sabato 14 giugno 2014

Italia-Inghilterra-2-1, Balotelli goal vittoria


Buona, se non ottima almeno a tratti Italia, soprattutto contro una giovane England (Sterling futuro fuoriclasse ma anche altri), e 2-1 alla perfida un tempo Albione, nella prima partita del Mundial in Brasile. Alcune pecche nel reparto difensivo, gran partita in particolare di De Rossi e Pirlo per un centrocampo autorevole e quasi disincantato. In attacco Balotelli-goal per un 2-1 decisivo all'inzio del secondo tempo, un goal sfiorato sull'1-1 a fine primo tempo, o meglio fatto con una grande azione personale, praticamente da fuori area,  ma salvataggio inglese sulla linea sulla splendida palombella, da posizione ardua del centravanti e stella azzurra. Balotelli che giustamente zittisce tutti fin dalla prima partita.
Dopo 2/3 di un primo tempo equilibrato e solo alcune azioni un poco pericolose reciproche, l'Italia passa con un gran tiro da fuori area di Marchisio, rasoterra imparabile.
Appena due minuti dopo, però, gli inglesi paraggiano: bella azione e cross in velocità dalla sinistra, arpiona al volo Sturridge  e 1-1. Poi, in recupero, quasi goal di Balotelli e subito dopo palo dalla brevissima distanza di Verratti. Italia quindi al riposo con un pareggio per difetto.
Inizio ripresa e gli azzurri siglano con Balotelli di testa, ottimo stacco e ben mirato nell'angolo, su cross dalla destra di Candreva.
Dopo partita elegantemente gestita dagli azzurri, senza rischi clamorosi, pur con gli inglesi a tratti pressanti. Alla fine punzione di Pirlo e altro legno, traversa!
Insomma Italia che si rivela solida e pungente, con alcune eccellenze , soprattutto a centrocampo e lo stesso Balotelli, meno in difesa con i soli Barzagli e almeno per la presenza incisiva lo stesso Chellini, peraltro fuori ruolo per forza maggiore. Bene Sirigu in porta al posto del titolare storico Buffon, come noto leggermente infortunato e in panchina per l'occasione.

Benito Guerrazzi

THOMAS HOBBES AND THE OBLIGATION TO OBEY.

It has been argued that Hobbes believed that men could not by covenant lay themselves under an obligation to obey a human ruler unless they were already obliged under God's law to keep their covenants. Now, since according to Hobbes, the obligation to obey human rulers is always created by covenant, express or tacit, this amounts to saying that the obligation to obey these rulers, which is clearly an obligation in the stronger sense, presupposes an obligation in the same sense to obey God. There are passages in both Leviathan and De Cive which could be cited in support of this arguments, and it is pointless either to affirm or to deny that it was his real opinion; it was presumably his opinion when he expressed or implied it and not when he said what is incompatible with it, and the evidence is that he did both. In any case, the opinion, whether or not Hobbes held it, is false. If obligation is understood as he understood it, there is no need to derive the obligation to obey human rulers from any prior obligation to God. For men to be obliged, in the stronger sense of obligation, to obey a sovereign: that there should be some man or body of men powerful enough to compel obedience to his or their commands, and thoise to whom the commands are addressed should recognize this to be so. And in order that there should be a sovereign, all that is needed is that those subject to him should have sufficient motives for so behaving that he has the power to compel obedience. Thus, to show there can be a sovereign whose subjects are obliged to him, in the stronger sense of obligation, all that we have to show that they are also obliged, in the stronger sense, to obey God; nor indeed that they have any other king of prior obligations.
Casalino Pierluigi, on June 14th 2014

Brasil Mundial: Italia batte Inghilterra 3-1?

http://www.tomshw.it/cont/articolo/tutti-i-segreti-hi-tech-della-nazionale-di-prandelli/56709/1.html
TUTTI I SEGRETI DELLA NAZIONALE HI-TECH DI PRANDELLI


Mondiali 2014, Prandelli avvisa l'Inghilterra: «L'Italia vuole vincere»

Il ct azzurro parla alla vigilia dell'esordio del Mondiale: «Buffon ha avuto una piccola distorsione. L'Inghilterra è forte e ha attaccanti pericolosi ma noi ce la giocheremo e di sicuro scenderemo in campo per vincere. Il caldo? Abbiamo trovato la temperatura che ci aspettavamo. Possiamo toglierci tante soddisfazioni. Ottimismo? Ci deve essere sempre». Candreva: «La partita più importante della mia carriera»

MANAUS - «Il campo ce l'avevano descritto in pessime condizioni e invece è in condizioni molto buone. Dubbi di formazione? E' sempre meglio averli. I ragazzi devono avere sempre la sensazione di poter giocare». Così il ct dell'Italia Cesare Prandelli ha cominciato la conferenza stampa di presentazione della sfida contro l'Inghilterra. «Accoglienza dei brasiliani? Ci stanno seguendo con grande entusiasmo, si ricordavano dei nostri comportamenti in Confederations. Ora dipenderà da noi, dovremo farli divertire. Quella contro l'Inghilterra sarà una partita molto sentita. Spero che la gente ci aiuterà», ha proseguito Prandelli. «Gerrard ha detto che gli inglesi sono più forti? Tutti pensano di essere forti e di poter vincere. Noi saremo all'altezza anche se sappiamo che ci sarà da soffrire. Non abbiamo paura, giocheremo per vincere. Questo Mondiale è cominciato con un segno importante: ci sono tanti gol. Noi abbiamo una sola arma: l'essere squadra. Sotto questo aspetto sono sereno. L'Inghilterra negli ultimi tempi ha trovato giocatori molto tecnici e fantasiosi. I loro attaccanti sanno far cambiare ritmo alla gara e noi dovremo essere molto attenti. Cercheremo di dominare in mezzo al campo. Il clima di Manaus? Abbiamo trovato il clima che ci aspettavamo, noi siamo pronti. Il ko della Spagna? Abbiamo visto la partita e nel primo tempo gli iberici avevano il dominio del match. Poi nella ripresa tutto è cambiato. Il ciclo della Spagna non è finito. Buffon ha interrotto l'allenamento ma solo per una leggera distorsione, nulla di che. Io sono ottimista perchè abbiamo lavorato molto e bene. Sono convinto che vedremo una squadra che sa cosa deve fare in campo e che può regalarci soddisfazioni», ha dichiarato il ct azzurro.
CANDREVA - «E' la mia prima esperienza in coppa del Mondo. Sarà una serata particolare anche se per ora sto vivendo la vigilia in modo tranquillo». Queste le parole di Candreva, seduto al fianco di Prandelli in conferenza stampa. «Sarà un'emozione unica e la partita più bella e importante della mia vita da professionista, questo è sicuro». «Lo stadio è molto bello, l'impressione è ottima. Il campo da gioco anche è in ottime condizioni. Il clima? Abbiamo fatto una piccola preparazione per arrivare qui e non subire troppo queste condizioni meteo. L'umidità è alta ma lo sapevamo. Quando giochi partite come quella contro l'Inghilterra all'umidità non stai troppo a pensare. Pensiamo alla partita che è meglio», ha concluso Candreva.

Matteo Renzi al Veccho PD: denunciare le illegalità del Partito

Prima della questione morale, per lui c’è la questione legale . «Se c’è qualcuno di noi che sa parli, se c’è qualcuno di noi che ha sbagliato paghi». Non ha dubbi il premier e segretario del Pd Matteo Renzi che parla chiaramente all’assemblea Pd sottolineando che il partito è «garantista» ma non ci sta a «perdere la faccia» e sul tema della giustizia può camminare «a testa alta». «Non accettiamo da nessun punto di vista che sulla giustizia si giochi il derby che c’è da venti anni andando avanti in maniera totalmente ideologica» chiarisce Renzi.
L’altro punto forte della relazione era poi costituito da un impegno preciso: «A settembre, dopo la riforma della legge elettorale, realizzeremo un impegno preso durante le primarie, un impegno vincolante e lo faremo d’accordo con esponenti maggioranza e parlamento: quello sui diritti civili».
.... Cont.  Video
 http://www.corriere.it/politica/14_giugno_14/pd-orfini-la-presidenza-4052517e-f39c-11e3-9746-4bf51e9b4d98.shtml

Lapsus freudiani?

Le forme sono spesso esagerate. E dato che le taglie sono esageratamente striminzite il gioco è fatto: l'incidente sexy è quasi una garanzia. Il gossip è letteralmente pieno di abiti che svolazzano e gonne che lasciano intravedere le mutandine. E le vittime sono sparse per tutto il pianeta: dalle nostre Belen Rodriguez e Anna Tatangelo alla esplosiva Sofia Vergara o Lindsay Lohan. Eccone una carrellata, giudicate voi quali sono innocenti e quali, invece, palesemente voluti per un briciolo di visibilita.
http://www.ilmessaggero.it/societa/gossip/incidente_sexy_hot_foto/notizie/578507.shtml
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Camilla e il mundial, il calcio Brasil come estetica

Il Veneto verso l'indipendenza?

VENEZIA - Il Consiglio regionale del Veneto - a maggioranza e con voto nominale - ha approvato la legge per l'indizione di un referendum sull'indipendenza della regione. La consultazione, proposta dall'ex Udc Stefano Valdegamberi (Futuro Popolare) e dalla Lega, dovrebbe servire per chiedere ai veneti se sono favorevoli a fare della regione una «repubblica indipendente e sovrana». Il progetto è passato con divisioni trasversali agli schieramenti e alla singole forze politiche. I voti favorevoli sono stati 30 su 45 consiglieri presenti. Dodici i contrari, altri consiglieri non hanno partecipato al voto. Tra i favorevoli anche il governatore Luca Zaia, presente nel gruppo della Lega, e il presidente dell'assemblea, Clodovaldo Ruffato, del Nuovo centrodestra. Il giorno prima il Consiglio aveva votato un'altra legge che dà mandato al presidente Luca Zaia di negoziare con il governo l'indizione di un referendum sull'autonomia differenziata del Veneto. Soddisfazione dei gruppi venetisti. L'indicazione della data in cui si svolgerà la consultazione sarà stabilita in una fase successiva dall'ufficio di presidenza.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2014/12-giugno-2014/indipendenza-veneto-via-libera-consiglio-regionale-referendum--223385301837.shtml

Matteo Renzi e la fine della Pubblica Amministrazione da medioevo?

Roma, 14 giugno 2014 - Fondi per la scuola, 15mila posti nella P.a., modello unico per la dichiarazione dei redditi, potere di commissariamento all'Anac, nomine in Consob, Istat, Agenzia delle Entrate. Dopo quasi tre ore, si è concluso il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla riforma della Pubblica amministrazione. All'interno molte misure che il premier, Matteo Renzi, ha riassunto in una conferenza stampa densa di spunti ma che verrà approfondita, ha spiegato, domani dai singoli ministri interessati. Si parte con la scuola, tema caro al presidente del Consiglio: approvato, infatti, il dpcm. "Mi ero impegnato entro il 15 giugno a sbloccare dei fondi", ha detto annunciando che "stiamo lavorando a un provvedimento ad hoc sulla scuola, non edilizio, con corsi e professori". Poi il premier ha annunciato che è iniziato l'esame del decreto sulle semplificazioni fiscali, che conterrà la norma sulla dichiarazione precompilata che scatterà nel 2015, e il via libera arriverà venerdì prossimo.
SCHEDA - ECCO TUTTE LE MISURE DELLA RIFORMA

http://qn.quotidiano.net/politica/2014/06/13/1078268-riforma-pa-renzi-madia.shtml#1 

Teatrino dell'Es, "Buratto. fili, bastoni" a Cles, testo di Dario Franceschini

inaugurazione il 5 luglio 2014 alle ore 18,00 c/o il Palazzo Assessorile di Cles (TN) in Val di Non:  il Teatrino dell'Es di Castenaso e il "Museo dei burattini - Collezione Zanella/Pasqualini" c/o la Casina del '400 del Comune di di Budrio, allestiranno la mostra "Buratto, fili, bastoni" "Marionette e Burattini dal cinquecento all'arte contemporanea - Artisti contemporanei a confronto con burattini, pupi e marionette del Museo di Budrio - Collezione Zanella - Pasqualini", coi patrocini del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Autonoma Trentino Alto Adige e della Regione Emilia Romagna.

I testi di presentazione dell'evento:

Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo della Repubblica Italiana 
Dario Franceschini:

 Assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna Massimo Mezzetti:

Assessore alla Cultura della Provincia di Bologna Giuseppe de Biasi:


Sindaco ed Assessore alla Cultura del Comune di Budrio Giulio Pierini
e Direttrice dei Musei  Dott. ssa Lorella Grossi:

Teatrino/Teatro dell'Es di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini
Spettacoli, laboratori, animazioni, corsi di formazione professionale, mostre, museo,
biblioteca, centro di documentazione, conferenze, ricerche storiografiche, expertise, film e cartoni animati
Direzione artistica ed organizzativa di rassegne, festival e stagioni di teatro d'attore e figura
Sede organizzativa via Pederzana, n. 5, 40055 Villanova di Castenaso (Bo, Italy).

venerdì 13 giugno 2014

Viva il futurista Turing



*Nota di AsinoRosso  *sul Test di Turing superato dal... Computer, prevedibile querelle. Peccato, ottimo articolo di seguito, giusto anche certo principio diversamente di precauzione, ma solite resistenze "accademecistiche"- "futuristi e transumanisti.... si legga la querelle..." : un poco di Immaginario,  fondamentale Forza di Scienza,  dovrebbe essere automatico.  Il brand, confermato o meno il test superato ..  è quello e il progresso della Scienza, si sa, più da visionari futuristi che dai burotici magari tipo Bocconi .... Monti!

"Siamo orgogliosi di affermare che il test di Alan Turing è stato superato per la prima volta sabato scorso", si legge sul comunicato stampa pubblicato dall'Università di Reading tre giorni fa. Ne hanno dato notizia praticamente tutti i mass media, anche Tom's Hardware; torniamo oggi sull'argomento perché alcuni aspetti meritano un chiarimento.
"Nel caso di Eugene il successo è solo parziale", abbiamo scritto il nove giugno scorso, per poi aggiungere che "Futuristi, transumanisti e semplici aficionados della fantascienza non dovrebbero stappare lo champagne […] perché questo successo non ci dice né che sia stata raggiunta la Singolarità né che ci siamo vicini".

È ancora lunga la strada per diventare umano, tieni duro
I dubbi nascono dal fatto che il test di Turing, nella sua definizione del 1950, dovrebbe dirci se un computer è capace di pensare e comportarsi come un essere umano - tanto da essere indistinguibile da una persone vera.
Kevin Warwick ha affermato che sia andata proprio così, ma Eugene Goostman è in realtà un chatbot - magari uno molto sofisticato - non molto diverso da Cleverbot. A mettere i punti sulle i ci ha pensato ancora una volta Paolo Attivissimo, che sul suo blog ha spiegato con dovizia di particolari perché in realtà Eugene non ha superato il test di Turing.
Warwik ha sostanzialmente manipolato il test a proprio vantaggio; una mossa che è relativamente lecita perché il test stesso non è codificato in modo rigido. Le modifiche di Warvik sono tuttavia eccessive e snaturano le fondamenta stesse della prova.
Il lettore più smaliziato avrà senz'altro compreso da solo, dal primo momento, la realtà dei fatti; ma è vero che la stampa mondiale - noi compresi - avrebbe potuto spiegare le cose con più precisione. Avremmo potuto fare di meglio dal primo momento, ma ci siamo evidentemente lasciati trasportare dagli eventi - complice anche la pressione per pubblicare il più presto possibile. Speriamo di aver compensato almeno un po' con questo chiarimento.

Nicola Cara Damiani, Scammer (Este Edition eBook)

Scammer

AUTORE
Nicola Cara Damiani
È nato a Bari. È laureato in Scienze Politiche (specialistica in Sociologia). Fra i suoi interessi, vi è lo studio dell’uomo, delle sue aspirazioni, delle sue debolezze e degli effetti che ne condizionano i comportamenti sociali e affettivi. Ha già pubblicato il romanzo Homo Cyberneticus (Este Edition, 2011). 
 Le Scammers sono adescatrici telematiche che attirano i naviganti del WEB abbagliandoli con il miraggio di una relazione seria, per la quale i malcapitati dovranno pagare lo scotto. Queste avventuriere dell’amore con la A maiuscola non si pongono alcun scrupolo per raggiungere il loro scopo di lucro, promettono, giurano, sospirano. Tutto per danaro! Non importa chi sia il soggetto preso di mira, l’interessante è che questi sia solvibile e fragile. Questa storia narra l’incontro tra una Scammer ed un anziano professore, il quale se ne innamora perdutamente con tutta la sua forza emotiva. Sorgeranno degli imprevisti che movimenteranno la vicenda nell’altalenanza degli eventi, i quali porteranno le simpatie del lettore con avvicendamento direzionale per i personaggi.


Nicoletta Canazza Fortuna Brevis (Este Edition eBook)


 ESTE EDITION EBOOK  CATALOGO IBS

Fortuna brevis

AUTORE
Nicoletta Canazza
È nata a Montagnana (Padova). Laureata in Giurisprudenza e Scienze Politiche, è giornalista professionista. Ha pubblicato: Undici portieri e una riserva. Racconti, Firenze (1998), Fortuna Brevis (Este Edition, 2004), Ghirigori, racconti per i 100 anni del settimanale “La difesa del Popolo” (2008), Personaggi ferraresi dell’economia (2008), La madre distratta (2010).

Una storia di storie. Una storia che, come un fiume gonfiato dagli affluenti, si alimenta man mano che le altre storie vi confluiscono. Che scorre da un luogo verso un altro posto lontano, poi ritorna e riparte più volte, prima di sciogliere il mistero di un amore e di un’amicizia più forte della guerra, raccontata da una voce identificabile solo dopo aver letto tutto il libro. Un romanzo complesso e magnifico, intricato e intrigante, struggente e geniale, soavemente labirintico. (Riccardo Roversi)


Futurismo sola igiene culturale del mondo?

ottavo appuntamento de "L'Avanguardia difficile", un ciclo di conferenze sul Futurismo a cura dell'Associazione socio-culturale Disvelare che ci offre ad ogni incontro l'opportunità di approfondire fulcri tematici davvero interessanti che incontrano l'Arte con le differenti sfaccettature del mondo e della storia.È il caso dell'appuntamento in programma per venerdì 13 giugno a Nola, presso la sala Annibale Ruccello della casa editrice nolana l'arcael'arco (via on. F. Napolitano, 26), alle ore 18.30: i professori Giovanni Fasulo e Massimo Virgilio discuteranno di "Guerra sola igiene del mondo? Futurismo e Politica. Dal Diciannovismo alla difesa contro l'operazione "arte degenerata". Si discuterà insomma del complesso molto discusso rapporto tra Futurismo e Fascismo, analizzando le differenze tra l'establishment culturale del ventennio e l'avanguardia italiana.
"Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità". Queste le parole con cui inizia il Manifesto del Futurismo, scritto da Filippo Tommaso Marinetti il 5 febbraio del 1909. Si nota fin dalle prime battute un ardore funesto, un andare contro ciò che era stato – special modo nella fine dell'Ottocento – la letteratura, con quel passivo lasciar fare, senza contenuti forti: "La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, I'estasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo". Un culto della forza, della velocità, dell'aggressività che trovava riscontro nell'avanzamento tecnologico – nella nascita dell'automobile, quasi divinizzata – e che faceva proclamare dettami teorici sull'arte che la conducevano aldilà della teoria stessa: "Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro". Alcuni dei punti del Manifesto sono stati identificati come quelli che ne hanno fatto la vicinanza e la compromissione con il fascismo: "Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna".  Di questo difficile "rapporto" si discuterà durante l'incontro.
Futurismo-e-Politica-Massimo-Virgilio - diario partenopeoCerto è che l'impetuosità delle parole futuriste era soprattutto dovuta alla catastrofe della guerra piombata sugli animi addormentati degli artisti e dei letterati. Una colpevolezza di cui l'artista si rivestiva. Ecco perché anche esponenti di estrema sinistra, quali Jean-Paul Sartre, arrivarono a inveire contro musei e biblioteche – proprio come si nota anche nel manifesto futurista – scagliando invettive contro quell'arte addormentata, paragonando i musei a dei cimiteri. Per Marinetti ricostruire il mondo voleva dire porre gli artisti al potere, ridare loro il posto che gli compete, vista la loro genialità; ecco perché, nel 1920, scrisse "Al di là del Comunismo", considerato uno dei suoi scritti più lucidi e intelligenti per la capacità di sorvolare sia sugli estremismi politici di destra e sinistra, avanzando una proposta nuova basata proprio sull'arte.
Massimo Virgilio è dottore di ricerca in Scienze Politiche (indirizzo Storico-Politico) e collaboratore della rivista "Diorama Letterario", ha pubblicato, nel 2007, La politica culturale del movimento futurista negli anni Trenta. Il caso "Futurismo", "Sant'Elia" e "Artecrazia" (Edizioni Settimo Sigillo).
Alla fine della rassegna sarà pubblicato un volume di pregio con la raccolta degli atti dei convegni e altri interventi di notevole interesse......
http://www.diariopartenopeo.it/guerra-sola-igiene-del-mondo-futurismo-e-politica-il-rapporto-con-il-fascismo/


Premio Cascella 2014: Delizia del Verginese

Premiazione Premio B. Cascella 2014 | Concordia



Si terrà sabato 14 giugno la premiazione del Premio Basilio Cascella 2014.

Dal 1° maggio al 15 giugno le opere di artisti affermati e selezionati sono in mostra presso la Delizia Estense del Verginese, antica dimora della famiglia d'Este e Patrimonio dell'UNESCO. Per l'occasione Matteo Basilè e Pasquale Grilli si sono ritrovati come i loro predecessori del 1955 per far rinascere nuovamente il Premio, in favore di una continua crescita che presto potrà farlo divenire internazionale, come era nelle intenzioni dei suoi creatori, e saranno loro a premiare i vincitori di questa edizione.
Tema scelto per questa edizione è 'Concordia'. Gli artisti selezionati hanno analizzato tale concetto in tutte le sue sfumature e lo hanno espresso tramite pittura e fotografia.

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Premiazione: 14 giugno 2014, ore 17.30
Finissage: 15 giugno 2014, ore 17.30

Spazio Espositivo: Delizia Estense del Verginese, via verginese – 44015 – Gambulaga (FE)
+39 335 236673 – verginese@atlantide.net –
www.atlantide.net.

Genere: collettiva di fotografia e pittura


Orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00.
Ingresso gratuito.

Curatori: Pasquale Grilli, Alessandro Passerini.

Artisti: Martino Borgogni, Silvio Brancaleon, Valeria Cardinale, Marco Circhirillo, Valentina Di Berardino, Davide Di Fonzo, Valentina Murabito, Daniele Pisani, Antonella Pivetti, Francesca Privitera, SR Studio (Mirko Rinaldi & Fabrizio Strada), Chiara Teodoro, Giorgia Vlassich, Elena Zapparoli, Albert Zuckerman, Roberta Baldaro, Mattia Baraldi, Giuseppe Barilaro, Agostino Bergo, Alessandro Brunelli, Francesco Campese, Gabriele Cantadore, Clelia Catalano, Sebastiano Dammone Sessa, Chandra Fanti, Michele Pierpaoli, Andrea Savazzi, Mattia Scappini, Marco Tidu, Daniela Ventrone, Andrea Amaducci, Matteo Basilè, Alessandra Carloni, Federica Costa, Giorgio Distefano, Alessandro Falco, Tea Falco, Lorenzo Fontanesi, Pasquale Grilli, Vladimiro Lilla, Giulia Magagnini, Vittorio Manciagli, Andrea Marchese, Terry May, Alessandro Passerini, Giulia Pesarin, Laura Ragazzi, Marianna Santoni, Simone Sapienza, Monica Seksich, Massimo Volponi, Paolo Volta, Luca Zarattini.

giovedì 12 giugno 2014

Google in the Space

Google compra i satelliti Skybox

La corsa allo spazio della Silicon Valley non si arresta. Con il nuovo shopping Mountain View spera di migliorare Google Maps. E di raggiungere con Internet ogni luogo della Terra
Roma - Google ha annunciato l'acquisto di Skybox per 500 milioni di dollari in contanti. L'azienda ha esordito cinque anni fa con l'obiettivo di "rivoluzionare l'accesso alle informazioni circa i cambiamenti che avvengono sulla superficie della Terra" attraverso la costruzione ed il lancio del più piccolo satellite al mondo per la raccolta delle immagini ad alta risoluzione: aveva già raccolto 91 milioni di dollari da venture capitalist come Khosla Ventures, Bessemer Venture Partners, Asset Management Ventures, CrunchFund, Canaan Partners e Norwest Venture Partners.

Skybox ha riferito di essere orgogliosa dell'accordo raggiunto con Google, di cui condivide lo spirito pionieristico.

Il primo effetto della collaborazione riguarderà Google Maps, che si arricchirà di immagini aggiornate. Con il tempo, poi, Mountain View spera che la squadra e la ricerca Skybox "l'aiuteranno a migliorare le possibilità di accesso Internet" e le possibilità di mantenere le connessioni nelle aree soggette a disastri naturali.---- C
PUNTO INFORMATICO

Obama crash in Irak, guerra del golfo?

Dilaga l'offensiva dei ribelli jihadisti - gli estremisti islamici - in Iraq, che ha provocato mezzo milione di profughi civili negli ultimi giorni, mentre l'esercito fatica ad opporre resistenza. Una situazione che ha indotto gli Stati Uniti ad affermare di essere «pronti» a venire in aiuto del governo di Baghdad. Washington si impegna a «lavorare con il governo iracheno e le autorità nel paese per dare una risposta unita all'aggressione dell'Isis». Lo ha dichiarato la portavoce del dipartimento di Stato, Jennifer Psaki. Almeno 37 persone sono morte inoltre in attentati compiuti oggi a Baghdad, nella città santa di Karbala e nella provincia di Bassora. Unione Europea e Lega Araba, nel loro vertice ad Atene, hanno espresso in un comunicato congiunto la loro profonda preoccupazione. Il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, che ha avuto un incontro bilaterale con il suo omologo iracheno Hoshyar Zebari, ha sottolineato la «necessità, mentre la violenza si sta diffondendo drammaticamente, che la comunità internazionale, l'Ue e naturalmente anche l'Italia sostengano il governo iracheno».



Il bilancio della giornata
Dopo essersi impadroniti ieri della provincia settentrionale di Ninive e del suo capoluogo Mosul, gli insorti sunniti dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (Isis) sono entrati dopo solo due ore di combattimenti, a Tikrit, la città natale del deposto e defunto presidente Saddam Hussein, 160 chilometri a nord di Baghdad. A Tikrit, secondo l'agenzia irachena Nina, hanno appiccato il fuoco alla sede del consiglio provinciale. Ma in serata la televisione Al Iraqiya ha citato il capo degli apparati anti-terrorismo, secondo il quale «le forze d'elite hanno ripreso il controllo della città». E poi la marcia è proseguita. Verso la Capitale. A tre anni dal ritiro delle truppe Usa dall'Iraq, Baghdad si trova così ad affrontare la sua peggiore crisi: questa avanzata che da nord si spinge come un rullo compressore verso il cuore della Capitale. Obiettivo degli insorti, è dare vita ad un califfato tra Siria e Iraq.
La marcia
Prima c'era stato l'assalto a Baiji - provincia di ricca di pozzi petroliferi tra Baghdad e Mosul - dove c'è la più grande raffineria del Paese, che rifornisce di prodotti petroliferi la maggior parte delle province irachene. Secondo fonti della sicurezza, le 250 guardie alla raffineria hanno accettato di ritirarsi quando i qaedisti, martedì sera, hanno inviato una delegazione di capi tribali locali per convincerli a cedere il passo. Fonti locali hanno riferito che i miliziani avevano anche avvertito polizia e soldati di non opporsi e di ritirarsi entro la serata di martedì per evitare un bagno di sangue. Poche ore dopo i miliziani sono entrati in città a bordo di 60 veicoli e hanno rimesso in libertà decine di detenuti. I miliziani jihadisti hanno successivamente rivendicato in una nota di aver preso la città di Ninive, capoluogo dell'omonima provincia nella quale hanno già conquistato Mosul, e annunciano nuovi attacchi.
La conquista di Mosul
A Mosul gli estremisti islamici hanno sequestrato 76 turchi in un attacco al consolato. Il gruppo - composto anche dal console generale, tre bambini e diversi membri delle forze speciali turche, oltre a 28 camionisti presi mentre stavano trasportando nafta a Ninive - secondo quanto riferito da una fonte del governo della Turchia è stato trasferito dal consolato a una base dei militanti. Ankara minaccia una reazione.

Futurismo avanguardia delle avanguardie

Il 20 febbraio 1909 Filippo Tommaso Marinetti (Alessandria d’Egitto, 1876 – Bellagio, 1944) fece pubblicare a pagamento, sulla prima pagina del giornale parigino Le Figaro, il Manifesto di fondazione del Futurismo
Un testo indirizzato «a tutti gli uomini vivi della terra» e nel quale erano contenute, seppur a livello embrionale, tutte le tesi del nuovo movimento: rottura con il passato, polemica contro l’accademismo, celebrazione della civiltà meccanica e del suo dinamismo, ammirazione per ogni tipo di energia e aggressività, distruzione della sintassi tradizionale al fine di ritrovare naturalezza e sincerità nell’espressione.
Le caratteristiche fondanti del futurismo, nonostante l’enfasi e l’irruenza proprie di molte avanguardie (non bisogna dimenticare che tale movimento tentava di dare forma all’importante ed effervescente cultura di una nazione appena uscita dalle lotte risorgimentali), si ritrovano con facilità nelle filosofie della fine del XIX secolo e del principio del XX. Se dall’estetica crociana e dal bergsonismo Marinetti derivava la concezione della poesia libera da strutture logiche e ridotta a pura intuizione della realtà, dalle dottrine di Friedrich Nietzsche e di Georges Sorel ricavava l’esaltazione dell’energia e della volontà di potenza, avvicinandosi inevitabilmente alle posizioni dei trionfanti nazionalismi. Malgrado ciò, allontanandosi dal pensiero di questi lontani maestri, lo scrittore poteva conservare nella sua poetica anche un’ingenua fiducia, di tipo naturalistico e di ascendenza positivistica, nella realtà materiale intesa come essenza della creazione artistica. Tanto che i successivi manifesti, davvero rivoluzionari nel loro genere, portarono precisazioni sempre più determinate sulla tecnica espressiva che il futurismo voleva imporre alla poesia e alle arti. Del 1910 è il Manifesto tecnico della letteratura futurista dello stesso Marinetti, nel quale venne affermato il principio delle parole in libertà, ovverossia di una poesia e di una prosa libere dalle gabbie della sintassi, della metrica tradizionale e della punteggiatura. E in questo modo capaci di orchestrare colori, rumori, suoni e di fondere in sintesi nuove i materiali espressivi della lingua e dei dialetti e, più in generale, tutto ciò che nella realtà è suono espressione e immagine.
Nel medesimo anno uscivano il Manifesto della pittura futurista di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Luigi Russolo e Gino Severini.
In esso gli autori si proponevano di elaborare un’immagine moderna della vita, esaltandone il dinamismo ed esprimendo la molteplicità delle cose attraverso la continuità del moto. Sempre del 1910 è il Manifesto dei musicisti futuristi di Francesco Pratella, integrato l’anno successivo dal Manifesto tecnico della musica futurista.
Nella prefazione al catalogo della mostra che nel febbraio del 1912 i futuristi tennero nella Galleria Bernheim-Jeune di Parigi, si legge «La simultaneità degli stati d’animo nell’opera d’arte: ecco la meta inebriante della nostra arte. Per far vivere lo spettatore al centro del quadro, bisogna che il quadro sia la sintesi di quello che si ricorda e di quello che si vede».
Fra i raggiungimenti più significativi della pittura futurista sono appunto gli stati d’animo dipinti da Boccioni nel 1911: Gli addii (1911), Quelli che vanno (1911), Quelli che restano (1911), ove il pittore va oltre lo statico impianto cubista.
Sempre del 1912 è il manifesto di Boccioni sulla scultura e del 1913 quello di Antonio Sant’Elia sull’architettura futurista, mentre del 1915 è quello di Marinetti ed Emilio Settimelli sul teatro futurista sintetico. A provare l’importanza del futurismo nella storia della letteratura nonché di arti come la pittura e l’architettura, sta l’adesione data al movimento di scrittori e artisti tra i più rappresentativi del XX secolo quali Aldo Palazzeschi, Giovanni Papini, Ardengo Soffici (quando pubblicarono la rivista Lacerba), Boccioni, Carrà, Russolo e Severini.
Il futurismo ebbe vasto seguito in tutto il mondo, dalla Francia alla Russia: nel 1911, Ramon Gomez de la Serna pubblicò sulla sua rivista il Proclama futurista a los españoles; nel 1912 un poeta ed un pittore giapponesi, Seji Togo e Tai Kambara, tradussero scritti e saggi del noto movimento per il paese del Sol Levante; nel 1914 Marinetti firmò con Cristopher W. Nevinson il manifesto Vital English Art che avrebbe ispirato, pur fra contrasti, la nascita del movimento Vortex di EzraPound e di altri poeti inglesi; nel 1922 nacque a Berlino il periodico Der futurismus. Soprattutto, già nel gennaio/febbraio 1914, in occasione del viaggio di Marinetti in Russia, le intelligenze poetiche di Vladimir Majakovskji, Velimir Chlebnikov, Igor’ Severjanin e Boris Pasternak, riconobbero nello scrittore nato ad Alessandria d’Egitto, il «comandante in capo delle armate futuriste». Da queste esperienze presero avvio, in larga misura, i movimenti artistici successivi.
Tuttavia, gli artisti più innovativi, se si eccettuano Boccioni e Antonio Sant’Elia morti ambedue nel 1916, passarono attraverso il futurismo. Come per un’esperienza che li portò a liberarsi risolutamente da ogni accademismo, per trovare poi, ognuno per vie personali, la più autentica vena creativa.  


Mentre Marinetti e coloro che a lui si tennero fedeli, conclusero la loro carriera come maestri di un nuovo accademismo, assertore, più che di un’arte innovatrice, di un’etica nazionalistica. *nota di Asino Rosso  inerpretazione convenzionale di ben celebre vulgata, nonostante un articolo di buon livello- qualche dowload necessario, magari un semplice sguardo al Guggenheim attuale...

Tucidide

La fama di Tucidide si fonda su quanto egli stesso realizzò, ossia sulla sua Storia. Il suo primo scopo fu la verità storica, non la verità filosofica. Egli non si occupava dell'antitesi dei filosofi, verità opinione, ma delle opinioni vere come opposte a quelle false. Accortosi del prevalere di un giudizio errato circa i figli di Pisistrato e il regno lacedemone, considera suo dovere impegnarsi a correggere gli errori. L'amore e il rispetto della verità dei fatti non era certo una virtù caratteristica dei Greci, e pochi, come sostiene Tucidide, erano disposti a fare lo sforzo di scoprirla. Per lui, essa aveva la massima importanza. Egli desiderava che le generazioni future avessero un fedele resoconto della guerra, così da non dover commettere errori. Gli errori della politica, se riteneva che ne fossero stati commessi, li registrava; ma non diede mai alla sua opera il valore di un ammonimento per gli Ateniesi futuri. Naturalmente, da vero Greco, scrisse pensando alla sua città; tutto ciò che faceva era per essa, anche durante l'esilio. Ma non si servì della Storia per proporre una teoria politica; si valeva della politiké per scrivere la Storia.
Casalino Pierluigi, 12.06.2014

Futurismo International: Massimiliano Finazzer Flory

L’ho scritto. L’ho già scritto. Lo riscriverò. Prima di New York e dopo New York. Anche qui a Boston continuiamo ad imparare qualche cosa: non sappiamo comunicare, noi italiani. In aeroporto o in teatro, on the road oppure in televisione, in taxi o in museo, la comunicazione non è pubblicità. O se preferite la pubblicità è un’arte. Il pensiero corre verso il Camparino di Fortunato Depero.

In una restroom di Boston leggo: “help use to make a difference”. Segue: “hai sette secondi per salvare la terra.” Prosegue: “non utilizzare la carta e asciugati le mani con la nostra tecnologia ad infrarossi”. Boston comunica di sé fin dall’inizio.Questa è la città delle quattro “S”: sport, salute, sapere, storia. Tutte dimensioni che lavorano sulla sua identità. Città piccola dal cervello grande sul suo suolo vi sono le impronte della libertà. Non solo del popolo americano.

Bisogna visitare Boston per il the. Mi riferisco ad una visita al museo in cui si può ammirare il servizio da the intorno al quale gli intellettuali locali si liberarono dal piede inglese. Una massima allora nacque ed è incisa nel cuore liberale: “not taxation whithout rappresentation”. Salute e sapere qui sono un binomio straordinario, strategico, gli assets di un’economia di una conoscenza all’interno della quale – udite udite –spiccano anche italiani ai massimi livelli. Singoli italiani, non l’Italia.

Ci spiega il nostro bravo Console Giuseppe Pastorelli che qui, soprattutto a Boston, vi era un pregiudizio contro di noi, riguardava l’etica del lavoro. Siamo in altre parole considerati degli scansafatiche. E invece non è così, in questi anni il Tricolore in Massachusetts è tornato a sventolare pulito dagli stereotipi. Con molta umiltà non sono pochi i ricercatori, gli studiosi, manager perfino nostre imprese che in questo stato hanno cambiato la nostra immagine. A tale proposito segnaliamo un’operazione in corso.

Nell’ambito di un progetto triennale la nostra arte viene celebrata con una mostra il cui taglio allestitivo è originale. Siamo al Museum of Fine Arts, e segnaliamo il godibile faccia a faccia tra due Caravaggio: “La Buona Ventura” e “San Francesco in meditazione” e due opere al Merisi attribuite. Abbiamo recitato a pochi passi dal MIT, a Cambridge, alla Dante Alighieri Society, che potrebbe essere un nostro fiore all’occhiello se collocato in un rilancio internazionale del nostro paese in nome e per conto di una cultura che non abbia paura di tenere insieme Marinetti e Dante combattendo “contro ogni moralismo, ogni opportunismo, ogni viltà opportunistica e utilitaria”.
http://viaggi.corriere.it/viaggi/dritte-dove/eventi/14_maggio_28/futurismo-tour-bpston-italia-34490292-e63b-11e3-b776-3f9b9706b923.shtml

Nicoletta Canazza "Tanto non ti amerò" (Este Edition eBook)




ESTE EDITION EBOOK  CATALOGO IBS 

Tanto non ti amerò
AUTORE Nicoletta Canazza
È nata a Montagnana. Giornalista, si è laureata in Giurisprudenza e Scienze Politiche a Padova. Scrive per il Gazzettino. Ha scritto Fortuna Brevis (Este Edition, Ferrara 2004); La madre distratta (Edizioni clandestine, Massa 2010). Nel 2008 ha curato il volume Personaggi ferraresi. Economia (L’Atelier, Modena).

 Un podere abbandonato in Toscana e ambito da una speculazione immobiliare. Una famiglia ormai disgregata e pronta all’affare. Un vecchio ostinato che si mette di traverso, una nipote, Ari Malaverna, mandata a ottenerne la capitolazione senza immaginare che tra lei e il nonno c’è una sfida antica, ancora aperta e in grado di far esplodere definitivamente la famiglia. Il ritorno a casa di Ari sarà un percorso a ostacoli tra ricordi e nuovi incontri, che cambierà per sempre le carte in tavola. A partire dalla vita dei suoi improvvisati compagni di viaggio - una trentenne in fuga, un ingegnere e un gatto - e, soprattutto, dalla sua.

Aliens... , 70 artisti contemporanei

Saranno più di settanta gli artisti coinvolti per “Aliens. Le forme alienanti del contemporaneo”, l’evento artistico-culturale itinerante ideato da Sergio Curtacci per la promozione dell’arte contemporanea nazionale che vede in Ferrara la sesta tappa del suo percorso. Partito infatti con la sua prima mostra collettiva nel 2007 allo Spazio Vega di Marghera – in concomitanza con la 52a Biennale di Venezia – Aliens ha raggiunto poi, nel 2013, le città di Como, Bologna, Milano, Lecce, e, da questo sabato fino a settembre, anche Ferrara.
Alla presentazione dell’evento (4 giugno)  presso la residenza comunale sono intervenuti i membri del comitato scientifico del progetto Alessio Bolognesi e Giovanna Lacedra, Massimo Maisto, il direttore della rivista online Fratture Scomposte Sergio Curtacci e il direttore dei Musei Civici d’Arte antica Angelo Andreotti. Tra gli sponsor della manifestazione, erano presenti il direttore Ferrara Buskers Festival Stefano Bottoni e il presidente del gruppo Finmatica Domenico Gualtier.... estense com

mercoledì 11 giugno 2014

Rudy Bandiera: Ferrara e Google

Di recente di lui si è parlato e scritto per un inedito ruolo di inviato speciale al seguito del Giro d’Italia: ha raccontato il dietro le quinte della manifestazione attraverso un blog che ha destato molta curiosità [leggi]. Ma Rudy Bandiera, ferrarese, titolare con Riccardo Scandellari dello studio NetPropaganda, è prima di tutto un informatico che ha compreso prima di altri le potenzialità del web. Ha sviluppato una particolare competenza per il mondo dei social media e in qualità di pubblicista e consulente è sovente interpellato per fornire risposte circa il cosiddetto marketing non convenzionale [leggi il suo blog].
“Rischi e opportunità del web 3.0 e delle tecnologie che lo compongono” è il titolo del tuo libro. Innanzi tutto cos’è il web 3.0?Bella domanda… non lo so (ride). In effetti non lo sa nessuno, nel senso che una definizione precisa ancora non esiste, così come quella di 2.0 è ombrosa e sfumata. Diciamo che, dal mio punto di vista, sono quelle tecnologie che, nei prossimi anni, si fonderanno per rendere la nostra vita totalmente interconnessa, come ad esempio Cloud e Big data. Di fatto, e questo è un paradosso, il Web 3.0 non è solo web.
E che cos’è, dunque?
E’ il futuro. Io lo immagino come l’interconnessione tra le cose e le persone, la creazione di una sorta di “mente collettiva” con la quale tutti quanti dialogheremo.
La logica del database su cui si fonda, caratterizzerà sempre più il web come enorme archivio: la rete diventerà il totem della memoria?La Rete lo è già, il totem della memoria, ma la memoria da sola no serve a nulla. Una delle definizioni di Web 3.0 è anche quella di “web semantico” ovvero un web evoluto in cui le macchine siano in grado non solo di leggere ma di interpretare. L’interpretazione dei dati, quindi della memoria, è la vera sfida.
Spazio e tempo nel web si modificano e si contraggono. Dinanzi al monitor si può dominare il mondo, o quantomeno ci si illude di farlo. Il virtuale risulta sempre più un potenziamento del reale. Ormai stiamo vivendo dentro i film di fantascienza che ci facevano sognare solo pochi anni fa, non ti pare?Si, e lo trovo bellissimo. Mi spiego raccontando un aneddoto che ho scritto anche nel libro: Qualche tempo fa sono andato a tenere una lezione in una scuola superiore a Cesena, per spiegare quali fossero i rischi del dare tutti i nostri dati in mano ad aziende private che, tra l’altro, sono americane. Sì sì, non vi preoccupate, alla fine del libro arriviamo anche a fare due chiacchiere su questo ma, dicevo, prima del mio intervento ho seguito quello di Renzo Davoli, un bravissimo informatico che per moltissimi anni ha lavorato negli Usa. Un uomo che ha visto Arpanet, l’embrione militare di Internet, con i propri occhi, per capirci. Davoli raccontava che quello che stiamo vivendo è una sorta di Rinascimento, o di Rivoluzione industriale, o di entrambi messi insieme aggiungo io, tuttavia diceva anche un’altra cosa interessantissima, ovvero che le rivoluzioni epocali, incredibili e giganteschi passaggi da un’umanità ad un’altra del tutto diversa, hanno sempre solo e soltanto una cosa in comune: che quelli che la vivono non se ne rendono conto. Ecco, tutti noi non ci stiamo rendendo conto di quello che accade, quindi ne abbiamo in parte paura. Non dobbiamo! E dobbiamo, invece, coglierne le opportunità.....  C  Ferrara Italia  by Sergio Gessi

Ferrara, Maisto fa fuori la dissidenza High Foundation? interviene Matteo?


high foundationBrutta notizia per i giovani di Ferrara e Provincia. Sono state confermate le indiscrezioni che volevano quella dell'anno scorso come l'ultima edizione dell'High Foundation Festival, la manifestazione di arte e musica che ridava vita almeno per due mesi, giugno e luglio, al parco urbano "Bassani" di via Bacchelli. La ormai storica manifestazione (quest'anno avrebbe festeggiato la quattordicesima edizione) chiude i battenti: addio alla progettualità giovanile, addio alle nuove tecnologie applicate all'arte e alla cultura, addio alle sessioni live di musica e di graffiti, addio ai dj set e agli stage di percussioni, addio agli eventi sportivi e danzerecci, addio al contenitore che racchiudeva svariate manifestazioni dell'arte contemporanea giovanile, addio a tutti quegli elementi che rendevano l'High Foundation un evento unico nel suo genere e tutto rigorosamente a titolo gratuito per i giovani.
A confermare a Estense.com la fine della rassegna artistico musicale – organizzata dall'associazione culturale New High Foundation in collaborazione con l'etichetta musicale indipendente Soulove Records e Aics (associazione Italiana Cultura Sport, Comitato Provinciale di Ferrara) e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Ferrara – è Andrea Malservigi aka dj Afghan, da sempre impegnato nella realizzazione di questo festival con tutti gli inconvenienti e le difficoltà del caso. È infatti da molti anni che l'interrogativo "ma quest'anno l'High Foundation si fa o non si fa?" aleggia come un tormentone estivo nella città estense e quest'anno, per la prima volta dall'inizio del nuovo secolo, la risposta è secca e negativa.
"Quest'anno non ci sarà l'High Foundation perché non bastano le risorse – dichiara Malservigi – dato che i fondi concessi dal Comune coprono solo le strutture di messa a norma e non la realizzazione dell'intero festival". Una critica velata all'amministrazione comunale, o meglio, a come le istituzioni gestiscono il panorama culturale della città. "Ci siamo incontrati con l'assessore Maisto e con i gestori del Camelot Cafè ma è dura organizzare degli eventi in una location non attrezzata". E risiede proprio qui il fulcro del problema: "Non c'è luce, non c'è acqua, tutte le volte bisogna ricreare l'evento da capo. Una situazione che denuncio da 14 anni e che non è mai cambiata in 14 anni: il parco urbano è immobile". Se il parco by night sembra 'abbandonato' al suo destino, la stessa inevitabile situazione tocca a chi prova a ridargli una nuova vita notturna: "Se decidi di organizzare un evento in un posto immobile e non attrezzato, sei abbandonato per forza a te stesso".
Senza contare la denuncia penale per il disturbo della quiete pubblica toccata agli organizzatori per l'ultimo giorno del festival dello scorso anno. "Ci siamo beccati una denuncia per schiamazzi notturni – spiega Malservigi – ma la causa non è stata ancora dibattuta in tribunale". Insomma per tutti questi motivi "l'associazione non ha più la possibilità di creare un festival come quello degli altri anni che regalava alla città 30 concerti live, anche se questo evento stava già scemando col tempo perché è dura sviluppare una manifestazione del genere a titolo gratuito".
Più un addio che un arrivederci, quindi, che porta su di sé qualche critica a quello che sarà il futuro dei giovani a Ferrara: "Nella nostra città, tralasciando il concerti di luglio, la musica lirica e il jazz – conclude Malservigi, riferendosi a Ferrara Sotto le Stelle, teatro Comunale e Jazz Club – c'è uno scenario musicale di una povertà assoluta. Le istituzioni continuano a vedere Ferrara come un centro culturale molto forte, senza rendersi conto che ci sono poche soluzioni per i giovani ferraresi se non quella di andare a Bologna".....   estense com

Roby Guerra futurista ha scritto il 11 giugno 2014 alle 12:44


Ferrara fuori dal mondo, non si sa o non si vuol sapere nulla, in questa città di sonnambuli. HF solo cultura giovanile? Ma nessuno si ricorda gli ospiti musicisti (e a costi quasi zero?), the best international del raggae d'avanguardia e simile sound ecc. e non solo . E Afghan, un banale curatore? da noi stessi segnalato in nostro libro, intervista, per una nota casa editrice storica di Roma, Armando, che almeno all'università dovrebbero conoscere! E molto altro Afghan se alcuni commentatori e anche giornalisti s'informassero…Maisto e addetti alla cultura si vergognino. HF è già nella storia della musica contemporanea, loro banali unità umane fin che la barca-Ferrara-va… https://www.facebook.com/ArmandoEditoreWeb/posts/652668094769454?stream_ref=10

Magistrati e Voltaire: la legge uguale anche per la casta PM?

Roma, 11 giugno 2014 - Il governo e  la maggioranza sono stati battuti a scrutinio segreto durante le votazioni sulla legge europea 2013-bis alla Camera. Con il parere contrario dell'Esecutivo e del relatore è stato approvato un emendamento di Gianluca Pini (Lega) che riscrive l'articolo 26 sulla responsabilità civile dei magistrati. Il Governo è stato battuto per sette voti. Il testo è infatti passato con 187 sì e 180 no. Il M5S, così come diversi deputati di Sel, si è astenuto sulla votazione il cui esito è stato salutato con un applauso dalla Lega.
FRANCHI TIRATORI NEL PD - C'è lo zampino di almeno 34 'franchi tiratori' del Pd. Al momento del voto, con scrutinio segreto, erano infatti presenti in Aula 214 deputati del Pd su 293. Ma i no all'emendamento sono stati solo 180. Se si considera poi che tra i contrari all'emendamento ci sono anche alcuni deputati di Sc e Sel, due gruppi che hanno votato in ordine sparso, i dem che si sono astenuti o hanno votato a favore sono anche di più.
IL TESTO - L'emendamento in questione alla legge Comunitaria, prevede che "chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell'esercizio delle sue finzioni, ovvero per diniego di giustizia, può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale".
RENZI - "C'è una norma e va cambiata al Senato", dice il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, conversando con i suoi collaboratori a Pechino, sull'emendamento della Lega.
LE REAZIONI - Prova a gettare acqua sul fuoco il Pd: il provvedimento deve "ancora passare al Senato e lì modificheremo la norma", sottolinea in Aula Ettore Rosato. Ma Forza Italia, come del resto la Lega, esulta: "E' stata una votazione legittima", ribatte Francesco Paolo Sisto. E Jole Santelli aggiunge: "E' importantissimo il voto di oggi sulla responsabilità civile magistrati. L'Assemblea, a scrutinio segreto, espressione di liberta' e protetto dalla Costituzione, ha ribaltato totalmente la volonta' della maggioranza e del governo. Adesso prendano atto che la genuflessione e l'ipocrisia verso la corporazione dei magistrati non è nelle corde del Parlamento e dei cittadini italiani. Questa proposta è stata rivendicata da Fi, M5s e dalla Lega che l'ha presentata". Anche i 5 Stelle mostrano soddisfazione: "La nostra decisione di astenerci ha tirato fuori tutta l'ipocrisia del Pd", dice il grillino Andrea Colletti.
ANM - Dura la reazione dell'Associazione nazionale magistrali (Anm): "La norma presenta evidenti profili di illegittimità costituzionale". Ed è "grave e contraddittorio che si indebolisca l'azione giudiziaria proprio mentre la magistratura è chiamata a un forte impegno contro la corruzione".
NAPOLITANO - In serata il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all'inaugurazione dell'assemblea della Rete europea dei Consigli di giustizia, dice: "L'affermazione e il riconoscimento del prestigio, dell'autorevolezza, della credibilità della magistratura, su cui poggia la fiducia dei cittadini e quella degli stati, non possono prescindere dal rispetto dei principi, delle qualità, dei limiti che il ruolo del magistrato impone". E ancora:  "La tutela dell'indipendenza assicurata al giudice dagli ordinamenti non rappresenta un mero privilegio".
http://qn.quotidiano.net/politica/2014/06/11/1077429-governo-responsabilita-civile-toghe.shtml

Una lunga trattativa, di Giovanni Fasanella



*segnalato da Ubaldo Villani-Lubelli
presentazione del libro Una lunga trattativa, di Giovanni Fasanella che si svolgerà giovedì 12 giugno, ore 19,30, alle Officine Cantelmo. Oltre all'autore interverranno il generale Mario Mori (ex comandante del ROS e direttore del Sisde) e l'avvocato Giovanni Pellegrino (già presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sulle stragi). Sperando di farvi cosa gradita vi allego la descrizione dell'evento. Un caro saluto, Ubaldo Villani-Lubelli

 

giovedì 12 giugno - ore 19.30
Officine Cantelmo - Lecce
Ingress gratuito
Info 3394313397 - rigenerazionepolitica@gmail.com



Le iniziative promosse dal gruppo informale (Ri)Generazione Politica proseguono con la presentazione del libro di Giovanni Fasanella che dialogherà con Giovanni Pellegrino e il generale Mario Mori


Giovedì 12 giugno (ore 19.30 - ingresso gratuito) presso le Officine Cantelmo di Lecce, il gruppo informale (Ri)Generazione Politica in collaborazione con l'associazione Diotimart, Libreria Idrusa e Caroli Hotels, organizza la presentazione di "Una lunga trattativa. Stato-mafia: dall'Italia unita alla seconda repubblica. La verità che la magistratura non può accertare" del giornalista Giovanni Fasanella (Chiarelettere). Interverranno con l'autore il generale Mario Mori (ex comandante del ROS e direttore del Sisde) e l'avvocato Giovanni Pellegrino (già presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sulle stragi). Modera il giornalista e ricercatore universitario Ubaldo Villani Lubelli.

Non basta la verità giudiziaria. Nel mare di accuse e veleni che continuano a inquinare i processi in corso sulla trattativa Stato-mafia, con particolare riferimento alle morti di Falcone e Borsellino, e che hanno addirittura coinvolto indirettamente il presidente della Repubblica, è necessario provare a spostare il nostro angolo visuale e fare un passo indietro. La storia ci viene in aiuto per capire che cosa sta succedendo. La partita è troppo grossa perché possa rimanere nelle aule di un tribunale. In gioco è la Repubblica italiana, il nostro Stato. Entrambi nati con l'appoggio fondamentale della mafia. L'autore spiega come e perché. Dalla vittoriosa cavalcata di Garibaldi aiutato dai picciotti siciliani durante la spedizione del 1860 agli omicidi impuniti d'inizio secolo che contaminano il tessuto economico-finanziario, all'alleanza col fascismo che si limitò a contrastare la manovalanza armata. Poi il patto di sangue con gli angloamericani nel 1943 per indirizzare la pace, seguito dagli omicidi e dalle stragi del dopoguerra perché la sinistra non avesse il sopravvento al Sud, fino alle tragiche vicende oggetto degli attuali processi. Difficile ammetterlo, però è così: la mafia è stata una risorsa decisiva per lo Stato italiano sin dai suoi albori unitari offrendo appoggio anche militare a chi vigilava sul controllo "democratico" del paese e talora a chi sosteneva veri e propri disegni eversivi. La magistratura non ce la può fare da sola a spaccare questa crosta spessa di bugie e inganni.

Giovanni Fasanella, giornalista, sceneggiatore e documentarista, è autore di molti libri sulla storia invisibile italiana, tra i quali ricordiamo "Segreto di Stato. La verità da Gladio al caso Moro" (con Giovanni Pellegrino e Claudio Sestieri, Einaudi 2000), "Che cosa sono le Br. Le radici, la nascita, la storia, il presente" (con Alberto Franceschini, Bur 2004), "La guerra civile" (con Giovanni Pellegrino, Bur 2005), "I silenzi degli innocenti" (con Antonella Grippo, Bur 2006), "1861. La storia del Risorgimento che non c’è sui libri di storia" (con Antonella Grippo, Sperling & Kupfer 2010). Per Chiarelettere ha pubblicato con Gianfranco Pannone il Dvd+libro "Il Sol dell’Avvenire" (2009), insieme a Rosario Priore il libro "Intrigo internazionale" (2010) e insieme a Mario José Cereghino "Il golpe inglese" (2011).

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