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All'ombra di Atlante

ALL’OMBRA D’ATLANTE   Marocco, cuspide d’Africa bagnata da due mari e adagiata all’ombra di Atlante, musulmana e mistica per vocazione, può essere considerato il tappeto volante (di Fez naturalmente) per il Maghreb, “la terra dove tramonta il Sole rispetto alla Mecca”. Al suk di Marrakesh non si può rinunciare alle contrattazioni, a Casablanca all’antica Medina, a Tangeri alle architetture dei Palazzi R, sulle orme di Matisse, Delacroix e Borroughs. Con una dose di pazienza si può anche sentire il muezzin chiamare i fedeli alla preghiera, a condizione che il suo grido non urti troppo le orecchie dei turisti, come ha stabilito un’intraprendente ministro donna di Sua Maestà il Re. In tutto il Paese al cous-cous, al the verde, al kohl per truccare gli occhi. In luglio alla festa di Agadir, ad esempio, o al moussem (processione sacra) di Moulay Ibrahim in agosto. Atmosfere, dunque, magiche e irripetibili. Quando nelle vie di Marrakesh il cavallo bianco di Ibn Rushd (Averroè) portò il...