https://www.ilgiornale.it/news/aldo-nove-impugna-poesia-rivolta-2454824.html
Su Il Giornale, dubbio elogio del noto poeta, mAldo Nove, tra i piu notin della modernita' e postmodernita'...Con scrittura, in fodo prevedibile e fi troppo tipica Letteraria, elogia, Oggi! la poesia come ipotetica rivolta consocitiva, innegoziabile, secondo noi, Nove, in sè certamente non banale, ma questa uscita, purtroppo insostenibile, troppo autoreferente proprio letteraria,, Futurismo Space
Il primo poeta che ho conosciuto è stato Maurizio Cucchi. Sarà stato venticinque anni fa, forse di più, a Milano. Intendo: un poeta riconosciuto come tale, un poeta che pubblicava per case editrici importanti. Qualche mese dopo, Marco Merlin che dirigeva il trimestrale Atelier, uno dei grandi maestri del nostro tempo, tutto l'opposto degli attuali mestieranti, per questo vive nascosto mi avrebbe insegnato che un poeta non conta nulla, vale l'opera, la poesia. All'epoca, però, per me il poeta era consustanziale alla sua poesia. Dopo aver conosciuto Maurizio Cucchi pensai che se quella era la poesia italiana, la poesia italiana non mi piaceva. Una strana, grigia, rattenuta ira alterava i suoi tratti da burocrate del verbo; era indaffarato in una costante, livida chiacchiera