Visualizza immagine in Bing Meno male che qualcuno se ne ricorda. L’attenuante è che siamo “solo” a febbraio. E il tempo c’è, per rilanciare l’argomento. Stiamo parlando del Futurismo in musica, che è arrivato a quota cent’anni. Tempo di celebrazioni. Sicuramente un’occasione per rinfrescare la memoria circa le “istanze” di quel gruppo di artisti-musicisti che si lanciarono nella nuova avventura del rumore. Chi volesse leggere qualcosa di appena “sfornato” su quel pezzo di storia può andarsi a procurare l’ultimo numero di Blow Up . Ben sette pagine dedicate al movimento Novecentesco. Cose da pazzi, all’epoca, cose che oggi fanno un po’ di “tenerezza”. Prendi per esempio l’intonarumori, il gorgogliatore e via dicendo… Tutti “arnesi” che a quei tempi fecero litigare il pubblico – come diviso in gruppi ultrà – al teatro dal Verme di Milano, dove venne fatto se non il primo, uno dei primissimi concerti di quel genere. Sfogliando la pagine del servizi...