Antonio Saccoccio Gli sfruttatori del futurismo (2008)

futuristi.jpg *martedì, gennaio 22, 2008

Gli sfruttatori del futurismo

Nel 1914 venne proiettato il film Mondo Baldoria, con la regia di Aldo Molinari. Il film non era futurista, ma era ispirato al manifesto Il controdolore di Aldo Palazzeschi e conteneva elementi che dichiaratamente si rifacevano al futurismo. All'uscita F. T. Marinetti diffuse un volantino intitolato "Gli sfruttatori del futurismo", in cui attaccava non solo la pellicola in questione, ma anche tutti coloro che in quel periodo tentavano di sfruttare il successo che otteneva il movimento futurista. Leggiamo qualche brano da questo testo, come sempre incisivo e perfettamente fedele all'intero pensiero marinettiano.
Gli sfruttatori del futurismo
"Noi teniamo a dichiarare che non abbiamo in alcun modo partecipato all'invenzione, all'esecuzione e al commercio di una cinematografia che circola in Italia destando curiosità per il suo titolo abilmente fabbricato: «Mondo Baldoria, prima pellicola futurista». In questa film furono introdotti dei frammenti del Pathé Journal dove figurano le nostre persone, in modo che il pubblico attribuisce a noi la suddetta film. Respingiamo sdegnosamente la responsabilità di tutte le ignobili contraffazioni teatrali e balordaggini scritte e dipinte che molti, in mala fede e a scopo di lucro, gabellano per manifestazioni futuriste".
[...]
Le contraffazioni si moltiplicano, ora che il futurismo, celebre nel mondo, è diventato un'etichetta rimunerativa. Noi riceviamo tutti i giorni proposte grottesche, espresse con un entusiasmo che ci fa schifo, da parte di gente che dopo averci insultati, vilipesi e derisi, vorrebbe oggi, per speculazione, farsi banditrice del Futurismo.
La venalità che anima costoro e la pecoraggine delle loro ammirazioni tardigrade, li caratterizzano come i più terribili nemici del Futurismo che ha per elementi essenziali il disinteresse eroico e l'intuizione divinatrice. Dopo aver speculato sul culto del passato, questi passatisti mascherati vorrebbero ora speculare sugli entusiasmi futuristi.
Il Futurismo, come tendenza antitradizionale, rinnovatrice e stimolatrice del genio italiano, è vastissimo, ha gradazioni infinite e abbraccia una grande varietà di temperamenti più o meno futuristi.
Noi esortiamo i nostri veri amici a non lasciarsi sedurre dalle inevitabili proposte di Serate che i nuovi speculatori del Futurismo fanno a loro, come le fanno a noi coll'unico scopo di lucrare, prostituendo il Futurismo in grandi chiassate teatrali".
Ho evidenziato volutamente in rosso i continui attacchi che Marinetti compie contro la mentalità utilitaristica e mercantile, che vorrebbe approfittarsi dei successi del Futurismo per ottenerne vantaggi e visibilità personale.
La battaglia di Marinetti contro gli sfruttatori del futurismo è durissima.
Questa battaglia resta uno dei punti più nobili e attuali della battaglia di Marinetti.
Mai inchinarsi all'utilitarismo.
Mai inchinarsi alla mercificazione.
Mai fare arte a fine di lucro.
Questa battaglia, resa oggi ancora più necessaria per l'invadenza dell'imbecillità mass-mediatica, è ereditata dal NetFuturismo, radicalmente e senza alcuna concessione.
Chi prova e proverà a sfruttare il nome del Futurismo e del NetFuturismo inscenando manifestazioni grottesche, penose e contrarie allo spirito futurista e netfuturista con il solo fine di ottenere visibilità e vantaggi personali, è un nemico del NetFuturismo.
Antonio Saccoccio