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martedì 15 luglio 2014

Gruppo Fu*Turista a Zurigo live performance

Live Performance
Lele Picà and Iucu are tow young italian talents, who founded the MANIFESTO FU*TURISTA, a group of artists promoting the Italian art in all its forms. The members of this group perform around Europe during different kind of events as concerts, vernisage, dinner and other celebrations and they paintings are usually inspired by the event itself.

Summer Networking Soiree at the Rüsterei Restaurant in Sihlcity!

The annual Summer Soiree is a great opportunity to meet new women and build your network in a stylish and non formal context. The evening will begin with an Apéro on the Rüsterei terrace and the dinner will be served in the restaurant. Two performers will delight the guest with an artistic live painting show during the whole event.

For more information about the artists you can visit the FU*TURISTA official web site and follow the group on Facebook:
manifestofu.tumblr.com
https://www.facebook.com/GruppoFu.turista/photos_stream?fref=photo

Join us in this summer event and enjoy the live performance!
https://www.facebook.com/events/334117693407425/?notif_t=plan_user_invited

martedì 14 settembre 2010

Scoot London-James Hillman Interview

Intervista al grande Psicologo junghiano- James Hilmann


SCOTT LONDON: Non sei una figura molto popolare con i tuoi colleghi.
JAMES HILLMAN: Non sono critico verso le persone che fanno psicoterapia. Il terapeuta è come nella trincea, perché deve fronteggiare un terribile ammontare dei fallimenti sociali, politici ed economici del nostro sistema. Si deve occupare di tutti i rifiuti e i fallimenti umani; lavora duro senza molti riconoscimenti e le ditte farmaceutiche stanno tentando di eliminarlo.
Così, certamente, non sto attaccando loro, sto attaccando la teoria dietro la psicoterapia, perché vede ogni problema come soggettivo, personale, mentre i problemi spesso provengono anche dall'ambiente esterno.
Quello che intendo dire è che, se un bambino ha dei problemi o è scoraggiato, il problema non è solo dentro il bambino; è anche nel sistema, nella società.
S-SCOOT LONDON

venerdì 23 aprile 2010

IL POTERE DELL’OMBRA di Pierlugi Casalino

 JUNG 2 - Copia.jpg

 

Senza l’ombra, gli artisti dovrebbero inventarsi qualcosa di simile per dare fascino, mistero e poesia alle loro opere. D’altra parte in un mondo senza sole neppure le ombre esisterebbero. Non ci sarebbero, dunque, contorni sfuggenti e sensuali, né distanze tra gli oggetti e neppure segmenti e forme di storie. Tutto rientrerebbe nella linea dei fumetti “ligne claire”. Resteremmo orfani dei soffici sfumati di Leonardo o dei selvaggi chiaroscuri di Caravaggio. L’approccio visivo dei pittori e degli autori figurativi sarebbe privo del gioco delle ombre, con l’intrecciarsi delle tenebre con la luce. Le ombre sono imprescindibili elementi narrativi. Colori e tinte degli universi visibili e invisibili sopravvivono immersi in fasce di ombre. Dall’antichità, se pur con tentativi isolati, l’irruzione dell’ombra nelle opere d’arte si è andata intensificando. Alcune civiltà artistiche hanno cominciato tardi a vestire di ombra i loro lavori. E’così che abbiamo potuto ereditare modelli simili ai moderni immaginari fluorescenti del Tintin di Hergé. Tra le esperienze più significative di tale rappresentazione del mondo si distingue la fotografia, dove la potenza delle tenebre diventa simbolo politico privilegiato dalla straordinaria valenza. Impensabile è, infatti, cancellare l’ombra incisa nella scena immortalata dalla sapienza di chi la ritrae. Si tratta di una perfezione dall’insostituibile magia.

 

 Casalino Pierluigi

 

domenica 4 aprile 2010

James Hillman La Forza del Carattere

da V.Sossella site

Recensione de  La Forza del Carattere di James Hillman (Adelphi edizioni)

La nostra epoca è implacabile con gli anziani. L'aggettivo "vecchio", in tutte le sue accezioni, aggiunge una connotazione negativa al sostantivo cui si accompagna.

Hillman, analista junghiano, ma soprattutto grande conoscitore della cultura occidentale ci invita a riflettere su queste nostre distorsioni cognitive e a ribaltare valori e significati....

continua

http://xoomer.virgilio.it/v.sossella/jhillman.htm

 

domenica 13 dicembre 2009

L'Immaginale Dinanimista in James Hillman di Zairo Ferrante

ROBERTO PAZZI.jpgZairo Ferrante su JAMES HILLMAN SAGGIO SUL PUER

(A tal proposito, riporto le parole di James Hillman rilasciate in una Sua intervista tanto illuminante da divenire uno splendido saggio edito da BUR “Il piacere di pensare” conversazione con Silvia Ronchey “… ... Ovviamente questa non è cosa semplice, e riconosco che non sempre sia facile per il Poeta creare una Poesia o addirittura un intero libro fatto di “immagini pure”, quindi quello che auspico è un “semplice tendere” della Poesia verso l'anima, da me definita come ...


Fonte: http://www.libriescrittori.com

*photo Roberto Pazzi (nel 1999 curatore de L'Immaginario Contemporaneo a Ferrara; tra gli ospiti James Hillman, celebre psicanalista postjunghiano)

 http://recensionidinanimista.myblog.it

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=5nx8XaJOyvI

sabato 12 dicembre 2009

2010 MEMO-RANDUM DADA

DADA.jpgMEMO-RANDOM

...il cattivo gusto con pretese di elevatezza si accampa in tutti
i settori dell'arte, caratterizzando la forza della borghesia in tutto ciò che
essa ha di più odioso...

Tristan Tzara.

*
Tutti i gruppi di artisti sono finiti in banca, cavalcando differenti comete. Una porta aperta ha la possibilità di crogiolarsi nel caldo dei cuscini e nel cibo. Il pittore nuovo crea un mondo i cui elementi sono i suoi stessi mezzi, un'opera sobria e precisa, senza oggetto. L'artista nuovo si ribella: non dipinge più (riproduzione simbolica e illusionistica) ma crea direttamente con la pietra, il legno, il ferro, lo stagno, macigni, organismi, locomotive che si possono voltare da tutte le parti, secondo il vento limpido della sensazione del momento. DAL MANIFESTO DEL DADISMO  DI TRISTAN TZARA

 A cura di David Palada

http://keynes.scuole.bo.it/ipertesti/arte_cinema/manifestodada.html

video http://www.youtube.com/watch?v=sf-6Lcfm7IM

sabato 28 novembre 2009

Il Libro Rosso di Jung da Marni

JUNG.jpgDA SUPEREVA SOGNI di Marni (Guida)

http://guide.supereva.it/sogni

Il libro rosso di Jung: The red book (detto anche Liber novus ) è stato finalmente pubblicato nella sua forma integrale. Dopo essere stato chiuso per ben 23 anni in un caveau svizzero per volontà degli eredi, è ora edito in America in parallelo alla mostra celebrativa “The Red Book of C.G. Jung. Creation of a New Cosmology” aperta al Rubin Museum of Art di New York in cui è esposto per la prima volta il tomo originale.

Interessante ripercorrere la storia di questo fantomatico volume in cui Jung ha riversato sogni, fantasie, immagini, dialoghi ed “esperimenti” con se stesso, in cui si evidenziano i temi centrali del suo pensiero e che per la bellezza e la varietà delle immagini precorre il Libro dei sogni di Fellini.

Dopo una serie di visioni talmente realistiche e premonitrici da indurlo forse a ricercarne un senso con la scrittura, aveva iniziato ad annotare ciò che accadeva dentro di sè, registrandone le conseguenze, analizzando il processo e la nascita di nuovi pensieri.

Sono forse questi aspetti visionari che costituiscono le più importanti documentazioni di immaginazione attiva junghiana, ad aver indotto i suoi eredi ad un assoluto riserbo sul contenuto del Libro rosso di Jung. Forse il timore che uno dei pilastri fondatori della psicoanalisi venisse ridicolizzato, contestato o considerato una specie di schizofrenico....

continua http://guide.supereva.it/sogni/interventi/2009/10/pubblicato-il-libro-rosso-di-jung

video http://www.youtube.com/watch?v=5drUNviakdk

venerdì 12 giugno 2009

DADA ANTIPOLITIQUE

DADA.jpgDada , avanguardia artistica e letteraria.

from DEL TEATRO BLOG

Nasce nel 1916 a Zurigo dove, nel pieno del conflitto mondiale, trovano rifugio scrittori, poeti, pittori e intellettuali. I suoi inizi risalgono all'apertura del Cabaret Voltaire fondato dal tedesco Hugo Ball che, già assistente di Max Reinhardt, organizza qui una serie di serate ispirate alle formule spettacolari di Berlino. L'attività del cabaret richiama la partecipazione di personaggi come T. Tzara, E. Hennings, H. Arp, M. Janco, R. Huelsenbeck, H. Richter, che in breve tempo danno vita all'esplosione d. Il movimento si pone da subito contro i valori e le strutture della cultura tradizionale. Avverso a ogni sorta di dogmatismo e di rigidità programmatica, prende le distanze dalle teorie artistiche circostanti e precedenti, e si caratterizza per l'assenza di un'estetica di base, facendo piuttosto della caoticità, della spontaneità e dell'improvvisazione i presupposti di una nuova visione del mondo. Nel rifiuto di quella concezione borghese che pone l'arte al di sopra e al di fuori dei valori contingenti dell'esistenza, d. intende abbracciare totalmente l'espressione vitalistica dell'individuo svelandone la sua natura intima, di norma celata dai condizionamenti imposti dalla società. «Dada non è follia né saggezza né ironia guardami, gentile borghese. L'arte era un giuoco, i bambini riunivano le parole che hanno una soneria alla fine, poi gridavano e piangevano la strofa, e le mettevano gli stivaletti delle bambole, e la strofa divenne regina per morire un poco, e la regina divenne balena e i bambini correvano a perdifiato...»: con affermazioni di questo tipo, Tzara proclamava un ritorno dell'arte alle origini dell'umanità e indicava nella spontaneità e nell'immediatezza i termini di un fare poetico che fosse espressione della vita stessa (da qui l'interesse per l'arte africana e oceanica). Le idee di Tzara e degli altri esponenti d. trovano diffusione attraverso la nascita di diverse pubblicazioni: la rivista "Cabaret Voltaire" (1916; raccoglie le prime espressioni della nuova avanguardia); la rivista "Dada" (1917-20; riassume l'imperativo anarchico dell'impresa d. nella caoticità della sua veste editoriale); il Manifesto dada , proposto da Tzara (presentato nel 1918; afferma la volontà dissacratoria del movimento imponendo il suo rifiuto perentorio di ogni scuola e corrente artistico-letteraria)....

CONTINUA http://delteatro.it/dizionario_dello_spettacolo_del_900/d/dada.php