da FONDO MAGAZINE MINO RENZAGLIA DIVENIRE 3 FUTURISMO RECENSIONE DI EMANUELE LIUT Gli intellettualismi della “critica” moderna, - per intenderci tutta quella carta che è uguale se passa direttamente al macero - , finiscono con la loro mole il più delle volte per nascondere ciò che di nitido e di essenziale può essere ri-conosciuto, in maniera viva, dalla Storia. Ogni autore, ogni movimento, ogni esperienza artistica o politica, finiscono nel calderone del giudizio piatto di questi “intellettuali”, i quali scandiscono una “rassicurante” opinione comune sulle cose. Tutto è assegnato a una particolare categoria. Tutto finisce indistintamente nella storia… nella sua scansione di punti uguali, tutto si compie in un “è stato fatto”. Il futurismo? Una moda come un’altra, una maniera per “sentirmi colto” attraverso delle facili estemporanee esperienze. Semplice “evenienza” che svanisce nel momento stesso della sua “celebrazione”. Un raccontarsi che (non) si esaurisce nel ripeter...