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mercoledì 28 maggio 2025

PIANETA CONFINE EXTRA SOLARE...

 https://www.geopop.it/scoperto-un-possibile-nuovo-pianeta-nano-ai-confini-del-sistema-solare-cosa-sappiamo/?utm_source=firefox-newtab-it-it

 Scoperto un possibile nuovo pianeta nano, 2017 OF201, oltre Nettuno. Lungo circa 700 km, orbita il Sole in 25.000 anni tra 45 e 838 unità astronomiche. Osservato da Princeton in 7 anni, non è il misterioso “Pianeta Nove”, ma uno degli oggetti più remoti mai individuati nel Sistema Solare. Attenzione, però: questo corpo celeste non è un candidato a essere il famigerato Pianeta Nove (o Planet X).

continua su: https://www.geopop.it/scoperto-un-possibile-nuovo-pianeta-nano-ai-confini-del-sistema-solare-cosa-sappiamo/?utm_source=firefox-newtab-it-it
https://www.geopop.it/


 

giovedì 8 maggio 2025

Le Stelle come ...Re Mida? Oro e Platino?

 https://www.ansa.it/canale_scienza/notizie/spazio_astronomia/2025/05/05/stelle-magnetiche-forgiano-oro-e-platino_49026816-0c68-4141-af67-8d276d4d8a54.html

Pare incredibile, pore, news scientifiche astronomiche lo rendono verosimile. Quasi un soprendente Re Mida personal  Sapiens  di particolari Stelle siderali o astronomiche...mgnetiche  Futurismo Space

Oro e platino cosmici, così come altri elementi altrettanto rari e pesanti, vengono forgiati nel corso dei super-brillamenti di un tipo particolare di stelle chiamate magnetar, avvolte in campi magnetici migliaia di miliardi di volte più intensi di quelli della Terra: un singolo brillamento può produrne una massa equivalente a 27 Lune.

Questo luogo di nascita dei metalli preziosi che si trovano anche dentro i nostri smartphone e i nostri computer era finora sconosciuto agli astronomi, e va ad aggiungersi all’unico altro noto, cioè la fusione di due stelle di neutroni.

La scoperta, pubblicata su The Astrophysical Journal Letters dal gruppo guidato da Anirudh Patel della Columbia University americana, ha anche permesso di risolvere il mistero ventennale che avvolgeva uno strano lampo luminoso individuato nel dicembre 2004: la luce proveniva appunto da una magnetar che aveva scatenato un gigantesco brillamento. L’esplosione era durata solo pochi secondi, ma aveva sprigionato più energia di quanta ne rilascia il Sole in 1 milione di anni.


 

mercoledì 19 marzo 2025

JAMES WEBB E ESOPIANETI...

 https://www.focus.it/scienza/spazio/il-james-webb-ha-compiuto-un-analisi-diretta-della-chimica-atmosferica-di-un-sistema-di-esopianeti?utm_source=firefox-newtab-it-it

Il telescopio James Webb ha scoperto che i pianeti giganti del sistema multiplanetario HR 8799 si sono formati allo stesso modo di Giove e Saturno...

Il James Webb Space Telescope ha rilevato per la prima volta in modo diretto anidride carbonica in un sistema multiplanetario già da tempo studiato per le dinamiche di formazione dei pianeti: HR 8799, a 130 anni luce da noi.

Nel farlo ci ha fornito una delle immagini dirette più chiare finora acquisite di pianeti extrasolari, e ha confermato che i pianeti giganti all'interno di HR 8799 si sono formati con un processo lento, simile a quello con cui si sono formati i "nostri" Giove e Saturno. Un'analisi delle nuove osservazioni è stata pubblicata sulla rivista scientifica The Astrophysical Journal.

https://www.blogger.com/blog/post/edit/2397469842572953847/4017942979645171121


 

 

sabato 1 febbraio 2025

Passeggiata Spaziale-New Record

 https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/nuovo-record-di-passeggiata-spaziale-lastronauta-sunita-williams-fuori-dalla-iss-per-55-ore/?utm_source=firefox-newtab-it-it

Dalle prime passeggiate spaziali, eroiche e richiose, credo primi anni 60, quelle attuali, piu' relativamente Tranquille continuano con esiti sempre affascinanti... american o russe o anche altre.. 

Futurismo Space



domenica 12 gennaio 2025

La Cometa piu' luminosa di Venere...(Wired, 1 25)

  https://www.wired.it/article/cometa-gennaio-2025-come-vederla-passaggio-atlas/?utm_source=firefox-newtab-it-it

Dopo le Quadrantidi sta per arrivare un altro spettacolo nel cielo: la cometa Atlas C/2024 G3, che nella seconda settimana del 2025, esattamente il 13 gennaio prossimo, raggiungerà il perielio, il punto della sua orbita più vicino al Sole. Nello stesso giorno, la vedremo anche più vicina alla Terra, e potrebbe quindi diventare la cometa più luminosa di tutto il 2025, un anno in cui non si prevede che altre comete visibili a occhio nudo brilleranno nel nostro cielo. Sebbene osservarla dal nostro emisfero sarà estremamente complesso, ecco tutti i dettagli su Atlas C/2024 G3.

La cometa più luminosa

Scoperta il 5 aprile 2024 dal sistema di telescopi Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (Atlas) quando era di magnitudine 19 e a 4,4 unità astronomiche dalla Terra...


 

sabato 4 gennaio 2025

Space Reniassance Vivere nello Spazio...

 Adriano Autino, Fondatore Space Renaissance...

Cari amici e sostenitori di Space Renaissance, siete caldamente invitati a partecipare a due eventi virtuali sul tema “Vivere nello spazio”. Registratevi qui, gratuitamente: https://living-in-space.org/attendees-registration-to-lis-virtual-event/
 In allegato l'elenco dei relatori delle due giornate, tra cui
Simonetta di Pippo, Pascale Ehrenfreund e molti altri esperti. Segui l'incontro del 9 gennaio su
YouTube: https://www.youtube.com/live/NEozO4nfdxs Il link per l'evento del 13 febbraio sarà comunicato a breve.
 Tanti auguri per il nuovo anno!
 Ad Astra!   



sabato 28 dicembre 2024

Le Stelle Vive?...

 ttps://www.wired.it/article/stelle-che-vediamo-brillare-nel-cielo-gia-morte-probabilita/?utm_source=firefox-newtab-it-it

Qual è la probabilità che le stelle che vediamo brillare nel cielo siano già morte?

Non credete ai pessimisti: la luce che colpisce i nostri occhi è stata emessa molto tempo fa, ma è improbabile che la sua fonte non esista già più. Ecco perché...
 
Affascinante questo mistero siderale, questioni di distanza e luce, in certo senso un enigma, non tutti lo sanno  Futuismo Space

Ai romantici che confidano desideri e sogni alle stelle in cielo sperando che si avverino, non credete ai guastafeste che vi dicono che è inutile perché quelle stelle in realtà sono già morte. È molto più probabile che siano vive e vegete e lo saranno ancora per moltissimo tempo, a differenza di tutti noi. Ecco perché.

Non siamo poi così lontani

È vero: la luce delle stelle che i nostri occhi percepiscono parte da lontano e per questo, malgrado viaggi a una velocità di quasi 300 milioni di metri al secondo, impiega molto tempo ad arrivare. In questo frangente di tempo - più o meno lungo a seconda della distanza dalla Terra - è possibile che la stella che l’ha emessa sia morta? Se la nostra stella del cuore è visibile a occhio nudo - dicono gli esperti - è molto più probabile il contrario, ossia che sia viva e che continuerà a esserlo per un bel po’ ancora.

Infatti, anche le stelle al limite della visibilità dell’occhio umano, cioè quelle che hanno magnitudine di 6,5 (la magnitudine è l’unità di misura della luminosità e decresce più la stella è luminosa. Per esempio la stella più luminosa della Croce del Sud ha una magnitudine di 0,8, mentre quella più fioca nella stessa costellazione raggiunge 3,6), si trovano a una distanza di circa 10mila anni luce dal nostro pianeta. In termini astronomici significa che anche le stelle visibili più lontane sono invece molto vicine a noi, almeno in termini astronomici.

La stella è viva o morta?

Quindi, anche ammesso di aver rivolto le nostre speranze a una delle stelle più lontane che possiamo vedere e supponendo che i desideri viaggino alla stessa velocità della luce, la nostra stella del cuore quando riceverà il desiderio avrà al massimo 20mila anni in più rispetto all’età che aveva quando ha emesso la luce che abbiamo appena visto. E, ancora una volta, 20mila anni in termini astronomici sono quasi niente.


 

 

 

sabato 16 novembre 2024

Space Renaissance Workshop on Money, Finance, and Sustainability in Space...



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Da: 'Adriano V. Autino' via Space Renaissance International <space-renaissance-initiative@googlegroups.com>
 

 


A fundamental webinar to understand how to fund and sustain Civilian Space Development.

Limited posts available: book now!

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Money, Finance, and Sustainability in Space

Unlock hidden insights and discover the untold truths 

in our one-of-a-kind workshop designed to challenge perspectives, spark innovation, and empower transformative thinking.


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12/12/2024 @ 20:00 - 22:30 UTC


Welcome to this special online workshop organised by Space Renaissance International and the Space Value Foundation!


This workshop is conceived as a fundraising initiative to help support the mission and work of SRI and SVF, non-profit organisations dedicated to our sustainability in space.


PLACES ARE LIMITED! Secure your place!

If you would like to get to the bottom of our sustainability challenge in space, and how money and finance are relevant to our current predicament and future, then this workshop is for you. It will empower you with a unique perspective that will in turn help you understand global trends.


The workshop  will be personally delivered by Dr. Armen V. Papazian, the author of three ground-breaking books on sustainable finance and space.






ABOUT SRI


Space Renaissance International (SRI) is an NGO non-profit organization with a global membership. Our mission is to get humanity off-world, not just astronauts engaged in pioneering exploration but humanity en masse. We work for the establishment of a multi-planetary Solarian society, with long-term aspirations for humanity to become an interstellar civilization. Our main effort is targeted to help some first meaningful steps for Civilian Space Development to take place before 2030, e.g. to accelerate everything needed to allow untrained civilians to travel and live in outer space. SRI is working at U.N. COPUOS and ECOSOC, proposing an 18th SDG focused on Space (as the very key factor of sustainability) to be added to the 17 Sustainable Development goals of the 2030 Agenda. SRI is engaged as well to amend the U.N 2030 Space Agenda, adding Civilian Space Development and Space Settlement, which are completely absent in the current version.


https://spacerenaissance.space/


ABOUT SVF


Space Value Foundation is a not-for-profit advocacy organisation that aims to reinvent our financial value framework and revise the equations that govern the creation, allocation and deployment of money. Our mission is to hardwire sustainability into the core equations of finance and transform the financial mathematics that underpins our markets and investments. At the heart of the transformation we advocate for is the introduction of space, as an analytical dimension and our physical context, into the value framework and equations of finance.


https://spacevaluefoundation.com/


 

 

 

 



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Roberto Guerra
 

lunedì 14 ottobre 2024

Razzo Spaziale per Marte....

 https://www.focus.it/scienza/spazio/perche-il-test-del-razzo-starship-di-spacex-e-stato-memorabile

Grandissima news spaziale e cosmica, una razzo spaziale prototipo multiuso e utilizzo ripetuto,  esperimento, E. Musk, perfettamente riuscito e immagini sorprendenti TV, Futurismo Space


 

martedì 8 ottobre 2024

Space Renaissance [SRI] Cultural Legacies on the Lunar Surface - with Cheryl Gallagher, today




---------- Forwarded message ---------
Da: Adriano Autino <adriano.autino@gmail.com>
Date: lun 7 ott 2024 alle ore 18:40
Subject: [SRI] Cultural Legacies on the Lunar Surface - with Cheryl Gallagher, today
To: Space Renaissance International <space-renaissance-initiative@googlegroups.com>
Cc: SRI Open Forum <sri-open-forum@googlegroups.com>


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Roberto Guerra
 

lunedì 30 settembre 2024

Buchi Nero o stelle congelate?

 https://www.galileonet.it/buchi-neri-stelle-congelate-hawking/

Ingoiano e spaghettificano tutto quello che gli càpita a tiro, luce compresa. Sono densi, densissimi, così tanto che la loro densità non ha neppure un valore finito, ma diverge in quello che gli scienziati chiamano “singolarità”, un punto in cui le grandezze sfuggono all’infinito e le “normali” leggi della fisica cessano di valere. Insomma: comunque li si guardi, i buchi neri sono un’entità complessa e misteriosa, che la fisica moderna ancora non è riuscita a comprendere e descrivere se non per ipotesi, più o meno verificabili. L’ultima e affascinante teoria sulla natura dei buchi neri arriva da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Physical Review D da parte di un gruppo di scienziati della Ben-Gurion University, in Israele, e postula che i buchi neri potrebbero in realtà essere uno strano oggetto quantistico descrivibile come “stella congelata”. Se questo fosse vero – il periodo ipotetico è d’obbligo, perché al momento si tratta di un’ipotesi interessante e nulla più – si risolverebbero di colpo alcuni dei problemi e dei paradossi legati ai modelli “tradizionali” di buco nero, tra cui, per l’appunto, la presenza di una singolarità e il cosiddetto paradosso di Hawking, proposto per la prima volta dal fisico britannico nella metà degli anni settanta e al momento ancora insoluto.