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domenica 20 aprile 2025

SGARBI torna in Tv per Pasqua...

 https://www.today.it/tv/news/vittorio-sgarbi-tv-21-aprile-2025.html

 Vittorio Sgarbi torna in Tv nei giorni di Pasqua: con uno spettacolo dello scorso anno per la 7.  Su Caravaggio e Pasolini in una sorta di Racconto magistralmente romanzato. La recente grave Solitudine in via di risoluzione...

 https://www.blogger.com/blog/post/edit/2397469842572953847/629157089931806661


 

lunedì 21 aprile, Vittorio Sgarbi tornerà in tv, su La7 in seconda serata. Purtroppo non con la partecipazione a un programma come ospite, in quanto è ancora ricoverato in ospedale, ma con un suo spettacolo. Si tratta di "Pasolini e Caravaggio - Ragazzi di Vita", uno spettacolo registrato nel 2024 nel quale il critico d'arte ripercorre le vite e le opere dei due grandi artisti. 

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Vittorio Sgarbi torna in tv: l'omaggio inaspettato
https://www.today.it/tv/news/vittorio-sgarbi-tv-21-aprile-2025.html
© Today

giorno di Pasquetta, lunedì 21 aprile, Vittorio Sgarbi tornerà in tv, su La7 in seconda serata. Purtroppo non con la partecipazione a un programma come ospite, in quanto è ancora ricoverato in ospedale, ma con un suo spettacolo. Si tratta di "Pasolini e Caravaggio - Ragazzi di Vita", uno spettacolo registrato nel 2024 nel quale il critico d'arte ripercorre le vite e le opere dei due grandi artisti. 

"Ho immaginato di raccontare il rapporto tra Caravaggio e Pasolini", recita Sgarbi nel breve video trailer postato sul suo profilo Instagram. Si tratta di uno spettacolo che Sgarbi ha portato in giro per l'Italia nei più importanti teatri italiani. "Trascendendo immagini, testi e suoni, Sgarbi porterà alla luce quanto di più necessario ci è stato donato dalle rivoluzionarie attività di questi due maestri i quali, nonostante abbiano vissuto a circa quattrocento anni di distanza l’uno dall’altro, lottarono contro analoghi ostracismi, pagando il caro prezzo della vita in cambio della propria libertà intellettuale", si legge nella locandina.

Come sta Vittorio Sgarbi

Non si hanno notizie recenti sulle condizioni di salute di Vittorio Sgarbi. Le ultime risalgono ad alcuni giorni fa, quando una delle figlie di Sgarbi, Evelina, ha parlato del ricovero del padre a La volta buona. In quell'occasione, Evelina rivelò anche di un certo malcontento osservato in chi è vicino a suo padre, ovvero la sorella Elisabetta e la compagna Sabrina Colle

A quelle affermazioni è poi seguita la smentita da parte dello staff del critico: "Accanto a lui sono sempre presenti la compagna Sabrina Colle, i famigliari e i suoi assistenti, oltre che il personale sanitario del Gemelli in cui Vittorio Sgarbi nutre piena e totale fiducia. Allo stato attuale ogni altra notizia o considerazione è frutto di sensazioni personali, come tali inaffidabili", conclude il comunicato.



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Vittorio Sgarbi torna in tv: l'omaggio inaspettato
https://www.today.it/tv/news/vittorio-sgarbi-tv-21-aprile-2025.html
© Today

domenica 29 ottobre 2023

Ferrara-Italia, Sgarbi contro le fake news de Il Fatto Quotidiano


ESTRATTO....

Arpino

Anche per la missione del 15 maggio 2023 ad Arpino, Il Fatto si avventura in un'altra ricostruzione falsa. Premesso che anche in quella occasione non è stato chiesto e ottenuto alcun rimborso, né dal sottoscritto né dai collaboratori, la ragione istituzionale di quella visita è agli atti del Comune di Arpino: riportare in città (di cui, all'epoca, non ero ancora il sindaco) il seicentesco dipinto della «Crocifissione» di Francesco Trevisani, incautamente finito in una stanza degli uffici del Distretto sanitario di Sora e, grazie al mio intervento, riportato ad Arpino+, dove era originariamente custodito. Un'altra calunnia.

La figlia della domestica

Riguardo infine al riferimento alla «figlia della domestica assunta dal Sottosegretario» - a parte il tono sprezzante e anche un po' razzista con cui Il Fatto umilia una persona preparata - l'autore omette di scrivere che si tratta di una ragazza che parla 4 lingue e che si è brillantemente laureata all'Università La Sapienza di Roma in Marketing e Comunicazione. Una ragazza figlia di emigrati, alla quale è stata data una opportunità non perché «figlia di», ma perché ha delle competenze acquisite studiando. Insomma, non un «giornalista professionista» (sic) alla Mackinson che non sa distinguere un'associazione privata (la Pro Biennale) dalla Biennale di Venezia..........................


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Roberto Guerra
 

mercoledì 21 luglio 2021

Amministrative Roma: mercoledì 21 luglio alle 11,30 conferenza stampa con Sgarbi, Michetti e Toti Appuntamento alle 11,30 al Palazzo Ferrajoli



Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa) 
 

Amministrative Roma: mercoledì 21 luglio alle 11,30 conferenza stampa con Sgarbi, Michetti e Toti

Appuntamento alle 11,30 al Palazzo Ferrajoli


Roma/Amministrative - Sgarbi indica le priorità del suo incarico: «Occorre una rivoluzione nella comunicazione. Basta autobus bruciati e Mafia Capitale. Si parli di Caravaggio, di archeologia, di arte contemporanea» 

 

ROMA - «A Roma occorre una rivoluzione a partire dalla Comunicazione. La rassegna stampa sulla città oggi è fatta di autobus in fiamme, cumuli di rifiuti nelle strade, trasporti inefficienti e cronaca giudiziaria legata a Mafia Capitale: Roma deve stare sui giornali per Caravaggio, per le esposizioni nei grandi musei di arte contemporanea, per i suoi siti archeologici, per i suoi palazzi ricchi di storia e di arte. Dobbiamo traghettare la città dal Medioevo al Rinascimento. Negli aeroporti, per esempio, che sono il primo impatto dei turisti con la città, la promozione sul patrimonio artistico è completamente assente».

 

Con queste parole Vittorio Sgarbi indica le priorità del suo ruolo di assessore alla cultura indicato da Enrico Michetti, candidato sindaco del centrodestra.

Si parlerà anche di questo alla conferenza stampa un programma domani mercoledì 21 luglio alle 11.30 a Palazzo Ferrajoli in Piazza Colonna 355 a Roma.

 

Lo storico e critico d’arte è il fondatore e leader del l movimento “Rinascimento”, e alle amministrative di Roma sarà alleato di “Coraggio Italia”, il nuovo soggetto politico del Governatore della Liguria Giovanni Toti.

 

L’alleanza, che porterà alla presentazione di una comune lista per il consiglio comunale (confluiranno nella lista anche “Cantiere Italia, “Democrazia del Popolo” e “Rivoluzione Animalista”) sarà “battezzata” dal candidato sindaco del centrodestra, Enrico Michetti, presente alla conferenza.

 

“L’incontro - spiegano Sgarbi e Toti  - sarà l’importante occasione per presentare ai cittadini romani la nostra alleanza elettorale, ma soprattutto le nostre idee e le nostre proposte per rilanciare la città di Roma, in questi ultimi cinque anni vittima dell’inefficienza amministrativa e dell’immobilismo istituzionale dei grillini e della sindaca Raggi. Siamo pronti a lavorare per il bene della Capitale d’Italia”.


ROMA - Il movimento "Rinascimento" fondato da Vittorio Sgarbi alle prossime elezioni amministrative di Roma sarà alleato di "Coraggio Italia", il nuovo soggetto politico del Governatore della Liguria Giovanni Toti.


L'alleanza, che porterà alla presentazione di una comune lista per il consiglio comunale (confluiranno nella lista anche "Cantiere Italia, "Democrazia del Popolo" e "Rivoluzione Animalista") sarà presentata in una conferenza stampa in programma mercoledì 21 luglio alle 11.30 a Palazzo Ferrajoli in Piazza Colonna 355 a Roma.

L'alleanza sarà "battezzata" dal candidato sindaco del centrodestra, Enrico Michetti, presente alla conferenza.


"L'incontro - spiegano Sgarbi e Toti  - sarà l'importante occasione per presentare ai cittadini romani la nostra alleanza elettorale, ma sopratutto le nostre idee e le nostre proposte per rilanciare la città di Roma, in questi ultimi cinque anni vittima dell'inefficienza amministrativa e dell'immobilismo istituzionale dei grillini e della sindaca Raggi. Siamo pronti a lavorare per il bene della Capitale d'Italia".


È gradita la conferma alla conferenza stampa inviando un messaggio al numero:

+39 320 9760931


l'Ufficio Stampa

(Nino Ippolito)

press@vittoriosgarbi.it

+39 338 3695738



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domenica 24 novembre 2019

Fabbri e Sgarbi-Ferrara Arte, Ferrara Musica e Teatro Comunale in mano ai manager | estense.com Ferrara

Ferrara Arte, Ferrara Musica e Teatro Comunale in mano ai manager | estense.com Ferrara: di Pietro Perelli Presentati in pompa magna i presidenti e i consigli direttivi di Fondazione Teatro Comunale, Associazione Ferrara Musica e Fondazione Ferrara Arte. Padrone di casa e con il



.... Lo scopo dell’amministrazione, si evince dalle parole del sindaco, è
quello di “implementare il tessuto culturale cittadino, molto vivo,
attraverso anche una logica turistica”. “Ho scelto volutamente –
conclude – a differenza della precedente amministrazione, di non essere
presidente perché volevo dare la possibilità e la libertà ai presidenti
di lavorare essendo professionisti seri e, consentitemi di dire, sul
pezzo”. (...) Alan Fabbri




.... “Questa città – conclude – ha le prerogative per essere una capitale
europea della cultura perenne anche senza concorrere; annuncio che
Pesaro-Urbino concorreranno come capitale europea della cultura e trovo
che sia un po’ diminutivo concorrere per Ferrara capitale italiana della
cultura come premio di consolazione di Franceschini ma questa è in
parte anche volontà dell’amministrazione. Concorreremo ad entrambe ma
nel 2033, anno che corrisponde al centenario della morte di Ludovico
Ariosto potrebbe essere tranquillamente Ferrara capitale europea della
cultura che per quello che mi riguarda già è”.
(...)Vittorio Sgarbi

sabato 23 novembre 2019

A Recanati Sgarbi porta in mostra il paesaggio italiano, tra incanto e sfregio


Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa)  

A Recanati Sgarbi porta in mostra il paesaggio italiano, tra incanto e sfregio
La mostra, da un'idea di Nino Ippolito e Sauro Moretti, ripercorrere, attraverso foto straordinarie, una sorprendente mappa del paesaggio, tra bellezze e obbrobri.
In mostra ache gli scatti dei carcerati di Avezzano, tra cui Luigi Lusi, l'ex tesoriere della Margherita, animatore, dietro le sbarre, di un progetto dedicato alla fotografia


RECANATI - «L'Incanto, lo Sfregio, il Paesaggio Umano, l'Utopia, il Paesaggio Interiore e la Città».
Sono le sei sezioni in cui si articola la mostra fotografica dal titolo «Paesaggio Italiano – L'Infinito tra Incanto e Sfregio», a cura di Vittorio Sgarbi, che apre al pubblico l' 1° dicembre 2019 e resterà aperta fino al 15 gennaio 2020 al Museo Civico di Villa Colloredo Mels in via Gregorio XII, a Recanati. L'anteprima, solo per invitati e stampa, il 30 novembre alle 15,30.

Il paesaggio italiano in mostra viene raccontato attraverso scatti che sono piccole e grandi storie, dalla bellezza al degrado, nelle immagini di 58 fotografi, tra professionisti ed "amatori evoluti", i cui lavori sono stati selezionati da Sgarbi tra migliaia di autocandidature arrivate.

C'è l'Incanto nella fotografia che registra la bellezza che ci circonda, come in un dettaglio, ripreso al tramonto, del celebre «Cretto di Burri» nella vecchia Gibellina distrutta dal terremoto del '68,  nello scatto di Nino Ippolito; la magia del Monte Tabor e del Colle dell'Infinito nelle immagini di Gianfranco Lelj, grande ritrattista dei divi del cinema, nonché fotografo di scena di grandi registi come Federico Fellini, Ettore Scola e Zeffirelli.
E in mostra c'è anche lo sfregio alla natura, all'architettura, alla salute e alla decenza.
Lo sfregio è nell'indifferenza del cittadino alla cosa comune che tutti ci riguarda, come nelle «De_Composizioni» di Luca Tentorio e Lorenzo Carloni, giovani fotografi che si interrogano sul "cammino" del rifiuto una volta abbandonato al suo destino di prodotto errante. E la testimonianza di un malcostume che ha radici lontane, nella Venezia Sporca di Massimo Bersanetti, che risale agli anni '70 e a quel che resta dopo un mercato sull'acqua.

Sfregio è la fabbrica monstre incapace di mantenere lavoro e salute, i cui danni sono ritratti con inedita delicatezza in due scatti di Florinda Orsini, allieva dei corsi di fotografia di Inforidea e tratti dal progetto collettivo Luci e Ombre curato da Cristina Mura: dell'Ilva di Taranto vediamo i suoi effetti negli sguardi dei vivi e nella polvere rossa che si accumula sulle tombe.

Sfregio sono i piani regolatori demenziali che affumicano interi paesi senza mai trovare una soluzione al traffico, come nel caso di Lastra a Signa e della sua protesta dei lenzuoli, portata in mostra nello scatto "Ero un lenzuolo bianco" di Daniele Pisani. Sfregio sono le bagnarole dei migranti affondate e lasciate a marcire sulle coste del Sud Italia, come testimonia Andrea Imbrauglio, come gli ecosistemi calpestati per cause di forza maggiore nell'immagine di Enrico Angheben, o le targhe poste a memoria di chi poteva essere salvato proprio da chi le ha messe lì, ex post, nella foto di Fabiano Anello.

E c'è il Paesaggio Umano, che ci mette davanti immagini che sembrano scattate negli anni '70 e che invece raccontano un presente italiano che di lasciar andare il passato non ne ha la minima intenzione.

C'è il fascino perenne del mangereccio abbordabile delle sagre di paese, incrollabile tradizione italiana (nello scatto "Da Gigina" di Antonio Baratto), ci sono gli "umarell" annoiatissimi che mai si danno per vinti – gli anziani intenti a fare gli anziani in città – nello scatto milanese del giovane fotografo Alessandro Giugni; le processioni religiose che sembrano un set di Dolce & Gabbana; gli ambulanti che ancora girano di casa in casa con i loro mille prodotti da vendere (Canzio Oricchio, fotografo passeggiatore); le vacanze spiaggiate, immortalate dall'avvocatessa e fotografa Paola Bellomo, con pranzi pantagruelici al seguito che richiedono la fatica di almeno tre generazioni di famigliari per traslocarli fronte mare; chi non ha ancora il condizionatore in casa e corre ai ripari contro il caldo dell'ultima estate micidiale, nello scatto napoletano di Carlo Marchisio: tutte immagini di un'Italia che resiste al contemporaneo e se ne frega, tra lamentele, usi e costumi duri a morire.

Ci sono i senzatetto sfiniti e quelli che resistono, nei ritratti neorealistici di Paolo Cudini; e c'è lo scatto degli allievi del corso di fotografia Inforidea nel carcere di Avezzano, partecipanti dall'interno della prigione al progetto Luci e Ombre – e non si sa chi l'abbia scattata, poiché le macchine fotografiche venivano usate da tutti i detenuti, tra i quali l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, anch'egli parte del progetto ed autore certo dell'azzeccato titolo: Insieme (ma non) per forza.

C'è l'Utopia dei non-luoghi, posti che avevano vita e scopi ed ora semplicemente sono lì, senza la speranza di nuova destinazione o di un restauro conservativo.

Ci sono le ex fabbriche colossali, non più cattedrali del lavoro ma personaggi in attesa di Godot, come nello scatto dell'ex tubificio Vianini di Dorotea Rossi; i blocchi in mattone che nascondono ex impianti di lavorazione di concimi chimici, col loro segreto di metalli pesanti e sostanze tossiche  che continuano a far compagnia agli ignari bagnanti nello scatto dell'archeologo Matteo Tadolti; le orecchie ormai sorde (?) della guerra fredda che ancora si stagliano nel panorama del Monte Giogo (Emanuele Barbieri); le piscine delle ville abbandonate, ormai regno di vegetazione, ruggine e visioni di ciò che è stato negli scatti glamour di Ulyana Accaramboni.
 C'è la tragedia annunciata in un'immagine – Vite appese a un filo -  che ferma il tempo poche ore prima di una storia nera di omicidio/suicidio che nel 2017 sconvolse la città di Ferrara e che distrusse in un colpo solo l'ultima di una generazione di antiquari e la loro casa, nello scatto premonitore della ferrarese Sara Gazzotti.

Il Paesaggio Interiore, lo stato d'animo che ci portiamo dentro e che va a intaccare anche il paesaggio in cui viviamo, è quello espresso negli scatti di Fabiola Catalano, dove nelle stanze chiuse si manifesta, capovolto, il panorama esterno, come i tormenti interiori dei suoi protagonisti. Può essere una sensazione comune, a chi scatta e a chi guarda, un panorama che si fa ricordo di amori passati, che evoca profumi, odori e canzoni solo a guardarlo, come i resti della camporella di Giuseppe De Berti.
Ma è una debolezza svelata, che si fa conquista del sé e del trauma personale archiviato, non più nascosto e quindi finalmente battuto, un reduce che si porta a casa ferite e vittoria: ed è l'autoscatto con cicatrice nel bosco di Emily Luchini. Ma il Paesaggio Interiore può essere un luogo segnato per sempre dalle vibrazioni di un delitto, che la foto coglie poco prima che accada, come la pagina che precede la scoperta dell'assassino, e questo capita nella pineta de Il Cannibale immortalata dall'avvocatessa e fotografa Annamaria Pinciotti. E c'è la vita da spiaggia che non deve, non può e non vuole essere disturbata nemmeno da una nave che sta oscurando il cielo coi suoi fumi velenosi, nella foto di Laura Ruggiero.
E poi c'è la Città, fonte di ispirazione inesauribile: c'è lo scatto di Ottavio Colosio, La Tonnara - nome in gergo che gli operatori tv danno all'ammassamento convulso dei giornalisti intorno al personaggio del giorno - ripresa a Milano. E nei palazzi delle città, stretti gli uni con gli altri, piano su piano, si esalta anche l'odio più naturale del mondo, quello per i propri vicini di casa che, ne I Blasonati di Giovanni Ruggeri sono esposti per quello che sono: palazzi signorili davanti, orrendi ballatoi fatiscenti di dietro.

Sono 89 le foto in mostra, e non è solo la bellezza ma sono soprattutto le storie dei luoghi e le gesta dei suoi abitanti a segnare il paesaggio italiano nelle sue contraddizioni, tra tran tran quotidiano e situazioni straordinarie, in un passato glorioso col futuro ancora da scrivere.

Da questo link è possibile scaricare una selezione di imagini  della mostra:

l'Ufficio Stampa Sgarbi
(Barbara Zucchi)
+39 351 9110923

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venerdì 4 ottobre 2019

Sgarbi al ministro Franceschini: «Candidiamo Ferrara a Capitale Europea della Culturadel 2033»


Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa)  
Sgarbi al ministro Franceschini: «Candidiamo Ferrara a Capitale Europea della Cultura del 2033»
«A Ferrara - aggiunge Sgarbi - potrà accadere quel che è successo a Matera: l'attenzione dei media europei, l'aumento delle presenze turistiche, l'arrivo di fondi straordinari che serviranno a qualificare musei, istituzioni culturali, siti storici e monumentali»

ROMA - Vittorio Sgarbi chiede al ministro dei beni culturali Dario Franceschini di promuovere la candidatura di Ferrara a Capitale Europea della Cultura.
La proposta è stata annunciata dallo storico e critico d'arte già ieri alla Camera durante l'audizione del ministro in Commissione Cultura. Adesso Sgarbi ne illustra i dettagli.  
«Da ferrarese a ferrarese - spiega Sgarbi - gli chiedo, lui da ministro, io da parlamentare eletto a Ferrara, di promuovere la candidatura di questa città che ha un patrimonio artistico e architettonico straordinario, ma poco conosciuto ad una vasta platea di visitatori che ogni anno si recano a Roma e Firenze, ma ignorano proprio Ferrara»

«A Ferrara - aggiunge Sgarbi - potrà accadere quel che è successo a Matera: l'attenzione dei media europei, l'aumento delle presenze turistiche, l'arrivo di fondi straordinari che serviranno a qualificare musei, istituzioni culturali, siti storici e monumentali. La candidatura va avanzata nel 2027, ma da allora al 2033 si potrà fare, appunto, quel che è accaduto, con successo, a Matera»

l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
+39 334 3265383

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venerdì 20 settembre 2019

Sozzani/ Sgarbi: “Si vergognino Di Maio e i 5 Stelle per avere votato a favore del suo arresto”



Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa) 
Sozzani/ Sgarbi: "Si vergognino Di Maio e i 5 Stelle per avere votato a favore del suo arresto"

ROMA - Vittorio Sgarbi, deputato alla Camera e fondatore del movimento "Rinascimento", si scaglia contro i grillini per la posizione assunta sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolto il deputato di Forza Italia Diego Sozzani.

"Si vergogni Di Maio e si vergognino i cinque stelle - tuona Sgarbi - che hanno votato con voto segreto per l'arresto dell'onorevole Sozzani, dopo che, con voto palese, hanno fatto il governo contro gli italiani, per obbedire agli ordini di un Grillo nella cui casa il figlio indagato ha stuprato una ragazza, garantendogli, con Bonafede, un ministro della giustizia amico.
Vergogna! Usare lo Stato per proteggere il loro capo"

l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
press@vittoriosgarbi..it
334 3265383


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mercoledì 14 agosto 2019

Crisi di Governo/ Sgarbi a Zingaretti: “Salvi il suo c...o”



Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa)  
Crisi di Governo/ Sgarbi a Zingaretti: "Salvi il suo c...o"
"Il Pd aveva fatto di tutto per liberarsi di Renzi e ora lo segue nella più perversa delle sue imprese"

ROMA - Vittorio Sgarbi interviene sulla crisi di Governo ed in particolare sul dibattito interno al Pd.

"È  questa l'ora di Zingaretti che si gioca il culo. Se passa la proposta oscena di Renzi, Zingaretti non potrà più essere il segretario del partito.
Il Pd aveva fatto di tutto per liberarsi di Renzi e ora lo segue nella più perversa delle sue imprese: prenderlo nel culto pensando di metterlo. Salvi il suo Zingaretti".

l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
+39 3343265383


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martedì 23 luglio 2019

Siri/ Sgarbi: “Indagine ridicola: le intercettazioni non riguardano Siri, ma due soggetti che manifestano solo una intenzione”



Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa)  
Siri/ Sgarbi: "Indagine ridicola: le intercettazioni non riguardano Siri, ma due soggetti che manifestano solo una intenzione"

ROMA - Vittorio Sgarbi, deputato alla Camera, commenta l'indagine per una presunta corruzione dell'ex Sottosegretario Armando Siri:

"Ridicole e calunniose le intercettazioni diffuse dalla procura dopo gli interrogatori dei Nicastri (padre e figlio) e di Arata, che confermano di avere "pensato" di dare 30 mila euro a Siri: solamente un dialogo tra due presunti corruttori, dunque, che manifestano le loro intenzioni. Nessuno ha offerto, materialmente,  i 30 mila euro a Siri!
E l'intercettazione non riguarda il presunto corruttore e Siri, ma due presunti corruttori. 
In un paese civile - sottolinea Sgarbi - non sarebbe ammissibile prendere avvisi di garanzia di fronte a una circostanza del genere, semmai si dovrebbe procedere per diffamazione ai danni di un esponente del Governo.
O il magistrato ritiene che, per il solo fatto di pensare di voler dare dei soldi a Siri, l'ex sottosegretario sarebbe per questo incriminabile? 
E se, per ipotesi, al telefono io manifestassi a un mio amico l'intenzione di voler dare  30 mila euro a Mattarella e a Conte, sarebbero quindi indagabili e costretti a dimettersi?

Siri ha subìto una tripla violenza: quella dei corruttori, dei magistrati e quella degli esponenti di governo dei 5 Stelle, compreso Conte, che esiste perché i 5 Stelle lo hanno scelto, Rocco Casalino compreso.

Potrei anche dire che è mia intenzione avere un rapporto sessuale con il magistrato che indaga Siri: forse che con ciò il mio sogno erotico diventerebbe realtà? L'unica vera vittima, calunniata  e offeso, è Siri. I colpevoli sono altri, il presidente Conte compreso"

l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
+334 3265383


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domenica 7 luglio 2019

Morgan/Sgarbi: “Troppi pregiudizi e ignoranza. Morgan non verrà a Sutri, ma nella vicina Nepi”



Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa)  
Morgan/Sgarbi: "Troppi pregiudizi e ignoranza. Morgan non verrà a Sutri, ma nella vicina Nepi"

ROMA - Morgan dovrà rinunciare, suo malgrado, a trasferire il suo studio-museo di Monza a Sutri.
Nella cittadina della Tuscia di cui Sgarbi da un anno è sindaco, l'opposizione consiliare ha manifestato una inaudita ostilità contro il noto musicista, evocando, addirittura, il ricorso a denunce penali.

"Purtroppo - spiega Sgarbi - sono prevalsi pregiudizi e ignoranza. Non si trattava di dare una casa a Morgan dove dormire o mangiare, ma di ospitare il suo studio-muse, cioè strumenti musicali, dischi, libri, spartiti musicali, cimeli della storia del rock, opere d'arte. Invece, una opposizione ottusa, lo ha ha messo sullo stesso piano di uno che reclama un alloggio popolare, facendolo apparire come un privilegiato. 
Mi vergogno io per loro, per la miseria di argomenti che andrebbero bene se fatti in una osteria, ma che non sono degni di rappresentanti istituzionali che  fanno apparire Sutri per quella che non è. C'è più sensibilità nella gente comune che in questi soggetti che in nome di una sterile contrapposizione politica umiliano non tanto Morgan ma la loro città".

Sgarbi annuncia che l'artista, se lo vorrà, troverà ospitalità proprio vicino a Sutri: "Da Nepi - dice Sgarbi - hanno manifestato la disponibilità ad accogliere lo studio-museo di Morgan. A questo punto la scelta spetta al musicista"

l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)


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domenica 16 giugno 2019

Zeffirelli/ Sgarbi: “Ha preferito essere l’ultimo dei classici piuttosto che l’ultimo degli avanguardisti”



Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa) 
Zeffirelli/ Sgarbi: "Ha preferito essere l'ultimo dei classici piuttosto che l'ultimo degli avanguardisti"

ROMA - Vittorio Sgarbi ricorda Franco Zeffirelli:

"Con Zeffirelli non muore un grande regista (e probabilmente i critici faticheranno a trovargli il posto giusto) ma un artista che ha interpretato il suo compito d'illustratore e narratore al centro e con l'orgoglio della grande tradizione italiana, felice di esserne epigono piuttosto che velleitario innovatore. 

Il suo peso nel cinema e nel teatro è esattamente come quello di un pittore eluso ed evitato, per quanto popolarissimo, come Pietro Annigoni.
Entrambi hanno pagato di essere bravi, mentre le avanguardie ideologiche distruggevano le forme e la memoria della tradizione.
Zeffirelli è stato il custode della storia e dell'arte italiana, preferendosi epigono che dissacratore.
Ha preferito essere l'ultimo dei classici piuttosto che l'ultimo degli avanguardisti.
Ha raccontato, semplicemente: come Giorgio Bassani, come Vasco Pratolini, come Tomasi di Lampedusa .
Oggi senza di lui la storia è orfana, senza tutela"

l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
+39 334 3265383


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domenica 9 giugno 2019

I Mille di Sgarbi, "enorme successo di pubblico" con anche Nina Moric Visual Art



di Francesca Capizzi giornalista e uff. stampa

CERVIA - 

“ I mille di Sgarbi” - Domenica 9 Giugno Vittorio Sgarbi  sarà presente ai Magazzini del Sale per   la  mostra da lui curata.  
Inaugurata il 31 Maggio scorso,  ha riscosso un enorme successo di pubblico e grande entusiasmo da parte degli artisti che hanno partecipato e avuto modo di farsi conoscere. In 3 mesi sono arrivate oltre mille candidature da tutte le regioni d’Italia ma Sgarbi ne ha selezionati poco più di 100 nelle diverse discipline: pittura, scultura, fotografia, arte digitale e ceramica.
Fra gli artisti in mostra anche la nota modella croata Nina Moric, che ha esposto due tele. L’ex moglie di Fabrizio Corona, sarà presente a Cervia domenica alle ore 17,00. 
Dopo una carriera da top model e personaggio pubblico, nel 2019 sente che la sua passione artistica,  nata già in tenera età, doveva essere espressa in una maniera più significativa, decidendo che le sue molteplici emozioni finissero sulle tele. Il suo dipingere è un processo per lei terapeutico, riuscendo a comunicare ciò che non riesce a esprimere a parole, mettendo così la sua anima a nudo. La Moric ha creato una pittura acrilico su tela – 50x50  dal titolo “Cuore Spezzato” e una pittura acrilico su tela - 50x50  chiamata “ Pianto del Cigno”.  
L'idea dei Mille è nata  dall'incontro di due terre, la Romagna e la Sicilia: dal romagnolo Sauro Moretti e dal siciliano Nino Ippolito, gli storici collaboratori del noto critico d’arte, manager il primo e ufficio stampa il secondo. 
La mostra  è corredata da catalogo con prefazione di Vittorio Sgarbi (edito da Maggioli Musei) 
La prossima tappa dei "Mille" sarà a Cortina, dove a nuovi artisti si aggiungeranno anche  quelli che ai Magazzini del Sale sono stati più significativi.

Ufficio Stampa "I Mille di Sgarbi"
Francesca Capizzi

venerdì 10 maggio 2019

Salone del Libro/ Sgarbi: “Io sto con Altaforte. Difendo il diritto di dire: io sono fascista”.

 
Salone del Libro/ Sgarbi: "Io sto con Altaforte. Difendo il diritto di dire: io sono fascista".

TORINO- Vittorio Sgarbi scende in campo a difesa di Francesco Polacchi e della sua "Altaforte Editore", la casa editrice esclusa dal Salone del Libro per una presunta "apologia del fascismo"

"Dopo Mimmo Lucano - osserva Sgarbi - mi tocca difendere anche Altaforte e Francesco Polacchi.
Se non recassi danno al Salone del Libro, avrei adottato la stessa posizione di Ginzburg. Come lui difendo la libertà, ma per me la libertà è libera e non è la libertà solo di una parte. Per questo difendo il diritto di Francesco Polacchi e della sua casa editrice di essere al Salone del Libro.
Difendo il diritto di dire "io sono fascista": solo se una tale dichiarazione impedisse ad altri di esprimere la propria convinzione, lotterei, fino alla morte, per combatterla. 
La politica non può sostituirsi alla magistratura e, supponendo un "reato", rendere esecutiva una "pena" non uscita da nessun dibattimento.
Chiedo ai censori politici: Impediranno all'editore di pubblicare ancora libri? Ma soprattutto: può essere impedito il diritto di parola a un editore che pubblica il garante del rispetto della Costituzione, il Ministro degli Interni, che, oggi, si chiama Matteo Salvini?"

L'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
+39 334 3265383


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