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venerdì 18 febbraio 2011

Vittorio Sgarbi e La Città di Salemi: «S icilian Secrets»

 

CITTA’ di SALEMI

 

Provincia di Trapani

 

Gabinetto del Sindaco - Ufficio per la Comunicazione

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La Salemi di Vittorio Sgarbi

negli itinerari dei tour operator

«Sicilian Secrets» è il tema del tour di 8 giorni

che comprende diverse città dell’Isola

Per supplire all’assenza della Regione Siciliana,

lo stand di Salemi promuoverà, tra le altre cose,

la Venere di Morgantina, i mosaici della Villa romana

del Casale a Piazza Armerina e la cattedrale di Noto



SALEMI – La città di Salemi, dal 2008 amministrata da Vittorio Sgarbi, entra negli itinerari proposti dai tour operator per i viaggi in Sicilia. La visibilita che la cittadina si è conquistata in questi anni grazie alle numerose iniziative promosse dal critico d’arte (prima fra tutte le «Case a 1 euro») si è tradotta in una concreta opportunità di business per operatori professionali del turismo.


Grazie a una intesa con il tour operator «Dimensione Sicilia», la città diventerà una delle tappe di un itinerario denominato «Sicilian Secrets – I tesori nascosti della Sicilia» che sarà presentato ufficialmente a operatori italiani e stranieri alla Bit.


Il «Tour of Siciliy» (8 giorni, 7 notti in mezza pensione, 695 euro a persona in camera doppia) oltre a Salemi, comprende Catania (con una escursione sull’Etna), Taormina, Siracusa, Ragusa, la vecchia Ibla, Modica, Piazza Armerina, Aidone, Agrigento, Selinunte, Gibellina, Segesta, Erice, Marsala, Palermo e Monreale. I dettagli del pacchetto sono consultabili in un file allegato al presente comunicato.


Vittorio Sgarbi domani giovedì 17 febbraio prenderà parte alla Confefrenza Stampa inaugurale della Bit nella Sala Martini della Bit, alle 10,30, alla presenza del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla


Salemi quest’anno è presente con un proprio spazio espositivo (padiglione Italia, E15-F16) che punta sul turismo culturale.

Protagonista sarà il «Museo della Mafia». Nello stand è stata riprodotta una delle 10 «cabine» - quella del «massacro» - che si trovano all’interno del museo; il visitatore al suo interno troverà uno schermo su cui scorrono le immagini dei più tragici fatti di mafia. Le «cabine» sono come le «stazioni» di una via crucis, a ciascuna corrisponde un tema specifico: le stragi, il rapporto mafia e religione, le intimidazioni, il carcere, il ruolo della famiglia, la politica, l’informazione, la sanità.


Il «Museo della Mafia» di Salemi – intitolato alla memoria dello scrittore Leonardo Sciascia - è attualmente l’unico al mondo perché quello di Los Angeles, annunciato alcuni mesi fa, è rimasto solo un proposito. Inaugurato lo scorso 11 maggio durante la visita a Salemi del Presidente della Repubblica per le celebrazioni del 15o° dell’Unità d’Italia, è presto diventato meta di migliaia di turisti. Il suo allestimento è costato appena 60 mila euro, mentre i biglietti di ingresso (solo 5 euro) in poco più di 6 mesi hanno portato nelle casse del comune 30 mila euro. Il Museo è nato su suggerimento di Francesca Traclò della Fondazione Rosselli e dell’allora assessore alla Cultura Peter Glidewell. Oliviero Toscani ha ideato il logo: una macchia di sangue a forma di Sicilia. Le installazioni a forma di cabina elettorale che costituiscono la parte più significativa del «Museo della Mafia» sono state realizzate dall’artista siciliano Cesare Inzerillo.

Il «Museo della Mafia» sarà inoltre protagonista della prossima edizione della Biennale Arte di Venezia. Al centro degli spazi espositivi dell’Arsenale sarà ricostruito l’intero museo della città siciliana; all’ingresso la frase «L’arte non è Cosa Nostra», «per dire – osserva Vittorio Sgarbi – che l’arte non è solo materia per critici d’arte»


Lo stand di Salemi sarà una vetrina anche per altre importanti località della Sicilia.

«Visto che La Regione non ci sarà – spiega Sgarbi – daremo noi visibilità visibilità al patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico della Sicilia, e quindi alla Venere di Morgantina, i mosaici della Villa romana del Casale a Piazza Armerina, la cattedrale di Noto e i lampadari artistici di San Biagio Platani. Poi, ovviamente, ci sarà Salemi, il suo Polo Museale con i musei della Mafia, del Paesaggio e del Risorgimento. E sopratutto il progetto definitivo delle «case a 1 euro. Possiamo dire – aggiunge Sgarbi – che Salemi sostituisce la Regione Siciliana»


Nello stand di Salemi campeggiano alcune frasi. La prima recita «Libera et immunis», per alludere al fatto che è stata una città demaniale. Poi «Salemi, prima capitale d’italia». Il 14 maggio del 1860, infatti, poche ore prima della celebre battaglia di Pianto Romano tra i «Mille» di Giuseppe Garibaldi e l’esercito borbonico, Giuseppe Garibaldi, dalla sede del Palazzo Municipale, nominatosi «Comandante in capo delle forze nazionali in Sicilia», emanò un decreto in cui dichiarava di assumere i poteri della Dittatura in nome del re Vittorio Emanuele II. Con un altro decreto ordinò «la leva in massa di tutti gli uomini validi dai 17 ai 50 anni», istituendo la Milizia Nazionale. Salemi fu dunque il primo paese ad inalberare il tricolore.


l’Ufficio per la Comunicazione

(Responsabile: Nino Ippolito)

0924 – 991401 e 0924-991400

331-1708195,380-5475045

ufficiostampa@cittadisalemi.it


Eleonora Traversa

Stagista per la Comunicazione del «Laboratorio Sgarbi»

0924 - 991406, 347 - 0467906

e.traversa@fondazionesgarbi.it

sabato 4 dicembre 2010

Salemi e Sgarbi vs l'infame Pd siciliano mafioso

 La giunta comunale, composta dal Vice Sindaco Antonella Favuzza e dagli assessori Caterina Bivona, Nina Grillo e Bernardo Tortorici risponde al Partito Democratico con un documento che qui di seguito si riporta integralmente:



«In questi giorni il Partito Democratico distribuisce ai cittadini e alla stampa un documento diffamatorio contenente molte falsità sul Comune di Salemi, sul sindaco Vittorio Sgarbi, sugli assessori e sull’attività amministrativa di dirigenti e impiegati.



Mentre tutta l’Italia, la stampa nazionale e internazionale, le istituzioni siciliane e nazionali, riconoscono le innovazioni e le felici intuizioni di un modo di amministrare che premia il merito e le buone idee, il Partito Democratico, quello del felice slogan «Yes We Can» (sì, noi possiamo) qui a Salemi, piuttosto che incoraggiare il cambiamento e di mettere in pratica le cose che predica solo a parole, cosa fa ? Difende il passato, la palude, i riti della vecchia politica, e manifesta una meccanica contrapposizione contro tutto ciò che è nuovo, innovazione, efficienza. E difendendo il vecchio, difende se stesso, perché va ricordato che il Partito Democratico ha già governato questa città, prima con il sindaco Luigi Crimi e poi con il sindaco Biagio Mastrantoni, esprimendo consiglieri comunali e assessori. E i risultati sono stati talmente disastrosi che, mentre Crimi è stato sfiduciato dal Consiglio Comunale, Mastrantoni, ricandidatosi, non è stato rieletto. Noi non accettiamo dunque lezioni da chi ha già amministrato la Città di Salemi ed ha fallito.



Oggi, gli esponenti del Pd, che a questa città non hanno dato nulla se non 10 anni di immobilismo, alla ricerca di nuove verginità politiche, si oppongono, in difesa del vecchio, alla rivoluzione culturale, politica e amministrativa condotta da Vittorio Sgarbi, tentando, maldestramente, di denigrarne l’immagine, l’operato e i programmi futuri. Ma non c’è da stupirsi. Del resto è lo stesso Pd ch, contro lo sfregio al territorio dei parchi eolici, non ha detto mai nulla, non ha fatto mai nulla e continua a tacere.



E’ sotto gli occhi di tutti come l’amministrazione Sgarbi abbia interrotto vecchi assetti di politica clientelare, opponendosi anche ai tentativi di inciucio politico, contrastando proprio quel modo vecchio di fare politica che oggi il Pd impudicamente difende.



Questa amministrazione ha rimesso ordine nel settore dei servizi sociali, dove prima regnava una incontrollata discrezionalità che a certa politica magari faceva comodo.



Questa amministrazione ha bloccato le speculazioni edilizie e introdotto criteri trasparenti nelle procedure per l’assegnazione dei contributi del post terremoto; promuove in Italia e all’estero i prodotti agricoli del territorio; difende e promuove la tutela del paesaggio perché lo considera un valore di ricchezza per il turismo.



Questa amministrazione ha investito nella cultura, ha aperto nuovi musei che garantiscono nuove entrate finanziarie che nel 20101 ci consentiranno di assumere dei disoccupati; ha fatto conoscere Salemi a tutto il mondo, tanto che in molti hanno acquistato casa e la stanno ristrutturando.



Questa amministrazione non fa politica con l’assegnazione delle case popolari, i contributi agli indigenti e alle associazioni più o meno operative, ha interrotto la politica delle clientele e sta facendo quello che le precedenti amministrazioni, in cui c’era il Pd, non sono riuscite a fare. Alcuni esempi:


  • E’ in corso di pubblicazione, dopo anni di immobilismo, il bando per la vendita delle case popolari;
  • Le procedure per la presentazione del Piano Regolatore sono state ultimate e a giorni sarà approvato dalla giunta e poi trasmesso al Consiglio Comunale;
  • Sono stati restaurati il Palazzo Municipale (1,5 milioni di euro) e l’ex Collegio dei Gesuiti oggi diventato Polo Museale (2 milioni di euro) dove sono stati esposti capolavori dell’arte d artisti come Rubens, Caravaggio e Guercino. A Natale sarà esposto un Picasso;
  • Il centro storico è tornato a diventare fulcro di attività commerciali. Aprono nuove attività, molti investimenti sono in corso, segno che si è data fiducia e prospettiva di crescita alle gente che lavora;
  • il Progetto delle «Case a 1 euro» è in fase di arrivo. Il bando per l’assegnazione delle prime case è pronto per la pubblicazione. Un traguardo raggiunto nonostante i tentativi di boicottaggio operati da molti, e tra questi anche il Pd che, evidentemente per nulla interessato alle ricadute occupazionali per i disoccupati di questa città, preferirebbe vederlo fallire solo per poter dire ai cittadini che non si è fatto nulla.

Di fronte a tutto questo il Pd non trova di meglio che offendere Salemi e la sua laboriosa comunità. Significa che non hanno capito nulla di quello che sta accadendo e che non hanno rispetto per la loro città e per l’immagine che faticosamente si è costruita in questi due anni. E’ un partito che non ha senso di responsabilità. E non è un caso se in due anni di amministrazione a guida Sgarbi si è distinto solo per le polemiche pretestuose e non ha mai avanzato una proposta che fosse costruttiva.
E’ semplicemente vergognoso leggere le diffamazioni del Pd dopo che persino il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo scorso 1 maggio, parlando al Paese, ha elogiato il lavoro svolto in questi primi due anni da Vittorio Sgarbi , i suoi assessori, i suoi collaboratori.






C’è da sperare che il deputato regionale del Pd Baldo Gucciardi, che in più occasioni, con senso di responsabilità, ha colto il segnale di discontinuità operato da Sgarbi a Salemi rispetto a una politica interessata solo al potere, e che proprio a Vittorio Sgarbi ha più volte manifestato collaborazione istituzionale nell’interesse primario della città, voglia dissociarci da queste indegne accuse, le cui ragioni possono solo essere ricondotte a risentimenti personali, pregiudizio e miopia politica»

 


l’Ufficio per la Comunicazione

(Responsabile: Nino Ippolito)

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