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Visualizzazione dei post da gennaio 4, 2015

Paris Islam

Pierluigi Casalino LA STRAGE DI PARIGI E QUELLO CHE L'ISLAM NON HA MAI DETTO I fatti di Parigi, gli ultimi di una lunga serie, inducono una volta per tutte a riflettere su cosa sia veramente l'Islam e su quanto esuli assolutamente da un'immagine formatasi dentro e fuori di quella religione, spesso travisata e strumentalizzata a fini politici da opposte sponde. Tra le molte idiozie costruite nel tempo per identificare l'Islam, grazie anche al contributo di sue correnti estremistiche, si distingue il concetto di guerra santa, sul quale chi scrive ha avuto non di rado modo di soffermarsi per spiegarne il significato autentico: una ricerca della perfezione, secondo le intenzioni originarie del Profeta Maometto, al quale sono state attribuite affermazioni non corrispondenti al suo pensiero, sull'abbrivo di influenze ancora oggi esterne al suo messaggio originario. Una somma di soprusi e di falsificazioni di cui sono stati responsa...

Avvertimenti vari sull'imminente attacco tedesco alla Russia nella primavera del 1941

La prima notizia di preparativi tedeschi per un attacco alla Russia sovietica nel 1941 fu comunicata all'inizio di quell'anno al Dipartimento di Stato dall'addetto commerciale dell'ambasciata americana a Berlino, Sam E. Woods, il quale aveva ricevuto l'informazione da un tedesco anti-nazista. Sulla base di questa anticipazione riservata, il Segretario di Stato Summers  Wells informò, nel gennaio 1941, l'ambasciatore russo a Washington, Umanskij del piano germanico. Da parte americana e britannica, inoltre, ma anche da parte cinese, ceche, e private, affluirono messaggi di analogo tenore a Mosca. L'inviato americano a Belgrado fece oggetto di ulteriore informativa al Dipartimento di Stato il 30 marzo del 1941. E ciò derivò dalle notizie trapelate in ambienti diplomatici circa una pressione tedesca sul principe Paolo perché la Jugoslavia entrasse a far parte del "patto tripartito", in vista dell'attacco hitleriano alla Russia in programma per l...

Il libro indicibile a cura di Sandro Giovannini su Il Giornale

Marco Cremonini Spendida recensione di G. Montinaro su Il Giornale , per il libro... indicibile.... " .. Non aver paura di dire"  a cura di Sandro Giovannini con 40 autori coinvolti, alcuni molto noti, Marcello Veneizani, Luca Gallesi, Marco Vannini, Gian Franco De Turris,  Riccardo Campa ecc.  Montinaro ha evidenziato in particolare quest'ultimo, sociologo della scienxa, per una ouverture libertaria sull'equivoco millenario della Prostituzione, che il proibizionismo si ostina almeno in Italia a censurare, favorendo nei fatti industrie clandestine e criminali con fatturati degni di multinazionali, azzerando inoltre, oggi, tecnorituali di nuova iniziazione creativamente dionisiaco-pagana assenti nella modernità (non ultimo non banali tecnoterapie sociali contro certi fenomeni ben noti, femminicidio e impotenza sessuale,  e psicosessuale). Oppure gli stessi Claudio Bonvecchio e Vittorio de Pedys, filosofi doc, su temi culturalmente e politicamente scorretti riguar...

L'Homme Robot: Depressione o disadattamento negli anni duemila?

Roby Guerra  (inedito) L’Homme Robot Psicanalisi del futuro come arte terapia 1. Depressione o disadattamento negli anni duemila? Il dubbio è un falso problema: la cosiddetta depressione è in realtà disaddatamento. Ulteriormente essa stessa o esso stesso nel Novecento fu-furono soprattutto battezzati Male Oscuro (letterati come Berto), angoscia grave, nevrosi, disturbo bipolare da filosofi esistenzialisti o psichiatri e psicologi e psicanalisti. Le cosiddette malattie mentali strettamente dette, schizofrenia, psicosi, paranoia, pur spesso mixate con le sindromi cosiddette minori non ncesssariamente cliniche, in genere erano e sono davvero malattie mentali e-o cerebrali come classificava la vecchia psichiatria, pur ovviamente, ai giorni nostri in quadri assai più complessi, dopo le neuroscienze stesse. Va da sé noi applichiamo ora – se si vuole – una specie di Rasoio di Occam. Quando parliamo di depressione o disadattamento, pur ammettendo molte e fin ...

MENABO' del giornalista visual poem Alberto Orioli a Ferrara

Redazione   *segnalazione da Paolo Volta, curatore Galleria del Carbone     Dal 10 gennaio alle 18.00 al 25 gennaio alle 20.00 PRESSO LA GALLERIA DEL CARBONE Vicolo del Carbone, 18/a, 44121 Ferrara   MOSTRA DI ALBERTO ORIOLI, M E N A B O'   testo introduttivo di Patrizio Bianchi. Alberto Orioli è un giornalista, o meglio è un giornalista di grande successo, vicedirettore del più importante giornale economico del paese, autore di libri apprezzati tra cui una lunga intervista al Presidente Ciampi. Orioli è certamente un professionista della parola e della carta stampata, ma è anche un artista che prende i ferri del mestiere e li stravolge, come se i limiti del mestiere non fossero più sufficienti a contenere tutto ciò che la persona deve dire. Ed allora le parole diventano segni e la pagina del giornale diviene materia per una ricerca in cui dalla piana monocromia seriosa del quotidiano esplo...

Julius Evola e la casta ideologica...

Vitaldo Conte   ...SEGNALIAMO .la testimonianza di Amedeo Canale per ora solo su Facebook, assessore alla Cultura e all'Istruzione di Reggio Calabria durante la mostra su Julius Evola, svoltasi in questa città 10 anni fa. Testimonianza che sta raccogliendo sempre più  consensi, SIGNIFICATIVI...   2005/2015...L'ARTE NON SI CENSURA!!! “Julius Evola: arte come alchimia, mistica, biografia. Opere e documentazione”. Dieci anni fa, Reggio Calabria ospitò una straordinaria mostra - articolata e ricchissima di pitture e documenti mai visti o esposti prima - di opere di Julius Evola. Artista mistico e sconveniente. A due lustri dall'evento e a qualche settimana da un contestatissimo convegno roman o...non posso non ribadire quanto, con forza, da Assessore alla Cultura e all'Istruzione del Comune di Reggio Calabria, volli quella mostra e quel ciclo di conferenze. Realizzati grazie all'identità di visione, folle e coraggiosa, che condivisi e...

"Un sindacato nazionale nuovo ed antico"‏

 Progetto Nazionale/Ufficio Stampa TUTTO DA CAPO L'unione del "Lavoro" italiano di Luigi Recupero La sterilit à del movimento sindacale italiano Il sindacato, che per tanti decenni è stato una delle forze motrici dello sviluppo dei popoli e dell'economia ed ha contribuito a dare forma alle istituzioni, ormai da troppo tempo è diventato sterile ed in alcuni casi addirittura dannoso per l'economia e per la Nazione (soprattutto in riferimento all'azione di alcune organizzazioni). È ormai di tutta evidenza che il nostro modello economico, di relazioni industriali ed istituzionali non regge pi ù nella nuova situazione venutasi a creare con la crisi economica, un modello che gi à prima dell'attuale fase di difficolt à non consentiva all'Italia di crescere ma le permetteva solo di galleggiare e che in conseguenza della congiuntura economica sfavorevole non è stato in grado di evitare che l'Italia si impoverisse...ed oggi non ...