* "profluvio di rose" investa il Nuovo Anno dinamicamente ed efficacemente proiettato in avanti. Io "non vi cercherò" se non la massima incisività possibile, nell'àmbito del visionario, lucido e "duplice" delirio dello "Zarathustra" L’Angelo Muto Mentre pallidamente io esploravo le mie poesie, le strofe dove un crudo tormento sordi abissi rotolava, su la soglia apparì l’Angelo Muto. Ella recava all’anima smarrita Ella di ricchi fiori un bel portento; ed una brocca era tra le Sue dita e rose, rose ornavano il Suo mento. Corona a Lei sul capo aurea splendeva, la voce Sua era prossima all’Incanto: “La Vita bella e il Canto a te m’invia” ora che sorridendo Ella diceva, Le cadevano i gigli e le mimose. Ed a raccôrli come io fui chinato, Ella s’inginocchiò: tuffai beato io tutto il viso fra le fresche rose. Paolo Melandri 31 dicembre 2013