciortino dice e scrive cose scomode, forse anche per le stesse gerarchie ecclesiastiche, ma la sua indipendenza è una risorsa del giornalismo italiano che va non solo rispettata ma difesa»

 

 

Assemblea Regionale Siciliana

On. Giuseppe Lo Giudice

 

* Asino Rosso non condivide il contenuto globale del presente cstampa: lo pubblichiamo comunque per la provenienza da uno spirito libero siciliano, in molte occasioni attivissimo per una Sicilia più moderna e libera. Pertanto in ogni caso degno di nota e rilancio democratico.

giovedì 29 luglio 2010

Sicilia Lo Giudice abbandona l'UDC

 

Palermo, mercoledì 28 luglio 2010

 

 

Lo Giudice si autosospende

dall’Udc e aderisce al Gruppo Misto «Incomunicabilità con i vertici dell’Udc»

 

 

PALERMO – Il Deputato dell’Udc all’Assemblea Regionale Siciliana Giuseppe L0 Giudice, Vice Presidente della Commissione Sanità all’Ars, si è autosospeso dall’Udc ed ha contestualmente aderito al Gruppo Misto comunicandolo al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, on. Francesco Cascio:

 

«Da oggi – spiega il parlamentare - mi autosospendo dall’Udc e lascio il gruppo parlamentare all’Ars. Nell’attesa di valutare con i miei elettori e sostenitori le necessarie valutazioni di carattere politico, aderisco al gruppo misto. E’ una scelta sofferta ma inevitabile.

 

Ho sperato che il mio dissenso rispetto a quanto accade nel’Udc, a Trapani come a Palermo, suscitasse un ripensamento delle logiche con cui si determinano le scelte nel partito, ma ho riscontrato solo insofferenza se non ostilità. A tratti anche gesti incomprensibili quanto mortificanti, come quando, essendomi fatto promotore di un convegno nazionale sulle politiche familiari, mi fu rinfacciato di avere invitato Bruno Tabacci (evidentemente ritenuto un facinoroso…) reo di non essere più un iscritto al partito. Questa – solo per fare un esempio. – è la logica con cui mi sono scontrato.

 

Oggi al vertice del partito c’è una oligarchia che pensa a perpetuare se stessa. Si chiedono atti di fedeltà, e io la penso come Montanelli: la fedeltà è una virtù dei cani.

Non ho l’ansia di chi deve farsi rieleggere o di chi deve vivere di politica. E questa, probabilmente, è la mia colpa più grave, non avendo una concezione così volgarmente utilitaristica dell’impegno politico. La politica è una missione; non può trasformarsi in un obiettivo.

 

La progressiva incomunicabilità con il segretario regionale, esercitatosi nell’arte dell’equilibrista piuttosto che prendere decisioni (salvo quelle di censurare chi non la pensa come lui) mi porta dunque a questo epilogo, che non è certamente un affronto al capogruppo all’Ars, di cui anzi riconosco lealtà e senso delle istituzioni.

 

In questi due anni ho solo fatto richiami alle regole e al galateo politico. Mi hanno risposto deferendomi ai probiviri e minacciando di espellermi, tragicomici interpreti, quali sono (più o meno consapevolmente) di una cultura censoria riscontrata, in passato, in altri partiti e in altre latitudini. Ma questo, si sa, comporta la conoscenza della Storia, almeno quella dei democristiani tra cui si è cresciuti»

 

Assemblea Regionale Siciliana

On. Giuseppe Lo Giudice

domenica 26 luglio 2009

SICILIA POLITICI E POLITICI.. BAGNANTI da Onorevole Gouseppe Lo Giudice

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Palermo, giovedì 23 luglio 2009

 

TRAPANI - Porto di Bonagia:

Lo Giudice su Oddo:

«A Bonagia, in questi anni,

solo per fare il bagno»

 

 

PALERMO – L’onorevole Giuseppe Lo Giudice, Vice Presidente della Commissione Sanità all’Ars, replica nuovamente al Vice Presidente dell’Ars:

 

«Per quel che so io, per quel che mi dicono pescatori, diportisti e semplici cittadini, a Bonagia l’onorevole Oddo – che all’Ars soggiorna serenamente da oltre 10 anni - ci va da vacanziero e solo per fare il bagno.

 

Il suo invito alla buvette dell’Ars, conferma solo che lì, tra pastelle alla crema e the freddi, svolge il suo gravoso impegno di Vice Presidente dell’assemblea regionale, carica che nella storia del parlamento siciliano non aveva mai conosciuto tanta inadeguatezza»

 

 

Assemblea Regionale Siciliana

Gruppo parlamentare dell’Udc

On. Giuseppe Lo Giudice

http://www.corrieredelsud.it/site/modules/article/view.article.php?a9916 

http://www.youtube.com/watch?v=ut97_ZrRp04 VIDEO