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mercoledì 8 dicembre 2010

Riccardo Campa- Scienza pura vs l'economia delle scimmie....

Identità mortali per uomini ... | http://piliaemmanuele.wordpress.com/2009/03/

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Riccardo Campa è docente di sociologia all’Università di Cracovia e presidente dell’Associazione Italiana Transumanisti. Ha pubblicato per i tipi della Sestante Edizioni il saggio “Etica della scienza pura”, dove approfondisce i temi di questo suo intervento.

Il Giornale di Bergamo - 10 ottobre 2007*

Riccardo Campa

 

La scienza ha un valore tanto spirituale quanto economico. Per secoli la ricerca scientifica è stata un'attività disinteressata, finalizzata a conoscere il mondo. Poi, con la rivoluzione industriale, è diventata un'ancella dell'industria e ha iniziato a trasformare il mondo. Producendo risultati straordinari. E' stato calcolato che almeno il 60% della crescita economica americana nel dopoguerra è dovuto ad innovazioni tecnologiche. Questi dati ci fanno ben capire quanto sia miope una politica economica che riserva briciole di bilancio alla ricerca, provocando la ben nota fuga di cervelli italiani all'estero. Ma questo è un problema già ampiamente dibattuto. C'è un altro aspetto meno dibattuto sul quale richiamerei l'attenzione. Se si decidesse di dare priorità assoluta al progresso industriale, quale tipo di ricerca si dovrebbe finanziare? Solo la scienza applicata o anche la scienza pura? Solo per fare due esempi: studiare la natura dei materiali semiconduttori è ricerca applicata, perché ha un'utilità immediata, mentre studiare l'evoluzione di una galassia lontana anni luce dalla terra è ricerca pura. Ebbene, la storia dimostra che sarebbe un errore trascurare la ricerca pura, perché molte scoperte utili sono state fatte da scienziati che non avevano minimamente intuito l'utilità commerciale della propria ricerca. Erano mossi soltanto dal desiderio di conoscere la verità. Si pensi all’energia atomica, il cui sfruttamento è stato aperto dalle speculazioni einsteiniane sulla natura dello spaziotempo. Siamo dunque di fronte ad un apparente paradosso: la scienza deve farsi disinteressata per essere utile. Finanziare la ricerca è rischioso, perché i frutti non sono certi, e perché non è un settore esente da truffe o raggiri. Tuttavia, non c'è alternativa, per un Paese moderno che voglia avere una visione di lungo termine. Visione che ora, in Italia, non sembra avere né il mondo politico, né quello imprenditoriale.

domenica 1 agosto 2010

Fini fuori dal Pdl - Berlusconi più lento...de L'Asino Rosso

* CARTELLINO ROSSO SENZA RITORNO PER FINI-BADOGLIO

da IL GIORNALE

...Il tempo è davvero scaduto. Il documento con cui il Pdl mette alla porta Gianfranco Fini è già stato scritto e domani sarebbe stato portato all'ufficio di presidenza. Poche righe, per chiudere una vicenda che stava mettendo a serio rischio la tenuta della maggioranza e la rotta del governo. Tanto è bastato perché Fini alzasse bandiera bianca. Lo ha fatto ieri sera, consegnando l'atto di resa ai colleghi del Foglio di Giuliano Ferrara. La decisione è arrivata dopo una giornata di consultazione con i suoi fedelissimi, molti dei quali gli hanno fatto sapere che non lo avrebbero seguito in avventure suicide. Solo, impaurito, la nuova icona della sinistra, la spalla della magistratura politicizzata, l'uomo che nelle ultime ore imitava Di Pietro e chiedeva con arroganza le dimissioni di tutti gli indagati dagli incarichi di partito (quindi anche di Berlusconi), ha fatto una retromarcia di 180 gradi: resettiamo tutto senza risentimenti, io e Berlusconi abbiamo il dovere di governare insieme, chiudiamo una pagina conflittuale, sono garantista, e via dicendo.
C'è da fidarsi? Difficile dirlo a caldo, ma non credo. La mossa pare più tattica che sincera, cioè consegnare a Berlusconi la responsabilità di rompere per poi dire: ma come, io ero pronto alla pace, il cattivo sei tu. Perché dico questo? Perché da Fini non è arrivata neppure una mezza parola di scuse per le accuse di collusione con la mafia e immoralità che i suoi fidi Bocchino (ancora ieri ha definito Verdini uno psicopatico) e Granata hanno fatto al governo. Non un accenno alle sue fondazioni e ai suoi giornali che hanno osannato la sinistra e il killer Spatuzza, nuovi modelli etici e politici. Ma non solo. Ci si può fidare di uno che ha definito «il male assoluto» ciò per cui ha chiesto e ottenuto voti (...)

SEGUE http://www.ilgiornale.it/interni/gianfranco_si_arrende_e_depone_armi_ma_non_ce_fidarsi/29-07-2010/articolo-id=464029-page=0-comments=1

*DICEMBRE 2009 LA PREVISIONE DE L'ASINO ROSSO....

........Pertanto, dal 2010 (gennaio) Berlusconi annuncerà la sacrosanta espulsione di Gianfranco Fini dal PDL, facciano lui e gli altri Illusi la Nuova DC, sarà spazzata via subito dalle prossime Elezioni Regionali!

Un benessere per Berlusconi e il PDL; uno stimolo, una volta di più, Casini e Follini docet nel recente passato, per una svolta del Cavaliere verso, lui sì attendibile, magari davvero neosocialista, neofuturistica e perché no radicale (Capezzone dov’è?). Svolta meno passatista, fondamentale per un governo modernista neoconservatore certamente più efficace. Ok, la realpolitik anche interna, ma i limiti dell’era Berlusconi (come dimostrano i copioni storici ripetuti e analoghi proprio di Follini, Casini e ora Fini…) son proprio certa zavorra interna al PDL, guarda caso sempre postdemocristiana. Gli Italiani, con una sinistra del genere (anche il non pessimo Bersani appare troppo debole), scelgono il Cavaliere non per le sue moderazioni, ma per il suo polticamente scorretto e per il suo tentativo di modernizzare l’Italia

ART COMPLETO

http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/fini-espulso-dal-pdl-da-gennaio-2010

domenica 15 novembre 2009

Bersani e la Sinistra al bivio...

bersani.jpgda Controcultura Supereva di R.Guerra

TECNOSINISTRA O EUTANASIA

Bersani ha svelato le carte, in questi giorni, dopo la svolta nel cosiddetto PD, la fine dell’equivoco Franceschini: un nuovo scenario e stile politico a sinistra, sottolineato anche da Berlusconi e il Pdl, ma nello stesso tempo deludente e debole.

Probabilmente, il nuovo leader del centrosinistra, non poteva, in tale fase di convalescenza e prognosi ancora non sciolta, del PD e della sinistra italiana non massimalista, fare e dire di più: la politik, in Italia, si sa è un dinosauro, va alla moviola, mentre Berlusconi continua a fare goal, soprattutto mentre il Divenire storico e politico in Italia marcia ad Alta Velocità.

Certamente, è un fatto, il diverso Linguaggio di Bersani, la sua lealtà intellettuale espressa da un software di critica e alternativa direttamente politici, senza le devianze degli ultimi 15 anni verso la Magistratura e il Giornalismo gossip, inaugurano davvero una nuova stagione irreversibile nel centrosinistra. Critica costruttiva possibile, innestata in particolare, sulla sperimentazione ed elaborazione di una Sinistra Alternativa di Governo, con tanto di Programma in progress e attualmente appunto in working…..

In tale nuovo linguaggio e Alternativa politica, certamente ....

continua

http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/11/tecnosinistra-o-eutanasia-il-pd-dopo-bersani

Video  http://tv.repubblica.it/videoforum/pierluigi-bersani/35191?video=&pagefrom=1