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domenica 6 dicembre 2009

Ferrara in Jazz IL GENIALE ALFONSO SANTIMONE SPECIAL

alfonso-santimone.jpgDA ESTENSE COM  ALFONSO SANTIMONE SPECIAL AL TORRIONE

Dopo quello di venerdì scorso con Adriano Brunelli, Ferrara in Jazz ospita un altro musicista ferrarese. Suonerà questa sera (lunedì 7 dicembre), alle ore 21.30, con il suo trio al Torrione di piazzale San Giovanni, Alfonso Santimone. Il concerto, dal titolo “Thrill”, rappresenta un appuntamento fuori cartellone (“One more”) della rassegna jazzistica estense.

 Artista dagli orizzonti sconfinati, il pianista, arrangiatore e compositore Alfonso Santimone si è formato accanto ad alcuni grandi maestri del modern jazz, quali Tony Scott, Jimmy Owens, Harold Land, dividendo il palco con il compianto batterista Giulio Capiozzo, per poi approfondire l’arte dell’improvvisazione in un’infinità di differenti contesti musicali.  Si è esibito al fianco dei protagonisti della scena downtown di New York da Chris Speed a Cuong Vu a Marc Ribot , così come  nei  numerosi progetti del collettivo “El Gallo Rojo”, proprio in compagnia di Zeno De Rossi e Danilo Gallo, che lo accompagnano questa sera sul palco del Torrione, ma anche in veste di compositore e arrangiatore per la songwriter Patrizia Laquidara, e come abituale partner nelle sintesi etno-jazz di Enzo Favata e i Tenores di Bitti, con la Cosmic Band di Gianluca Petrella calato nell’estetica di Sun Ra e in numerosi ambiti legati al teatro sperimentale o alla musica elettro-acustica di ricerca, al songwriting contemporaneo (è al piano e agli arrangiamenti in un brano di “Comic Opera” di Robert Wyatt). Tutte queste esperienze, assieme alla passione per l’estetica di George Russell, Anthony Braxton e Ornette Coleman e per il pianismo di Thelonious Monk, Paul Bley, Bill Evans, Cecil Taylor e Andrew Hill convergono in un contesto squisitamente jazzistico e prendono la personalissima forma di un suono...

CONTINUA

http://www.estense.com/alfonso-santimone-fuoriprogramma-ferrarese-al-torrione-05165.html

Video http://www.youtube.com/watch?v=UGEsYE3FLWQ

venerdì 27 novembre 2009

JAZZ CLUB & I-PHONE 1, 2, 3....

I PHONE.jpg

Giovedì 26 novembre  GENERAZIONE INTERNET CONCERT

Teo Ciavarella Concerto per I-Phone e Sestetto Jazz

Filippo Vignato, trombone; Barend Middelhoff, sax tenore;

Teo Ciavarella, I-Phone e piano; Carmelo Venuto, basso;

Stefano De Rosa, batteria; Flavio Piscopo, percussioni 

Nell'ambito della manifestazione  “GenerazionInternet”, il Torrione ha ospitato un amico di vecchia data del Jazz Club Ferrara, impegnato in un originalissimo progetto in bilico tra jazz e nuove tecnologie. Stimato docente dei Conservatori di Ferrara e Bologna, il pianista e compositore Teo Ciavarella è un musicista di eccezionale duttilità, caratteristica che lo ha visto in carriera misurarsi nei più svariati ambiti musicali dal pop (Dalla, Capossela, Conte e Jannacci) al jazz (Henghel Gualdi, Gerry Mulligan e Eddie Gomez) fino alla musica classica e lirica. 

Teo Ciavarella

Nato a S. Marco in Lamis, sul Gargano, laureato al D.A.M.S., vive a Bologna e svolge professionalmente attività concertistica e didattica. Ha registrato dischi con jazzisti quali Jerry Mulligan, Henghel Gualdi e la Doctor Dixie Jazz Band, con il cantante lirico Ruggero Raimondi, con i flautisti classici Giorgio Zagnoli e Andrea Grimineli e con artisti italiani come Paolo Rossi, Renzo Arbore, Pupi Avati, Paolo Conte, Lucio Dalla, Vinicio Capossela, Claudio Baglioni, Enzo Jannacci, Iskra Menarini ed altri. 
Ha partecipato come solista alle più importanti trasmissioni radiofoniche e televisive italiane (recentemente come presenza settimanale fissa nella trasmissione "Mai Dire Goal" su Italia 1), e vanta la partecipazione a Festivals internazionali come La Grande Parade Du Jazz di Nizza, Festival Jazz de Samois-Fontainebleau, Umbria Jazz, Festival Jazz de Rouen, Urbino Jazz Festival, Festival Jazz di S. Marino, Festival Jazz del Monferrato, Koblenz Jazz Festival, Festival Jazz di S. Severo, Comacchio Jazz, Foggia Jazz ecc... 
Ha inciso oltre 30 CD di cui due come leader: "Half Way" registrato in Trio con Felice Del Gaudio e Lele Barbieri al Teatro Valli di Reggio Emilia, e "Teo Ciavarella & Friends", registrato dal vivo nell'Aula Absidale S. Lucia dell'Università di Bologna e nella Beethoven Haus di Koblens durante un tour in Germania con il Quartetto d'Archi dell'Opera di Berlino che ha eseguito sue composizioni originali scritte per l'occasione e celebri temi tratti da colonne sonore; in questo CD è ospite la cantante americaa Cheryl Porter. 
La sua frequentazione con musicisti di estrazione classica in questi ultimi tempi si sta intensificando, infatti nel dicembre 98 ha diretto l'Orchestra da Camera di Bologna al Teatro Comunale in occasione del Concerto di Natale, avendo tra gli altri come solista ospite Lucio Dalla, inoltre ha partecipato in qualità di solista con l'Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini in un tour che nel 1999 ha toccato i più celebri teatri italiani.
 

Venerdì 27 novembre

“Pick Up The Slack”

Racing Jazz 5et

Antonio Imparato, tromba; Antonio Giordano, sax tenore;

Massimo Faraò, piano; Carmelo Leotta, basso; Elio Coppola, batteria 

L'incontro con alcuni grandi uomini della storia del jazz, quali Benny Golson, George Cables, Jimmy Cobb, Bobby Durham e Buster Williams (che nel caso di Massimo Faraò è stata anche lunga frequentazione) ha aperto ai componenti del gruppo, talora anche molto giovani, la percezione delle possibilità che il mainstream jazz possiede. “Pick up the slack” significa continuare il lavoro di qualcun altro, riprendere il pezzo che poco prima è stato battuto da altre mani, intendendo che di quel lavoro si possono infinitamente sfruttare le opportunità.  

Massimo Faraò

'Il piu' nero dei pianisti italiani' nasce a Genova il 16 maggio 1965. Studia pianoforte con il Maestro Flavio Crivelli e comincia la sua carriera nel jazz collaborando con i musicisti locali, specialmente con il bassista Piero Leveratto. Nel 1993 e' invitato per la prima volta negli Stati Uniti a suonare con Red Holloway e Albert 'Tootie' Heath con cui tiene molti concerti sulla costa occidentale. Sempre dal 1993 e' ideatore e direttore dei seminari internazionali 'We love Jazz e Gospel'. Nati inizialmente a Genova, da diversi anni, hanno assunto carattere itinerante, svolgendosi in diverse citta' italiane e divenendo ormai uno degli eventi didattici piu' importanti al mondo. Nel 1994 firma un contratto discografico con la Monad Records di New York e torna negli Usa come direttore musicale del gruppo della cantante Shawnn Monteiro composto da Keter Betts e Bobby Durham. Ha fatto parte per diversi tour europei del quintetto di Nat Adderley, con Antonio Hart, Walter Booker e Jimmy Cobb. Dal 2001 fa parte del nuovo quartetto di Archie Shepp 'Just in Time Quartet' con Wayne Dockery e Bobby Durham. Dal 2001 al 2005 e' direttore artistico dell'etichetta AZZURRAMUSIC per la divisione jazz. Nel 2003 partecipa al JAZZ PIANO FESTIVAL di Lucerna. Nel novembre 2004 suona spesso in Giappone presentando i suoi cd diventati ormai best sellers. Nel 2007 viene chiamato a far parte del nuovo trio di Joey DeFrancesco con cui suona e registra in Europa e USA. 
 
E' uscito il 4 di luglio il primo LP del Racing Jazz Quintet, in occasione del Bobby Durham Jazz Festival, in cui ha avuto luogo la prima esibizione assoluta del gruppo. Il Racing Jazz Quintet nasce dall'incontro tra musicisti che condividono la passione e la dedizione al mainstream jazz, ed ha come obiettivo primario quello di suonare con swing. L'incontro con alcuni grandi uomini della storia del jazz (che nel caso di Massimo Faraò è stata anche lunga frequentazione) ha aperto ai componenti di questo gruppo, talora anche molto giovani, la percezione delle possibilità che questa musica possiede. Il titolo del disco vorrebbe suggerire la continuità con questo tipo di approccio, attraverso l'utilizzo del linguaggio che gli è proprio, di cui troppo spesso nella storia recente si è dimenticata la forza. “Pick up the slack” significa continuare il lavoro di qualcun altro, riprendere il pezzo che poco prima è stato battuto da altre mani; senza intendere, sia chiaro, che qualcosa sia stato lasciato incompiuto, ma piuttosto che di quel lavoro si possono infinitamente sfruttare le opportunità. Le note di copertina sono state scritte da uno dei grandi mentori di questo gruppo, Benny Golson. L'idea iniziale di questo quintetto è di Carmelo Leotta, che ha curato gli arrangiamenti e si è poi interessato della logistica per effettuare la registrazione. Grazie all'apporto insostituibile di Massimo Faraò si sono uniti al progetto il batterista Elio Coppola, che è stato affezionato allievo di Bobby Durham, Antonio Giordano, sassofonista di grande personalità, e di Antonio Imparato, trombettista dallo spiccato lirismo e di grande impatto sonoro. 

Sabato 28 novembre

Aaron Goldberg Trio

Aaron Goldberg, piano; Reuben Rodgers, basso; Greg Hutchinson, batteria 

Aaron Goldberg è uno dei migliori pianisti segnalatisi negli ultimi anni sulla scena jazzistica internazionale.  Ha perfezionato il proprio stile accanto a Freddie Hubbard, Wynton Marsalis e Al Foster, divenendo ben presto insostituibile elemento nelle band di giovani leoni come Marc Turner, Kurt Rosenwinkel  e  su tutti, Joshua Redman con il quale è tutt'ora impegnato. Da alcuni anni dirige il proprio trio assieme a Reuben Rodgers e Greg Hutchinson, con i quali completa quella che molti ritengono essere uno dei migliori gruppi in circolazione. 

Aaron Goldberg

Aaron Goldberg è uno dei migliori pianisti segnalatisi negli ultimi anni sulla scena jazzistica internazionale, grazie anche alle sue partecipazioni in vari gruppi di Joshua Redman e più recentemente con la band di Wynton Marsalis. Musicista molto solido, dotato di grande articolazione dispiegata in un fraseggio pieno di drive, Goldberg possiede inoltre un forte senso ritmico e un bell'affondo di tocco che conferiscono alle sue esecuzioni un notevole dinamismo. Queste sue qualità sono immediatamente avvertibili nell'assetto che sa conferire al bilanciamento della sezione ritmica, divenendo tratti distintivi delle performances cui prende parte. Tra le sue numerose collaborazioni spiccano in particolare quelle con Freddie Hubbard, Betty Carter, Nicholas Payton e Mark Turner, oltre ai già citati Joshua Redman e Wynton Marsalis. Completa il trio una formidabile sezione ritmica che vede Reuben Rogers al contrabbasso, già collaboratore tra gli altri di Mark Turner, Kurt Rosenwinkel e Joshua Redman e Greg Hutchinson alla batteria, che ha tra gli altri collaborato con Betty Carter, Ray Brown e Roy Hargrove

www.jazzclubferrara.com

Video http://www.youtube.com/watch?v=RSclh9xASaQ

venerdì 20 novembre 2009

Jazz Club Ferrara EZEKIEL 25.17 e JOHN ABERCROMBIE

JAZZ CLUB FERRARA.jpgFERRARA JAZZ CLUB WEEKEND IL TORRIONE ORE 21 FERRARA

Venerdì 20 novembre

Ezekiel 25:17

Dean Bowman, voce; Danilo Gallo, basso; Francesco Cusa, batteria 

“Ezekiel 25:17” nasce dall'incontro di tre straordinarie personalità del panorama musicale contemporaneo, assieme per un progetto teso a penetrare la radice gospel e soul del sound afro-americano. Dean Bowman (già con Don Byron, Steve Coleman e Gary Lucas) è un interprete eclettico dalla voce flessibile sempre al servizio di testi carichi di ironia, caratteristiche che si fondono perfettamente con l'estetica musicale di due musicisti e compositori tra i più attivi in Europa, quali Danilo Gallo (El Gallo Rojo) e Francesco Cusa (Improvvisatore Involontario). 

Cosa può nascere dall'incontro di tre genialità creative? La carismatica voce leader della downtown newyorkese, Dean Bowman, accompagnata dall'energica struttura architettata dal corroborante basso di Danilo Gallo, già accompagnatore d'annata di Francesco Cusa che nulla risparmia alla ritmica, regalano al pubblico momenti di totale improvvisazione per catturare irrimediabilmente ogni cognizione sensitiva dello spettatore. Un diabolico intreccio scandito, da un'insaziabile volontà della triade, che non lascia nulla al caso, e che non potràche far capitolare l'incauto uditore per portarlo, dalle   tenebre profuse dalla quotidianità alla redenzione assoluta. 

Dean Bowman

Dean Bowman già cantante degli Screaming Headless Torsos, è interprete dalla voce flessibilissima, impegnata a cavalcare i mille rivoli della fantasia, con testi sempre pieni di ironia, declamatori al punto giusto e fuori dalle banalita'. Descritto come un "vocalmentalist, "avant-garde gospel singer" and a "jazz singer with the soul of a rocker” , Bowmn si è distinto nella scena newyorkese grazie alle collaborazioni sempre in bilico tra jazz e soul accanto a Don Byron, Steve Coleman, Gary Lucas, Lester Bowie, Jane Bunnett (Ritmo +Soul), Uri Caine, Stanley Cowell, Dewey Redman e Elliott Sharp.  

Danilo Gallo

Danilo Gallo membro di El Gallo Rojo Records, contrabbassista ormai riconosciuto nel panorama italiano e

non solo: note le collaborazioni con Francesco Bearzatti, Gary Lucas, Cuong Vu, Uri Caine, Marc Ribot, Anthony Coleman, Ben Perowsky, Ralph Alessi, Jessica Lurie, Bob Mintzer ... 

Francesco Cusa

Francesco Cusa, leader della Improvvisatore Involontario, è colui che ha fortemente voluto questo progetto. Batterista e compositore si distingue per il suo lavoro decennale che lo porta a viaggiare in tutta Europa con Gianni Gebbia, Jay Rodriguez, Butch Morris, Jon Rose, Michel Godard, Kenny Wheeler, Garbis Dedeian, Steve Lacy, Tim Berne, Pietro Ciancaglini, Roy Paci, Elliot Sharp, Saadet Türköz, Flying Luttembachers, Andy Sheppard, Michael Riessler, Yves Robert ... 

Sabato 21 novembre

John Abercrombie 4et

Mark Feldman, violino; John Abercrombie, chitarra;

Drew Gress, basso; Joey Baron, batteria 

In possesso di voce e personalità uniche, Abercrombie è riuscito a coniugare l'evoluzione delle moderne tecniche sonore e strumentali con il significato più autentico dell'espressione jazzistica, da lui attraversata in una moltitudine di collaborazioni che lo hanno visto suonare accanto a Gil Evans, Dave Holland, Jack DeJohnette, Michael Brecker, Mark Johnson e Peter Erskine. In questo tour europeo lo troviamo affiancato dai membri del suo quartetto stabile, tre tra i massimi musicisti del panorama internazionale, per presentare il suo ultimo lavoro per l'ECM.  

John Abercrombie è da diversi decenni uno dei più significativi chitarristi jazz attivi sulla scena mondiale. In possesso di voce e personalità uniche, Abercrombie è un artista che è riuscito a coniugare l'evoluzione delle tecniche sonore e strumentali con il significato autentico dell'espressione jazzistica, da lui attraversata con consumata sapienza strumentale ed espressiva in una moltitudine di collaborazioni e di proprie formazioni che lo hanno visto suonare accanto a molti protagonisti del jazz moderno, Gil Evans, Dave Holland, Jack DeJohnette, Michael Brecker, Mark Johnson, Peter Erskine, Joe Lovano, producendo costantemente esiti di assoluta eccellenza. In questo tour europeo lo troviamo affiancato dai membri del suo quartetto stabile, tre tra i massimi strumentisti in circolazione, per presentare il suo ultimo lavoro marchiato, come sempre, ECM

 http://www.jazzclubferrara.com/

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=_Hb7cWAVTXs