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mercoledì 30 aprile 2025

Societa'Libera-NewsLetter-Europa e Cina?

 

Anno XXV - n. 573- 30 aprile 2025

00186 ROMA - Piazza Rondanini, 52 - Tel. 06.89538799

www.societalibera.org

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@SocietaLibera

Liberae Sunt Nostrae Cogitationes

                          

SALERNO, 9 MAGGIO Ore 18,Teatro S.Giuseppe Via E. Bottiglieri, 21

                                            INCONTRO SU:

EUROPA IL TRAMONTO DI UNA MISSIONE

IL CREPUSCOLO DEL FUTURO

Ne Parlano - ANTONIO MANZO GIORNALISTA

                   GIANANDREA GAIANI DIRETTORE ANALISIDIFESA

                   VINCENZO OLITA DIRETTORE SOCIETA’ LIBERA 

 

La Storia delle tre Brocche: Stati Uniti, Cina ed Europa

di Riki Sospisio*

 


In questa narrazione, una brocca è d'acciaio, un'altra di bronzo e l'ultima di terracotta. L'Europa ha stabilito normative rigorose e rispettose dell'ambiente. Tuttavia, la nuova amministrazione Trump negli Stati Uniti sta smantellando tali normative. Nel frattempo, la Cina ha studiato e adattato la filosofia europea in materia di governance ambientale.

Attualmente, l'America sembra credere che i combustibili fossili siano l'unica via per la sua prosperità e una nuova età dell'oro. L'Europa, d'altra parte, continua a imporre normative severe ai suoi cittadini, spesso costringendoli a cercare di aderire a queste misure ecologiche estreme, a volte molto astruse, senza fornire soluzioni chiare o un quadro industriale definito.

La Cina, dopo aver analizzato e imparato dall'Europa, è ora l'unico attore importante realmente concentrato sul progresso delle tecnologie verdi. È il principale produttore mondiale di pannelli solari e batterie, rappresentando il 75% della produzione mondiale di energia nucleare. Inoltre, la Cina utilizza piccoli reattori modulari (SMR) per alimentare piccoli territori contesi, come le Isole Paracelso.

Attualmente, l'America sta esortando i paesi europei a evitare di imporre dazi e a limitare i loro rapporti con la Cina.

Uno scenario futuro interessante è che la Cina potrebbe introdurre dazi sui Paesi che non rispettano gli standard di sostenibilità ambientale. Se ciò accadesse, sia l'Europa che gli Stati Uniti potrebbero trovarsi a dover pagare questi dazi.

*Società Libera