sabato 20 luglio 2019

20 Luglio - Leggi le principali notizie



Da: Secolo d'Italia 




Mail priva di virus. www.avg.com

La Luna ha... 50 anni... Ritorno all'era spaziale?

http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/08/la-luna-ha...-40-anni-ritorno-allera-spaziale

di R.Guerra  (2009.....)

0 LUGLIO 2009 (o 21 ora italiana): 40° anniversario della conquista sulla Luna: finalmente i Media hanno riscoperto l'era spaziale? Pare di sì, almeno a primi rapidi sguardi, notizie in prima[...]

2O 7 1969 l'uomo sulla luna20 LUGLIO 2009 (o 21 ora italiana): 40° anniversario della conquista sulla Luna: finalmente i Media hanno riscoperto l'era spaziale? Pare di sì, almeno a primi rapidi sguardi, notizie in prima pagine sui principali quotidiani, inserti speciali, Apollo 11, i pionieri Neil Armstrong; Edwin Aldrin(i primi due uomini sulla Luna), Michael Collins (di origini italiane), il Lem, Von Braun, Tito Stagno, Ruggero Orlando (i celebri Inviati Rai del fatidico allunaggio), in ogni sorta di fotografie e interviste, ecccetera.

Brevemente: un'inversione di tendenza rispetto a certo trend degli ultimi decenni quasi, culminati con la cosiddetta Teoria della Cospirazione, invero delirante, secondo la quale lo sbarco dell'Apollo 11 ( e tutti gli altri) non sarebbe mai avvenuto, una mera simulaazione cinematografica della Nasa..scope, in collusione con il Governo Usa, mera propaganda, come nel film Capricorn Owne.

Probabilmente non si è trattato di un puro evento celebrativo mediatico certo ritorno del fascino della Luna e dei viaggi spaziali: peraltro, neppure è stato assoluto il disinteresse degli Old Media su tali temi nel recente Passato, esaurita la spinta euforica degli anni 60 e 70 del Novecento. Le varie missioni robotiche su Marte, la cometa Hale Bop hanno sempre risvegliato i Media e il fascino del futuro più remoto, persino, per la futura storia possibile dell'umanità, destinata, prima o poi, a spiccare il volo interstellare…

Nello stesso tempo, la comunità scientifica, più oscuramente, ha continuato, soprattutto a livello saggistico, a non obliare… il senso rivoluzionario della Conquista della Luna, dell'astronautica in generale, a sottolineare non le troppe facile motivazioni puramente di propaganda militare (fatalmente presenti), ma le ricadute già terrestri fondamentali delle missioni spaziali: ad esempio molti farmaci e i telefonini cellulari stessi, molti nuovi materiali usati quotidianamente dall'industria allo studente del collage meno prestigioso, sono frutto anche dei viaggi Apollo e simili.

In particolare, mentre forse la fantascienza postcyberpunk, postBourroughs e connettivista stessa ha cambiato clichet, sempre più sociologica o ecologica o fantasy, futurologi e scienziati d'avanguardia non hanno mai smarrito il senso dello Spazio e del Futuro: anzi, proprio anche contro l'oblio mediatico e certo neo-oscurantismo culturale, hanno rilanciato e rilanciano, quasi con lo stesso spirito dei pionieri (tipo proprio Von Braun), le prospettive più rivoluzionarie dell'avventura cosiddetta spaziale: a breve termine relativo, le misconosciute potenzialità molto profane economiche possibili per …la Terra (riprendendo magari le previsioni della prima futurologia del secolo scorso); a medio lungo periodo gli scenari evolutivi, persino, se non meta-fisici e spirituali dei grandi Maestri della Fantascienza classica (Asimov, Clarke e molti altri).

Nella Rete, infine, l'interesse per la Luna o lo Spazio, nel Bene e nel Male, non è mai scemato, anzi Internet è certamente un baluardo irreversibile contro – per così dire- i Fondamentalisti del pianeta Terra, molto diffusi, convinti dell'inutilità delle scienze spaziali, figurarsi dell'Uomo sulla Luna o su Marte!

Sarebbe però, riassumendo. vano, sottovalutare certo spirito oscurantista e defuturizzato oggi dominante tra i media, l'opinione pubblica e i governi planetari (persino in Usa). L'effetto Luna 40 magari, finalmente segnala, anche favorito probabilmente dalla crisi economica internazonale, paradossalmente, nuovi vagiti del/dal futuro: in assenza di certezze presentiste, si torna felicemente a sognare. Ma il sogno va nutrito dalla comunità scientifica con azioni future divulgative mediatiche meno elitarie e specialistiche, nonché andrebbe sostenuto dalle Intellighenzie stesse Umanistiche, magari aggiornate e oltre certo Complesso di Frankenstein che le caratterizza (soprattutto in Europa).

Ma siamo ottimisti: in fondo le nuove generazioni figlie di Internet sono istintivamente se non "geneticamente" figlie del futuro, "naturalmente" orientate verso l'era della scienza e qundi verso un ritorno non solo alla Luna ma allo Spazio, l'Universo perduti…Il 20 21 Luglio 1960 l'Uomo è volato non solo sulla luna, ma al di là del Ventre Terrestre, finalmente approdato su una Nuova Terra se non Promessa certamente Reale. Una volta rotto il cordone ombelicale, l'Infanzia è destinata a decollare.. anche quella della generazione spaziale!






L'Ariosto sulla Luna di Roby Guerra - 1988... 2019


Oscar Bartoli La mia Luna...50 anni fa



Da: oscarbartoli  LETTER FROM WASHINGTON

Tutti a ricordare quella notte di 50 anni fa tra il 20 e il 21 luglio del 1969.
Ma quelli che ricordano e scrivono dichiarano onestamente che erano ragazzini, nel migliore dei casi una decina di anni ed allora è tutto un aggrapparsi alle immagini di archivio di quella incredibile vicenda astronautica.
Il vostro redattore non si fa certo titolo di merito nel dire che quella notte lui era un adulto accoccolato nel letto sul quale aveva deposto un piccolo televisore, regalo di matrimonio.
In collegamento telefonico con la moglie che stava a Grado in attesa della nascita del primo figlio e con la assistenza della madre visto che il marito era continuamente in viaggio e avrebbe dovuto recarsi in Unione Sovietica.
Perché lo sai come vanno queste cose: "Allora lei Bartoli deve andare a Mosca per seguire l'allestimento del padiglione della nostra società e poi prendere i contatti con il ministero della metallurgia sovietica…"
E lui aveva cercato timidamente alla Fantozzi di far presente che era in attesa della nascita del primo figlio............

https://oscarb1.blogspot.com/2019/07/la-mia-luna50-anni-fa.html

 

venerdì 19 luglio 2019

A 'Night&Blues' è tempo di tributi ai cantautori e alle band italiane | estense.com Ferrara

A 'Night&Blues' è tempo di tributi ai cantautori e alle band italiane | estense.com Ferrara: La diciassettesima edizione del 'Night&Blues', in corso di svolgimento al chiostro di Santa Maria della Consolazione di via Mortara, entra nel vivo con i tributi ai cantautori e ai grupp

Flli d'Italia Malaguri, Modonesi e l'interrogazione di Soffritti | estense.com Ferrara

Malaguri, Modonesi e l'interrogazione di Soffritti | estense.com Ferrara: Da quanto emerge in un post su face book, e dal comunicato stampa diffuso del capogruppo PD Aldo Modonesi, che attacca il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Federico Soffritti per la sua

La Mafia nigeriiana non esiste, come disse Modonesi -PD- a Ferrara?


Ferrara, Firpo, Giorgi, Roversi, nella serata lunare 50° anniversario

Ieri sera, 18 luglio, serata speciale nell'estivo di Darsena City. Concerto di provata altiudine per Daniella Firpo e  band  e elevaya  performance teatrale "Il Gioco dei Semi"  con regia di Riccardo Roversi (tratto da Fiori del noto- Rai sinergie- Mario Fiori).
La Firpo, italo - brasiliana -  sbarcò a Ferrara  anni fa ospite del Buskers Festival .. - conferma il suo talento in progress, world music e soft pop  elegante e ritmico vellutata; Roversi - più noto come scrittore e editore con non facile cifra sperimentale ha amplificato il bel testo"Fiori.."  di Mario Giorgi, adattando non solo il testo ma- in certo senso- la "macchina" teatrale un poì troppo minimalista. Per il teatro Roversi è inoltre noto per la bersione teatrale del suo Periplo di Mllennio e per un recente saggio su Samuel Beckett...
Una prima assoluta con la graditissima distribuzione gratuita del testo di Giorgi, potenziato dalla storia intrigante del progetto Julianeo dell'architetto  "visionario" Baroni.

https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Giorgi


https://www.ferrarabynight.com/un-fiume-di-musica-brasileira-sulla-darsena-ferrara/


Due trend dalle trimestrali delle banche Usa



Da: Newsletter Financecommunity.it  

LC srl - Via Morimondo 26 - 20143 Milano - Tel. 02 84243870 - C.F./P.IVA 07619210961 REA 1971432
Registro delle Imprese di Milano - Cap. Soc. Euro 10.000,00 i.v.

Ferrara, dopo Xibalbà, A.V., il secondo romanzo di Franco Cavazzini

A.V Copertina flessibile – Stampa grande, 17 nov 2018

di FRANCO CAVAZZINI (Autore)

Formato Kindle Eu O.O    cartaceo Eu 4.58

Dopo Xibalbà, nuovo romanzo  molto intressante per Franco Cavazzini, ferrarese.  In Xibalbà un lavoro fantastico -misterico- ambientato tra il Messico e Ferrara (echi dello stesso "etnico-local" e "mitico" Mago Chiozzino) sulla scia del celebre Castaneda, nuovo romanzo intitolato A.V., iniziali di uno dei principali protagonisti e figura focus: in questo caso un originale psiconoir, a forti tinte anche esistenziali da un lato e dall'altro sullo sfondo dinamiche tra il mondo della droga e della malavita organizzata calabrese e non solo. Il maresciallo Raisi è il protagonista, tra Bologna e la stessa natia Calabria. (R.G.)

Più precisamente:
Il Maresciallo Salvatore Raisi, calabrese originario di Castrovillari trapiantato da più di vent'anni a Bologna, è il protagonista della vicenda narrata. Dai modi rudi e scostanti, cinico e sprezzante, è ossessionato dal fallimento del proprio matrimonio e la crisi familiare che ne consegue si ripercuote sul proprio lavoro, che ormai vive con indolenza e noia.Entra in caserma, in un giorno di riposo, per chiedere una licenza e poter tornare nell'amata Calabria, ma si ritrova a dover seguire il caso dell'ennesima morte per overdose dovuta ad una partita di eroina "tagliata male", che circola in città.Vede così frustrato il suo desiderio di evasione e, intrappolato dal dovere, affronta gli accertamenti e le pratiche di routine del caso, che lo portano a conoscere Rita, una delle coinquiline della vittima. Emerge sin da subito un odio viscerale nella direzione di Alessandro Vicini, la vittima. Le indagini portano Raisi a Piacenza, città natale di A.V., da dove rientra a Bologna con un "nulla di fatto". In questo viaggio si delinea in controluce l'orizzonte culturale di riferimento: una società che ancora non si è emancipata dai pregiudizi e dai tabù che sono riconducibili, di volta in volta, alla divisa che indossa il Maresciallo o al paese da cui proviene, o al genere a cui appartiene. Orizzonte che farà da sfondo a tutta la narrazione e che, nello stesso tempo, si sgretola progressivamente, fino a franare seguendo la deriva e la dissoluzione dello stesso protagonista.Raisi ottiene la licenza e fa ritorno alla tanto agognata Calabria. Il conforto per il ritorno però dura soltanto il tempo della lauta colazione preparata dalle abili mani materne. Raisi si ritrova, infatti, di fronte alla cruda realtà, rimasta inalterata negli anni e fatta di "quaquaraquà" morti ammazzati, di omertà, di splendidi luoghi sfregiati, di Famiglie e Capi Famiglia che comandano al di sopra delle istituzioni. Così come a Bologna, vive la condizione esistenziale di "straniero in terra straniera" e ricorda le motivazioni che in gioventù lo hanno portato lontano dalla propria terra. Ritornato a Bologna, Raisi riprende svogliatamente la quotidianità fatta di solitudine e di un lavoro che è sempre più svuotato di significato. Incontra Rita, dalla quale era rimasto "stregato" già durante il primo colloquio per gli accertamenti del "caso Vicini". Abbandona ora qualsiasi indugio o contegno e inizia a frequentarla. Quest'ultima lo porta a conoscenza dell'esistenza di una agenda che stava tenendo il Vicini e gliela consegna. Agenda che, nonostante venga tenuta in scarsa considerazione dal Maresciallo per quasi tutta la narrazione, sarà un elemento chiave al termine del romanzo.Raisi viene contattato da Marta, ex fidanzata di A.V., che ancora profondamente innamorata di Alessandro non riesce a darsi pace per la sua scomparsa e fa pressioni su Raisi per la risoluzione del caso.

https://www.amazon.it/V-FRANCO-CAVAZZINI/dp/1731471807



Davide Foschi: Arrivederci L.de Crescenzo, A.Camilleri, A.G. Pinketts

Davide Foschi

Rubriche  Youmandesign

"NOI, EVOLUZIONARI" di Davide Foschi


ARRIVEDERCI LUCIANO, ANDREA & ANDREA...
E ora è arrivata la notizia che è scomparso anche Luciano de Crescenzo. In pochi mesi abbiamo perso lui, Andrea Camilleri e Andrea G. Pinketts. Praticamente gli autori (italiani, sottolineo italiani) di 52 milioni di copie vendute in tutto il mondo, con traduzioni in tutte le lingue. Amati e odiati, provocatori, insofferenti, utopisti, sognatori, avventurieri, uomini senza regole armati solo di carta e penna, lettori a loro volta di migliaia e migliaia di libri altrui, personaggi televisivi e teatrali, popolari oltre le loro stessi creazioni, di sinistra, di destra, anarchici e oltre ogni regola, amanti della lingua, dei dialetti e del gergo inesistente da loro creato.
Io, di persona, tra loro come sapete ho conosciuto Andrea Pinketts, un fiero rappresentante del Nuovo Rinascimento con cui abbiamo portato avanti Festival ed eventi negli ultimi tempi con quel pizzico di follia che contraddistingue chi si rende conto che occorre lasciare questo mondo sapendo di essere a posto con la coscienza, donando un'eredità pubblica, oltre che privata, utile a qualcosa di buono, se per buono intendiamo accendere qualche fiammella in più nelle anime delle persone che verranno dopo di noi.
Io e Pinketts la pensavamo diversamente su un'infnità di cose, eppure la stima l'un per l'altro è sempre stata massima e fonte di stimolo per approfondire, per cercare, per immaginare, che poi è quello che sempre dovrebbe fare un essere umano libero.
Mi dispiace leggere in questi giorni scritti che li attaccano, da una parte e dall'altra, per motivi con molta evidenza meramente politici o meglio partitici su varie testate italiane, soprattutto da parte di giornalisti che poco hanno a che fare con le conoscenze letterarie o filosofiche dei tre.
So di sicuro una cosa: non avere più esseri umani del genere, qui con noi dal punto di vista "terreno", è una perdita punto e basta, per tutti, per l'italia intera, per quel paese che li ha così letti (loro sì, letti, in un paese di troppi e troppi semi analfabeti) visti, ascoltati, che li ha presi in generale come modelli non di vita (tipico errore del fanatismo) ma di spunti e riflessioni, quando riflettere non è mai in realtà abbastanza, specialmente nel nostro paese.
Arrivederci Luciano, arrivederci Andrea & Andrea:
ci vedremo di là, o di notte... in ogni caso, ve lo dico col cuore, ora mi mancherete tutti.

Davide Foschi


https://www.facebook.com/groups/youmandesign4nr/