Scoperto un possibile nuovo pianeta nano, 2017 OF201, oltre Nettuno. Lungo circa 700 km, orbita il Sole in 25.000 anni tra 45 e 838 unità astronomiche. Osservato da Princeton in 7 anni, non è il misterioso “Pianeta Nove”, ma uno degli oggetti più remoti mai individuati nel Sistema Solare. Attenzione, però: questo corpo celeste non è un candidato a essere il famigerato Pianeta Nove (o Planet X).
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mercoledì 28 maggio 2025
PIANETA CONFINE EXTRA SOLARE...
giovedì 8 maggio 2025
Le Stelle come ...Re Mida? Oro e Platino?
Pare incredibile, pore, news scientifiche astronomiche lo rendono verosimile. Quasi un soprendente Re Mida personal Sapiens di particolari Stelle siderali o astronomiche...mgnetiche Futurismo Space
Oro e platino cosmici, così come altri elementi altrettanto rari e pesanti, vengono forgiati nel corso dei super-brillamenti di un tipo particolare di stelle chiamate magnetar, avvolte in campi magnetici migliaia di miliardi di volte più intensi di quelli della Terra: un singolo brillamento può produrne una massa equivalente a 27 Lune.
Questo luogo di nascita dei metalli preziosi che si trovano anche dentro i nostri smartphone e i nostri computer era finora sconosciuto agli astronomi, e va ad aggiungersi all’unico altro noto, cioè la fusione di due stelle di neutroni.
La scoperta, pubblicata su The Astrophysical Journal Letters dal gruppo guidato da Anirudh Patel della Columbia University americana, ha anche permesso di risolvere il mistero ventennale che avvolgeva uno strano lampo luminoso individuato nel dicembre 2004: la luce proveniva appunto da una magnetar che aveva scatenato un gigantesco brillamento. L’esplosione era durata solo pochi secondi, ma aveva sprigionato più energia di quanta ne rilascia il Sole in 1 milione di anni.
mercoledì 19 marzo 2025
JAMES WEBB E ESOPIANETI...
https://www.focus.it/scienza/spazio/il-james-webb-ha-compiuto-un-analisi-diretta-della-chimica-atmosferica-di-un-sistema-di-esopianeti?utm_source=firefox-newtab-it-it
Il James Webb Space Telescope ha rilevato per la prima volta in modo diretto anidride carbonica in un sistema multiplanetario già da tempo studiato per le dinamiche di formazione dei pianeti: HR 8799, a 130 anni luce da noi.
Nel farlo ci ha fornito una delle immagini dirette più chiare finora acquisite di pianeti extrasolari, e ha confermato che i pianeti giganti all'interno di HR 8799 si sono formati con un processo lento, simile a quello con cui si sono formati i "nostri" Giove e Saturno. Un'analisi delle nuove osservazioni è stata pubblicata sulla rivista scientifica The Astrophysical Journal.
https://www.blogger.com/blog/post/edit/2397469842572953847/4017942979645171121
sabato 1 febbraio 2025
Passeggiata Spaziale-New Record
https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/nuovo-record-di-passeggiata-spaziale-lastronauta-sunita-williams-fuori-dalla-iss-per-55-ore/?utm_source=firefox-newtab-it-it
Dalle prime passeggiate spaziali, eroiche e richiose, credo primi anni 60, quelle attuali, piu' relativamente Tranquille continuano con esiti sempre affascinanti... american o russe o anche altre..
Futurismo Space
domenica 12 gennaio 2025
La Cometa piu' luminosa di Venere...(Wired, 1 25)
https://www.wired.it/article/cometa-gennaio-2025-come-vederla-passaggio-atlas/?utm_source=firefox-newtab-it-it
Dopo le Quadrantidi sta per arrivare un altro spettacolo nel cielo: la cometa Atlas C/2024 G3, che nella seconda settimana del 2025, esattamente il 13 gennaio prossimo, raggiungerà il perielio, il punto della sua orbita più vicino al Sole. Nello stesso giorno, la vedremo anche più vicina alla Terra, e potrebbe quindi diventare la cometa più luminosa di tutto il 2025, un anno in cui non si prevede che altre comete visibili a occhio nudo brilleranno nel nostro cielo. Sebbene osservarla dal nostro emisfero sarà estremamente complesso, ecco tutti i dettagli su Atlas C/2024 G3.
La cometa più luminosa
Scoperta il 5 aprile 2024 dal sistema di telescopi Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (Atlas) quando era di magnitudine 19 e a 4,4 unità astronomiche dalla Terra...
sabato 4 gennaio 2025
Space Reniassance Vivere nello Spazio...
Adriano Autino, Fondatore Space Renaissance...
Cari amici e sostenitori di Space Renaissance, siete caldamente invitati a partecipare a due eventi virtuali sul tema “Vivere nello spazio”. Registratevi qui, gratuitamente: https://living-in-space.org/attendees-registration-to-lis-virtual-event/
In allegato l'elenco dei relatori delle due giornate, tra cui Simonetta di Pippo, Pascale Ehrenfreund e molti altri esperti. Segui l'incontro del 9 gennaio su YouTube: https://www.youtube.com/live/NEozO4nfdxs Il link per l'evento del 13 febbraio sarà comunicato a breve.
Tanti auguri per il nuovo anno!
Ad Astra!
sabato 28 dicembre 2024
Le Stelle Vive?...
ttps://www.wired.it/article/stelle-che-vediamo-brillare-nel-cielo-gia-morte-probabilita/?utm_source=firefox-newtab-it-it
Qual è la probabilità che le stelle che vediamo brillare nel cielo siano già morte?
Ai romantici che confidano desideri e sogni alle stelle in cielo sperando che si avverino, non credete ai guastafeste che vi dicono che è inutile perché quelle stelle in realtà sono già morte. È molto più probabile che siano vive e vegete e lo saranno ancora per moltissimo tempo, a differenza di tutti noi. Ecco perché.
Non siamo poi così lontani
È vero: la luce delle stelle che i nostri occhi percepiscono parte da lontano e per questo, malgrado viaggi a una velocità di quasi 300 milioni di metri al secondo, impiega molto tempo ad arrivare. In questo frangente di tempo - più o meno lungo a seconda della distanza dalla Terra - è possibile che la stella che l’ha emessa sia morta? Se la nostra stella del cuore è visibile a occhio nudo - dicono gli esperti - è molto più probabile il contrario, ossia che sia viva e che continuerà a esserlo per un bel po’ ancora.
Infatti, anche le stelle al limite della visibilità dell’occhio umano, cioè quelle che hanno magnitudine di 6,5 (la magnitudine è l’unità di misura della luminosità e decresce più la stella è luminosa. Per esempio la stella più luminosa della Croce del Sud ha una magnitudine di 0,8, mentre quella più fioca nella stessa costellazione raggiunge 3,6), si trovano a una distanza di circa 10mila anni luce dal nostro pianeta. In termini astronomici significa che anche le stelle visibili più lontane sono invece molto vicine a noi, almeno in termini astronomici.
La stella è viva o morta?
Quindi, anche ammesso di aver rivolto le nostre speranze a una delle stelle più lontane che possiamo vedere e supponendo che i desideri viaggino alla stessa velocità della luce, la nostra stella del cuore quando riceverà il desiderio avrà al massimo 20mila anni in più rispetto all’età che aveva quando ha emesso la luce che abbiamo appena visto. E, ancora una volta, 20mila anni in termini astronomici sono quasi niente.
sabato 16 novembre 2024
Space Renaissance Workshop on Money, Finance, and Sustainability in Space...
Da: 'Adriano V. Autino' via Space Renaissance International <space-renaissance-initiative@googlegroups.com>
A fundamental webinar to understand how to fund and sustain Civilian Space Development.
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lunedì 14 ottobre 2024
Razzo Spaziale per Marte....
https://www.focus.it/scienza/spazio/perche-il-test-del-razzo-starship-di-spacex-e-stato-memorabile
Grandissima news spaziale e cosmica, una razzo spaziale prototipo multiuso e utilizzo ripetuto, esperimento, E. Musk, perfettamente riuscito e immagini sorprendenti TV, Futurismo Space
martedì 8 ottobre 2024
Space Renaissance [SRI] Cultural Legacies on the Lunar Surface - with Cheryl Gallagher, today
Da: Adriano Autino <adriano.autino@gmail.com>
Date: lun 7 ott 2024 alle ore 18:40
Subject: [SRI] Cultural Legacies on the Lunar Surface - with Cheryl Gallagher, today
To: Space Renaissance International <space-renaissance-initiative@googlegroups.com>
Cc: SRI Open Forum <sri-open-forum@googlegroups.com>
Follow Cheryl Gallagher 's webinar, on the Space Renaissance YouTube channel, today 7 October 2024, 19:00 UTC
Cultural Legacies on the Lunar Surface
https://www.youtube.com/live/HKeZKJUA3Ao?si=19y_weZNR3s4ZpQt
Adriano V. Autino
] Space Renaissance International - CEO, Former President, co-Founder, SRI Ambassador
] Space Renaissance Academy - Strategy Director
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lunedì 30 settembre 2024
Buchi Nero o stelle congelate?
https://www.galileonet.it/buchi-neri-stelle-congelate-hawking/
Ingoiano e spaghettificano tutto quello che gli càpita a tiro, luce compresa. Sono densi, densissimi, così tanto che la loro densità non ha neppure un valore finito, ma diverge in quello che gli scienziati chiamano “singolarità”, un punto in cui le grandezze sfuggono all’infinito e le “normali” leggi della fisica cessano di valere. Insomma: comunque li si guardi, i buchi neri sono un’entità complessa e misteriosa, che la fisica moderna ancora non è riuscita a comprendere e descrivere se non per ipotesi, più o meno verificabili. L’ultima e affascinante teoria sulla natura dei buchi neri arriva da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Physical Review D da parte di un gruppo di scienziati della Ben-Gurion University, in Israele, e postula che i buchi neri potrebbero in realtà essere uno strano oggetto quantistico descrivibile come “stella congelata”. Se questo fosse vero – il periodo ipotetico è d’obbligo, perché al momento si tratta di un’ipotesi interessante e nulla più – si risolverebbero di colpo alcuni dei problemi e dei paradossi legati ai modelli “tradizionali” di buco nero, tra cui, per l’appunto, la presenza di una singolarità e il cosiddetto paradosso di Hawking, proposto per la prima volta dal fisico britannico nella metà degli anni settanta e al momento ancora insoluto.