20 2 2009 20 2 2016 Compleanno del Futurismo 100+7/200-7
sabato 20 febbraio 2016
Futurismo 200 -7 - Per un Rinascimento futuristico, di Roby Guerra
20 2 2009 20 2 2016 Compleanno del Futurismo 100+7/200-7
venerdì 19 febbraio 2016
Italian Institute for the Future : Spazio, Europa, Demografia: le nostre nuove iniziative
|
Sardegna: ROBERTO OLLA A VILLA VERDE
ROBERTO OLLA
Nato ad Alghero, Roberto Olla si trasferisce a Milano dove si laurea con lode alla facoltà di filosofia dell'Università Statale con una tesi su Walter Benjamin. Entrato in Rai come vincitore di concorso nel 1978, si specializza nella realizzazione di inchieste, di documentari storici e di dirette televisive in occasione di ricorrenze storiche. È un giornalista del Tg1, caporedattore responsabile della rubrica Tg1Storia e della rubrica Tg1Dialogo. Ha realizzato i primi documentari in 3D italiani, prodotti dalla Rai. Autore di diversi libri, ha ricevuto il Premio Flaiano 2002, il Premio Internazionale di Letteratura Il Molinello 2001, il Premio Saint-Vincent per il giornalismo 1997, il Premio Ilaria Alpi, il Premio giornalistico Hrant Dink per la libertà d'informazione, l'Oscar Tv Speciale per il 50° della Tv col documentario "Auschwitz e la cioccolata", il Premio Tarquinia Cardarelli, il premio Disfida di Barletta 1997, il premio Capo D'Orlando 2009, il premio Leonardo città di Salerno 2010, la prima edizione del Premio di giornalismo "L'isola che c'è" (2012) È stato presidente a Ginevra dell'IAG (Interdisciplinary Archives Group) organismo dell'Ebu (Eurovisione-European Broadcasting Union), agenzia collegamento tra gli archivi radiotelevisivi europei. È membro del comitato scientifico del Museo della Shoah di Roma ed è stato membro del comitato scientifico della mostra sulle Foibe al Vittoriano. Nel 2014 ha pubblicato per la Compagnia del libro La ragazza che sognava il cioccolato. È la storia della deportazione di Ida Marcheria e degli ebrei di Trieste. Dopo esser sopravvissuta a due anni di Auschwitz, Ida Marcheria si è trasferita a Roma dove ha gestito una laboratorio di cioccolato diventato luogo di riferimento e di ritrovo per altri deportati sopravvissuti, Shlomo Venezia e Piero Terracina tra i più conosciuti. L'autore è Roberto Olla, giornalista, conduttore e autore di numerosi programmi televisivi, regista e scrittore, raccoglie da anni le loro testimonianze. Questo è il primo libro su Ida Marcheria, realizzato grazie alla sua preziosa testimonianza diretta, consegnata in amicizia all'autore perché la diffondesse. Un documento unico per ricordare a memoria futura i tragici avvenimenti che hanno cambiato per sempre la vita e il destino di Ida e della sua famiglia deportata insieme a lei.
*WIKIPEDIA ROBERTO OLLA
Inoltre in via Notaro Salis potranno essere visitate 2 mostre:
APERTURA MOSTRE SINO AL 26.02.2016
Lunedì, Mercoledì e Giovedì dalle ore 9:00 alle 12:00
Martedì e Venerdì dalle ore 15:00 alle 19:00
Per gli altri giorni non menzionati sopra solo su appuntamento per tutta la durata della mostra.
MOSTRA: L'Ebreo come diverso.
La persecuzione antisemita in Italia. I pannelli ripercorrono gli anni 1938 – 1945, dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia alla Liberazione. La mostra si articola in cinque blocchi tematici: - la configurazione della comunità ebraica prima delle leggi razziali e il suo rapporto con l'Italia. - L'emanazione delle leggi razziali con i suoi 29 articoli il 17 novembre del 1938. - La persecuzione antisemita: dai campi di internamento sorti dopo l'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania nel 1940 ai quattro campi di concentramento nell'Italia settentrionale. - I comportamenti della popolazione italiana. - Il problema della memoria attraverso la disamina del caso Priebke, il principale responsabile del massacro delle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944. La mostra, realizzata nel 1997 dall'ICSR, è stata curata da Gloria Chianese, Giulia Buffardi, Maria Ferrara, M. Teresa Iannitto. Significativo è il pannello sull'episodio della deportazione degli ebrei da via Tasso a Roma il 16 ottobre 1943, e quello dei bambini nei lager, che, con la vicenda di Sergio De Simone, il piccolo ebreo napoletano – a cui è dedicata la mostra – che insieme con altri 19 bambini fu sottoposto ad esperimenti medici e poi soppresso il 20 aprile del 1945, ci rimanda alle condizioni infantili all'interno dei lager.
MOSTRA: FASCISMO, FOIBE, ESODO. La tragedia del confine orientale.
La mostra,consiste in 10 pannelli, montati in sequenza, e serve per risvegliare gli interrogativi su di un passato recente che impone il bisogno di una storia condivisa tra Italia e paesi dell'ex Jugoslavia. La mostra è realizzata dalla Fondazione Memoria della Deportazione di Milano, ente aderente all'Istituto Nazionale per la Storia dei Movimenti di Liberazione in Italia e patrocinato dalla Regione Lombardia.
Maura Franchi, scienziata sociale al Gramsci di Ferrara
estratto
Sarà dedicata ai legami sociali che caratterizzano le comunità contemporanee la nuova conferenza del ciclo "Le parole della democrazia" in programma oggi, venerdì 19 febbraio alle 17 presso la sala Agnelli della biblioteca Ariostea.
Ad approfondire il tema sarà Maura Franchi, con introduzione a cura di Davide Pizzotti. Il ciclo di conferenze è promosso dall'istituto Gramsci e dall'istituto di storia contemporanea di Ferrara.....
......CONTINUA
Dante narcolettico? Una costruzione sul Nulla
di Casalino Pierluigi, 18.02.2016. Un gruppo di scienziati (viziati sicuramente da un errore di fondo),come riportato da un'autorevole rivista scientifica britannica,proclama, udite l'assunto, che Dante era un narcolettico. Si trattadell'ennesima scempiaggine, o costruzione sul nulla, trovata sulla strada da improvvidi studiosi della psiche dantesca, al pari di quelle scaricate sul cadavere ancora caldo del Sommo Poeta (e delle sue opere) dall'Inquisizione: cioè travisare e condannare Dante non solo di eresia, ma anche di criminali distorsioni intellettuali, per poi rivalutarlo come erano soliti fare i censori di regime del socialismo reale. I ricercatori di Zurigo brillano, invero, per poca fantasia, una pochezza, questa, che non sa interpretare l'intuizione profetica pre-futurista dell'Alighieri e della sua straordinaria capacità di leggere l'ansia di conoscenza dell'uomo. Il viaggio di Dante che trascende il reale per solcare l'invisibile (vedi in proposito su Asino Rosso il mio "L'invenzione del Paradiso, Casalino Pierluigi", 2011), rivisitando le dimensioni del cosmo e proponendoci il grande principio dell'immortalità del sapere. Rifacendosi, infatti, al suo grande maestro Ibn Rushd (l'Averroè dei latini), Dante ci trasmette l'insegnamento del filosofo arabo-andaluso: "Solo chi pensa sarà immortale". In Ulisse Dante esalta il sentimento dell'ardimento umano, rappresentandoci il valore eccelso dell'ascesa verso la luce, quella luce della ragione che, come la nottola di Atena, per dirla con Hegel, si leva al calar delle tenebre. Quelle tenebre che sembrano offuscare le menti "da morti di sonno" degli scienziati di Zurigo. Il genio di Dante - e di più il magico sonno di Dante - del resto non è misurabile certo attraverso indegne vivisezioni e/o masturbazioni psichiatriche, ma rischia purtroppo di subire a sua volta le sevizie a cui fu sottoposto dai medici stalinisti il cervello di Majakovskji.
A cura di Massimo Arduini e Alberto D' Amico - Bâtiment de Livres –libri,edizioni d’arte e l’omaggio ad Aldo Manuzio (Roma)
*Bâtiment de Livres –libri,edizioni d'arte e l'omaggio ad Aldo Manuzio a cura di Massimo Arduini e Alberto D'Amico
in collaborazione con Studio Campo Boario e Accademia di Belle Arti di Roma opening16 Febbraio 2016 dalle ore 18.00 alle 22.00 closing 27Febbraio dalle ore 18.00 alle 22.00 via del Campo Boario, 4/A (fermata Piramide metro B)
L''evento Bâtiment de Livres s'impernia su tre linee conduttrici: libri/oggetti in formato tascabile (in multiplo) a tema libero, libri/edizioni in dedica a Manuzio (sempre intorno all'idea del "tascabile" e in copie variabili), ri-edizioni da riciclo in due versioni, anche in forma di libri d'artista veri e propri. Vi è poi una quarta via, una sezione di libri d'artista la cui anima è meno perimetrabile poiché proveniente da un gruppo di artisti/autori invitati. Molto eterogeneo per generazione e modalità operative. Tutto questo insieme viene disseminato per diversi luoghi. Questa mostra è l'occasione per constatare che Il "libro" in quanto oggetto, dato per morto, è più che mai vitale. E si anima e ci appare sotto mentite spoglie, nella mutevolezza di essere guardabile, luminoso, metamorfico o ancora e sempre sfogliabile, toccabile. Le prime tre vie riguardano due anni di studio e di lavoro con gli studenti dell'accademia di belle arti di Roma, degli indirizzi di grafica editoriale e di grafica d'arte. L'altra: ex-studenti, artisti e colleghi. Teorici-autori. Sperimentatori e outsider. Sarà anche l'occasione per dedicare e rivolgere un pensiero particolare alla figura di Aldo Manuziodi cui si sono celebrati nel 2015 i cinquecento anni dalla morte. Colui ormai da tutti riconosciuto come il primo vero editore in senso moderno. Da lui l'idea della "edizione tascabile" pretesto con cui da diversi anni invito gli studenti a pensare una forma-libro nuova attraverso un progetto possibilmente originale ed un medium altrettanto inatteso. Spazio anche al tema del riciclo e del ri-editare. Su questo fronte si potrà assistere a dei "libri" ancora diversi realizzati nell'ambito del corso di Tecniche dei procedimenti a stampa. Books restyling and Type(è il titolo del tema degli ultimi anni) è una sfida alla conoscenza ed alla sostenibilità della pratica artistica. E' una immersione totale nella stampa editoriale non prodotta in serie ma realizzata con tecniche frutto di un metissagefra manuale e tecnologico. E' l'alternativa alla smaterializzazione del Libro tattile, con l'avvento della rete e delle piattaforme audiovisive, con un "nuovo" libro tattile che tiene comunque conto dell'attualità e della possibilità di esistere come forma nuova di visione e lettura allo stesso tempo.
Sarà l'occasione per incontrarsi fra pubblico, autori e addetti ai lavori. L'evento si avvale del patrocinio del Municipio Roma I Centro e dell 'Accademia di Belle Arti. Seguono appuntamenti:
Venerdì 19 duevolumi di Domenico Adriano e letture da Aldo Manuzio; con la partecipazione dell'attore Jacopo Cavallaro conun monologo intorno alle edizioni sempre per Manuzio a partire dalleore 18,00;
Sabato 20 incontro con Lamberto Pignotti e Paolo Albani a cura di Ada De Pirro ore 18,00;
Domenica 21 mercatino editoriale Libri dell'800 e del'900 dalle 10,00 alle 18,00(conpausa pranzo);
Sabato27 presentazione dell'edizione Camera Book a cura di Massimo Arduini ore 19,00.
La mostra sarà visitabile per appuntamento: 335.6116458 Alberto / 349.5132263 Massimo
Per l'elenco completo dei partecipanti si rimanda all'evento in rete e alla documentazione in mostra.
Lo Studio Campo Boario è aperto dal 1991. Le sue attività si muovono su tre linee guida principali: cinema, arte contemporanea e filosofia. Ha ospitato proiezioni, esposizioni, conferenze e molto altro. L'intenzione principale del luogo, situato di fronte alle mura aureliane e alla Piramide Cestia, consiste nel creare occasioni d'incontro tra ambiti culturali diversi. Registi, artisti, filosofi, scrittori, architetti, attori, musicisti hanno animato le serate dello studio.Tra gli eventi principali: Piramide Channel, serate di condivisione visiva; Batiment d'Ami, occupazione da parte di 18 artisti e un astrofisico dell'intero stabile di viale del Campo Boario; Architettura a confronto, serie di conferenze interdisciplinari; Caffè scientifico, divulgazione di temi scientifici. Seguono Links informativi.
http://www.aulamanga.it/cinema/marzo2007/piramide.htmhttp://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=131499
http://www.anac-autori.it/online/ri_batiment-in-moving-3/
https://lafrontierascomparsa.wordpress.com/2009/11/11/apollo-54-a-piramide-channel/
http://www.vrmedialab.it/events/batiment-dami-dalle-stalle-alle-stelle-e-rapido-ritorno/
http://www.progettazioneurbana.it/?p=113
http://1995-2015.undo.net/it/mostra/55722
http://www.artnoise.it/ai1ec_event/ri_batiment-in-moving/?instance_id=
Teatro Quirinetta di Roma: lo spettacolo della cultura con Cosimo Dino-Guida, Alessandro Martorelli, Renzo Maggiore.
Nella rassegna Oasi Letteraria del martedì gli scrittori si raccontano. ecensione della serata d'inaugurazione, 9 febbraio Fino a metà April
Ci sono serate che vorresti vedere sempre.
Ci sono serate che vorresti sapere ripetute e imitate in tutta la Penisola.
Ci sono serate che sanno lasciarti dentro qualcosa di buono, che ti fanno sentire di non avere sprecato il tuo tempo a fare qualcosa di superfluo e inutile.
Roma. Teatro Quirinetta, a quattro passi dalla fontana di Trevi, a tre passi da via del Corso, al centro di quella che dovrebbe essere – e vorremmo che fosse – la Capitale culturale del mondo intero. Martedì 9 febbraio. Ogni martedì fino al 19 aprile prossimo si ripeterà al Teatro Quirinetta una serata di presentazione di giovani e meno giovani autori della letteratura italiana, spaziando dalla narrativa alla poesia, dalla saggistica al teatro. Il tutto davanti a un pubblico sempre attento, colto o desideroso di acculturarsi e di conoscere.
Abbiamo assistito a una di queste serate "speciali", perché "speciale" ci è parso il modo di presentarsi e di interagire con il pubblico dei tre autori presentati.
Renzo Maggiore, docente di supporto a Roma, ha presentato la sua ultima fatica letteraria, Ren Zen e il senso del vivere, un saggio costruttivo basato sulle filosofie orientali, lo Zen appunto, nel quale instrada il lettore a cercare nella meditazione una propria collocazione nel mondo e nei rapporti interpersonali, frutto di anni di studio e di pratica.
Alessandro Martorelli, autore teatrale ed egli stesso attore, ha presentato Con le sembianze di un clown, recitandone un brano significativo dal quale si è potuto facilmente comprendere lo spirito critico verso la società corruttibile e corrotta, nella quale l'obbligo all'onestà è la pena alla quale andrebbero sottoposti i disonesti tenti prigionieri dai sotterfugi e dai giochi di potere.
Dulcis in fundo, Cosimo Dino-Guida, giornalista e drammaturgo, ha presentato la sua prima evasione narrativa, il romanzo White blood, un noir che racconta di un serial killer sui generis, un giustiziere che vuole con le sue azioni porre rimedio alla incapacità delle leggi di fare giustizia, dove la legge non sa arrivare. Ne è nata una profonda discussione con il pubblico affascinato dalle tesi proposte e pronto a discuterne a lungo. Particolarmente coinvolgente la discussione sulla deontologia dell'assassino.
«L'idea di questa romanzo – ha detto Cosimo Dino-Guida – è nata dalla certezza che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, per reazione a una ingiustizia o a un sopruso subito, ha pensato "io lo ammazzerei". La stragrande maggioranza ha saputo fermarsi alla semplice enunciazione, ma cosa succederebbe se i soprusi si ripetessero? Cosa succederebbe se la mente vacillasse e se il desiderio di giustizia avesse il sopravvento su ogni freno inibitore proposto dalla morale comune? Quale giudice avrebbe il coraggio di condannare quell'assassino senza avere almeno un possibile dubbio sulla involontarietà del reato? Non sarebbe forse il caso di invocare la legittima difesa? Non è lecito, forse, attaccare e anche uccidere se le azioni impunibili degli altri mettessero a repentaglio il nostro equilibrio e la nostra vita?»
A condire la serata di note calde la bella voce del cantante Federico Agolini, che ha proposto le sue interpretazioni di brani della seconda metà del secolo scorso, dando sfoggio di una notevole capacità vocale e interpretativa.
Annotiamo ancora la perfetta organizzazione curata da Benedetta Bonuccelli e la freschezza della giovane presentatrice, mai invadente, ma sempre attenta, Erika Petrossi, studentessa attrice.
Inizio ore 19:00, fine serata alle 21:00, ma alle 22:00 pubblico e autori erano ancora fuori dal teatro, a continuare le appassionanti discussioni sui temi proposti. E ogni martedì si replica, fino a metà Aprile. Speriamo anche più a lungo. Questo è il modo di fare cultura che ci piace.
mercoledì 17 febbraio 2016
Vitaldo Conte : dvd Ritual Rumote
È appena uscito di Vitaldo Conte il dvd 'Ritual Rumore (festa bianca, ultima arte)' che attraversa eventi svoltisi nel 2014-15. È accluso un pieghevole (che allego in word, insieme alla copertina) con documentazione e testimonianze di percorso critico. Il dvd è costituito da tre momenti privata su YouTube, il primo pezzo: quello sulla 'Festa Bianca' svoltasi nel Salento per i solstizi estivi.
Ferrara, Daria Bignardi dal Grande Fratello a RAI3
Chapeaux! Daria Bignardi completa la propria carriera con vertici mediatici, realizzando quasi il sogno del programma che la lanciò come conduttrice a suo modo alternativa, ovvero il Grande Fratello, direttamente ispirato da 1984 di G. Orwell ( e poi dal grande Duca Bianco David Bowie con 1984 (in Diamond Dogs). Tra Tempi Moderni, le più recenti Invasioni Barbariche, il diversamente sposalizio con il figlio di Sofri, Luca Sofri, valente anche esperto delle nuove tecnologie sebbene ideologico, una carriera trasversale, prima lanciata da Media Set poi sempre più a sinistra e radical chic (non necessariamente negativa) con la 7, riassumendo succintamente certamente un traguardo la News di queste ore. Direttrice di RAI 3. Ricordando anche la sua luminosa ascesa anche come scrittrice raffinata e esistenziale, adesso viene il bello. Il talento non si discute, il suo Grande Fratello, come scritto diverse volte anche dallo stesso scrittore futurista ferrarese R. Guerra, l'unico probabilmente non indecoroso e trash, anzi un esperimento mediatico televisivo. Tuttavia certo radicalismo esponenziale finanche cattocomunista, buonista e Benista, come noto anche dalle cronache più recenti, era già un malware con i programmi degli ultimi anni ed ora che approda ufficialmente mediaticamente persino nel diversamente soviet della fu sinistra italiana e di certa Intellighenzia "rossa" e nell'era del gran affabulatore Matteo Renzi, l'ombra di Tele Kabul, mai dissolta dalla stessa Bianca Berlinguer con il suo TG3, sembra con la Bignardi chiudere quasi il cerchio con le sue "origini" spettacolari e pubbliche diversamente orwelliane. Sarà dalla parte di Winston Smith o del Big Brother realissimo e ben poco science fiction che inquina, piaccia o meno, l'Italia sempre retro del nostro tempo?
ALES 18.02.2016: Guerrilla Radio. Vittorio Arrigoni, la possibile utopia con Egidia Beretta e Stefano Piccoli.
Antica Cartoleria del corso in collaborazione con la Biblioteca gramsciana, in occasione dell'uscita della Graphic Novel "Guerrilla Radio. Vittorio Arrigoni, la possibile utopia" (Round Robin Editrice) è lieta di invitarvi alla presentazione del libro che si terrà ad Ales nella giornata di giovedì 18 febbraio 2016. In mattinata l'autore Stefano Piccoli converserà, a partire dalle 9.30 con i ragazzi dell'istituto industriale insieme ad Egidia Beretta, madre di Vittorio e già autrice del libro "Il viaggio di Vittorio"( Baldini & Castoldi). Nel pomeriggio l'incontro si terrà invece, a partire dalle 18.30, presso la Sala Consiliare del comune di Ales. Modera entrambi gli incontri Giuseppe Manias della biblioteca gramsciana.
Vittorio Arrigoni (Besana in Brianza, 4 febbraio 1975 – Gaza, 15 aprile 2011) è stato un reporter, scrittore e attivista italiano. Sostenitore della soluzione binazionale (uno stato laico e unico per i due popoli) come strumento di risoluzione del conflitto israeliano-palestinese, nonché pacifista, si è trasferito nella Striscia di Gaza per agire contro quella che riteneva pulizia etnica da parte dello Stato di Israele nei confronti della popolazione araba palestinese. Era soprannominato "Vik". Nasce a Besana in Brianza da Ettore Arrigoni ed Egidia Beretta, piccoli imprenditori, e con una sorella maggiore, Alessandra, avvocato. I nonni, antifascisti, avevano combattuto nella seconda guerra mondiale, la madre Egidia diverrà successivamente sindaco di Bulciago, mentre il padre Ettore morirà nel dicembre 2011 a seguito di una lunga malattia. Dopo il diploma di ragioneria, lavora inizialmente nell'azienda di famiglia, nel frattempo si dedica all'aiuto umanitario. Egidia Beretta, mamma di Vittorio Arrigoni, ci racconta la breve vita di suo figlio, il cui barbaro assassinio, avvenuto a Gaza nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011, è stato pianto dai giovani di tutto il mondo. Giovani che attraverso Vittorio hanno conosciuto e capito come si può dare un senso a "Utopia", come la sete di giustizia, di pace, di fratellanza e di solidarietà abbiano ancora cittadinanza e che, come diceva Vittorio, "la Palestina può anche essere fuori dall'uscio di casa". Vittorio, il volontario, l'attivista, il pacifista, la voce libera che raccontava Gaza dall'interno. Racconto che ci ha permesso di conoscere giorno dopo giorno una situazione mai così ben rappresentata, senza slogan, ma con la ferma convinzione che "conoscere è il primo passo per la soluzione". Fra madre e figlio la corrispondenza è frequente ¬ "io e Vittorio eravamo molto uniti, come idee, obiettivi e ideali, sono molto orgogliosa di lui, è sempre stato così" ¬ e in questo libro Egidia Beretta ne ha fatto una selezione dettata dal sentimento e dall'importanza del contenuto, che ci fa capire quanto fosse forte il legame madre¬figlio: "...domenica scorsa ero a Nazareth. Percorro strade che rappresentano la nascita, il viaggio esistenziale, il miracolo, il calvario di un Dio che di queste terre sembra essersi scordato. Lo faccio anche per te, mummy, per quella devozione fanciullesca..." Il libro - La fine e l'inizio. Il volontariato. Le elezioni nella Repubblica Democratica del Congo come osservatore internazionale. La Palestina, sempre. E poi l'interposizione non violenta, il blog, Piombo Fuso, i videomessaggi, Roberto Saviano, la guerra «se possiamo davvero chiamarla guerra», gli scudi umani e Gaza, nuovamente Gaza. Guerrilla Radio è Vittorio Arrigoni, per gli amici Vik: «umanissimo e imperfetto come tutti noi». E «Restiamo umani» non è soltanto un facile slogan. Sono le parole con cui chiudeva gli articoli del suo blog o delle testate di cui era corrispondente. Parole che rappresentano ancora oggi quei valori di solidarietà e uguaglianza per i quali ha dedicato la sua intera vita, fino alla notte del 14 aprile 2011 in cui è stato rapito e poi assassinato dal terrorismo jihadista salafita. Vittorio era un attivista, un narratore sensibile, un pacifista, un ragazzo che aveva deciso di vivere nella Striscia di Gaza, accanto al "suo" popolo palestinese. Un percorso realmente umano, le cui radici affondano nel concetto del prossimo prima ancora di quanto possa significare essere un reporter di guerra.
L'autore Stefano "S3Keno" Piccoli (Roma, 1970). Nei primi anni '90 fonda il cult magazine Katzyvari per poi proseguire con il proprio personaggio Il Massacratore che diventa un'icona del fumetto indipendente italiano di quella decade. Collabora con Comic Art, Play Press, Magic Press, Eura Editoriale e Tunué, per cui pubblica i graphic novel Roots 66 (2008) e Kuore nella notte (2014). Oltre al fumetto, si occupa di grafica creativa, giornalismo musicale e direzione artistica di eventi, tra i quali l'ARF «Festival di storie, segni e disegni».