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domenica 31 maggio 2015

Deleyva edizioni: libri posthuman, Lezioni dalla Fine del Mondo

Lezioni dalla Fine del Mondo

Autore: ,

«Zombiecity è l'ultima possibilità di sopravvivenza del genere umano
sulla Terra. La catastrofe biologica è iniziata, l'attacco virale è
inarrestabile ed ha ormai raggiunto l'ultimo stadio, il punto di non
ritorno».
Ogni volta che si tenta di immaginare scenari futuri utili alla
sopravvivenza della società su questo pianeta, emerge con chiarezza
quanto le conseguenze più drammatiche del così detto "sviluppo" siano
tra i fattori di maggior criticità che l'umanità si trova ad
affrontare: terremoti, maremoti, dissesti idrogeologici,
desertificazione, uragani, ma anche sommosse civili, militarizzazioni
delle aree urbane, attacchi terroristici, dimostrano che le nostre
città non sono attrezzate per far fronte agli imprevisti più
catastrofici.
Di fronte a questo scenario, parlare di zombie, può non apparire come
una priorità dell'architettura. Eppure, la popolarità che ha la
cinematografia legata agli zombie può essere sfruttata come una buona
metafora per stimolare studenti e studiosi ad interrogarsi sulle
opportunità offerte da un immaginario distopico.
"Lezioni dalla fine del Mondo" è il risultato di un programma
didattico e di ricerca che nasce dall'idea di comprendere quali siano
gli strumenti minimi per la sopravvivenza e quali, invece, i bisogni
secondari. Lo scenario che si ipotizza è la diffusione di una malattia
endemica capace di rendere ostile la maggior parte della popolazione
mondiale, ormai contagiata, nei confronti della minoranza immune.
Lo scopo di Zombiecity, per quanto lo scenario proposto possa sembrare
distopico, è quello di favorire soluzioni progettuali concrete, più
strategiche che tecnologiche, che mirino, pur in un contesto
apocalittico, alla creazione di una nuova società, in cui la felicità
umana sia garantita dalla crescita della qualità della vita.




domenica 19 giugno 2011

Musei Comune di Roma Second Life: “Asian Lednev: Creatore d i Mondi” Avanguardia 21

Second Life: “Asian Lednev: Creatore di Mondi”

Lunedi 20 giugno 2011, alle ore 22.30, Fabio Fornasari, aka Asian Lednev, presenterà al MiC, l’isola dei Musei di Roma Capitale in Second Life, il suo libro-catalogo “Asian Lednev: Creatore di Mondi”, pubblicato dalle Edizioni Avanguardia 21.
Insieme a lui ci saranno molte delle persone che hanno collaborato a questo progetto: da Emmanuele Jonathan Pilia che ha curato il catalogo, a Antonio Saccoccio per le Edizioni Avanguardia 21. La pubblicazione è parte della mission di “Avanguardia 21”, che mira a creare una vera e propria rete comunitaria fra tutti coloro che nel XXI secolo sono interessati alla cultura e all’arte d’avanguardia.
Ci sarà anche William Nessuno, autore di “Turris Asian 1.1″, che nei panni di MacEwan Writer sta collaborando al romanzo collettivo ambientato in Second Life.
Una bella serata per re-incontrare questi nostri straordinari amici che da un po’ di tempo non vediamo spesso in Second Life.
Asian/Fabio, che nella vita è, insieme a Rota, l’architetto del Museo del Novecento di Milano, ci ha promesso che s’inventerà qualche diavoleria!
Vale la pena di esserci! :)

SLURL: http://slurl.com/secondlife/MiC/203/156/40
 
 

giovedì 16 giugno 2011

Asian Lednev, creatore di mondi: trionfa la retealtà A21

copertina_asian_236

L'evento di sabato 11 giugno a Roma, presso il museo della chiesa di San Giovanni de' Fiorentini, è uno di quelli su cui vale la pena fermarsi a riflettere per qualche minuto.

Per l'occasione si presenta l'esposizione Asian Lednev, creatore di mondi, ideata e curata da Emmanuele Jonathan Pilia, Sveva Avveduto e Guido Massantini per esplorare il percorso artistico di Fabio Fornasari. Inoltre si presenta il catalogo della mostra, edito da Avanguardia 21. Intervengono anche alcuni esponenti di ALTA e William Nessuno, anche loro fondamentali per la riuscita dell'evento.

 

Non è il caso di soffermarsi troppo sulla riuscita del vernissage, completa ed evidente per tutti gli intervenuti.

 

E' invece il caso di riconoscere che eventi del genere sono il frutto della retealtà da noi sognata. Sì, la retealtà. Ci si trovava, a prima vista, di fronte al classico vernissage, di quelli che se ne vedono a centinaia a Roma in una settimana, di quelli che la gente ricorda solo perchè c'è un amico che espone la sua vanità o perchè previsto ampio buffet al termine. Ad un occhio superficiale il vernissage di sabato 11 sembrerebbe come gli altri. E invece per chi è attento e sensibile ai cambiamenti c'era del nuovo, c'era dell'immensamente nuovo. E la novità si chiama retealtà. Il clima sereno e leale, l'entusiasmo vero e vivo che si respirava sono il risultato di un cambiamento paradigmatico. L'11 si è avuto uno svernissage reteale, e per questo antitradizionale. Reteale perchè la maggioranza di coloro che hanno partecipato all'evento sono entrati in contatto, si sono conosciuti e hanno preparato l'evento stesso attraverso la rete, sul web. Senza internet non avrei conosciuto E. J. Pilia, non avrei conosciuto F. Fornasari e Sveva Avveduto, non avrei conosciuto M. Ercolani ed E. Battipaglia, non avrei conosciuto Marina Bellini, non avrei conosciuto William Nessuno. E non avrei conosciuto Marco Rossi Lecce e Francesca Franco. Non avrei conosciuto Loretta Bertoni, Elisabetta Mattia, Marco Zappa, Gianluigi Ballarani, Mauro Piccinini. Non avrei conosciuto Vitaldo Conte. Tutti amici presenti l'11 giugno (e scusate se dimentico qualcuno). L'intera casa editrice Avanguardia 21 nasce da un gruppo di artisti e attivisti che sono entrati in contatto grazie alla rete. Una casa editrice nata in rete. Avanguardia 21 è entrata in contatto con ALTA grazie alla rete. Ma questo è ancora poca cosa. La retealtà non è ancora questa.
La retealtà inizia a realizzarsi quando, come nel caso dell'11 giugno, i rapporti nati sul web si trasferiscono sul territorio. E non basta neppure questo. La retealtà si realizza pienamente soltanto quando i rapporti nati in rete trasferendosi sul territorio mantengono le stesse caratteristiche reticolari, orizzontali e antigerarchiche che contraddistinguono le relazioni sul nuovo medium (quando è interpretato nel migliore dei modi e non replica modelli old-mediali). Sì, perchè i rapporti che nascono sul web solitamente sono meno sporchi rispetto a quelli nati al di fuori del web. E' molto più facile riconoscersi compagni d'avventura sulla base di semplici affinità elettive, e più difficile stabilire rapporti meschini basati sul calcolo, l'interesse, l'arrivismo, etc.
 
CONTINUA LIBERI DALLA FORMA
 
ANTONIO SACCOCCIO

venerdì 10 giugno 2011

Asian Lednev, creatore di Mondi - Edizioni Avanguardia 21

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Comunicato stampa

Edizioni Avanguardia 21

Asian Lednev, creatore di Mondi
Catalogo a cura di E.. J. Pilia
 

Sabato 11 giugno 2011, alle ore 18, si inaugura a Roma presso il Museo di San Giovanni de' Fiorentini la personale di Fabio Fornasari, tra i più convincenti artisti che lavorano sulle relazioni tra architettura e nuovi media. Titolo della mostra: “Asian Lednev: Creatore di Mondi”.
Durante il vernissage verrà presentato il catalogo della mostra “Asian Lednev: Creatore di Mondi”, pubblicato dalle Edizioni Avanguardia 21. Il catalogo (128 pagine, 90 illustrazioni a colori - 25,23 euro) è a cura di Emmanuele Jonathan Pilia, con contributi critici di Sveva Avveduto e Guido Massantini e un’intervista di Francesco Verso allo stesso Fornasari. Il progetto complessivo è di ALTA (Associazione Laboratorio di TransArchitettura).
La pubblicazione è parte della mission di “Avanguardia 21”, che mira a creare una vera e propria rete comunitaria fra tutti coloro che nel XXI secolo sono interessati alla cultura e all’arte d’avanguardia.
Parteciperanno al vernissage: Fabio Fornasari, i curatori Sveva Avveduto ed Emmanuele Jonathan Pilia, gli scrittori William Nessuno e Francesco Verso, per le Edizioni Avanguardia 21 Elisabetta Mattia e Antonio Saccoccio.

L'evento è stato realizzato grazie al sostegno di: Museo di San Giovanni Battista de' Fiorentini, Edizioni Avanguardia 21, IRPPS - Istituto di Ricerche sulle Popolazione e sulle Politiche Sociali, AIT - Associazione Italiana Transumanisti, Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia, DoKC Lab, Codice a Barre, Art a Part of Cult(ure).

www.avanguardia21.it

info@avanguardia21.it

martedì 22 giugno 2010

Transumanisti Emmanuele Pilia in Divenire 4

Pilia.jpgDivenire 4.jpgDIVENIRE IV AA.VV.  a cura di Riccardo Campa (Sestante edizioni, 2010)

 

 

Il tema dominante del quarto volume di Divenire è la rottura con l’umanesimo, religioso ma non solo, che caratterizza la nostra era tecnologica. La questione è affrontata da varie angolature, nella maggior parte degli articoli, e in molti casi viene individuato nell’Umanesimo prerinascimentale e rinascimentale –per il suo stretto legame con il paganesimo greco-romano – un punto di svolta nel percorso che ci consente oggi di riflettere su un possibile futuro postumano.
Il numero si distingue anche per le firme prestigiose che contribuiscono a questa nuova esplorazione dei legami tra la tecnica e il postumano.

 

La scienza e la natura di Luciano Pellicani

La crisi dell'umanismo di Gianni Vattimo

Soggettività e ontopoiesi, di Roberto Marchesini
Oltre la specie, di Aldo Schiavone

L’aroma del passato più prossimo. Note su tecnologia, comunicazione, politica, di Mario Pireddu 

Dipendenze transumane, di Salvatore Rampone  

Le radici pagane della rivoluzione biopolitica, di Riccardo Campa 

Il sovrumano nel transumano, di Max More
Transumanismo ed ermetismo, di Remi Sussan
Karl Marx, il futurologo, di Roberto Guerra
Una rovina perpetua, di Emmanuele Pilia Il giovane architetto Emmanuele Pilia, art director di Divenire, mette la propria firma in calce a “Una rovina perpetua”. Il saggio si interroga sulla possibilità per il movimento transumanista di raccogliere l’eredità del situazionismo e di certe istanze anarco-socialiste, al fine di ricostruire la società su basi nuove, prendendo l’Homo Ludens di Huizinga come paradigma del prossimo gradino dell’evoluzione umana, ma lasciando risplendere l’umanità attuale in tutta la sua rovinosa bellezza.
L’evoluzione della Net-Sfera, di Ugo Spezza  

La tentazione a-storica. Come il cinema narra la mitologia luddita, di Francesco Boco  Il transumanismo d’azione. Recensione di “Mutare o perire”, di Stefano Vaj   

 

*EMMANUELE PILIA  Nato a Civitavecchia nel 1985, si forma nella Facoltà di Architettura Valle Giulia, università degli studi di Roma la "Sapienza". Interessato alle contaminazioni tra cybercultura, epistemologia ed estetica, è particolarmente attento alle espressioni architettoniche ed artistiche che raccolgono l'eredità situazionista e la sfida neo-utopista della corrente di pensiero transumanista. Dal 2008 è Art Director della rivista di epistemologia Divenire, rassegna interdisciplinare di studi sulla tecnica ed il postumano, curata da Riccardo Campa, per la quale cura il progetto grafico e scrive diversi saggi. Nello stesso anno, fonda a Ladispoli, assieme ad Emanuele Sbardella, l'associazione culturale Emergenze, con la quale progetta diversi eventi artistici. Dal 2009, collabora con la cattedra di disegno dell’architettura tenuta dal prof. Fabio Quici. Nel 2010 fonda, assieme a Monica Calvarese, Marika Onofri, Giulia Santucci, Luigi Viapiano, l'associazione culturale "Origami" che presiede. Ha pubblicato con Divenire: Attraverso un'architettura

http://www.piliaemmanuele.wordpress.com

 

 http://piliaemmanuele.wordpress.com/

http://www.architetturaecinema.net/index.php?option=com_content&view=article&id=80&Itemid=92

 

 

http://www.sestanteedizioni.com/new/index.php?pagename=product_i...
http://www.sestanteedizioni.com/new/index.php?pagename=in...
http://www.divenire.org

http://www.transumanisti.it
http://transumanisti.wordpress.com/2010/05/13/divenire-4/...