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martedì 16 marzo 2010

Ferrara in Jazz Alberto Ronchi presenta Dirk Hamilton

ALBERTO RONCHI.jpgda Estense Com

 

 

 

Un libro e un concerto. Letteratura e musica vanno di pari passo questa sera (martedì 16 marzo) alle 21.30 al Torrione. Ferrara in Jazz presenta il cantautore statunitense Dirk Hamilton, musicista che ha negli anni maturato un raffinato e originale stile compositivo, realizzando album che gli hanno permesso di collocarsi tra i cantautori americani più originali emersi negli anni ’70. Dopo un periodo di aperta rottura con il music business, è stata l’Europa, e in particolare l’Italia, la culla della sua ritrovata carriera, che lo ha visto spesso impegnato – come in questa occasione – al fianco del virtuoso chitarrista ferrarese Roberto Formignani. Il concerto, a ingresso gratuito (riservato ai soci Endas), sarà preceduto dalla presentazione del libro di Alberto Ronchi, “Alias I. Tutte le canzoni di Dirk Hamilton 1966-2009” (Fernandel).


 

 


 


mercoledì 30 dicembre 2009

Rossana Casale Big Show a Ferrara in Jazz

JAZZ CLUB FERRARA.jpgROSSANA CASALE.jpgDA ESTENSE COM

26/27 12/2009 Grandi applausi per Rossana Casale a Ferrara in Jazz:

CHRISTMAS SONG

Da sempre innamorata della grande musica afro americana, che coltiva ormai da vent’anni, Rossana Casale ha spesso alternato alla sua carriera pop leggera lavori di marca puramente jazzistica. Il suo penultimo cd “Billy Holiday in Me”, uscito nel 2003, muove in questa direzione e, dallo studio di registrazione, ora è divenuto una tournèe.

La grande cantante, interrotto il tour di promozione del suo ultimo disco “Circo Immaginario”, propone per l’occasione uno spettacolo in cui, con il quartetto composto da Roberto Regis (sassofoni), Luigi Bonafede (piano), Aldo Mella (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria), renderà un tributo alla più grande voce che la storia della musica jazz abbia mai conosciuto e Rossana ha scelto di eseguire quei pezzi che più la ricordano accompagnata dal pianoforte di un grande specialista italiano come Luigi Bonafede. Brani quali “God Bless the Child”, “Lover Man”, Body and Soul”, vengono così eseguiti senza rielaborazioni, nel rispetto della bellezza dei temi e delle armonizzazioni originali.

http://www.estense.com/rossana-casale-si-fa-in-due-per-il-natale-e-per-il-torrione-09138.html

video http://www.youtube.com/watch?v=-rG3_vzT0NA

giovedì 3 dicembre 2009

FERRARA IN JAZZ Adriano Brunelli Art of String Bonaccorso Bosso e Altri

JAZZ FERRARA.jpgJAZZ CLUB FERRARA WEEKEND  BIG SOUND VENERDI SABATO 4 E 5 12 2009

IL TORRIONE FERRARA ORE 21

Venerdì 4 dicembre

“Istantanee di Chet” 
Adriano Brunelli Trio plus Art of String 4et
 
Leo Carboni, tromba; Adriano Brunelli basso; Stefano Peretto, batteria;

Marco Sgarbi, voce recitante; Art of Strig 4, violino, violino ,viola, violoncello; 

Il bassista, compositore e arrangiatore Adriano Brunelli propone, per questo concerto, in anteprima per “Ferrara in Jazz”, un articolato omaggio alla figura di Chet Baker. Lo spettacolo alternerà l'esecuzione dei celebri brani del repetorio di Baker, interpretati in forma inedita per tromba solista, sezione ritmica e quartetto d'archi, ad alcuni intermezzi recitati. La produzione, interamente ferrarese, vede la partecipazione del virtuoso trombettista Leo Carboni, della consolidata ritmica Brunelli-Peretto, dell'esperto quartetto d'archi “Art of String” e dell'attore Marco Sgarbi. 

Adriano Brunelli

Ferrarese di nascita, collabora con vari musicisti tra i quali: V. Pappi, L. Barbieri, J.Munari, S Peretto, E. Bandini, A. Tavolazzi, M. Negri, R. Sportiello, A .Cavicchi, L. Carboni, T. Sherett, V. Scrignoli, A. Pancaldi, S. Fariselli, R. "Stuly" Manzoli, M. Cobianchi, M. Tamburini, S. Franchi, G. Santisi, N. Morali. Nel 2001 crea un progetto discografico a suo nome TIME... Sempre nello stesso anno costituisce ART OF B(R)ASS Big Band - Tributo Jaco Pastorius. Ha l'opportunità di conoscere Gary Willis e approfondire la tecnica della mano destra (G. Willis Style) che introdurrà poi nel suo programma didattico odierno. Nel 2004 partecipa al CD del Canadese Tom Sherett. Nel 2005 partecipa con Ellade Bandini alla maratona in aiuto di New Orleans. Con Jacoland Insruments partecipa al MAF 2006/7 e quindi al Bass European Day 2006 e Fiera Di Milano nel 2007. Ricostituisce la Big Band Art Of Brass ed un quartetto su un progetto dedicato agli Weather Report e quindi pubblica nel 2008 Art Of Brass che vede fra gli ospiti GF. Contineza e F.Righi. Con Contineza e Righi sta collaborando tuttora con diversi progetti. Da tempo desiderava riscoprire le pagine piu belle di chet Baker riscrivendole per  quartetto d'archi e tromba solista per esprimere la forza e la poesia di questo grande poeta del jazz. 

Sabato 5 dicembre

Rosario Bonaccorso “Travel Notes” 4et

Featuring Fabrizio Bosso

Fabrizio Bosso, tromba e flicorno; Julian Olivier Mazzariello, piano;

Rosario Bonaccorso, basso; Nicola Angelucci, batteria

 
“Travel Notes” è viaggio nella musica di uno dei protagonisti del jazz di oggi, una delle figure più autorevoli e rappresentative del jazz europeo. Bonaccorso mette insieme in questo  progetto, la sua vita in musica, dei veri e propri “appunti di viaggio”, frutto dell'esperienza venticinquennale di sideman al fianco di grandi nomi della musica internazionale, con la sua straordinaria inventiva e fantasia compositiva. Ad accompagnarlo straordinari talenti come il trombettista Fabrizio Bosso, il pianista J.O.Mazzariello e il batterista Nicola Angelucci. 

Rosario Bonaccorso

"Rosario Bonaccorso e´uno dei piu´importanti ed attivi contrabbassisti italiani, strumentista di grande esperienza e sensibilita´ , e´annoverato fra i musicisti italiani piu´apprezzati in campo internazionale ..."  
(Franco Fayenz, Il Giornale, per il “Teatro alla Scala” Milano)  
Dopo anni di collaborazioni prestigiose e dopo aver contribuito con il suo apporto musicale al successo di tanti artisti , il ruolo di Rosario Bonaccorso è diventato importante per molti protagonisti della musica jazz e la sua figura di artista si sta confermando come tra le più autorevoli e rappresentative in Europa…  
L’artista, siciliano di nascita ma imperiese di adozione, collabora stabilmente con le più brillanti stelle del jazz , musicisti come Enrico Rava, Stefano di Battista, ma dona la sua opera anche ad artisti come Lucio Dalla, Gino Paoli , tutte “Star” della scena musicale con cui Rosario è impegnato da anni su prestigiosi palcoscenici internazionali, da New York a Tokyo, Parigi , la Scala di Milano, la Statt Opera di Vienna ..  
Da oltre venticinque anni sulla scena , Rosario Bonaccorso ha maturato grandi esperienze al fianco di centinaia di artisti americani ed europei del calibro di ... Elvin Jones, Benny Golson, Billy Cobham, Pat Metheny, Michael BreckerTra questi artisti spiccano i nomi di: M.Brecker, Pat Metheny, Joe Lovano, Mark Turner, Gato Barbieri, Benny Golson, James Moody, Lee Konitz, Stefano di Battista, Steve Grossman, Red Holloway, George Robert, Frank Vaganee, Steve Wilson, Vincent Henning, Ivan Lins, Dianne Reeves, Adrienne West, Sandy Patton, Clark Terry, Enrico Rava, Jon Faddis, Flavio Boltro, Jimmy Owens, Charles Tolliver, Franco Ambrosetti, Kenny Davern, Bob Wilber, Tony Scott, Slide Hampton, Mark Nightingale, Bruce Forman, Kenny Barron, Jacky Terrason, Cedar Walton, George Cable, Ralph Sutton, Stefano Bollani, Eric Legnini, Dado Moroni, Riccardo Zegna, Antonio Farao´, Elvin Jones, Jimmy Cobb, Billy Cobham, Albert “Tootie“ Heath, Vernel Fournier, Naco, Mark Taylor, Aldo Romano, Dede´Ceccarelli, Tommy Campbell, Sangoma Everett, Tullio de Piscopo, Dre Pallemaertz, Luis Nash, Roberto Gatto, Peter Schmidlin , Herlin Riley, Adam Nussbaum….. Rosario Bonaccorso ha partecipato ad importanti progetti artistici internazionali tra i quali possiamo citare: nel 1996-7-9 i progetti Rising Star, che hanno toccato oltre cinquanta importanti citta´ europee da Amburgo a Zurigo; sempre nel 1996 viene ingaggiato da Enrico Rava per una serie di concerti con il gruppo Electric Five , nel 1997 ha suonato e registrato a Londra con Steve Grossman ; ha inciso con Lee Konitz ed Enrico Rava; nello stesso anno ha inciso con il gruppo di Stefano di Battista l´album “Volare“ per l´etichetta francese Label Bleu aggiudicandosi la nomination per il miglior gruppo JAZZ nell´ambito del prestigioso premio Victorie de Musique ; nel 1998 suona nei gruppi di Benny Golson, di James Moody ed ancora nel quintetto di Jon Faddis per poi continuare con Slide Hampton , Vincent Henning, Jimmy Cobb e Franco Ambrosetti; di Ravenna con Pat Metheny ospite del Rava quintet . Una grande novità è la nascita di un supergruppo intitolato “UN INCONTRO IN JAZZ” i cinque artisti Gino Paoli , Enrico Rava, Rosario Bonaccorso , Danilo Rea, Roberto Gatto, hanno inciso un disco dove interpretano in chiave jazz alcuni dei più noti successi di Paoli, una bella avventura musicale che sarà in tour la prossima estate con ben quindici concerti.
 

http://www.eventiesagre.it/Eventi_Musicali/3690_Ferrara+in+Jazz+Concerti+di+dicembre.html

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=Q0-QTKWNBDs&feature=player_embedded

venerdì 27 novembre 2009

JAZZ CLUB & I-PHONE 1, 2, 3....

I PHONE.jpg

Giovedì 26 novembre  GENERAZIONE INTERNET CONCERT

Teo Ciavarella Concerto per I-Phone e Sestetto Jazz

Filippo Vignato, trombone; Barend Middelhoff, sax tenore;

Teo Ciavarella, I-Phone e piano; Carmelo Venuto, basso;

Stefano De Rosa, batteria; Flavio Piscopo, percussioni 

Nell'ambito della manifestazione  “GenerazionInternet”, il Torrione ha ospitato un amico di vecchia data del Jazz Club Ferrara, impegnato in un originalissimo progetto in bilico tra jazz e nuove tecnologie. Stimato docente dei Conservatori di Ferrara e Bologna, il pianista e compositore Teo Ciavarella è un musicista di eccezionale duttilità, caratteristica che lo ha visto in carriera misurarsi nei più svariati ambiti musicali dal pop (Dalla, Capossela, Conte e Jannacci) al jazz (Henghel Gualdi, Gerry Mulligan e Eddie Gomez) fino alla musica classica e lirica. 

Teo Ciavarella

Nato a S. Marco in Lamis, sul Gargano, laureato al D.A.M.S., vive a Bologna e svolge professionalmente attività concertistica e didattica. Ha registrato dischi con jazzisti quali Jerry Mulligan, Henghel Gualdi e la Doctor Dixie Jazz Band, con il cantante lirico Ruggero Raimondi, con i flautisti classici Giorgio Zagnoli e Andrea Grimineli e con artisti italiani come Paolo Rossi, Renzo Arbore, Pupi Avati, Paolo Conte, Lucio Dalla, Vinicio Capossela, Claudio Baglioni, Enzo Jannacci, Iskra Menarini ed altri. 
Ha partecipato come solista alle più importanti trasmissioni radiofoniche e televisive italiane (recentemente come presenza settimanale fissa nella trasmissione "Mai Dire Goal" su Italia 1), e vanta la partecipazione a Festivals internazionali come La Grande Parade Du Jazz di Nizza, Festival Jazz de Samois-Fontainebleau, Umbria Jazz, Festival Jazz de Rouen, Urbino Jazz Festival, Festival Jazz di S. Marino, Festival Jazz del Monferrato, Koblenz Jazz Festival, Festival Jazz di S. Severo, Comacchio Jazz, Foggia Jazz ecc... 
Ha inciso oltre 30 CD di cui due come leader: "Half Way" registrato in Trio con Felice Del Gaudio e Lele Barbieri al Teatro Valli di Reggio Emilia, e "Teo Ciavarella & Friends", registrato dal vivo nell'Aula Absidale S. Lucia dell'Università di Bologna e nella Beethoven Haus di Koblens durante un tour in Germania con il Quartetto d'Archi dell'Opera di Berlino che ha eseguito sue composizioni originali scritte per l'occasione e celebri temi tratti da colonne sonore; in questo CD è ospite la cantante americaa Cheryl Porter. 
La sua frequentazione con musicisti di estrazione classica in questi ultimi tempi si sta intensificando, infatti nel dicembre 98 ha diretto l'Orchestra da Camera di Bologna al Teatro Comunale in occasione del Concerto di Natale, avendo tra gli altri come solista ospite Lucio Dalla, inoltre ha partecipato in qualità di solista con l'Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini in un tour che nel 1999 ha toccato i più celebri teatri italiani.
 

Venerdì 27 novembre

“Pick Up The Slack”

Racing Jazz 5et

Antonio Imparato, tromba; Antonio Giordano, sax tenore;

Massimo Faraò, piano; Carmelo Leotta, basso; Elio Coppola, batteria 

L'incontro con alcuni grandi uomini della storia del jazz, quali Benny Golson, George Cables, Jimmy Cobb, Bobby Durham e Buster Williams (che nel caso di Massimo Faraò è stata anche lunga frequentazione) ha aperto ai componenti del gruppo, talora anche molto giovani, la percezione delle possibilità che il mainstream jazz possiede. “Pick up the slack” significa continuare il lavoro di qualcun altro, riprendere il pezzo che poco prima è stato battuto da altre mani, intendendo che di quel lavoro si possono infinitamente sfruttare le opportunità.  

Massimo Faraò

'Il piu' nero dei pianisti italiani' nasce a Genova il 16 maggio 1965. Studia pianoforte con il Maestro Flavio Crivelli e comincia la sua carriera nel jazz collaborando con i musicisti locali, specialmente con il bassista Piero Leveratto. Nel 1993 e' invitato per la prima volta negli Stati Uniti a suonare con Red Holloway e Albert 'Tootie' Heath con cui tiene molti concerti sulla costa occidentale. Sempre dal 1993 e' ideatore e direttore dei seminari internazionali 'We love Jazz e Gospel'. Nati inizialmente a Genova, da diversi anni, hanno assunto carattere itinerante, svolgendosi in diverse citta' italiane e divenendo ormai uno degli eventi didattici piu' importanti al mondo. Nel 1994 firma un contratto discografico con la Monad Records di New York e torna negli Usa come direttore musicale del gruppo della cantante Shawnn Monteiro composto da Keter Betts e Bobby Durham. Ha fatto parte per diversi tour europei del quintetto di Nat Adderley, con Antonio Hart, Walter Booker e Jimmy Cobb. Dal 2001 fa parte del nuovo quartetto di Archie Shepp 'Just in Time Quartet' con Wayne Dockery e Bobby Durham. Dal 2001 al 2005 e' direttore artistico dell'etichetta AZZURRAMUSIC per la divisione jazz. Nel 2003 partecipa al JAZZ PIANO FESTIVAL di Lucerna. Nel novembre 2004 suona spesso in Giappone presentando i suoi cd diventati ormai best sellers. Nel 2007 viene chiamato a far parte del nuovo trio di Joey DeFrancesco con cui suona e registra in Europa e USA. 
 
E' uscito il 4 di luglio il primo LP del Racing Jazz Quintet, in occasione del Bobby Durham Jazz Festival, in cui ha avuto luogo la prima esibizione assoluta del gruppo. Il Racing Jazz Quintet nasce dall'incontro tra musicisti che condividono la passione e la dedizione al mainstream jazz, ed ha come obiettivo primario quello di suonare con swing. L'incontro con alcuni grandi uomini della storia del jazz (che nel caso di Massimo Faraò è stata anche lunga frequentazione) ha aperto ai componenti di questo gruppo, talora anche molto giovani, la percezione delle possibilità che questa musica possiede. Il titolo del disco vorrebbe suggerire la continuità con questo tipo di approccio, attraverso l'utilizzo del linguaggio che gli è proprio, di cui troppo spesso nella storia recente si è dimenticata la forza. “Pick up the slack” significa continuare il lavoro di qualcun altro, riprendere il pezzo che poco prima è stato battuto da altre mani; senza intendere, sia chiaro, che qualcosa sia stato lasciato incompiuto, ma piuttosto che di quel lavoro si possono infinitamente sfruttare le opportunità. Le note di copertina sono state scritte da uno dei grandi mentori di questo gruppo, Benny Golson. L'idea iniziale di questo quintetto è di Carmelo Leotta, che ha curato gli arrangiamenti e si è poi interessato della logistica per effettuare la registrazione. Grazie all'apporto insostituibile di Massimo Faraò si sono uniti al progetto il batterista Elio Coppola, che è stato affezionato allievo di Bobby Durham, Antonio Giordano, sassofonista di grande personalità, e di Antonio Imparato, trombettista dallo spiccato lirismo e di grande impatto sonoro. 

Sabato 28 novembre

Aaron Goldberg Trio

Aaron Goldberg, piano; Reuben Rodgers, basso; Greg Hutchinson, batteria 

Aaron Goldberg è uno dei migliori pianisti segnalatisi negli ultimi anni sulla scena jazzistica internazionale.  Ha perfezionato il proprio stile accanto a Freddie Hubbard, Wynton Marsalis e Al Foster, divenendo ben presto insostituibile elemento nelle band di giovani leoni come Marc Turner, Kurt Rosenwinkel  e  su tutti, Joshua Redman con il quale è tutt'ora impegnato. Da alcuni anni dirige il proprio trio assieme a Reuben Rodgers e Greg Hutchinson, con i quali completa quella che molti ritengono essere uno dei migliori gruppi in circolazione. 

Aaron Goldberg

Aaron Goldberg è uno dei migliori pianisti segnalatisi negli ultimi anni sulla scena jazzistica internazionale, grazie anche alle sue partecipazioni in vari gruppi di Joshua Redman e più recentemente con la band di Wynton Marsalis. Musicista molto solido, dotato di grande articolazione dispiegata in un fraseggio pieno di drive, Goldberg possiede inoltre un forte senso ritmico e un bell'affondo di tocco che conferiscono alle sue esecuzioni un notevole dinamismo. Queste sue qualità sono immediatamente avvertibili nell'assetto che sa conferire al bilanciamento della sezione ritmica, divenendo tratti distintivi delle performances cui prende parte. Tra le sue numerose collaborazioni spiccano in particolare quelle con Freddie Hubbard, Betty Carter, Nicholas Payton e Mark Turner, oltre ai già citati Joshua Redman e Wynton Marsalis. Completa il trio una formidabile sezione ritmica che vede Reuben Rogers al contrabbasso, già collaboratore tra gli altri di Mark Turner, Kurt Rosenwinkel e Joshua Redman e Greg Hutchinson alla batteria, che ha tra gli altri collaborato con Betty Carter, Ray Brown e Roy Hargrove

www.jazzclubferrara.com

Video http://www.youtube.com/watch?v=RSclh9xASaQ

venerdì 20 novembre 2009

Jazz Club Ferrara EZEKIEL 25.17 e JOHN ABERCROMBIE

JAZZ CLUB FERRARA.jpgFERRARA JAZZ CLUB WEEKEND IL TORRIONE ORE 21 FERRARA

Venerdì 20 novembre

Ezekiel 25:17

Dean Bowman, voce; Danilo Gallo, basso; Francesco Cusa, batteria 

“Ezekiel 25:17” nasce dall'incontro di tre straordinarie personalità del panorama musicale contemporaneo, assieme per un progetto teso a penetrare la radice gospel e soul del sound afro-americano. Dean Bowman (già con Don Byron, Steve Coleman e Gary Lucas) è un interprete eclettico dalla voce flessibile sempre al servizio di testi carichi di ironia, caratteristiche che si fondono perfettamente con l'estetica musicale di due musicisti e compositori tra i più attivi in Europa, quali Danilo Gallo (El Gallo Rojo) e Francesco Cusa (Improvvisatore Involontario). 

Cosa può nascere dall'incontro di tre genialità creative? La carismatica voce leader della downtown newyorkese, Dean Bowman, accompagnata dall'energica struttura architettata dal corroborante basso di Danilo Gallo, già accompagnatore d'annata di Francesco Cusa che nulla risparmia alla ritmica, regalano al pubblico momenti di totale improvvisazione per catturare irrimediabilmente ogni cognizione sensitiva dello spettatore. Un diabolico intreccio scandito, da un'insaziabile volontà della triade, che non lascia nulla al caso, e che non potràche far capitolare l'incauto uditore per portarlo, dalle   tenebre profuse dalla quotidianità alla redenzione assoluta. 

Dean Bowman

Dean Bowman già cantante degli Screaming Headless Torsos, è interprete dalla voce flessibilissima, impegnata a cavalcare i mille rivoli della fantasia, con testi sempre pieni di ironia, declamatori al punto giusto e fuori dalle banalita'. Descritto come un "vocalmentalist, "avant-garde gospel singer" and a "jazz singer with the soul of a rocker” , Bowmn si è distinto nella scena newyorkese grazie alle collaborazioni sempre in bilico tra jazz e soul accanto a Don Byron, Steve Coleman, Gary Lucas, Lester Bowie, Jane Bunnett (Ritmo +Soul), Uri Caine, Stanley Cowell, Dewey Redman e Elliott Sharp.  

Danilo Gallo

Danilo Gallo membro di El Gallo Rojo Records, contrabbassista ormai riconosciuto nel panorama italiano e

non solo: note le collaborazioni con Francesco Bearzatti, Gary Lucas, Cuong Vu, Uri Caine, Marc Ribot, Anthony Coleman, Ben Perowsky, Ralph Alessi, Jessica Lurie, Bob Mintzer ... 

Francesco Cusa

Francesco Cusa, leader della Improvvisatore Involontario, è colui che ha fortemente voluto questo progetto. Batterista e compositore si distingue per il suo lavoro decennale che lo porta a viaggiare in tutta Europa con Gianni Gebbia, Jay Rodriguez, Butch Morris, Jon Rose, Michel Godard, Kenny Wheeler, Garbis Dedeian, Steve Lacy, Tim Berne, Pietro Ciancaglini, Roy Paci, Elliot Sharp, Saadet Türköz, Flying Luttembachers, Andy Sheppard, Michael Riessler, Yves Robert ... 

Sabato 21 novembre

John Abercrombie 4et

Mark Feldman, violino; John Abercrombie, chitarra;

Drew Gress, basso; Joey Baron, batteria 

In possesso di voce e personalità uniche, Abercrombie è riuscito a coniugare l'evoluzione delle moderne tecniche sonore e strumentali con il significato più autentico dell'espressione jazzistica, da lui attraversata in una moltitudine di collaborazioni che lo hanno visto suonare accanto a Gil Evans, Dave Holland, Jack DeJohnette, Michael Brecker, Mark Johnson e Peter Erskine. In questo tour europeo lo troviamo affiancato dai membri del suo quartetto stabile, tre tra i massimi musicisti del panorama internazionale, per presentare il suo ultimo lavoro per l'ECM.  

John Abercrombie è da diversi decenni uno dei più significativi chitarristi jazz attivi sulla scena mondiale. In possesso di voce e personalità uniche, Abercrombie è un artista che è riuscito a coniugare l'evoluzione delle tecniche sonore e strumentali con il significato autentico dell'espressione jazzistica, da lui attraversata con consumata sapienza strumentale ed espressiva in una moltitudine di collaborazioni e di proprie formazioni che lo hanno visto suonare accanto a molti protagonisti del jazz moderno, Gil Evans, Dave Holland, Jack DeJohnette, Michael Brecker, Mark Johnson, Peter Erskine, Joe Lovano, producendo costantemente esiti di assoluta eccellenza. In questo tour europeo lo troviamo affiancato dai membri del suo quartetto stabile, tre tra i massimi strumentisti in circolazione, per presentare il suo ultimo lavoro marchiato, come sempre, ECM

 http://www.jazzclubferrara.com/

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=_Hb7cWAVTXs