sabato 3 novembre 2012

Inter-nazionale-planetaria-galattica- 3-1 alla Juve massonica bianconera-scudetto MORALE!


L'Inter di STRAMACCIONI TECNICO DOC GENIO (HELENIO HERRERA+MOURINHO) DISTRUGGE LA JUVE! 3-1! A TORINO! INTER INVINCIBILE TERMINATOR IN TRASFERTA! 10 VITTORIE!| JUVE DOPO 50 CIRCA IMBATTUTA UMILIATA A TORINO. NONOSTANTE 10 MINUTI INIZIALI ALLUCINANTI! ERA MORTO IL CALCIO ITALIANO. NEPPURE UN MINUTO E RETE IN FUORIGIOCO DI 2 METRI PER LA JUVE! POCO DOPO GOAL REGOLARE DELL'INTER ANNULLATO DALL'ARBITRO! ROBA DA RITIRARE L'INTER DALLA PARTITA. POI ALLA FINE 3-1 LA JUVE ANNIENTATA!!!!  LA GIUSTIZIA DELL'INTERNAZIONALE FOOTBALL CLUB!
 
http://www.repubblica.it/rubriche/visti-dallala/2012/11/03/news/inter-45858922/

Matteo Renzi Premier Roma-Firenze-Ferrara/oltre l'infame buon senso: Enews 352, sabato 3 novembre 2012


 
 
Matteo Renzi - Enews 352

 
    
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3 novembre 2012

eNEWS 352

 
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  Il mondo guarda in queste ore agli Stati Uniti dove si gioca la sfida tra Obama e Romney. Spero ovviamente che il Presidente uscente ce la faccia e che possa abitare la Casa Bianca ancora per i prossimi quattro anni. Più modestamente, intanto, noi giriamo per l'Italia accolti dalla cortesia e dalla passione di donne e uomini che invece abitano il futuro da molto tempo. E che vogliono finalmente realizzare il sogno di un'Italia più coraggiosa e più semplice. Siamo in partenza per la Sicilia, ultima tappa del tour. Grazie a tutti voi per l'affetto e l'amicizia dimostrata. Qui trovate immagini e video della tappa della mia Firenze dove abbiamo riempito il Nelson Mandela Forum (che emozione!), qui immagini e video della tappa di Milano ricca di stimoli peculiari e più in generale su www.adessopartecipo.it trovate tutto il tour, tappa per tappa.
Ci dicevano che eravamo illusi e sognatori quando chiedevamo un passo indietro ai principali leader del PD. Oggi che quel passo indietro è avvenuto - e sta avvenendo - ci danno dei pazzi quando diciamo che è possibile andare oltre e rottamare il conservatorismo di una certa sinistra. Possiamo e dobbiamo mandare a casa le facce ma anche le idee che in questi vent'anni ci hanno costretto in una posizione di paura. Il cambiamento non è mai stato così vicino. Mancano venti giorni e l'Italia potrebbe svegliarsi con una clamorosa sorpresa. Dipende solo da noi. E dalla nostra capacità di organizzarsi. Possiamo contare sul vostro aiuto? Noi abbiamo fatto molto, ma adesso abbiamo bisogno di voi.
Già, perché mai come in questo momento la partita è diventata organizzativa. Le regole che sono state immaginate per le primarie hanno allontanato molte persone, secondo i sondaggi. E questo è un peccato, specie in considerazione del fatto che viviamo un tempo in cui l'astensionismo diventa partito di maggioranza assoluta in Sicilia. E temo non solo in Sicilia. La partecipazione è fondamentale e le primarie sono una ghiotta opportunità. Non è un caso che per le primarie della Lombardia e poi del Lazio il PD stia pensando di tornare alle regole del 2005, 2007, 2009. Alle regole con cui avevamo sempre gareggiato, insomma. Solo per questa nostra competizione, pare, ci sarà bisogno di tutta la trafila dettata dalla paura di perdere che qualche sondaggio di troppo ha diffuso a settembre. Ma adesso che il Garante per la Privacy ha dato ragione al nostro ricorso (qui il link a un articolo) le regole sono meno astruse. E dunque le possibilità di farcela crescono. E gli aspetti organizzativi diventano centrali.
Mi piacerebbe stare a discutere con voi di proposte concrete come quelle che abbiamo lanciato in questi giorni. Abbiamo detto - ad esempio - che se toccasse a noi governare vorremmo da subito un accordo con le banche svizzere sul modello di quello fatto dai tedeschi per un prelievo forzoso del 26% sui denari non dichiarati portati in Svizzera: si stimano quasi 40miliardi di euro una tantum e una cifra di qualche miliardo tutti gli anni. Abbiamo detto che chiederemo a chi ha pensioni alte che ha raggiunto con il sistema retributivo di restituire un minimo contributo di solidarietà del 10% per tre anni con lo scopo di finanziare gli sgravi fiscali per tre anni a chi assume giovani a tempo indeterminato: si tratta di circa 2 miliardi di euro. Abbiamo rilanciato sul mio chiodo fisso, quello di creare occupazione da turismo e cultura, cui dedichiamo anche l'edizione di Florens che inizia oggi: è il settore nel quale possiamo più facilmente liberare energie e occupazioni.
Mi piacerebbe insomma discutere con voi di quelli che si chiamano contenuti. E vi invito a farlo in vista dell'appuntamento della Stazione Leopolda (dal 15 al 17 novembre prossimi, ci sarete?) dove licenzieremo definitivamente il programma. Ma vi devo richiamare una volta di più alle questioni organizzative. Perché sono circondato da amici che dicono: "Matteo, avete già vinto. Avete imposto le primarie, avete imposto il ricambio del PD, avete dettato l'agenda. Adesso accontentatevi, no?" Non ci accontentiamo, no. Non pensiamo di aver già vinto, vogliamo vincere davvero. Poi si può perdere, per carità. Ma fino all'ultimo giorno ci proviamo. Perché pensiamo che il nostro entusiasmo sia l'unica password per scardinare il sistema burocratico bloccato che questo Paese esprime. Dunque, non ci fermiamo. Ci fermeremo la sera del 25 novembre, o del 2 dicembre se ballottaggio sarà. Fino a quel momento faremo di tutto per vincere. Perché - anche se nessuno ci dava un centesimo a inizio corsa - ce la possiamo persino fare. Però bisogna attrezzarsi. E allora:
  • Siamo a quota 2.000 comitati regolarmente registrati. Sono tantissimi, molti di più di quelli che immaginavamo. Ma molti comitati non si sono registrati ufficialmente. Prego tutti quelli che non si sono ancora formalmente registrati di farlo (www.matteorenzi.it). Chi forma un comitato ufficiale ha alcune agevolazioni e avrà uno spazio proprio in vista della Stazione Leopolda e anche per la distribuzione del materiale elettorale nell'ultima settimana. Vorremmo fare l'ultimo sforzo e arrivare a 2.500 comitati in tutta Italia. Ci proviamo? Ci date una mano? Considerate che per formare un comitato servono almeno 10 persone e più sono persone diverse, lontane dalla politica tradizionale più stiamo facendo un'operazione culturale bella e intrigante. Se avete necessità, chiamate il numero verde: 800 800 555 o scrivete a comitati@matteorenzi.it
  • Siamo a quota 48.000 volontari telematici. Si tratta di coloro i quali si registrano come volontari e ci danno una mano via internet a diffondere idee e suggestioni, proposte e video. Puntiamo a raggiungere da qui all'ultima settimana la cifra di 100mila volontari telematici. Ci date una mano? Vi siete iscritti? Il tam tam online è fondamentale specie adesso.
  • Abbiamo raccolto qualcosa come 61.438 firme grazie ai banchetti che avete organizzato in tutta Italia. Grazie a queste firme mi sono potuto candidare. Ma visto il successo che avete ottenuto abbiamo deciso di organizzare banchetti praticamente tutti i giorni nelle singole province fino alla fine della campagna elettorale. Avete tempo e voglia di dare una mano? Scendete in piazza, allora. Andate incontro alle persone. Spiegate loro che noi non parliamo di cambiamento: noi siamo il cambiamento che stiamo aspettando. E che la politica fatta dalle persone perbene esiste e ha i vostri volti. Tra l'altro ci sono una decina di camper auto-organizzati che girano per l'Italia. Io sono venuto in tutte le province con il camper. Voi con i vostri camper state entrando in tutti i comuni, in molte frazioni. é fantastico! Se avete bisogno, contattate i comitati per farvi aiutare nella serigrafia del camper stesso. Se volete evitare il camper e stare in piazza a incontrare la gente, grazie. Io andrò spesso in tv in queste ore. Ma per prendere voti è più utile il vostro impegno che la mia comparsata mediatica.
  • Abbiamo raggiunto e superato quota 115mila euro di finanziamento privato. Di cittadini cioè che mettendo nome e cognome ci stanno aiutando concretamente. Alla faccia di quelli che predicano trasparenza e praticano polemica, siamo oggettivamente il primo esperimento in Italia di un finanziamento così massiccio da parte dei cittadini. E la testimonianza - una volta di più - che la battaglia radicale per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti può essere vinta. è pazzesco, la prima volta in Italia, niente sarà più come prima. Grazie. Ma non fermiamoci, dai. Sapete che abbiamo il tetto a 200mila euro. Ci mancano dunque più o meno 86mila Euro. Io dico che ce la possiamo fare davvero. Anche un contributo di cinque, dieci euro può essere fondamentale. Se potete, grazie. Se avete già fatto, grazie bis.
  • Ultimo, ma forse il più importante. Vi prego di darci una mano, anzi due. Prendete la rubrica del vostro telefonino. E guardate se trovate dieci nomi di persone che secondo voi potrebbero essere interessate alla proposta di cambiare l'Italia adesso. Dieci amici che secondo voi possono essere incuriositi, attratti, coinvolti. Non abbiamo i TG, non abbiamo i giornali, non abbiamo i grandi mezzi di comunicazione. Abbiamo voi, però. E se parte questo meccanismo, il giochino è fatto. Vorrei in questa settimana ricevere da tutti gli amici del popolo delle enews che ci credono 10 nomi di persone diverse che possiamo coinvolgere in questi ultimi giorni sia con le enews (fondamentale dunque che ci sia l'indirizzo di posta elettronica) sia eventualmente con l'invio di altro materiale. Mandate i nomi a amici@matteorenzi.it
Nei prossimi giorni saranno disponibili:

- Il montaggio del filmato del viaggio per l'Italia, che sarà a disposizione di tutti i comitati.

- Il racconto per foto del viaggio per l'Italia con le proposte che abbiamo fatto, alla faccia di chi dice che non parliamo di contenuti.

- Il programma della stazione Leopolda.

- L'elenco di tutti i siti in cui si vota.

- La bozza finale di programma sui contenuti. Considerate che abbiamo ricevuto quasi 6mila email di cittadini interessati a riflettere sulle idee per il Paese!

Io da parte mia farò di tutto per conciliare questi ultimi venti giorni con qualche trasmissione televisiva (sono da Gad Lerner lunedì sera all'Infedele e da Lilli Gruber giovedì sera a Otto e mezzo) e radiofonica (Radio 24 martedì mattina alle 8.30 e RTL 102.5 per due ore con Nicoletta dalle 17 alle 19 martedì). Ma stiamo studiando anche forme innovative di partecipazione online con i comitati ufficialmente registrati (quindi, mi raccomando!)
Pensierino della sera. Non capisco la riorganizzazione delle province. E non per le polemiche sui campanili, chi fa il capoluogo e chi no. Ma questo atteggiamento di tagliare le province solo un po' ricorda molto quella battuta di Ennio Flaiano: la mia ragazza è incinta, ma solo un po'. Mi spiego: le province si possono togliere tutte, ed è un ragionamento più o meno condivisibile ma chiaro. Oppure si possono mantenere senza costi politici. Basta che il presidente sia il sindaco della città capoluogo e gli altri sindaci designino il consiglio senza spendere un centesimo di indennità. Ma l'idea di tagliare alcune province e mantenerne altre creerà - facilmente - dieci anni di discussioni, polemiche, gruppi di studio, consulenze, spese. Avrei preferito più coraggio e una globale riforma delle istituzioni locali. Si poteva cambiare la storia, in questo modo al massimo si cambia qualche pagina dei sussidi di geografia. Peccato.
Un sorriso,
Matteo

Post Scriptum: Ieri il settimanale TIME ha dedicato la copertina al terzo Mario italiano. Dopo Monti e Draghi è la volta di Balotelli. L'articolo è molto interessante, specie quando riflette sul senso di identità europea che si sta affermando nel vecchio continente. Pensando a Balotelli, alla sua storia, ribadisco quello che diciamo da mesi, fin dalla prima Leopolda. è normale buon senso affermare la logica dello ius soli: chi nasce in Italia è italiano. C'è da chiedersi perché i signori che stanno in Parlamento da una vita ancora non lo abbiano fatto. Ma poco importa, ormai: proveremo a vincere le primarie per rimediare anche a questo.
 
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Filippo Tommaso Marinetti contro l'antisemitismo *by A.Saccoccio

    
http://liberidallaforma.blogspot.it/2012/08/filippo-tommaso-marinetti-contro.html
 

Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che Filippo Tommaso Marinetti e gran parte dei futuristi si opposero fermamente alle leggi razziali e alla condanna nazista dell'arte degenerata. Questa loro irriducibile posizione li rese oggetto di numerosi attacchi da parte dei fascisti più intransigenti. In particolare Telesio Interlandi, il teorico dell'antisemitismo in Italia, l'autore del Contra Judaeos, attaccò vigorosamente Marinetti dalle pagine del giornale Il Tevere, accusandolo di compiere "propaganda giudaica". Ricordiamo che in quegli anni Marinetti è già membro della Reale Accademia d'Italia, l'istituzione che ha il compito di sostenere culturalmente e ideologicamente il fascismo (e che avrebbe assorbito anche la pur tricentenaria Accademia dei Lincei), quindi le posizioni del fondatore del Futurismo sono particolarmente coraggiose e molto scomode. Queste notizie sono poco note ai più per un semplice motivo: la maggioranza della critica, soprattutto quella di orientamento marxista, ha provato ripetutamente a stravolgere l'ideologia futurista, mettendone in evidenza soltanto singoli aspetti. Eppure ci sono notizie di diffusione pubblica, come si può vedere dalle seguenti righe tratte nel dizionario biografico della Treccani, che è necessario portare all'attenzione di chi è interessato a tali questioni.
A sostegno della campagna antiebraica, il 5 agosto 1938, Interlandi prese a pubblicare il periodico La Difesa della razza, una rivista che intendeva sostenere il razzismo su basi rigorosamente scientifiche: infatti non mancavano fra i collaboratori esponenti di varie discipline scientifiche (biologi, antropologi, sociologi, ecc.). La rivista partì molto bene, con una tiratura iniziale di 140.000 copie, ma di lì a un paio d'anni la tiratura scese a 20-25.000. In coincidenza con la promulgazione delle leggi razziali, Interlandi dette alle stampe un opuscoletto, Contra Judaeos (Roma-Milano 1938), in cui era contenuto il distillato del suo antisemitismo.
Il libello ricevette, dalle colonne del Corriere della sera, un'entusiastica recensione di G. Piovene, mentre una reazione alle sconce argomentazioni dell'Interlandi venne - nel dicembre di quell'anno - con l'uscita di un numero della rivista Artecrazia, il cui direttore, M. Somenzi, si lanciava con forza contro l'antisemitismo e i suoi sostenitori, validamente appoggiato da F.T. Marinetti che in un altro articolo, apparso nello stesso numero della rivista, accentuava i toni della polemica, bollando la profonda corruzione e ipocrisia degli artefici della campagna contro gli ebrei.
Forse è il caso di farlo notare: in quel periodo il Corriere della sera si esaltava per l'antisemitismo di Interlandi, mentre Marinetti, i futuristi e il loro giornale Artecrazia difendevano gli ebrei. Li difendevano a tal punto che Mussolini ad un certo punto perse la pazienza e affermò: «Marinetti la pianti di credere che il regime voglia lo sterminio degli ebrei. Si tenga i suoi amici, i suoi discepoli ebrei. Nessuno li disturberà mai».

V. Sgarbi: su Vendola (petofilo?) *da Il Giornale 11/2010

Vendola difese i pedofili. Oggi ci querela

Il governatore pugliese annuncia: farò causa al "Giornale". Ma la tesi sostenuta quand’era dirigente della Fgci è eloquente. Dopo la battuta del premier, la sinistra ribalta la realtà e s’inventa la favola dei gay discriminati. Il capo del Sel scrive un sms a Sgarbi: "Mi dispiace doverti denunciare"...
La notizia arriva, laconica, via sms: «Mi spiace doverti querelare». È un messaggio di Nichi Vendola, nel suo stile sentimentale, con una piega dolente. Gli dispiace, ma non può non farlo. Fatico un po’ a capire, poi penso al mio articolo sul Giornale in cui cito, fra virgolette, una dichiarazione di Vendola che mi ha trasmesso la redazione del Giornale stesso: la frase non è ambigua, ma forse equivoca.
 
Vendola parla del «diritto dei bambini a una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro e con gli adulti». Allo stesso concetto fanno riferimento anche Feltri e Giovanardi. Querelati, meno affettuosamente, anche loro. Lo sapranno da un comunicato stampa. Ora io, come Busi (e penso anche al comportamento conclamato di alcuni preti) ho sempre ritenuto che, come le pulsioni eterosessuali, anche quelle omosessuali si manifestassero già nell’adolescenza, certamente fra gli undici e i tredici anni, come io ricordo perfettamente degli «atti impuri», ammessi nelle confessioni in collegio (così si chiamava la masturbazione).
Quindi non mi scandalizzo di una possibile relazione fra omosessualità e pedofilia. Vedo che oggi Vendola nega l’evidenza. Non credo infatti voglia querelarmi per avere stigmatizzato i suoi discorsi vittimistici nella prevalente retorica del politicamente corretto, quando si rivolge a Berlusconi dicendo: «Se un tuo figlio, un tuo amico, un tuo ministro fosse gay, pensa a quanta gratuita sofferenza gli staresti infliggendo». Nessuna, io credo, per le battute all’antica del premier. Infatti, nonostante l’esperienza sua e di Vladimir Luxuria, assurti ai vertici della politica e della televisione senza essere nati ricchi o nella condizione che essi ritengono privilegiata di artisti, registi, attori, categorie che non vivrebbero le discriminazioni dei gay di classi sociali più deboli (non mi pare che Natalie, trans ed extracomunitaria, sia stata discriminata se godeva delle attenzioni, pur stando nel mondo sdrucciolevole della prostituzione, di un presidente di Regione, ed essendo stata, con i suoi compagni di esperienza umana, protagonista di tutte le principali trasmissioni televisive pubbliche e private), continuano a fingersi discriminati. Il ribaltamento della frase del premier ristabilisce l’ordine delle cose, in una oggettiva par condicio: «Meglio gay che appassionati di belle ragazze». Qualcuno si scandalizza? Abbiamo dunque riconosciuto, al di là della consacrazione matrimoniale, l’assoluta normalità della condizione gay. Non più «diversi», ma normali. Sono finiti i tempi dei froci e dei finocchi; ed appare «naturale», «normale» essere gay. Qualcuno ha discriminato Vendola? O Zeffirelli? O Busi? O Platinette? Qualcuno ha interdetto a Platinette la presenza nelle reti Mediaset? Dunque di quale discriminazione parliamo?
Leggendo ieri Il Fatto scopro che il ribaltamento è a tal punto compiuto che appare anormale se non innaturale, essere eterosessuali. Sta capitando qualcosa di strano. Lungi da me l’intenzione di voler difendere Daniela Santanchè, spesso dogmatica e irritante, non riesco a capire come le possa essere contestato il diritto di affermare, come fosse il colmo della faziosità berlusconiana (annoverandola, con ciò, tra «i missionari di B., pronti a tutto pur di coprire le malefatte del premier»): «Mio figlio ha 14 anni e sono contenta che sia etero, mi sembra evidente che tutte le mamme preferiscano un figlio eterosessuale». Il commento, ironico, è: «Ha dichiarato, per dire, alla Zanzara su Radio 24». In quel «per dire» c’è tutta la spocchiosa indignazione di chi trova enorme una considerazione ovvia. Ciò che è cambiato non è il desiderio di avere un figlio eterosessuale, cosa naturale, ma la reazione di un genitore, oggi certamente più umana e comprensiva, alla rivelazione dell’inclinazione omosessuale del figlio. Perfino la madre di Vladimir Luxuria ha dichiarato di aver sofferto nello scoprire l’orientamento sessuale del figlio. Oggi si dovrebbe immaginare un genitore che desidera che il figlio sia omosessuale.
Comunque siamo querelati. Dovremo stare attenti a parlare. E, presto, anche a pensare. Frattanto uno scrittore sensibile e una persona gentile come Francesco Merlo può scrivere, davanti al nulla dei divertimenti privati del presidente del Consiglio, in tutto simili a quelli descritti nel capolavoro di Vitaliano Brancati (siciliano come Merlo), Il bell’Antonio: «Berlusconi è dentro ogni genere di scandalo economico, giudiziario, politico, morale e ideale... Dal malgoverno ai sospetti di collusione con la mafia, dall’abuso sulle minorenni alla cessione di pezzi di Stato come compensi sessuali». La sua è una «sottocultura malata». E ancora: «Berlusconi è sempre fuori controllo... Irresponsabile quando, come un furbo malvivente, scardina il potere della polizia e irresponsabile quando si concede ai bagni di folla...» (sic!); «in quella battuta sui gay c’è infatti la sua tragedia, c’è il desiderio sessuale ridotto a barlume, c’è il Viagra». E infine: «E c’è chi deve accettare la perdita del posto di lavoro per consentirgli di violare le minorenni». Addirittura!
Dalla divertente vicenda di Ruby che vede Berlusconi come la Caritas, discende questo. Ma Berlusconi querelerà Merlo? Non credo, anche perché pare (Merlo) aver perso la testa. Il quale conclude, dolente: «Non se la prendano a male le comunità gay che, comprensibilmente, pretendono ora le scuse di Berlusconi». Ma cosa sono le «comunità gay»? Forse Merlo le confonde con la comunità ebraica. Pensando al ghetto in cui ancora immagina nascosti gli omosessuali. Non c’è una comunità omosessuale, come non c’è una comunità eterosessuale. Si è etero o omosessuali individualmente. Merlo non lo ha ancora capito (Vendola, finge, ma lo sa). Berlusconi l’ha capito e fa, come può (se non fosse circondato da guardoni, anche giornalisti), i cazzi suoi. Non glielo consentono.
 
 
IL GIORNALE 11/2010  *V. Sgarbi

Roma: la Scienza al Planetario


 
Da dove vengono e dove vanno le stelle cadenti? Può un terremoto sconvolgere i movimenti della terra nello spazio? Dove vanno la Terra, il Sole, la Via Lattea e le altre galassie? La terra è davvero a rischio davanti agli scenari di collisioni future?

Queste e altre suggestive curiosità sul cosmo verranno svelate ed approfondite lungo gli emozionanti viaggi nello spazio guidati dagli astronomi del Planetario di Roma: il palcoscenico celeste dell’Eur è pronto a illuminare il prossimo mese di novembre con un’ intensa e variegata programmazione di spettacoli e attività didattiche, per il pubblico di “piccoli scienziati” e “adulti esploratori”, studenti e famiglie.

Dal martedì alla domenica, al Planetario sarà possibile spingere lo sguardo oltre il cielo, nei meandri dello spazio e del tempo attraverso viaggi di animazione, racconti e collegamenti dallo spazio, con incursioni nel mondo della musica e del teatro. E, oltre il fascino dell’immersione nel cosmo, il museo mantiene il nocciolo duro della scienza con continui aggiornamenti sui temi caldi della ricerca astrofisica e aprendo ampie finestre sulla tradizione storica delle discipline celesti.

Dal martedì al venerdì in calendario spettacoli riservati alle scuole (ore 9.30-11.00), progettati per coinvolgere emotivamente gli studenti in una esperienza diretta dei fenomeni celesti secondo un tipo di educazione informale, che accompagna, piuttosto che sostituire, le formali lezioni tenute da un insegnante. E, a concludere la mattinata al “teatro astronomico”, alle ore 12.30, lo spettacoloNotturno stellare: un’esplorazione del paesaggio siderale tra stelle, costellazioni, pianeti e galassie.
Per il fine settimana la programmazione si diversifica e arricchisce di appuntamenti per “apprendisti astronomi” di ogni età. Cosi, in un’affascinante miscela di musica e immagini, gli Astroconcert, declinati in due versioni: Le 7 meraviglie del profondo cielo” (sabato 3 e domenica 25 novembre) – un viaggio suggestivo fra i corpi celesti del profondo cielo, gli oggetti astronomici più affascinanti ed elusivi, selezionati sulla base della loro esemplarità e del loro impatto visivo mozzafiato sulle note del DJ messicano Murcof dalle sonorità del barocco francese “Versailles Sessions – e Classico”, un’esplorazione panoramica sulle meraviglie del cielo sulle note di Strauss e Smetana, proposto nelle repliche di domenica 4 e 11 novembre, sabato 17 e domenica 18 novembre....C
 
ECCOLANOTIZIAQUOTIDIANA  ROMA...

Totalità rivista-novembre'12-recensioni (2)M.Veneziani-M.Bozzi Sentieri/E.Rivabella-F. Delzio-AA.VV.


 
Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
 
 
.....PENSIERO FORTE

Marcello Veneziani, Dio, patria e famiglia – Dopo il declino (Mondadori, pagg. 160, Euro 18,50)

Dio, patria e famiglia sono tramontati. Un declino graduale, lungo la modernità, accelerato nel Novecento, esploso nei nostri anni. Sono stati il fondamento ideale e morale, storico e pratico della vita umana e di ogni civiltà.
Il crollo di un muro, due torri e tre principi è alle origini della nostra epoca. Con il muro di Berlino cadde il comunismo, sorse l'Europa e dilagò la globalizzazione. Con le due Torri gemelle cadde la supremazia inviolata degli Stati Uniti e riemerse la storia dal fanatismo. Ma col declino di religione, patria e famiglia si spegne la civiltà e si ridisegna radicalmente la condizione umana.
Di tale crisi di solito non ci diamo pensiero, ma ne scontiamo gli effetti ogni giorno. Ereditiamo il vuoto e la perdita di questi tre cardini con la stessa naturale passività con cui i nostri padri ereditarono la fede e la loro osservanza.
In queste pagine Marcello Veneziani non esorta a barricarsi tra le rovine, fingendo che nulla sia accaduto, non coltiva illusioni. Ma cerca di capire i motivi della loro caduta, ne osserva l'assenza nel mondo presente, riflette su cosa ci siamo persi e cosa abbiamo guadagnato, cosa c'è al loro posto e da cosa oggi si può ripartire per rifondare la vita. Un viaggio che si dipana tra filosofia ed esperienza individuale, pensieri dell'anima e sguardi sul nostro tempo. L'incontro con Dio, patria e famiglia avviene seguendo un percorso originario e originale.
"Vorrei parlarvi di Dio, patria e famiglia non attraverso i luoghi comuni, quelli più antichi di chi li elogia e quelli più recenti di chi li disprezza.
Non voglio tesserne l'elogio funebre o il necrologio onesto. Io vorrei capire quale molla spinse ad aggrapparsi così a lungo a quei tre cardini, come fu intenso e corposo il loro amalgama uno e trino, quale molla ha poi spinto ad affossarli, e cosa resta ora, oltre il rimpianto e la maledizione della loro ombra. E intravedere cosa può sorgere oltre la loro presenza e il loro declino."

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AA.VV., La scoperta del bello - Come arte, musica e ambienti influiscono sulle nostre tendenze (Editoriale il Giglio, pagg. 52, Euro 8,00)

Bello è ciò che risulta gradevole nell’essere guardato e conosciuto, secondo la nota definizione di San Tommaso d’Aquino. Qual è, allora, l’effetto che arte, musica, architettura, design, moda ecc. hanno sull’uomo d’oggi, immerso in una società dell’immagine nella quale comunicazione e conoscenza vengono veicolate da rappresentazioni sempre più violente, negative, deformi, disarmoniche? Quali cambiamenti produce nell’uomo e nelle sue relazioni il continuo contatto con una concezione della “bellezza”intesa come assenza, instabilità, caos, e con espressioni artistiche sempre più disumanizzate?
L’opuscolo raccoglie le relazioni del Seminario “La scoperta del bello”, organizzato da Fraternità Cattolica. Quattro presentazioni in PowerPoint (visualizzabili anche su computer senza il sistema operativo Windows) aiutano a scoprire quale effetto arte, musica, architettura, design, moda ecc. hanno sull’uomo e le deformazioni che il concetto di bello ha subito nel corso dei secoli.
Un percorso per leggere le conseguenze di una comunicazione e una conoscenza veicolate da rappresentazioni sempre più violente, negative, deformi, disarmoniche e per scorgere le trasformazioni indotte dall’immersione in una società dell’immagine che propone un nuovo concetto di bellezza, intesa non più come armonia, ordine e proporzione ma come assenza, instabilità, caos, fino ad espressioni artistiche profondamente disumanizzate.

Per acquisti: info@editorialeilgiglio.it


ECONOMIA E SOCIETA’

Mario Bozzi Sentieri – Ettore Rivabella, Lavoro è partecipazione – Manifesto per una nuova strategia di Azione Sindacale (Settimo Sigillo, pagg. 126, Euro 10,00)

L’articolazione di Lavoro è partecipazione si svolge secondo uno schema logico che conduce il lettore ad addentrarsi nella materia in maniera convincente e lo porta ad essere aderente alla tesi di fondo. Dai capitoli che tratteggiano i nuovi scenari e quindi i cambiamenti in corso nella scena mondiale si passa ad affrontare la tematica riguardante la nuova cultura che deve caratterizzare una diversa socialità. Quindi – e per il lettore diventa il tema centrale –si afferma la necessità di un interventismo statale moderno fondato su una legittimità democratica di nuova concezione. Di qui la richiesta di un adeguamento della azione sindacale fondato su una battaglia esplicita per la partecipazione istituzionalizzata sia nelle attività produttive che in quelle della rappresentanza politica.
Gli autori affrontano con capacità interpretativa coerente le problematiche del lavoro che sono sul tappeto, tenendo sempre presenti le correlazioni con le innovazioni tecnologiche pervasive e con le dimensioni globali delle competizioni mondiali. Soprattutto non si lasciano intimorire dalla informazione, spesso fuorviante, dei mezzi di comunicazione asserviti in gran parte ai potentati finanziari speculativi: l’economia reale – essi affermano giustamente - è il vero terreno di confronto e la base imprescindibile per risolvere la crisi generale e riprendere lo sviluppo.
Tra gli argomenti sui quali riteniamo di dover richiamare l’attenzione, oltre naturalmente quelli specifici relativi alla cogestione e alla nuova caratterizzazione che deve avere una diversa attività sindacale, vi è quello riguardante il capitolo dal titolo “Ripensare la democrazia”.
«Bisogna – scrivono Bozzi Sentieri e Rivabella – prendere atto che la democrazia, quale almeno storicamente si è manifestata nelle sue forme borghesi ed ancora oggi ci appare, è, nella sua essenza, il regno dell’individualismo e dell’astrattismo (Joseph De Maistre); è la fabbrica dell’incompetenza degli uomini politici (René Guénon); è il luogo deputato della partitocrazia (Robert Michels); in essa avviene il dominio dell’oligarchia capitalistica sulla realtà politica (Julius Evola); nella democrazia elettorale, condizionante è la capacità di agire sull’ingenuità della masse attraverso l’aiuto della stampa influente e di “una infinità di astuzie”(George Sorel)».
Gaetano Rasi
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Francesco Delzio, Lotta di tasse – Idee e provocazioni per una giustizia fiscale (Rubbettino, pagg. 96, Euro 10,00)

Un sentimento nuovo si sta diffondendo tra gli italiani che oggi, per la prima volta, considerano l’evasione fiscale la vera grande emergenza del Paese. Iniziano a chiedere lo scontrino, a pretendere la ricevuta, addirittura a fare il tifo per i blitz della Guardia di Finanza nei luoghi cult della ricchezza nascosta. Perché gli italiani, finalmente, stanno aprendo gli occhi su una “ingiustizia fiscale” senza pari al mondo: l’incredibile disparità del peso delle tasse sui diversi tipi di reddito e di contribuente. Da una parte i lavoratori dipendenti e i pensionati, schiavi di un fisco ormai insostenibile e costretti a “pagare” l’80% del gettito fiscale del Paese pur detenendo solo il 30% della ricchezza nazionale. Dall’altra parte i lavoratori autonomi – imprenditori, commercianti e professionisti – troppo spesso liberi di considerare le tasse come un optional. È una situazione insostenibile, da cui nasce un grave rischio. Nei prossimi anni potrebbe esplodere una nuova, lacerante “lotta di classe”: lavoratori dipendenti e autonomi contrapposti gli uni agli altri, al punto da rendere più difficile la convivenza civile. Per scongiurare questo rischio – di cui si scorgono già segnali evidenti – è necessario rivoluzionare il rapporto tra fisco e lavoratori autonomi, adottando subito misure impopolari che rendano il sistema tributario molto più giusto e più equo. Perché per coloro che possono“scegliere” ogni giorno se rispettare le regole o meno, pagare le tasse deve diventare, rapidamente, la scelta più conveniente.
 
.....CONTINUA- ART.COMPLETO
TOTALITA' RIVISTA
 

Ferrara: rivoluzione net-telematica


*
http://www.riflessioni.it/netfuturismo/index.htm
 
 
A Ferrara nel 2011 l’export è ritornato ai massimi valendo una cifra superiore ai 2 miliardi e 300 milioni di euro: questo significa che, in tempi di contrazione dei consumi "in patria" guardare all'estero garantisce un margine di profitto e sopravvivenza per le imprese.

In questa ottica il certificato d’origine, diventa un documento essenziale per l’export in molte situazioni: viene infatti utilizzato, per esigenze commerciali e doganali, nei rapporti tra Unione Europea e Paesi extracomunitari. Nei rapporti commerciali intracomunitari, invece, è sufficiente la fattura di vendita della merce (tranne il caso in cui essa debba essere oggetto di una ulteriore esportazione).

E’ un documento quindi preziosissimo, dal quale viene generato più del 30% del fatturato delle imprese ferraresi oltre i confini nazionali. Proprio per la sua importanza da qualche settimana, in Camera di Commercio è completamente operativa la procedura “certificati d’origine online”.

Detta procedura è semplice e permette di risparmiare tempo: dopo essersi iscritti al servizio “WebCO” dal sito www.fe.camcom.it, grazie a tre semplici click dalla propria scrivania, ciascun operatore potrà vedere il suo certificato e gli allegati controllati preventivamente per poi usufruire di una corsia preferenziale così da ritirare il documento allo sportello entro le 48 ore successive alla richiesta. ...C

 

ferrara 24ore

Estense com- Mostra ai Diamanti flop

Il flop annunciato della mostra ai Diamanti

 

mentre ogni giorni appaiono, sui quotidiani locali, articoli che trattano ampliamente il prossimo “game over” della Provincia in termini “politici ” (cioè di aria fritta), nessuno sembra volerne parlare in termini seri: “la presidente della Provincia Marcella Zappaterra non nasconde la sensazione a caldo dopo la lettura del testo definitivo del decreto che di fatto smantella l’assetto istituzionale del Castello.”

D. “Si aspettava , in cuor suo,che il provvedimento non sarebbe mai stato attuato ?”

R “.No, il processo era ineludibile.Mi aspettavo semmai,che fossero affrontati,[da chi ? n.d.r.] i tanti nodi irrisolti,che adesso dovranno essere gestiti da chi resta.” [omissis]

Disdetta, tremenda disdetta! Adesso tocca proprio alla Presidente tirar fuori le castagne dal fuoco.

La prima “castagna bollente” che mi piacerebbe affrontasse (almeno in termini generali pubblicamente ) è quella dell’Ufficio Provinciale del Turismo, il cui assessore , da mesi non da notizia di sé, sui media. Che non sappia cosa dire ?

Io ho avuto la fortuna (?) di incontrarlo ad una riunione/cena delle Pro Loco provinciali, dopo l’estate e sul tema della sua prossima “rottamazione” il 31/12, non ha fatto nemmeno cenno.

In Provincia però ogni giorno, una dozzina di impiegati, del fu Assessorato Provinciale al Turismo, timbra il cartellino: per fare cosa?

Visto che anche loro, sulla falsa riga dello scomparso Assessore, non danno, sempre sui media segni di vita?

Ad esempio per informare la cittadinanza su quali sono i dati delle Presenze Turistiche in città,del terzo trimestre? e dei primi 9 mesi? Si possono conoscere ?

A gratis fornisco quì un suggerimento: potrebbero da subito, intanto trasferire ad uno di loro, il compito di redigere, le News letter che inviano via Internet, sulla Mostra del Palazzo dei Diamanti,visto che quelle che arrivano sono incredibili (eufemismo): ecccezziunali veramente !

Se anche qualche lettore le vuole ricevere e “toccare con mano” l’incredibile forza attrattiva (Sic!) dei testi proposti,potete iscrivervi nel sito di Palazzo Diamanti, cosa che consiglio in particolare, a tutti gli Operatori Turistici.

Anche perchè, se continuano senza qualche idea nuova, prevedo che questa Mostra sarà, in termini di visitatori, un Flop da Record Olimpionico (ma non è colpa del terremoto).

Mentre per ciò che attiene alle politiche che coinvolgono, l’offerta complessiva dell’Ospitalità di Ferrara Città d’Arte,se continua così, senza tema di smentite, credo di poter affermare con soddisfazione, che: “Siamo in una botte di ferro!”

(come disse il Console Romano Attilio Regolo )

 

Arch. Lanfranco Viola
http://www.estense.com/?p=255157

Filippo Tommaso Marinetti contro l'antisemitismo *by A.Saccoccio

    
http://liberidallaforma.blogspot.it/2012/08/filippo-tommaso-marinetti-contro.html


Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che Filippo Tommaso Marinetti e gran parte dei futuristi si opposero fermamente alle leggi razziali e alla condanna nazista dell'arte degenerata. Questa loro irriducibile posizione li rese oggetto di numerosi attacchi da parte dei fascisti più intransigenti. In particolare Telesio Interlandi, il teorico dell'antisemitismo in Italia, l'autore del Contra Judaeos, attaccò vigorosamente Marinetti dalle pagine del giornale Il Tevere, accusandolo di compiere "propaganda giudaica". Ricordiamo che in quegli anni Marinetti è già membro della Reale Accademia d'Italia, l'istituzione che ha il compito di sostenere culturalmente e ideologicamente il fascismo (e che avrebbe assorbito anche la pur tricentenaria Accademia dei Lincei), quindi le posizioni del fondatore del Futurismo sono particolarmente coraggiose e molto scomode. Queste notizie sono poco note ai più per un semplice motivo: la maggioranza della critica, soprattutto quella di orientamento marxista, ha provato ripetutamente a stravolgere l'ideologia futurista, mettendone in evidenza soltanto singoli aspetti. Eppure ci sono notizie di diffusione pubblica, come si può vedere dalle seguenti righe tratte nel dizionario biografico della Treccani, che è necessario portare all'attenzione di chi è interessato a tali questioni.
A sostegno della campagna antiebraica, il 5 agosto 1938, Interlandi prese a pubblicare il periodico La Difesa della razza, una rivista che intendeva sostenere il razzismo su basi rigorosamente scientifiche: infatti non mancavano fra i collaboratori esponenti di varie discipline scientifiche (biologi, antropologi, sociologi, ecc.). La rivista partì molto bene, con una tiratura iniziale di 140.000 copie, ma di lì a un paio d'anni la tiratura scese a 20-25.000. In coincidenza con la promulgazione delle leggi razziali, Interlandi dette alle stampe un opuscoletto, Contra Judaeos (Roma-Milano 1938), in cui era contenuto il distillato del suo antisemitismo.
Il libello ricevette, dalle colonne del Corriere della sera, un'entusiastica recensione di G. Piovene, mentre una reazione alle sconce argomentazioni dell'Interlandi venne - nel dicembre di quell'anno - con l'uscita di un numero della rivista Artecrazia, il cui direttore, M. Somenzi, si lanciava con forza contro l'antisemitismo e i suoi sostenitori, validamente appoggiato da F.T. Marinetti che in un altro articolo, apparso nello stesso numero della rivista, accentuava i toni della polemica, bollando la profonda corruzione e ipocrisia degli artefici della campagna contro gli ebrei.
Forse è il caso di farlo notare: in quel periodo il Corriere della sera si esaltava per l'antisemitismo di Interlandi, mentre Marinetti, i futuristi e il loro giornale Artecrazia difendevano gli ebrei. Li difendevano a tal punto che Mussolini ad un certo punto perse la pazienza e affermò: «Marinetti la pianti di credere che il regime voglia lo sterminio degli ebrei. Si tenga i suoi amici, i suoi discepoli ebrei. Nessuno li disturberà mai».

venerdì 2 novembre 2012

Matteo Renzi premier 2013 : Ridurre i costi della politica E ROTTAMARE EQUITALIA!

 Renzi: «La parentesi Equitalia deve finire»

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Nessuno è al di sopra del rigore che la crisi ci impone.
La politica non è credibile se continua a chiedere sacrifici senza mai farne.

Occorre ridurre da subito i costi della politica, anche attraverso il dimezzamento del numero dei parlamentari con l'abolizione di una delle due Camere, l'abolizione di ogni forma di vitalizio, l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.

La politica torni a essere assolvimento di un dovere civico e non una forma di assicurazione economica.

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Un saluto a Gae Aulenti per la Città Futura

Muore a Milano Gae Aulenti all'età di 84 anni
Muore a Milano Gae Aulenti. La designer del Quai d’Orsay conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo si spegne all’età di 85 anni nel suo appartamento meneghino. Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera, artista di talento e fama mondiale con lavori architettonici di successo planetario sparsi in moltissime città del globo, la signora dell’architettura ci lascia, ma il prestigio delle sue imponenti opere d’arte rimarrà impresso nel tempo.
Gae Aulenti, pioniera degli archi-star, è uno degli architetti che ha fatto la storia dell’architettura moderna. Il progetto più significativo è stato sicuramente quello del Musee d’Orsay di Parigi (riaperto al pubblico nel 1986), ma anche la ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia e del Palavela per le Olimpiadi invernali Torino 2006. Gae Aulenti si era formata come architetto nella Milano degli anni cinquanta, e ha sempre sostenuto fermamente un’architettura per il recupero dei beni culturali e urbani preesistenti per un’integrazione armonica tra nuovo e antico.... C
 
ARTS BLOG
 
 

Totalità rivista Novembre 2012 recensioni (1) di G.Pansa, H. P. Lovecraft, R. Guerra

futurismo nuova umanita.jpg
 
Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
 
.......NOVEMBRE 2012   novità librarie.....  a cura di Gianni Bozzi Sentieri
 
............
STORIA
 
Giampaolo Pansa, La guerra sporca dei partigiani e dei fascisti (Rizzoli, pagg. 446, Euro 19,50)
Giampaolo Pansa torna su uno dei capitoli più complessi della recente storia italiana. A quasi dieci anni dalla pubblicazione de Il sangue dei vinti, il giornalista pubblica La guerra sporca dei partigiani e dei fascisti. In questo libro Pansa ha raccolto nuove storie sul sanguinoso capitolo della nostra storia nazionale: una guerra civile senza vincitori né vinti, una tempesta di orrori e di rappresaglie, che rivive attraverso le voci dei protagonisti e il ricordo dei testimoni.
"Nella fase conclusiva del secondo conflitto mondiale - scrive l’autore presentando il suo nuovo libro - tanti italiani si trovarono scaraventati dentro l'inferno della guerra civile. E scoprirono che non esisteva differenza fra le parti che si scannavano. I partigiani e i fascisti si muovevano nello stesso modo. Alimentando una tempesta di orrori, rappresaglie, esecuzioni, torture, stupri, devastazioni. La guerra sporca dei partigiani e dei fascisti descrive il lato oscuro degli anni fra il 1943 e il 1945. Ho voluto narrarlo sfidando quanti strilleranno che il virus del revisionismo mi ha dato alla testa. Eppure- aggiunge il giornalista - che partigiani e fascisti si assomigliassero era una certezza già presente nei racconti di chi aveva vissuto da spettatore inerme un massacro mai visto in casa nostra. Ma questa realtà doveva restare nascosta". La Resistenza era diventata una religione intoccabile. Anche parlare di guerra civile era proibito. Nessuno accettava il giudizio di uno scrittore schierato contro il fascismo in Spagna: 'La guerra civile è una malattia, si finisce per combattere contro se stessi'. E' accaduto anche da noi. I partigiani più forti, quelli comunisti, per fare la rivoluzione e prendere il potere hanno mostrato la stessa crudeltà dei loro avversari, le milizie politiche della Repubblica sociale”.
 
CLASSICI
 
Howard P. Lovecraft, Il dominatore delle tenebre – Il meglio dei racconti (Feltrinelli, pagg. 480, Euro 13,00)
Profeta e precursore, iniziatore e ispiratore, Howard Phillips Lovecraft – HPL nell’acronimo ormai universale – è l’erede primario di Edgar Allan Poe nella letteratura del gotico e dell’horror, del grottesco e del soprannaturale. Ma HPL è anche molto, molto di più. Trascorso quasi un secolo dal suo concepimento e dalla sua stesura, l’opera di HPL si conferma a tutt’oggi come una delle più approfondite e innovative esplorazioni del lato oscuro, non solamente della dimensione umana, ma di un’intera prospettiva cosmica. Dominando sia la tematica dell’horror tout-court sia la creazione di un’articolata mitologia fondata su una incombente, mostruosa apocalisse, HPL definisce parametri narrativi, traccia linee di confine, stabilisce modelli primari. Sulla base delle sue straordinarie storie del macabro – da Dagon ad Aria fredda, da Il colore dallo spazio a Il dominatore delle tenebre – o dei suoi agghiaccianti Miti di Cthulhu – da Nyarlathotep a L’entità sulla soglia, da L’orrore di Dunwich a L’ombra su Innsmouth – si può affermare senza troppi timori che la letteratura dell’incubo sia suddivisa in prima e dopo HPL. È in questa chiave di analisi che si colloca la presente antologia, che raccoglie tutto il meglio della sua vasta produzione: un omaggio alla personalità e all’opera di un autore destinato a essere, e a rimanere, una leggenda.
“Diciamo la verità – ha scritto Gianfranco de Turris - fa un certo effetto vedere una corposa antologia del «meglio» di H.P. Lovecraft pubblicata accanto a opere (citiamo le ultime uscite) di Novalis, Maupassant, Dostoevskij, Whitman, London, Wilde, Austen, Goethe in una collana dedicata -appunto - ai classici. Fa effetto presso coloro che continuano a considerare Lovecraft un autore popolare di serie B; e fa effetto presso coloro i quali lo considerano un grande della letteratura del Novecento e che mai si sarebbero aspettati un passo del genere in un Paese così provinciale e soggetto ai luoghi comuni culturali come l'Italia”.
 
ARTE
 
Roberto Guerra, Futurismo per la nuova umanità – Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia (Armando Editore, pagg. 96, Euro 10,00)

La storia del futurismo post 1944, dopo la scomparsa di Marinetti, fino ad oggi e in progress: l’autore di questo volume, con originale prospettiva letteraria e particolare rigore empirico, fornisce delle interessanti argomentazioni sulla più grande avanguardia italiana Una revisione sull’essenza tecnologica e futurologica del Futurismo storico, guardando agli studi di sociologi e futuribili quali McLuhan e De Kerckhove, e alle osservazioni sulla dis-continuità aggiornata del Futurismo nel secondo Novecento e inizio Duemila.
Da Futurismo Oggi (Roma) di Enzo Benedetto, Luigi Tallarico, Francesco Grisi, Antonio Fiore e Vitaldo Conte, all’ala culturale futuribile di Riccardo Campa, Stefano Vaj (Milano); a nativi digitali (net art e fantascienza) quali Antonio Saccoccio, Sandro Battisti , Marco Milani, Francesco Verso, Alessio Bugnoli, Maurizio Ganzaroli; al celebre Graziano Cecchini (Roma), l’uomo della Fontana Rossa di Trevi e altri blitz futuristici; allo stesso postcontemporaneo, performer e musicista postpunk Valerio Zekkini (Bologna) e ai video artisti .Alessandro Amaducci (Torino) e Filippo Landini (Ferrara). Capitoli speciali anche a figure molto celebri futuristiche quali i tedeschi elettronici Kraftwerk, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, la rock star Vasco Rossi, il nuovo futurismo stesso promosso dal critico d’arte Renat Barillii (e dall’artista contemporaneo Marco Lodola, sua la cover del volume) proprio l’inverno scorso celebrato al Mart della Rovereto di Depero.
Nello specifico del volume, in particolare, come accennato Guerra ha evidenziato il gruppo storico romano del secondo novecento Futurismo Oggi che- nonostante certa sottovalutazione per le vecchie questioni ideologiche sul futurismo, esita oggi come vera e propria arca di Noè per la più grande avanguardia italiana. Pure – fu avallato il neofuturismo del secondo novecento da critici anche ben noti, come appunto Grisi e Tallarico (nel 2002 benemerito di stato per la sua attività culturale) ed ebbe tra i suoi aderenti persino il celebre MoMa di New York.
 
...... CONTINUA  ARTICOLO  COMPLETO
 
TOTALITA'

Quinta assemblea semestrale Movimento 5 Stelle a Ferrara il 14 11 '12


 


In collaborazione con il gruppo consiliare M5S Emilia Romagna, stiamo organizzando per la serata del 14.11.12, presso Casa Cini via Boccacanale di Santo Stefano 26 Ferrara , la quinta assemblea semestrale di verifica del mandato dei consiglieri Giovanni Favia e Andrea Defranceschi.

 

Il presente comunicato funge da invito/preavviso per tutti i cittadini cinque stelle della provincia di Ferrara che vorranno partecipare, oltre naturalmente ai gruppi M5S di Codigoro, Comacchio, Lagosanto, Tresigallo, Vigarano, Cento.

 

Seguirà comunicato dettagliato dal gruppo consigliare M5S Emilia Romagna.

 

Progetto per Ferrara

Dibattito con il Consigliere Regionale Claudia Zuncheddu ed Azione Sonora Limite Invalicabile, 2 novembre, Cagliari

http://lasinorosso.myblog.it/media/00/01/3266343209.jpgVenerdì 2 novembre 2012 presso i locali del Durke, in via Napoli 74 a Cagliari, si terrà un doppio evento che vede protagonista Claudia
Zuncheddu, Consigliere Regionale del movimento Sardegna Libera ed il live “Limite invalicabile”, un’Azione Sonora capitanata da Daniele
Ledda.
L’evento avrà inizio alle ore 17:30 con Claudia Zuncheddu che sviscererà in un incontro/dibattito alcune importanti e scottanti
argomentazioni sulla possibile economia che potrebbe salvare la Sardegna dal fallimento; sui reali bisogni del popolo sardo, su cosa
propone la politica, sulla questione della chimica verde, sul metanodotto Galsi, sulla gravosa questione degli inceneritori ed infine sul
tema delle servitù industriali e militari.
Tematiche che bruciano, tematiche che interessano sempre di più. Bisogna iniziare ad ascoltare
ed a cimentarsi nelle possibili proposte.
Successivo al dibattito con il Consigliere Claudia Zuccheddu ci sarà verso le 20:30 un’Azione
Sonora, “Limite Invalicabile” curata da Daniele Ledda, con alcuni componenti del progetto Snake_Platform: Annalisa Saiu, Matteo Leone,
Francesco Medas, Valter Mascia, Mauro Medda, Alessandro Cau, Matteo Dessì ed altri ospiti.
Daniele Ledda esprime la sua idea sull’evento:

“L’idea generale del progetto di inserire un’Azione Sonora successiva all’incontro/dibattito è quella di connettere l’espressione artistica
con il presente, senza essere didascalici ma creando comunque un’azione che esprime una posizione nei confronti delle tematiche calde di
questo periodo storico.
Tra la società, l’attualità e l’arte, esiste un rapporto essenziale, questo avviene quando questa cessa di essere
metafisica e scende a fianco della realtà storica, dei fenomeni.
Un’arte “del presente” sta quindi a significare presa diretta con la
realtà, vale a dire privilegiare la dimensione del presente rispetto al passato (approccio interpretativo) e futuro (approccio utopistico).

Sono inoltre convinto che l’arte debba provare a dare delle risposte pertinenti all’uomo contemporaneo.”

Written by Alessia Mocci
Addetta
Stampa (alessia.mocci@hotmail.it)

Evento su Facebook QUI

Info
Daniele Ledda
Claudia Zuncheddu
Durke

Fonte:
http:
//oubliettemagazine.com/2012/11/01/dibattito-con-il-consigliere-regionale-claudia-zuncheddu-ed-azione-sonora-limite-invalicabile-2-novembre-
cagliari/?preview=true&preview_id=26177&preview_nonce=e47e952cf0



Invita i tuoi amici e Tiscali ti premia! Il consiglio di un amico vale più di uno spot in TV. Per ogni nuovo abbonato 30 € di premio per te e per lui! Un amico al mese e parli e navighi sempre gratis: http://freelosophy.tiscali.it/

Ferrara- Sel contro Marattin e l'Effetto Renzi: Ma anche i Gai mangiano fagioli!

 

 

“Guerra e Pace, Pace è Guerra!”, scriveva Orwell : ma la campagna stampa contro Renzi a Ferrara, rottamatore del PD cattocomunista di Franceschini/Tagliani/Sateriale/Baratelli/Venturi... ovvero Bersani (teme più Renzi delle Destre...) è ormai alla luce del Sole.

Ultima perla è l'apologia vendoliana (appena salvato dalla magistratocrazia...) dei suoi “Boys” di Ferrara che domandano a Marattin (non il sindaco Tagliani per i derivati affaire Hera e Kona Hospital già quasi a pezzi.. o all'ex sindaco  Sateriale e al vice-sindaco attuale Maisto per Ermitage flop) di dimettersi per alcune battute alla Crozza su Facebook! Apologia vendoliana che a quanto pare eccita i soliti media locali (anche i migliori!).

Insomma, nella miglior tradizione radical chic, i matti diventano geni incompresi, le donne oppresse dal maschilismo, eroine di liberazione quando evirano i mariti (caso Bobbit in Usa), extracomunitari delinquenti vittime del razzismo, i giornalisti di Quarto Potere, crociati della libera informazione.... e così via, tutto il copione trans-soviet del Buonismo a una dimensione conclamato ( e dell'ipocrisia pseudolaica...).

Che direbbero Oscar Wilde e Jean Genet e Pasolini, di certi seguaci, più puritani e moralisti (e razzisti alla rovescio) dell'esercito della salvezza o della bioetica fondamentalista anti cellule staminali e aborto?

Poi parliamoci chiaro: Vendola si dichiara ancora comunista: ma quanti ne ha liberati Stalin nei gulag diversamente SEL? Gli  omosessuali?  scelta sia ben chiaro- privata, legittima, di pari dignità (ma pari- non una superiorità alla rovescio!) sociale e giuridica... unioni civili, adozioni e eventualmente figli in provetta inclusi- come chiaro nel programma ( e certamente in futuro le linee più futuribili!) dei Rottamatori... Rottamatori- come ben spiegato da Matteo Renzi non solo dei Politicanti, ma anche delle Idee estinte, del  Comunismo e dell'infame buon senso  denunciato da un certo  Majakowskij, memoria e memetica culturale!

Appunto Sel, e il linguaggio è rivelatore – come il comunismo- un movimento/partito più religioso e esoterico che un movimento laico, moderno e libertario (e anche senza quell'Umorismo, sempre antivirus fondamentale per la Democrazia e le società aperte di Popper memory!)

SEL anche a Ferrara, dovrebbe ricordarsi di certe battute ben più e tremendamente infelici del giovane Vendola …:

O no?

Anche i Gai mangiano fagioli!

 

http://www.ilgiornale.it/news/vendola-difese-i-pedofili-oggi-ci-querela.html

 

giovedì 1 novembre 2012

Ferrara x Matteo Renzi premier 2013 x la sinistra della netgeneration

 

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Global Warming? Una ecoballa... * Meteo Web


 
Un nuovo documento scientifico pubblicato sulla prestigiosa rivista ‘Climate of the Past’ dimostra come in passato le temperature siano state, anche in tempi relativamente recenti (gli ultimi duemila anni), più elevate rispetto al giorno d’oggi. L’articolo, intitolato “The extra-tropical Northern Hemisphere temperature in the last two millennia: reconstructions of low-frequency variability” è firmato dagli studiosi B. Christiansen, dell’Istituto Meteorologico Danese, e F. C. Ljungqvist dell’Università di Stoccolma. Cliccando qui è possibile aprire la rivista, mentre nello specifico da qui si può consultare l’articolo originale e integrale. In sostanza, gli esperti hanno ricostruito il clima degli ultimi secoli, arrivando a un punto d’arrivo che smentisce le influenze umane sui cambiamenti climatici. Il lavoro, infatti, dimostra che il global warming degli ultimi anni non è senza precedenti, in quanto tra 950 e 1050 d.C. le temperature non solo erano più elevate rispetto ai giorni nostri, ma anche il riscaldamento di quel periodo fu più rapido e veloce rispetto ai giorni nostri.... C
 
METEO WEB  http://www.meteoweb.eu/2012/10/clima-mille-anni-fa-le-temperature-erano-piu-elevate-rispetto-a-oggi-i-dati/157643/

Alberto Rizzi- I pesci nel barile (Edzioni Saecula, 2012)


 
copertina-i-pesci-nel-barile.jpghttp://www.viavainet.it/evento/1986/2012-06-16/i-pesci-nel-barile.html
 
"...Il libro: Anni di piombo. Dopo la morte di Aldo Moro e il processo del 7 aprile 1979, un manipolo di giovani dell’Autonomia Operaia, l’Ottobre Rosso, si barcamena tra assemblee, volantini, vetrine prese a sassate. Quando il loro leader perde la vita in un banale incidente, le dinamiche e i ruoli all’interno del gruppo mutano. L’Ottobre Rosso cerca la rivoluzione, ma alla grande. Pedine inconsapevoli di un politico che “sorride di un sorriso sporco e basso”, si illudono di poter cambiare la Storia. Ma le cose non vanno per il verso giusto. Una vicenda che sarebbe potuta accadere davvero.."
 
VIDEO- http://www.youtube.com/watch?v=1bPjO4dpe7Q
 
Alberto Rizzi wikipedia...  Secondo l'artista grafico ed editore Piermario Ciani (1951-2006, tra i primi a parlare di Blissett in Italia), è stato "architettato tra Bologna e Rovigo, con la complicità di un vecchio artista postale in disuso" - Alberto Rizzi, che compare come personaggio in Q (Adalberto Rizzi detto "Frate Pioppo" - e in tutti i successivi romanzi di Wu Ming) ma "partorito" in Friuli nel dicembre del 1994.
 
http://www.edizionisaecula.it/iniziative.aspx?PAGE=Presentazioni   *ALBERTO RIZZI Presentazione de "I pesci nel Barile" a Vicenza

25 ottobre 2012 ore 21
Associazione Culturale CasaLorca – Piazzale Giusti, 23

Presenteremo "I pesci nel barile" insieme all'autore, Alberto Rizzi.
Lettura recitata a cura di Casalorca.

Sul nostro account Flickr trovate
alcune foto della serata

Maurizio Catellan verso l'OltreArte? *IL GIORNALE"

Net.Futurismo"...Quando parliamo di oltre-arte e arte con la a nana, ci riferiamo alle condizioni specialissime in cui gli avanguardisti del XXI secolo si trovano oggi ad intendere il superamento dell'arte. Le teorie e le pratiche più radicali della seconda metà del Novecento hanno puntato più volte sul superamento e la morte dell'arte. Ma noi net.futuristi abbiamo affermato che solo in questo momento storico ci sono per la prima volta le condizioni effettive per questo superamento. È la rivoluzione neotecnologica ad offrirci i mezzi per farla finita con l'Arte....."  ANTONIO SACCOCCIO
http://www.riflessioni.it/netfuturismo/superamento-arte.htm
 
 

...Così Cattelan ha deciso di farla finita con l'arte
«Hai mai visto un pensionato tornare indietro, in fabbrica? Io francamente no»: così Maurizio Cattelan, 52 anni, il più quotato tra gli artisti italiani viventi, spiega la sua decisione di smettere di lavorare, in occasione della festa a Parigi per l'uscita del 6° numero della sua rivista, «Toilet Paper». «Fare arte era un lavoro come un altro - ha detto -. Dopo 30 anni si ha diritto a riposare». Sul Guggenheim di New York che gli ha dedicato una retrospettiva: «Speriamo non ce ne siano altre!». Il futuro? «Se lo sapessi sarei milionario»... C
 
Il Giornale...

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CALCIO ROBOT E SAPIENS-Partita...Zero! VIDEO