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domenica 19 settembre 2010

Il Pdl Ferrara regola i conti con i finiani badogliani

*  SACROSANTA ESPULSIONE DI BRANDANI E LODI  asinorosso

Dopo un dibattito iniziato giovedì sera e durato fino all’una di notte, il coordinamento provinciale del Pdl di Ferrara si è concluso con l’approvazione all’unanimità di due documenti, il primo proposto dal coordinatore Alberto Balboni per “sancire l’incompatibilità dei finiani da ogni carica politica e istituzionale del partito” e per dare mandato ai gruppi consiliari di “provvedere di conseguenza”; il secondo proposto dal vice coordinatore vicario Giorgio Dragotto per “ribadire il sostegno all’azione del premier Berlusconi e a auspicare la massima unità del Pdl”.

S- ESTENSE COM

venerdì 10 settembre 2010

La Tecnodestra dopo Montecarlo-Mirabello da Alberto Ferretti

IL CAMPO E' SGOMBRO, RIPRENDIAMOCI I NOSTRI SPAZI

Come spesso accade in politica, per quanti progetti ben studiati si possano mettere in campo, si viene sempre sorpassati dagli eventi…
La politica italiana corre, forse in questi ultimi anni come mai prima.
Siamo passati da un tentativo forzoso quanto velleitario d’imposizione bipartitica, ripiegato in un bipolarismo altrettanto raffazzonato,anchilosato ed asfittico. Ma un’unica variabile è rimasta sempre costante: la mancanza di una vera destra!
Eppure, finalmente, ora che il vero elemento di disturbo, il “demolitore della destra italiana” Gianfranco Fini, ha graziosamente sgombrato il campo, preferendo altri lidi più consoni al percorso da gambero intrapreso da Fiuggi in avanti – che lo vedrà approdare al matrimonio contronatura Montecarlo.jpgcon Casini e Rutelli- non ci potranno piu essere veti incrociati e manovre“contro” per squalificare l’affermarsi di una vera destra anche nel nostro Paese.

Il muro di Berlino rappresentato dal costante boicottaggio finiano è finalmente crollato!
Adesso gli uomini di buona volontà della nostra area politica finalmente potranno, e a mio avviso dovranno, ritrovare la serenità e la volontà di riunificarsi in un unico soggetto, un partito identitario, coerente,concreto. Europeo, certo, ma nazionalista innanzitutto, seguendo magari il buon esempio di tanti altri partiti della destra europea.

Certo, il percorso andrà fatto passando magari prima per una federazione che salvaguardi le varie sensibilità e differenze che vivificano le militanze, e  che dia il tempo di rodarsi. Penso a uomini come Storace, Buontempo, Tilgher, Puschiavo ad esempio, che hanno posizioni politiche vicinissime e praticamente sovrapponibili; ma penso anche ai Romagnoli, ai Fiore, per citare i più famosi, che non si è ancora ben compreso cosa vogliano fare (di concreto) e dove vogliano condurre i loro militanti.
Ma soprattutto, penso alle basi militanti di tutti i partiti e movimenti,i quali, ora che il campo è finalmente sgombro dai sabotatori seriali, non aspettano altro che tornare insieme con una ritrovata unità d’intenti per poter far contare il loro peso, ideale, valoriale e politico e risvegliare una buona volta l’orgoglio in una nazione assopita e mortificata da troppi decenni.

Alberto Ferretti

domenica 5 settembre 2010

Mirabello Parla l'Ante-fascista Gianfranco Fini

* in diretta TV su Tele MonteCarlo?

*da IL GIORNALE

Roma - Li ribattezzano «squadristi della libertà». Anche se, dimostrando una certa confusione mentale, illustrano il concetto sovrapponendo al simbolo del Pdl una stella rossa con falce e martello. Sono loro, secondo Generazione Italia, l’associazione vicina a Gianfranco Fini, gli ultimissimi tra i tanti nemici: quelli pronti a marciare su Mirabello domenica prossima, in occasione della festa tricolore del nuovo gruppo-corrente-partito che fa capo al presidente della Camera. Per fischiarlo. Dietro questo gruppo di contestatori ci sarebbe niente di meno che Michela Vittoria Brambilla, che forse perché ministro del Turismo sarebbe indiziata di voler organizzare un pullman di anti-finiani per il Ferrarese. Peccato che lei, la rossa ministra, cada dalle nuvole e annunci anzi azioni legali. Insomma, qui c’è aria di bluff.

Fini 2010 3.jpg

Tutto ha inizio quando attorno alle 16,30 di ieri la home page di Generazione Italia prende a strillare: «Gli squadristi della “libertà” preparano la contestazione a Fini!». «Se mai servisse una conferma della deriva sinistrorsa/comunistoide del Pdl - si legge sotto nella notizia anonima - ecco a voi (e a noi) l’ennesima conferma. Stamane (ieri mattina, ndr) riceviamo una telefonata: un nostro amico napoletano ci informa che è stato contattato da un consigliere provinciale del Pdl che gli ha fatto una richiesta particolare. “Stiamo organizzando con la Brambilla una contestazione a Fini quando parlerà a Mirabello. Riesci a riempirmi un pullman? È tutto a spese del partito”. Gli daranno anche il panino, in puro stile Cgil. E magari anche un libretto rosso con tutte le istruzioni per contestare il nemico del popolo…».

http://www.ilgiornale.it/interni/delirio_finiano_squadre_pdl_contro_noi/02-09-2010/articolo-id=470579-page=0-comments=1

giovedì 1 luglio 2010

Pdl Mirabello La Russa sceglie Balboni e liquida i finiani ad futurum

da Estense Com (estratto)

I tre coordinatori nazionali risolvono la querelle. Il programma in mano a Balboni

Con una lettera indirizzata al sen. Alberto Balboni e – per conoscenza – a Vittorio Lodi i tre coordinatori nazionali del Pdl, Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi, hanno risolto d’imperio ogni controversia circa la prossima Edizione della Festa della Libertà di Mirabello.

“In relazione alla tradizionale Festa tricolore di Mirabello abbiamo purtroppo registrato l’esistenza di una polemica incomprensibile circa la titolarità della Festa”, scrivono i tre coordinatori. E proseguono: “E’ pacifico che la festa – come negli ultimi anni – debba essere Festa del Pdl (come del resto Festa di partito è stata fin dalla sua nascita)”.

E circa il compito e la responsabilità della festa, i tre coordinatori non lasciano spazio ad equivoci: “confermiamo il compito al coordinatore provinciale di organizzare e coordinare la festa, avvalendosi, come di consueto, della collaborazione del coordinatore comunale di Mirabello. Nulla di nuovo quindi rispetto al passato”.

I tre coordinatori nazionali precisano inoltre che il sen Balboni, una volta predisposto il programma dei dibattiti e degli incontri, dovrà sottoporlo al coordinamento  nazionale (come avviene per ogni altra festa del Pdl).