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sabato 21 marzo 2009

PROGETTO PER FERRARA PROGRAMMA CULTURALE

TAVOLAZZI.jpg* da PROGETTO PER FERRARA SITO WEB

(Valentino Tavolazzi)

Cultura, istruzione, università, sport

  • Articolo 34.2 della Costituzione Italiana: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi; la Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio ed altre provvidenze.” Siamo per una riforma della scuola e dell’Università che preveda maggiori risorse ed un loro impiego più qualificato, che elimini la mediocrità raccomandata, il nepotismo, le baronie e le corporazioni, che esalti il merito e la qualità della ricerca e dell’insegnamento, che coinvolga studenti e corpo insegnanti nella gestione del cambiamento.
  • Collaboreremo con Provincia, Regione e Stato per realizzare la migliore scuola, la migliore università e la migliore attuazione delle pratiche sportive; ma ci orienteremo, nelle scelte e nelle alleanze, al rispetto imprescindibile dell’opzione politica richiamata nel precedente punto.
  • La politica culturale sul territorio è competenza dell’ente locale, limitata soltanto dalla disponibilità di risorse reperibili, vero strumento di governo della politica culturale locale. Non ci schieriamo acriticamente contro i grandi eventi, ma li sottoporremo ad una mirata analisi che ne certifichi la compatibilità con le risorse della città e del territorio, con il gradimento dei cittadini e con la fruibilità vera, intesa come diritto inalienabile dell’intera popolazione locale. Diversamente dal passato non riproporremo l’insopportabile rapporto costo beneficio dei grandi eventi i quali, per il solo fatto di essere grandi e dispendiosi, hanno drenato tutte le risorse altrimenti destinabili ad altra e più ampia produzione di eventi culturali.
  • Non finanzieremo solo Teatro Comunale, Ferrara Musica, l’Istituto di Studi Rinascimentali, la gestione dei musei e delle civiche gallerie, degli archivi e delle biblioteche. Avremo grande attenzione per la composita realtà di cenacoli, associazioni, circoli e club culturali, e per la loro produzione di diffusi eventi teatrali, musicali, di danza, di letteratura, d’arte, di valorizzazione delle tradizioni locali, il più delle volte di indubbia qualità artistica e culturale, e sempre gradite dalla popolazione. Intendiamo contribuire alla crescita di tale tessuto, strappandolo dal precariato, ed al consolidamento e ad una affermazione vera, con un’oculata politica, rigorosamente selettiva e premiante la credibilità di progetti e d’azione, anche pluriennali, di cui ognuno di questi operatori sarà invitato d’essere portatore. Offriremo periodicamente le sale pubbliche (Estense, Boldini, Ponte) a manifestazioni dilettantistiche in vari campi (poesie, canto, karaoke, musica, danza).
  • Nell’ambito del diritto allo studio, inteso anche come pratica delle discipline sportive, rientrano l’adeguamento strutturale di alcune palestre e la possibilità di fruire delle strutture sportive pubbliche del territorio, anche per gli alunni delle scuole materne/elementari, medie e superiori. Opereremo per la diffusione di un’adeguata abilità natatoria, come avviene in tutta Europa, dove le istituzioni sono sensibili all’educazione sportiva ed in particolare al nuoto, considerato disciplina obbligatoria.
  • Ci batteremo affinché il Comune eserciti un maggior controllo sulla qualità del servizio nelle strutture sportive di proprietà, controllo attualmente inesistente e/o lasciato alle sole proteste dei cittadini.

http://www.progettoperferrara.org/programma/cultura-istruzione-universita-sport

http://www.youtube.com/watch?v=HPzzPNcApFw

martedì 10 febbraio 2009

FERRARA E IL FUTURO

BERLINGUER 2.jpg 

FROM LA NUOVA FERRARA

S'AVVICINA IL TEMPO PER DECIDERE IL FUTURO

Tante le poltrone destinate a cambiare padrone a fine primavera, quando col voto daremo un nuovo sindaco e un nuovo governo ai nostri Comuni. Volteremo pagina con la speranza, ancora una volta, di aver fatto la scelta giusta, per un vero cambiamento. La macchina elettorale è già in moto e oggi abbiamo già più nomi di candidati sindaci che programmi. E lo spettacolo non è dei più edificanti. Tra le mura “amiche”, in particolare, si lotta senza esclusione di colpi per guadagnare il “pass” per il palazzo.  Vien da chiedersi: ma è così facile governare un Comune? Sembrerebbe di sì, perché c’è una vera e propria corsa alla poltrona di primo cittadino. Un conto è promettere, un altro fare, e fare bene.  
Prendiamo Ferrara, ad esempio. L’eredità che aspetta il nuovo inquilino di piazza Municipale è pesantuccia. Ferrara oggi è una città più stanca, più cupa, più povera, più sporca rispetto ad alcuni anni fa. Guardando certi palazzi è ancora di una bellezza struggente, raffinata, ma basta gettare lo sguardo in basso per vederne il degrado: marciapiedi sconnessi, pieni di crepe; asfalto sbriciolato con buche da incubo per i ciclisti; bauletti dei viali senza un fiore ma in compenso con il terreno “arato” dai pneumatici di invadenti Suv. E l’aria del centro e fino all’estrema periferia? Non ne parliamo, e con un futuro tutto da scrivere, considerato che alla maxi-torta inquinamento c’è da aggiungere la ciliegina della turbogas.
La viabilità è ferma. Solo timidi tentativi ma non è stata imboccata la strada che porta a rendere una città a misura d’uomo. I parcheggi? Si mira solo a far cassa sottraendo a chi lavora in città quei pochi spazi gratuiti disponibili. E le corsie preferenziali? E le piste ciclabili degne di tal nome?  Poi la crisi, negozi e aziende che chiudono, servizi che non ci sono più. Ma è comprensibile che in cinque-sei sgomitino per prendere la fascia da sindaco?  Forse, con la vista, abbiamo perso di pari passo anche l’obiettività, ma il sindaco non sarà atteso né da rose, né da fiori. Auspicare una svolta vera è una speranza irrinunciabile, così come sognare traguardi più consoni a questa bella città. Chi ci vive oggi si sente defraudato di un’armonia che una volta gli apparteneva. Si intristisce alla vista di questo declino e s’infuria.  
Ciascuno di noi si porta dentro un’immagine compiaciuta della propria città e nutre il rimpianto di tempi non lontani quando si stava davvero bene insieme. Un’immagine ripiegata, nostalgica.  Abbiamo nella testa un fotogramma forse retorico ma tenacemente conservato del passato di questa città; non riusciamo, però, ad immaginarla nel futuro, perché oggi ne è stata deformata la peculiarità di città d’arte, a misura di uomo, circondata da una campagna generosa. Il cambiamento approssimativo si è sempre trasformato in un impoverimento. Non è stato governato se non sottraendo quelli che erano i pregi, bollati di provincialismo e di fatto cancellati per inseguire fugaci quando dannose e costose “idee” di modernità.  Non sarà facile rimettere Ferrara in carreggiata. Pensiamoci bene prima di fare la nostra scelta. Non c’è più tempo per sbagliare.
(Valentino Pesci)

sabato 31 gennaio 2009

PER UNA DESTRA ALTERNATIVA POSTMODERNA

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FUTURFERRARA....

Visto dall'esterno, di chi magari altalena... tra Ferrara, città d'origine e altrove, (ma a quanto pare anche dentro le ... Mura), certa delusione sembra l'unico dato oggettivo della politica ferrarese alternativa. Assai probabilmente, per l'ennesima volta, secondo quasi copione, equivoci e certo provincialismo tutto ferrarese, sono il miglior spot per Ferrara la Rossa, destinata a riciclarsi ancora, quasi senza combattere.

A parte eretici quali Giulio Barbieri e Valentino Tavolazzi (ma la questione riguarda eccome pure loro), certa paresi cronica sembra caretterizzare l'opposizione neoumanista ferrarese: a pochi mesi dal voto, un candidato premier... bravo negli spot pubblicitari, ma minestra riscaldata, fuori dalla realtà, incapace - autismo della politica ferrarese tout court, di captare l'inadeguatezza generale della sua candidatura (al di là della Persona)da troppi mesi, inoltre, vagheggiata ma mai ufficiale.

Nella destra cosidetta moderna ferrarese, poi, siamo allo psicodramma: le migliori figure espresse in questi anni (e tutti preda dell'archetipo sembrano aver perso il senso oggettivo della questione, incapaci di dare a Nerone a quel che è di Nerone) si scannano quasi tra di loro: ad esempio la sincera Delusione di Alberto Balboni, vedi la stampa cittadina,  leader storico della Destra ferrarese (quando molti dei fans un tempo militavano persino a sinistra!) è tremendamente rivelatrice e significativa, al di là di tutte le querelle! Marciare e Fiorire insieme (pur nelle logiche differenze) anzichè marcire... oggi è un'utopia, col bel risultato, come accennato e chiaro a tutti tranne nella gabbia politica, appunto di perdere ancora la possibilità di liberare Ferrara. Stefano Gargioni, d'altro canto, al di là del linguaggio provocatorio, quasi futurista (ma che Stile!), ha ragione in profondità: una delle poche menti libere e colte dell'ambiente politico ferrarese è stato tra i primi dissidenti verso una Macchina di Partito che da tempo riflette anche logiche paradossali da Soviet, come dimostra anche la questione Verri.

Balboni, senatore, da tempo alterna Roma a Ferrara e in questo senso, col massimo rispetto, ha perso un poco (ma con effetti devastanti) di vista certo reale e passatista scenario ferrarese. Quando il Re è in guerra... i valvassori tramano e ballano senza eleganza.... Ma certamente neppure è un vassallo Mauro Malaguti, figura da tempo non banale tra i politici ferrarese: basta la sua splendida metafora di qualche tempo fa tra Ferrara e Blade Runner (con le citazioni delle parole storiche del Replicante...) per rivelarne certa differenza da qualsivoglia casta (oltre a azioni politiche e mediatiche-leggi Corriere Padano- non sottovalutabili).

Quanto a Davide Verri, quasi la pietra dello scandalo, è figura di gran talento, apprezzato persino a suo tempo dalla Zappaterra democratica, a Bondeno non ha fatto il fannullone, anzi ha sperimentato con buoni risultati la liberazione possibile di Ferrara nel... 2009. E i talenti. sempre spregiudicati perchè spiriti liberi, vanno sponsorizzati, non umiliati nel nome della Casta!

Soprattutto, come già sottolineato da altri, scannarsi per la Provincia è sinonimo di Autismo, ora con la a maiuscola. Ai ferraresi non interessa nulla di una vittoria di Pirro, in provincia, province destinate ad essere anche abolite, per la loro virtualità. In ogni caso il popolo della libertà tutto ferrarese, quello che fa vincere le elezioni, non i fans diretti militanti (in genere), ha ... aveva interesse solo per il Comune! Liberare Ferrara significa vincere in Comune, almeno provarci!  Anche in caso di improbabile vittoria in provincia (salvo patti pre-elettorali) sarà una sconfitta: significa, anziché suggerire una nuova politica ferrarese basata sui fatti e  sulla meritocrazia, avallare certa casta della Destra ferrarese, altro che modernità, altro che postmoderno forte alternativo.

MARCO CREMONINI

http://ilmessaggero.bol.it/libri/scheda/ea978880746002.html

http://www.tocque-ville.it/cittadini.asp

domenica 11 gennaio 2009

FORZA FERRARA

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Buon Dragotto a tutti

 

 FROM  ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA

“Cos’è il genio”, si chiedeva Philippe Noiret, il Perozzi, in Amici Miei. “È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione”, si rispose ammirando l’opera del Necchi (Duilio Del Prete). E non possiamo certo dire che gli sia mancata fantasia, o intuizione. Né colpo d'occhio o quantomeno velocità di esecuzione. No! Dragotto ha preso tutti in contropiede, letterine e veline comprese, e la prima foto del nuovo anno è sua.


E non ha badato nemmeno a spese. Si può dire senza tema di essere smentiti che non c’è angolo rimasto immune dalla colla forzista con cui è stata tappezzata la città.


Chissà in quanti, mettendo la testa fuori di casa e trovando anche sulla propria porta affissa l’immagine di Giorgio Dragotto che augura a tutti un buon 2009, si saranno infilati la mano in tasca facendo finta di cercare le chiavi. Un gesto apotropaico che a lui, unidimensionale sullo sfondo nero, manica arrotolata alla Popeye e cravatta azzurro-promessa, non sarà sfuggito. E fate attenzione. Perché se di fronte ti accarezza con un sorriso, dietro stringe già i serrapollici. Masotti e Pierpaoli ne han già fatto le spese e le loro grida di dolore sono ormai un “vuoto pascersi di vento”.


Dragotto, Drake-eight, per gli amici (“suoi”, alla faccia di Monicelli), questa volta vuole fare le cose sul serio. Se cinque anni fa le sue ambizioni da municipio furono scavalcate da uno schioppettante Federico Saini in tenuta prepugilistica, ora non vuole sorprese. La faccia dell’amico-nemico compare ormai solo sul sito del “Messisbugo” (cliccare per credere) e all’orizzonte, a parte le velleità decoubertiniane di Masotti, non ci sono antagonisti. Sopravvissuti, s’intende.


E il suo slogan, in puro stile Berlusca, Drake-eight ce l’ha pronto da tempo. “Più gnocca per tutti”, lo si sentì argomentare all’interno di una conversazione conviviale incentrata sulla sua possibile sortita alle urne delle amministrative. E riuscì perfino - si dice - a convincere dell’imprescindibilità dell’attributo muliebre tanto da mettere d’accordo l’intero auditorio.


Accanto alla gnocca si dipana poi il programma – per ora tenuto accuratamente sotto la gonna della strategia politica – che si cela sotto un rassicurante “Cominciamo a crederci”. E per cominciare a crederci abbiamo sbirciato sul suo profilo Facebook (aperto ai visitatori), dove compaiono tra gli amici nomi e volti celebri: da Roberto Castelli, a Stefania Craxi, fino alla Ciupèta ferrarese.


Niente. Per sapere su cosa dovremo credere sarà necessario aspettare ancora un po’. Intanto qualcosa si muove nello scantinato di via Tazzoli. Dalla sede di Forza Italia si prepara il tiro incrociato per far cadere le mura dello spoyl sistem ferrarese di targa Pd. Per far passare a Tagliani e Zappaterra un mezzogiorno di fuoco, nel Pdl (sponda An) si sono schierati accanto al Buono (Dragotto), anche il Brutto (Malaguti) e il Cattivo (Verri). Sergio Leone sapeva già come andava a finire…


Ma la Santa Barbara dei sondaggi fa già tremare i polsi alla maggioranza, che in caso di clamorosa sconfitta non potrebbe che gridare allo “cherchez la femme” per trovare il colpevole. E ne avrebbe ben donde. Perdere dopo 60 anni per un colpo di... gnocca!


Eppure già Orazio ammoniva: “cunnus teterrima causa belli” (“tremenda causa di guerra è la…”).


Lasciamo i contendenti riflettere sul loro futuro. Noi, per ora, possiamo tornare a chiederci cos’è il genio. E cosa il beffardo Necchi, sottraendo il vasetto ancora vuoto del marmocchio, produsse per incantare i suoi amici…

(GIACOMO DI CRISTALLO)

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=46472&format=html

http://it.geocities.com/evidda/MCLUHAN.html

mercoledì 31 dicembre 2008

BUON 2009 CAVALIERE!

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Efffetto Superman…

I nipotini lo credono Superman: nel capitalismo… feudale italiano, il cavaliere (elettronico), tra il gagà montezemolo, la dinastia lapo-agnelli , il confuciano della valle e l’economista mitteleuropeo in esilio ad Appenninia… Mortadella… lo e’ senz’altro! Le cosiddette sinistre  da sempre sono analfabeti tecnologici e mediatici. sono tutti tardoseguaci di orwell che - poi - in “animal farm” e 1984 si riferiva piu’ all’ex unione sovietica che all’occidente. a suo tempo le cosiddette sinistre furono persino contro l’avvento delle televisioni a colori… altro che conflitti d’interesse!

Una rivoluzione-invece- l’era Berlusconi come imprenditore della comunicazione, l’unico tecnocapitalista italiano- il bill Gates nazionale. contro la televisione e i media - non a caso - tutti i totalitarismi e - appunto- l’intellighenzia ideologica italiana. compreso l’ultimo agente all’italiana dell’ex kgb, l’ingenuissimo di pietro con la sua ad esempio celebre proposta neotalebana sulla televisione! Fantapolitica al 100%!

Oggi il Cavaliere (elettronico) con il modello vincente mediaset ha il bonus per la modernita’ italiana. contro la casta culturale antifuturista. l’ultimo…. elimini i residui virus scudocrociati (dopo follini… casini… ok!) e scommetta sulla grande Milano tradizionale e… futurista… il centenario imminente (2009) segnala piu’che mai la nuova italia del duemila!

E magari faccia un giro in elicottero anche a Ferrara per liberarla! (.....)

http://www.windoweb.it/edpstory_new/ep_gates.htm
 

giovedì 25 dicembre 2008

IL DRAGO ... ALL'ASSALTO!

berlusconi.jpgDRAGOTTO E LO SPOT DI NATALE...

Dopo mesi di incertezze e di grave assenza mediatica, Forza Italia a Ferrara, finalmente batte un colpo significativo e al passo del duemila e dei suoi ideali cibernetici: il Partito della Modernità Italiana, secondo il programma del Cavaliere. Finalmente il candidato ufficioso scende in campo, invadendo proprio per Natale la città con ottimi manifesti spot. Mossa apparentemente azzardata, invece azzeccata e significativa, secondo la miglior lezione mediatica dei vari McLuhan, De Kerckhove, Negroponte... Alvin Toffler  e anche... Berlusconi.

"COMINCIAMO A CREDERCI" lo slogan, un segnale ottimista e importante di chiamata alle armi per una battaglia vincente unitaria di tutto il PDL nascente e delle forze affini (da La Destra allo stesso Verri dissidente da AN): lo scenario è unico a Ferrara per un clamoroso sorpasso ... a Ferrara La Rossa (o quel che ne resta, dopo ... Tagliani).

I liberi cittadini, commercianti, operai, artisti di Ferrara non possono accontentarsi della fine della sinistra storica a Ferrara per opera dei loro... alleati postdemocristiani: la città ha bisogno di una svolta appuntro realmente storica, grazie al PDL e a certa nouvelle droite culturale esistente in città.

Stop, quindi a incertezze e polemiche e "Fiorire non Marcire" all'assalto democratico del Palazzo. Gli spot di Giorgio Dragotto sono un link di novità importanti: i vertici del nascente PDL continuino in questa direzione mediatica, a Ferrara già vincente con i celebri manifesti di Giulio Barbieri: e lancino altri link importanti, secondo i criteri meritocratici, conoscitivi,"cibernetici" che caratterizzano la rivoluzione del Cavaliere, coinvolgendo nel nascente Team vincente, non solo le figure più creative e meno buoniste e politichesi dei singoli staff strettamente partitici, ma interfacciandosi concretamente appunto con certa nouvelle droite attiva in Città.

Solo tale strategia di futurismo sociale, accanto ai piccoli grandi capolavori di Rendine contro i vertici dei Vigili, persuaderanno i ferraresi che il PDL (e aree affini) a Ferrara è oltre la Casta...  e mira a fare l'unica cosa per cui esiste: Vincere e liberare Ferrara nel 2009! Il Drago, simbolo di Ferrara, è pronto a sparare le sue fiamme laser futuriste!

http://www.windoweb.it/edpstory_new/ep_gates.htm

www.myspace.com/futurismo2009

lunedì 22 dicembre 2008

LA SCOMMESSA DI TAVOLAZZI

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Tavolazzi: ''Noi corriamo per vincere''

from ESTENSE COM  QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA

Progetto per Ferrara mette il suo programma di governo sul tavolo ed apre il confronto con la città. Valentino Tavolazzi ed un nutrito gruppo di attivisti della nuova formazione politica hanno illustrato alla stampa le principali proposte di cambiamento contenute nel programma approvato lunedì scorso dall’assemblea, al termine di un percorso durato due mesi.

In cima ci sono ambiente e salute. Molti aderenti alla nuova formazione (Tavolazzi, Mantovani, Carletti, Storari ed altri) hanno condotto in questi anni più di una battaglia ambientalista: chiusura di Conchetta, referendum su turbogas ed inceneritore, ricorso al TAR contro l’AIA, stop alla turbogas con osservazioni al Ministero dell’Ambiente sugli off gas. “Oggi quelle battaglie – afferma l’ex city manager - sono il legante per un nuovo impegno politico” e PpF conferma di voler spegnere l’inceneritore, sviluppare la raccolta differenziata porta a porta, il compostaggio, il recupero ed il riciclo dei materiali. Promette drastica riduzione delle emissioni della Turbogas.

La politica per il PpF vuole essere servizio ai cittadini: “un impegno assunto su base volontaria e a termine – spiega Tavolazzi -, per il progresso della comunità, nell’interesse collettivo”. Gli eletti PpF rimarranno quindi in carica per non più di due legislature. Non assumeranno doppio incarico e si dimetteranno in caso di mancato rispetto degli impegni assunti.

Vengono poi le riduzioni della giunta comunale a sette componenti, delle circoscrizioni a quattro, del numero di società collegate, istituzioni, presidenze, consigli di amministrazione, dirigenti e consulenti. Taglio a sprechi ed inefficienze, lotta a corruzione, clientelismo e nepotismo. Per contro saranno valorizzate professionalità e competenza nel Comune e nelle aziende collegate. Garantita anche la trasparenza nei processi di selezione, reclutamento, valutazione del personale.

Il programma di PpF tocca anche temi quali la famiglia, “fornendo ad essa i servizi a sostegno della procreazione, dell’occupazione femminile, della capacità genitoriale e prestando attenzione ai suoi membri più deboli (minori, disabili, anziani)”. Darà una “risposta alla cronica insufficienza di asili nido”, realizzando nuove strutture con investimenti misti pubblico-privato, incrementando le concessioni di servizio a strutture private, sperimentando nuove soluzioni come gli asili di quartiere, nei condomini solidali, presso le famiglie e nei luoghi di lavoro, al fine di agevolare il lavoro femminile ed i bilanci familiari. Riformulerà le rette in relazione al reddito familiare. Sotto un limite di reddito il servizio sarà gratuito, a livelli di reddito medio alto sarà applicata una retta prossima al costo del servizio.

Per combattere la crisi economica PpF “destinerà quote di bilancio comunale per incentivare nuovi insediamenti produttivi, prioritariamente media e piccola impresa, con processi di trasformazione a basso impatto ambientale e a basso consumo energetico”. A tal fine saranno sospese tasse e tariffe, resi disponibili terreni edificabili ed opere di urbanizzazione a costi simbolici, agevolazioni per il reclutamento e la formazione di personale locale. PpF propone un dettagliato piano di marketing territoriale.

Il Sant’Anna rimarrà operativo ad elevati livelli di qualità (pronto soccorso, terapia d’urgenza, servizi ambulatoriali e diagnostici completi, terapie intensive). PpF chiederà alla Regione di garantire gli investimenti necessari all’adeguamento del Sant’Anna, il ridimensionamento di Cona e la destinazione di una parte ad altre funzioni (per esempio universitarie).

PdF punta infine alla riorganizzazione della mobilità (traffico, Ztl, aree pedonali, aree di sosta, parcheggi, trasporto pubblico) per contrastare l’aumento della motorizzazione privata. Propone nuovi parcheggi di attestamento esterni alle mura, collegati al centro con bus navetta o passanti.

Dopo aver toccato tutti i campi dell’azione amministrativa, rimane solo una cosa: il posizionamento politico. “Siamo alternativi al centro sinistra ed al centro destra – dichiara Tavolazzi -, noi corriamo per vincere. L’obbiettivo dichiarato è voltare pagina nel governo della città, dopo la delusione dell’era Sateriale, per prevenire il rischio di continuità rappresentato da Tagliani”.


http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=46114&format=html

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/05_Maggio/18/rifkin.shtml