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giovedì 19 giugno 2014

Ferrara, Idrovia nella città dell'Ariosto fa rima con Avvisi di garanzia, imminenti?

Beffa-Idrovia. Servono altri 40 mln per l'"imprevisto"

Per innalzare il ponte sul Boicelli bisognerebbe spostare la stazione dei treni

 Bottleneck", collo di bottiglia. È lo scoglio imprevisto contro il quale rischia di affondare a metà dell'opera una parte importante del progetto Idrovia, quello relativo al passaggio delle grosse navi commerciali.
L'"imprevisto" – in realtà già conosciuto e segnalato (forse non sufficientemente) – è il ponte ferroviario all'intersezione tra il canale di Burana ed il Boicelli, in prossimità della stazione di Ferrara, che non può essere spostato per permettere il passaggio delle imbarcazioni commerciali sull'Idrovia. Questo perché per innalzare il manufatto degli 1,5 metri necessari occorrerebbe spostare la stazione dei treni di Ferrara qualche km più a nord in modo da raggiungere nuovamente la pendenza massima consentita per far fermare i treni che è il 3 per mille.
Il problema (per utilizzare un eufemismo) purtroppo è reale. Prova ne è il fatto che è stato trattato durante l'ultima riunione in commissione prima dell'ultimo consiglio provinciale di questo pomeriggio dall'assessore Davide Nardini e per risolverlo la Provincia si sta apprestando a votare uno studio di fattibilità per costruire una bi-conca nei pressi del ponte, lunga circa 250 metri, che consentirebbe di abbassare il livello del canale quanto basta per far passare un'imbarcazione porta-container. Facile a dirsi. Il costo dello studio? Un milione di euro, metà dall'Ue e metà dalla Provincia, mentre realizzare l'opera – nel caso risultasse una strada percorribile – dovrebbe comportare un ulteriore esborso di 40 milioni oltre i circa 150 mancanti per portare a termine l'intero progetto idroviario.
"Solo ora abbiamo la conferma ma la questione tra i tecnici delle ferrovie però circolava da tempo – commenta il consigliere provinciale Udc Davide Verri - che il ponte ferroviario all'intersezione tra il Canale di Burana ed il Boicelli non può essere spostato. Il nostro 'Mose' ha già un nome intrigante: 'bottleneck' – continua -. È chiaro che la Provincia dovrà abbandonare la fantasiosa pretesa, si parlava addirittura di grandi imbarcazioni di V classe,  di sfruttare commercialmente l'intera asta navigabile fino a Porto Garibaldi per puntare solo sul traffico turistico di piccolo cabotaggio. Addio quindi allo sbocco al mare! E addio anche alla possibilità di raggiungere la banchina del Petrolchimico attraverso la Conca di Pontelagoscuro, perché il Po rimane impraticabile per diversi mesi all'anno. Il progetto dell'Idrovia – conclude Verri – che in Castello ritengono suscettibile di favorire la crescita economica e l'occupazione nonché cardine dello sviluppo economico di Ferrara, rimarrà un'incompiuta se Governo e Regione non metteranno una pezza per coprire gli errori e gli oltre 150milioni di euro che ancora mancano, salvo imprevisti".
Una visione, quella di Verri, fortemente contestata dall'assessore Davide Nardini: "Il problema dell'innalzamento del ponte lo conosciamo da 15 anni e stiamo cercando di farci dare dei soldi per uno studio di fattibilità per cercare di risolverlo". Il milione di euro paventato, inoltre, "riguarderà tutti e tre i ponti storici di Ferrara". "Non è vero poi che così l'Idrovia non funzionerebbe – continua Nardini -, si va dentro dal ponte di Levante sino alla Conca di Pontelagoscuro e, ancora, non è vero che il tratto di Poche ci interessa non sia navigabile, i problemi sono a monte, se fossimo già pronti saremmo già a 356 giorni di navigazione all'anno". Contestata anche la cifra di 40 milioni di euro per realizzare un sistema alternativo all'innalzamento del ponte: "Ho dato quella cifra in maniera informale, Verri non può usare quella dichiarazione prendendola per ufficiale, finché non c'è uno studio non è possibile dare dare dei numeri".

37 Commenti in: "Beffa-Idrovia. Servono altri 40 mln per l'"imprevisto"

http://www.estense.com/?p=393174

venerdì 14 gennaio 2011

Ferrara: L'Idrovia Alien nel futuro della città: e le opposizioni?

 


 
 
Il consiglio provinciale approva la convenzione fra Comune, Provincia e Regione per l’idrovia. Ad illustrare al consesso l’accordo è stata la presidente della Provincia, Marcella Zappaterra.Si tratta di un progetto che prevede la sistemazione della sponda sinistra tra i ponti San Giacomo e della Pace e l'adeguamento dei due ponti stessi. “L’accordo è necessario – ha detto la Zappaterra –perché i cinque milioni previsti in sede di progettazione preliminare per l’esecuzione dei lavori, risultano ora insufficienti dopo la redazione dei progetti esecutivi”. “L’Idrovia è un’opera infrastrutturale da concludere il prima possibile “ha commentato il consigliere di “Per Noi”, Davide Verri che ha aggiunto: “Ora si pone si pone il problema di quale criterio adottare per portarla a termine alla luce della lievitazione dei costi”. “Sono le regole che stabiliscono l’utilizzo di questi fondi”, gli ha replicato il capogruppo Pd, Sergio Guglielmini ....
 
TELESTENSE
 
***dopo il Palazzo degli Specchi, l'ospedale fantasma di Cona, continua il delirio cattocomunista a Ferrara, con le opposizioni, non necessariamente silenti, ma a quanto pare, paralitiche nel neutralizzare simili follie pubbliche....  Per Ferrara, che con la scusa di Berlusconi taglia asili, piscine, fabbriche... e imprese costrette a chiudere o trasferirsi altrove, l'economia fanalino di coda da sempre in regione, città di vecchi e finanza rossa -leggi asse PD Coop rosse- monopolio, eccetera eccetera... l'Idrovia è una priorità da concludere il più presto possibile! Ma una volta per tutte, chi sono i reali committenti di tali mostruosità, inutili e dannose persino per il Futuro della città?  Marco Cremonini Neuchatel Svizzera- dal Lago di Ginevra..per l'occasione.

venerdì 7 agosto 2009

ANCHE FETONTE CONTRO L'IDROVIA

ASINO.jpgL’idrovia e il fetente Fetonte

FROM ESTENSE COM

 
Ho letto con interesse sui quotidiani locali, martedì 4 agosto u.s., l'intervento della presidenta provinciale Marcella Zappaterra sulla opportunità ed urgenza di avviare quanto prima i lavori per l'Idrovia. Mi ha fatto tenerezza il suo piglio nel sostenere la necessità dell'opera, coniugandola con le migliorie turistico-ambientali e produttive che si genererebbero. Ma la tenerezza è durata 24 ore, perché il giorno successivo leggendo la risposta di Sergio Alberti (che di Idrovia ne sa più del diavolo, viste le indiscutibili esperienze vissute in Comune, Regione, Arni e… Partito socialista) il mio pensiero si è riposizionato sul dubbio. Alberti richiama all'essenza del problema: se l'Idrovia non avrà fini "commerciali" saranno milioni di euro buttati al vento; certo, la prosa di Alberti è offerta in punta di fioretto, non smentisce la Zappaterra perché è un alleato politico, ma con il linguaggio adatto proprio alla tenerezza la contraddice con garbo, facendo apparire che arricchisce di contenuti il messaggio della presidenta e ne incoraggia la determinazione operativa orientandola nel giusto verso. Il confronto sull'Idrovia fra la Zappaterra e Alberti si è rinfocolato nei giorni successivi, sempre col garbo by gentleman & daughter, spostandosi dai contenuti economici a quelli politici. Addio presupposti turistico-ambientali, addio giardino sulle sponde del fiume, addio bucoliche peregrinazioni sugli argini, tutto questo - casomai - sarà un derivato non dipendente e non fondamentale dell'intervento di forte antropizzazione commerciale. È questo il sunto che traggo dal confronto emerso. Io, che abito le rive del Po di Volano e che verrò espropriato d'una piccola fetta di terra per pubblica utilità (la qual cosa non mi disturba) sono propenso a credere più alla realizzazione di un'autostrada di fiume (la qual cosa mi turba) che non recherà vantaggi ai ferraresi, piuttosto che alla realizzazione del mitico eden sul nostro vecchio fiume dove precipitò Fetonte abbattuto dalla folgore di Giove e dove gli Argonauti, secoli dopo, trovarono il suo corpo che ancora bruciava emanando nuvole di fumo dall'odore nauseabondo che uccidevano gli uccelli. Ecco, l'Idrovia potrebbe trasformarsi nel ritorno di un fetente Fetonte.


Athos Tromboni - Denore

 

www.progettoperferrara.org

http://www.youtube.com/watch?v=TUibvw92bbo Video